La buona notizia che unisce il genere umano
1. Qual è il contrario dell’unità, e come sorge spesso? Fate un esempio.
IL DISSENSO è il contrario dell’unità. Il dissenso sorge quando le persone hanno idee contrastanti, mete opposte, opinioni diverse. Per unire le persone ci vuole una forza unificatrice. La “buona notizia” è tale forza. A volte alcune persone e gruppi di persone possono unirsi per uno scopo comune. Ma una volta raggiunto lo scopo, sorgono spesso opinioni e idee diverse. Un caso pertinente è quello del programma spaziale attuato per mandare l’uomo sulla luna. Mediante l’azione unificata di migliaia di persone è stata compiuta l’impresa, acclamata in tutto il mondo. Ora che la meta è stata raggiunta, diverse opinioni su ciò che si dovrebbe fare successivamente hanno causato dissenso, divisione e perdita di azione unificata. Un servizio del Times di New York del 17 agosto 1969, sotto l’intestazione “Programma spaziale, dietro il trionfo critica alle mete”, diceva così: “La controversia N. 1 si impernia sulla domanda: Quali astronauti si dovrebbero mandare nelle future missioni Apollo, uomini addestrati primariamente come piloti collaudatori e ingegneri . . . o scienziati-astronauti, le cui principali qualità sono la conoscenza della geologia, della biologia, della fisica e di altre scienze? . . . Il malcontento . . . ha già indotto parecchi scienziati-astronauti a dare le dimissioni. . . . La controversia N. 2 si impernia sulla domanda: Chi dovrebbe controllare il tempo delle future missioni Apollo e le predisposte attività degli astronauti mandati sulla luna? . . . La controversia N. 3 si impernia sulla domanda: Per l’esplorazione del sistema solare oltre la luna, dovrebbe la nazione dare enfasi alle sonde senza uomini a bordo con macchine fotografiche e altri strumenti o dovrebbe dedicarsi invece a un programma accelerato per mandare uomini su Marte e farli tornare sulla terra al principio degli anni ottanta?”
2. Qual è l’argomento di alcuni circa il dissenso?
2 A questo punto direte: ‘Senza dissenso nulla migliorerà. Giacché non c’è di certo nessun uomo che conosce tutte le risposte, per fare progresso dobbiamo avere un po’ di dissenso anche sacrificando l’unità. Come sarà mai possibile, dunque, unire il genere umano? Giacché siamo dotati di libero arbitrio, nel nostro futuro ci sarà sempre disunione’. Quale forza c’è che possa unire tutto il genere umano? Ricorderete che alla fine del precedente articolo è stato indicato che la “buona notizia” unisce il genere umano. Perciò, vi invitiamo a considerare ulteriormente questo argomento.
3. A causa di quale fonte possiamo confidare nella Bibbia e nel suo messaggio di buona notizia?
3 La Bibbia, la Parola di Dio, contiene la buona notizia. Quando si sa che cos’è questa buona notizia e se ne apprezza la forza dinamica, si può essere rafforzati nelle proprie convinzioni personali che tale buona notizia può unire persone di diversa nazionalità, razza e lingua. Questo avviene perché la buona notizia contiene buone promesse non di un uomo imperfetto o di un gruppo di uomini imperfetti — i quali sono stati tutti miseramente incapaci di recare l’unità sulla terra — ma dell’Onnipotente Dio, Geova, il Creatore dell’uomo e Sostenitore della vita.
COLUI CHE PUÒ UNIRE IL GENERE UMANO
4. (a) La “buona notizia” in che cosa edifica fede? (b) Quale buona notizia circa il Creatore dell’uomo scrisse Isaia? (c) Mediante che cosa si ottiene unità di pensiero e di azione?
