Zaccaria
(Zaccarìa) [Geova ha ricordato].
1. Figlio del sommo sacerdote Ieoiada. Dopo la morte di Ieoiada, il re Ioas si allontanò dalla vera adorazione, perché ascoltò consigli sbagliati anziché i profeti di Geova. Zaccaria, cugino di Ioas (II Cron. 22:11), riprese severamente gli israeliti per questo, ma, invece di pentirsi, essi lo lapidarono nel cortile del tempio. In punto di morte Zaccaria disse: “Geova faccia in modo di richiederlo”. Questa richiesta profetica venne accolta; infatti non solo la Siria recò grave danno a Giuda, ma anche Ioas fu ucciso da due suoi servi “a causa del sangue dei figli di Ieoiada il sacerdote”. La Settanta e la Vulgata dicono che Ioas fu ucciso per vendicare il sangue del “figlio” di Ieoiada. Mentre il testo masoretico e la Pescitta siriaca hanno “figli”, forse un plurale che indica l’eccellenza e dignità di Zaccaria, il sacerdote-profeta figlio di Ieoiada. — II Cron. 24:17-22, 25.
Questo Zaccaria figlio di Ieoiada è molto probabilmente quello a cui pensava Gesù nel predire che “il sangue di tutti i profeti versato dalla fondazione del mondo” (NW) sarebbe stato richiesto “a questa generazione [gli ebrei dell’epoca del ministero terreno di Gesù], dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccaria, ucciso fra l’altare e la casa”. (Luca 11:50, 51) I luoghi menzionati, teatro dell’uccisione, corrispondono. Nel I secolo E.V., Cronache era l’ultimo libro del canone delle Scritture Ebraiche. Perciò le parole di Gesù, ‘da Abele a Zaccaria’, corrispondono alla nostra espressione ‘da Genesi a Rivelazione’. Nel brano parallelo di Matteo 23:35, Zaccaria è definito figlio di Barachia, forse un altro nome di Ieoiada, a meno che non indichi per caso una generazione intermedia fra Ieoiada e Zaccaria, o non sia il nome di un antenato precedente. — Vedi BARACHIA.
2. Re di Israele, figlio di Geroboamo II e ultimo regnante della dinastia di Ieu. È documentato che il suo regno della durata di sei mesi terminò quando fu assassinato da Sallum. (II Re 15:8-12) Il padre di Zaccaria morì nell’803 a.E.V., nel 27º anno del regno di Uzzia (II Re 14:29), ma trascorsero circa undici anni prima di questi sei mesi di regno a cavallo del 38º e 39º anno di Uzzia (792-791 a.E.V.). (II Re 15:8, 13) Ciò poteva essere dovuto alla giovanissima età di Zaccaria quando suo padre morì, oppure alla notevole opposizione (tipica del regno settentrionale di Israele) che dovette superare prima di stabilire saldamente il suo regno.
3. Profeta posteriore all’esilio e scrittore del libro che porta il suo nome. Zaccaria si definisce “figlio di Berechia figlio di Iddo” (Zacc. 1:1, 7), ma in altri riferimenti a lui questo nome intermedio è omesso. (Esd. 5:1; 6:14; Nee. 12:4, 16) Zaccaria probabilmente era nato in Babilonia, poiché la sua attività profetica iniziò solo sedici anni dopo il ritorno dall’esilio ed è ragionevole ritenere che in quell’epoca avesse più di sedici anni, pur essendo definito un “giovane”. — Zacc. 2:4.
Geova si servì di Zaccaria e Aggeo per spronare Zorobabele, il sommo sacerdote Giosuè e gli altri tornati dall’esilio a ultimare la ricostruzione del tempio di Geova nonostante il divieto dell’impero persiano ancora in vigore. (Esd. 5:1, 2; 6:14, 15) La profezia di Zaccaria contiene i messaggi che pronunciò a tal fine durante un periodo di due anni e un mese. (Zacc. 1:1, 7; 7:1, 8) Non si ha notizia che abbia svolto altra attività profetica. — Vedi ZACCARIA, LIBRO DI.
4. Sacerdote padre di Giovanni il Battezzatore. (Luca 3:2) Zaccaria e sua moglie Elisabetta, parente di Maria madre di Gesù, vivevano sulle colline della Giudea. Entrambi temevano Dio e ubbidivano ai suoi comandamenti. Benché avanti negli anni, non avevano figli. — Luca 1:5-7, 36.
Quando venne il turno di Zaccaria “della divisione di Abia” di offrire incenso, probabilmente verso la fine della primavera o l’inizio dell’estate del 3 a.E.V., egli entrò nel santuario come al solito. In quell’occasione gli apparve l’angelo di Geova, Gabriele, per informarlo che le sue preghiere per avere un figlio erano state esaudite. Gabriele disse inoltre che il bambino si doveva chiamare Giovanni, e diede informazioni su come allevarlo e sull’opera che avrebbe svolto. (Luca 1:5-17) Per maggiore sicurezza Zaccaria chiese all’angelo un segno. Per questa esitazione a credere all’angelo, venne informato che sarebbe rimasto muto finché non fosse nato Giovanni. (Luca 1:18-23) L’ottavo giorno dopo la nascita del bambino Elisabetta respinse i suggerimenti di vicini e parenti e insistette che suo figlio si chiamasse Giovanni. Quando si rivolsero al padre, Zaccaria prese una tavoletta e vi scrisse: “Il suo nome è Giovanni”. Istantaneamente riacquistò l’uso della lingua e pronunciò una profezia concernente l’opera di suo figlio e quella del Messia. — Luca 1:13, 57-79.