4 La buona notizia della Bibbia edifica fede, e la fede è “la sicura aspettazione di cose sperate, l’evidente dimostrazione di realtà benché non vedute”. (Ebr. 11:1) La buona notizia della Bibbia parla dunque delle cose in cui la fede spera, e, per di più, dà l’evidente dimostrazione di certe realtà benché al presente alcune di queste realtà non si vedano. La buona notizia suscita anche fede nel Creatore del genere umano. Questo è essenziale perché, com’è stato indicato sopra, nessun uomo conosce tutte le risposte. La buona notizia ci aiuta a rivolgerci alla Fonte di ogni verità e conoscenza, a Colui che può dirigere tutte le cose senza che alcuno debba dissentire, o dire che il metodo o la meta sia sbagliata. Questa Grande Causa Prima ha ogni qualità per condurre il genere umano nei sentieri della giustizia. Sotto ispirazione Isaia scrisse queste parole di buona notizia circa Geova, il Creatore dell’uomo: “E a chi potete somigliare Dio, e quale somiglianza gli potete mettere accanto? Alzate gli occhi in alto e vedete. Chi ha creato queste cose? Colui che ne fa uscire l’esercito perfino a numero, che tutte chiama perfino a nome. . . . Non hai saputo o non hai udito? Geova, il Creatore delle estremità della terra, è Dio a tempo indefinito. Egli non s’affatica né si stanca. Non c’è scrutare del suo intendimento”. (Isa. 40:18, 26, 28) Inoltre, Geova ci dice per mezzo di Isaia: “‘Poiché i vostri pensieri non sono i miei pensieri, né le mie vie sono le vostre vie’, è l’espressione di Geova. ‘Poiché come i cieli sono più alti della terra, così le mie vie sono più alte delle vostre vie, e i miei pensieri dei vostri pensieri’”. (Isa. 55:8, 9) L’unità di pensiero e d’azione, quindi, si ottiene conoscendo e servendo il Creatore. Mentre il dissenso può dunque essere il modo in cui gli uomini imperfetti migliorano le cose, questo non è il modo dell’onnisapiente Creatore, Geova, i cui pieni intendimento e conoscenza non possono essere pienamente scrutati dall’uomo.
5. In quali modi la redenzione dell’uomo da parte di Dio mediante Cristo serve da forza unificatrice?
5 La “buona notizia” edifica la fede nel provvedimento di Dio per la vita eterna dell’uomo mediante Cristo Gesù. I chiari insegnamenti delle Sacre Scritture mostrano che nella sua misericordia e tenera compassione per il genere umano Geova prese disposizioni per redimere l’uomo decaduto dal peccato e dalla morte. Fece questo per mezzo del suo Figlio primogenito, chiamato prima della sua nascita umana Parola o Logos. (Giov. 1:1; Col. 1:15) Questa buona notizia unisce il genere umano nel rendere lode a Geova Dio per questo provvedimento indicibilmente meraviglioso del suo Figlio primogenito e nel rendere grazie al Signore Gesù Cristo per avere fedelmente adempiuto la volontà del Padre suo, ciò che, come risultato, reca beneficio al genere umano in tutta la terra. Non è forse rafforzata la nostra fede nella bontà di Dio e non siamo uniti in una comune determinazione quando consideriamo quanto fu inestimabile questo provvedimento divino di un riscatto per il genere umano mediante Gesù Cristo? L’apostolo Paolo disse: “Poiché, in realtà, Cristo, mentre eravamo ancora deboli, morì al tempo fissato per uomini empi. Poiché difficilmente alcuno morirà per un uomo giusto; in realtà, per un uomo buono, forse, qualcuno osa morire. Ma Dio ci raccomanda il suo proprio amore in quanto, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo morì per noi”. (Rom. 5:6-8) Questa conoscenza serve a unire i beneficiari, l’imperfetto genere umano, poiché essi decidono di agire come uno solo nell’ubbidire alle istruzioni dell’Onnipotente Dio Geova, Creatore e Padre di tutto il genere umano, e al suo unigenito Figlio, Gesù Cristo, che provvide la liberazione dal peccato e dalla morte mediante il suo sacrificio di riscatto.
“UN PERFETTO VINCOLO D’UNIONE”
6. In che modo la qualità dell’amore è un fattore che unisce il genere umano?
6 Consideriamo insieme i vari modi in cui quelli che seguono strettamente la Parola di Dio operano insieme unitamente qualunque sia il luogo della terra dove abitano, qualunque sia stata la loro cultura o le loro usanze e la loro origine nazionale. Gesù Cristo additò un importante fattore che unisce il genere umano quando parlò della buona notizia circa l’amore che Dio ebbe verso l’uomo e che l’uomo è invitato ad avere verso Dio e verso il proprio simile. Gesù disse ai suoi seguaci: “Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figlio, onde chiunque esercita fede in lui non sia distrutto ma abbia vita eterna”. (Giov. 3:16) Indicando che l’uomo deve avere questo amore Gesù disse: “‘Devi amare Geova il tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima e con tutta la tua mente’. Questo è il più grande e il primo comandamento. Il secondo, simile ad esso, è questo: ‘Devi amare il tuo prossimo come te stesso’. Da questi due comandamenti dipendono l’intera Legge e i Profeti”. (Matt. 22:37-40) Questo tipo di amore, l’amore basato sul principio, implica più che il dire: “Ti amo”. Non è un’erotica attrazione verso un’altra persona. Si basa sui più alti princìpi, quelli enunciati nel libro di buone notizie di Dio, la Bibbia. Richiede profondo intendimento di ciò che sono la volontà e il proposito di Dio per il genere umano e del modo in cui le persone possono agire in unità e armonia seguendo gli insegnamenti della Parola di Dio.
7. Come questa qualità reca beneficio ai cristiani nella loro relazione gli uni con gli altri?
7 Per illustrare la buona notizia di questo amore basato sul principio che i cristiani hanno il comando di mostrare, l’apostolo Paolo scrisse in Colossesi circa l’attitudine che si deve avere per piacere a Dio. Egli disse: “Conformemente, come eletti di Dio, santi ed amati, rivestitevi dei teneri affetti di compassione, benignità, modestia di mente, mitezza e longanimità. Continuate a sopportarvi gli uni gli altri e a perdonarvi liberalmente gli uni gli altri se alcuno ha causa di lamentarsi contro un altro. Come Geova vi perdonò liberalmente, così fate anche voi. Ma, oltre a tutte queste cose, rivestitevi d’amore, poiché è un perfetto vincolo d’unione”. — Col. 3:12-14.
SALVAGUARDATI DA PRATICHE CHE CAUSANO DISUNIONE
8, 9. (a) Quali sono alcune cause di dissenso, secondo Efesini 5:3-5? (b) Che cosa ci vuole perché il consiglio di Efesini 5:3-5 unisca tutti nella congregazione?
8 Dal commento di Paolo si vede subito che l’amore è un perfetto vincolo d’unione, che ha come risultato accordo o unità fra le persone. Così le persone, per mezzo della “buona notizia”, possono operare per il comune interesse di altri senza litigi, dispute e alterchi. Tali persone, ad esempio, a motivo di questo perfetto vincolo d’unione, che è l’amore, vivono in armonia con la buona notizia della Parola di Dio. Seguendo il consiglio unificatore di Efesini 5:3-5, la loro condotta morale mostra che si sforzano d’essere retti. Lì Paolo disse: “La fornicazione e l’impurità d’ogni sorta o l’avidità non siano neppure menzionate fra voi, come conviene a persone sante; né condotta vergognosa né parlar stolto né scherzi osceni, cose che non si addicono, ma piuttosto il rendimento di grazie. Poiché sapete questo, riconoscendolo da voi stessi, che nessun fornicatore o persona impura o persona avida — che significa essere idolatra — ha alcuna eredità nel regno del Cristo e di Dio”. Se tutti quelli che si attengono alla “buona notizia” seguono questo consiglio, allora c’è unità. Non c’è bisogno di disprezzare questo consiglio, dicendo semplicemente che sia il comando di qualche uomo. No, piuttosto è il comando che Dio dà al suo popolo per mezzo dello spirito santo. Perché regni l’unità, ogni seguace della buona notizia della Parola di Dio deve quindi in ogni parte del mondo attenersi a questo consiglio. Non è prerogativa di nessun uomo dire a quale parte di questo comando ubbidirà e quale parte trascurerà. Quelli che servono Geova e desiderano servirlo unitamente riconoscono di non potersi erigere a giudici di ciò a cui si deve e ciò a cui non si deve ubbidire. Questo è il segreto dell’unità, riconoscere la superiore posizione di Geova e ciò che egli dice per mezzo della sua Parola. Tutti, perciò, ricordano il consiglio di Paolo in Romani 12:3: “Poiché per l’immeritata benignità datami io dico a ognuno che è fra voi di non pensare di sé più di quanto sia necessario pensare; ma di pensare in modo da avere una mente sana, ciascuno secondo la misura di fede che Dio gli ha distribuita”. L’unità, quindi, deriva dal parlare concordemente e dal seguire lo stesso pensiero.
9 Il consiglio della “buona notizia” non è di parlare e meditare di commettere fornicazione o di divenire avidi. Badate che la lingua non si abbandoni a scherzi osceni, e state attenti che la vostra condotta non rechi biasimo e non causi vergogna. Perché? Affinché possiate dunque servire unitamente gli interessi della “buona notizia” senza diversità dovute a usanza, cultura od origine nazionale.
10. Quali ulteriori avvertimenti sono dati da Paolo nella lettera agli Efesini?
10 La buona notizia della Parola di Dio mette pure in guardia circa la menzogna, il furto e la bestemmia. Paolo scrisse: “Per cui, ora che avete allontanato la falsità, dite la verità ciascuno al suo prossimo, perché siamo membra appartenenti gli uni agli altri. Siate adirati, eppure non peccate; il sole non tramonti sul vostro stato d’irritazione, né date luogo al Diavolo. Il ladro non rubi più, ma piuttosto fatichi, facendo con le sue mani ciò che è buon lavoro, onde abbia qualche cosa da distribuire a qualcuno nel bisogno. Non esca dalla vostra bocca nessuna parola corrotta, ma qualsiasi parola che sia buona per edificare secondo il bisogno, onde impartisca ciò che è favorevole agli uditori”. (Efes. 4:25-29) Mediante azione unificata in questi campi la buona notizia della Parola di Dio fornisce edificante guida a quelli che desiderano servire Geova con tutto il cuore.
11. Come alcuni considerano la menzogna, ma perché la menzogna è la via di quelli che causano dissenso?
11 Oggi in molte parti della terra i governi ricorrono al sistema di mentire al loro stesso popolo nonché ad altri governi. Un funzionario governativo, quando fu interrogato intorno alla menzogna, disse che è innato diritto di un governo “mentire per salvarsi”. La Parola di Dio dà un diverso consiglio: “Dite la verità ciascuno al suo prossimo, perché siamo membra appartenenti gli uni agli altri”. (Efes. 4:25) L’unità può esistere solo se le persone dicono la verità le une alle altre. I bugiardi sono ingannatori. Com’è possibile che la menzogna produca unità edificata su un fermo, duraturo fondamento? Non è possibile!
12. Perché il furto produce disunione?
12 Il furto produce disunione. La buona notizia della Parola di Dio lo condanna. Secondo un’organizzazione che si occupa di sondaggi, gli impiegati rubano più di tre miliardi di lire in contanti e merci per ogni giornata lavorativa. Non tutti quelli che rubano sono pagani o miscredenti. Piuttosto la maggioranza è affiliata a una religione. Essi si fanno la legge da sé, rigettando il buon consiglio della Parola di Dio secondo cui il ladro non dovrebbe rubare più. Per recare l’unità la buona notizia delle Sacre Scritture proibisce di rubare a quelli che cercano la benedizione e il favore di Dio.
13. (a) Fino a che punto è oggi divenuta prevalente la bestemmia? (b) Quale saggio consiglio della Bibbia abbiamo a questo riguardo?
13 Oggi le bestemmie sembrano una cosa comune, un accettato modo di vivere per molti. Teatro, cinema, perfino la televisione, sono divenuti vittime delle parole oscene. Prevale l’idea che per essere qualcuno si debba usare linguaggio corrotto, si debba bestemmiare. A quelli che hanno tali vedute corrotte il suggerimento e il consiglio della Bibbia sembrano davvero antiquati, fuori moda e sono guardati con disprezzo. Ciò nondimeno, a quelli che cercano di promuovere unità fra il genere umano è dato il consiglio che non esca neppure dalle loro bocca nessuna parola corrotta. Non si diventa un “uomo” o una “donna” per il fatto che si è capaci di dire parole corrotte. Il buon consiglio della Bibbia è che quelli che desiderano piacere a Dio e promuovere unità seguano questo suggerimento: “Infine, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose di seria considerazione, tutte le cose giuste, tutte le cose caste, tutte le cose amabili, tutte le cose delle quali si parla bene, se vi è qualche virtù e qualche cosa degna di lode, continuate a considerare queste cose”. (Filip. 4:8) Le parole corrotte possono produrre persone corrotte. Per evitare la corruzione, seguite il consiglio di Filippesi 4:8. Per promuovere unità, seguite il consiglio della buona notizia della Parola di Dio. Evitate le cose che riempirebbero la vostra mente di parole e idee corrotte. Se alimentate la mente con i prodotti di scarto del teatro, del cinema, della televisione e della pagina stampata, col tempo userete parole oscene o corrotte. Ricordate che il consiglio proviene dal Creatore del genere umano per mezzo dell’operato dello spirito santo su uomini che parlarono mentre erano sospinti da tale spirito santo.
14. Come si produce unità evitando l’uso di parole ingiuriose, acrimoniosa amarezza, rancore, ira e clamore?
14 La “buona notizia” produce unità ancora in un altro campo di attività. L’apostolo Paolo scrisse riguardo a ciò con queste parole: “Ogni acrimoniosa amarezza e rancore e ira e clamore e parola ingiuriosa sia tolta via da voi con ogni malizia”. (Efes. 4:31) Il mondo odierno è pieno di parole ingiuriose, acrimoniosa amarezza, ira e rancore. Proteste, tumulti, marce, tutte queste e molte altre forme di espressione manifestano spesso in maniera caustica il malcontento per qualche azione o mancanza d’azione da parte di un altro uomo o gruppo di uomini. Il consiglio del discepolo Giacomo, uno di quelli a cui furono affidati i sacri oracoli della buona notizia, fu questo: “L’ira dell’uomo non opera la giustizia di Dio”. (Giac. 1:20) La buona notizia contenuta nella Parola di Dio consiglia che ira e clamore e parola ingiuriosa non dovrebbero far parte della personalità cristiana. Piuttosto, ai cristiani è rivolta l’ammonizione: “[Rivestite] la nuova personalità che fu creata secondo la volontà di Dio in vera giustizia e lealtà”. (Efes. 4:24) L’unità di pensiero e d’azione è assicurata quando tutti quelli che vogliono l’approvazione del Creatore si attengono alla buona notizia di Dio. Come sono dunque sagge le parole di Giacomo, che consigliò: “Ogni uomo dev’essere pronto a udire, lento a parlare, lento all’ira”. — Giac. 1:19.
UNITI NEL SOSTENERE IL REGNO DI DIO
15. (a) Come la neutralità dei cristiani produce unità? (b) Perché Geova non sostiene un gruppo nazionale a discapito di un altro?
15 Un altro aspetto della vita dov’è conseguita unità da quelli che ascoltano il consiglio della buona notizia della Parola di Dio è quello della neutralità dei cristiani. Gesù disse molto chiaramente dei suoi seguaci: “Non sono parte del mondo come io non sono parte del mondo”. (Giov. 17:14) La Bibbia mostra chiaramente che “a Geova appartiene la terra e tutto ciò che la riempie, il paese produttivo e quelli che vi dimorano”. (Sal. 24:1) Per Geova non esistono dunque cose come confini nazionali fra i paesi di questo globo. Le presenti divisioni di questa terra in vari tipi di governi non sono opera di Geova. Egli non stima un gruppo nazionale più di un altro, non ne favorisce uno a discapito dell’altro, non ne sostiene uno trascurando l’altro. Queste divisioni sono opera dell’“iddio di questo sistema di cose”, Satana il Diavolo, che offrì a Gesù tutti i regni del mondo se solo avesse fatto un atto di adorazione dinanzi a Satana. (2 Cor. 4:4; Matt. 4:8, 9) La buona notizia della Parola di Dio mostra che Geova “ha fatto da un uomo ogni nazione degli uomini, perché dimorino sull’intera superficie della terra”. (Atti 17:26) Dio richiede pertanto che quelli che lo vogliono servire unitamente siano neutrali rispetto alle attività di questo sistema di cose. Per conseguire tale unità indipendentemente dal luogo dove abita la persona, indipendentemente dalla sua origine nazionale, lingua, colore o linea di discendenza, essa dev’essere in unità col popolo di Dio in ogni parte della terra. Di nuovo, non si tratta di come un uomo imperfetto interpreti la legge di Dio. Si tratta di ciò che l’Onnipotente Causa Prima, Geova Dio, decreta per l’uomo al fine di avere unità e la benedizione di quella Causa Prima.
16. (a) Benché neutrali, i cristiani disubbidiscono forse ai governanti? (b) Quale guida diede loro Gesù a questo riguardo?
16 Nello stesso tempo la buona notizia della Parola di Dio mostra in effetti che tutti quelli che sarebbero stati radunati insieme in unità come popolo di Dio avrebbero ubbidito a governanti e governi, non infrangendo mai la loro unità col combattere per rovesciare il sistema esistente. Gesù stesso disse: “Rendete dunque a Cesare le cose di Cesare, ma a Dio le cose di Dio”. (Matt. 22:21) Questa ubbidienza da parte dei cristiani in tutta la terra è un’ulteriore evidenza della loro unità di pensiero e d’azione.
17. Come Matteo 24:14 è una forza che unisce i veri cristiani?
17 Oltre a tutti questi modi in cui la buona notizia della Parola di Dio unifica i credenti c’è l’unità che si consegue ubbidendo al comando di Matteo 24:14 di predicate la buona notizia del regno di Dio in tutta la terra abitata, in testimonianza. Quelli che sono associati nell’unità della buona notizia di Dio contenuta nella sua Parola la Bibbia dichiarano pure in tutto il mondo un messaggio concernente il regno di Dio che è in se stesso una dichiarazione unificatrice. Tale buona notizia serve a unire persone di ogni razza e nazionalità in un’opera comune, a cui tutti partecipano imparzialmente.
18. Allorché Geova parla e l’uomo ascolta, che cosa ne risulta?
18 In questo ventesimo secolo, il messaggio unificatore della Parola di Dio è dunque recato alle persone oralmente e mediante la pagina stampata. Benché gli uomini possano pensare che senza dissenso nulla migliori, possiamo dire con certezza che quando il Creatore dell’universo, Geova Dio, parla e persone di ogni condizione sociale in ogni parte della terra ascoltano, esse possono quindi operare in unità senza dissenso, senza liti, senza divisioni.
19. Che cosa disse Geova che avrebbe fatto per il suo popolo, e che cosa siete invitato a fare?
19 L’Onnipotente Dio disse del suo popolo in Michea 2:12: “Li porrò in unità, come un gregge in un recinto”. Perciò, “come è buono e come è piacevole che i fratelli dimorino insieme in unità! . . . È come la rugiada dell’Ermon che scende sui monti di Sion. Poiché lì Geova comandò che fosse la benedizione, pure la vita a tempo indefinito”. (Sal. 133:1-3) Tale unità esiste ora e si vede in 206 paesi e isole del mare in questo globo. Potete essere partecipe di questa unità mondiale. Vi invitiamo a esaminare attentamente la Parola di Dio e l’organizzazione di cui egli oggi si serve per recare alle persone la buona notizia che unisce tutto il genere umano.