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Come si può essere veramente felici?Svegliatevi! 1977 | 22 dicembre
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13:35, cioè: ‘Da questo tutti conosceranno che siete miei discepoli, se avrete amore fra voi’”.
Simile fu l’osservazione di due persone che assistevano per le prime volte alle adunanze dei Testimoni di Geova: “La cosa che ci ha colpito di più è stato l’amorevole interesse che i Testimoni hanno gli uni verso gli altri. La cosa che al presente apprezziamo di più è questa affettuosa associazione”. Una persona che frequentava da poco le adunanze nel Nuovo Messico (U.S.A.) scrisse: “Ho assistito ad alcune adunanze e mi sono meravigliato per l’amore e la benignità di cui la congregazione mi ha reso oggetto”. Quando fu chiesto a un altro uomo che cosa lo aveva aiutato ad abbandonare il suo deplorevole modo di vivere per intraprendere una strada migliore, egli rispose: “Qualcuno mi ha mostrato amore. Qualcuno si è interessato di me”.
Fu Gesù a dire: “Devi amare il tuo prossimo come te stesso”. (Matt. 22:39) E per amare il prossimo bisogna essere disposti a cooperare, oltre che a rispettare i diritti e la proprietà altrui. Chi agisce in questo modo ottiene spesso buoni risultati. Per esempio, dopo una recente assemblea tenuta dai Testimoni di Geova a Kelowna (Columbia Britannica, Canada), il direttore degli impianti sportivi scrisse ai Testimoni:
“Nei venti anni o più da che mi occupo di questo posto, non mi è mai capitato di scrivere una lettera come questa. È la prima volta, e probabilmente l’ultima, che scrivo a qualcuno che aveva affittato il posto per ringraziarlo sinceramente dell’eccellente cooperazione prestata al personale durante questa manifestazione.
“I vostri fratelli e le vostre sorelle che si sono occupati dell’amministrazione e dei lavori generali relativi a questo congresso sono stati, senza eccezione, di grande aiuto, e hanno reso questa manifestazione uno dei compiti più piacevoli che abbiamo dovuto svolgere da quando ci occupiamo della direzione di impianti sportivi.
“Grazie per essere venuti qui da noi. Speriamo d’essere ancora in servizio quando tornerete”.
Inoltre, quando Gesù disse di “amare il tuo prossimo come te stesso”, incluse senz’altro il prossimo più immediato, cioè i nostri stretti familiari. Poiché la famiglia fu creata da Dio, è solo ragionevole che vi si possa trovare felicità.
Anche in questo caso, se seguiamo la “regola aurea” e ci prodighiamo altruisticamente per gli altri familiari, i risultati sono ottimi. Molte famiglie che stavano per dividersi sono state grandemente rafforzate e rese più felici facendo quello che disse Gesù. E più si seguono questi eccellenti princìpi di comportamento, più felice sarà la famiglia. Se sono ignorati, il danno può essere irreparabile.
Nella vita familiare, inoltre, vi sono molte semplici gioie che ci possono rendere felici se solo ci pensiamo. La rivista Maclean’s riporta un esempio:
“Lo storico Will Durant dice di avere cercato la felicità nel sapere e d’essere rimasto deluso. Cercò la felicità nei viaggi e se ne stancò, nella ricchezza e trovò discordie e affanni. Cercò la felicità nello scrivere e si affaticò.
“Un giorno vide una donna seduta in un’utilitaria con un bambino addormentato fra le braccia. Dal treno scese un uomo che si avvicinò e baciò dolcemente la donna e poi il bambino, con molta delicatezza per non svegliarlo. La famiglia si allontanò insieme attraverso i campi, lasciando Durant sbalordito: aveva capito dov’è la vera felicità.
“In seguito scrisse: ‘Ogni normale funzione della vita offre qualche gioia’”.
Apprezzando le cose buone che abbiamo, e mostrando vero amore in ogni campo delle relazioni umane, accresciamo in modo meraviglioso la felicità. Questo anche in un mondo pieno di guai.
Tuttavia, c’è un elemento ancora più importante di questi. C’è qualcosa di così importante che, se nella nostra vita manca, non possiamo essere veramente felici. Che cos’è questa cosa così essenziale per essere felici? Il seguente articolo ce lo dirà.
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La cosa più importante per essere feliciSvegliatevi! 1977 | 22 dicembre
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La cosa più importante per essere felici
LE COSE materiali possono dare una certa felicità. Ancora più importante per essere felici (com’è stato spiegato nell’articolo precedente) è il sincero amore che le persone si mostrano reciprocamente. Ad ogni modo, c’è qualcosa di più importante di tutte le altre cose tramite cui gli uomini possono trovare la felicità.
Quando Gesù disse di “amare il tuo prossimo come te stesso”, disse che questo era il secondo dei più grandi comandamenti da osservare. (Matt. 22:39) Qual era allora il primo, e più importante?
Gesù disse: “Devi amare Geova il tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. (Matt. 22:37, 38) Si può avere la massima felicità ora, e in futuro, solo ubbidendo a questo comandamento.
Perché?
Perché questo? Perché Geova Dio è il Creatore dell’uomo. Egli formò il corpo e la mente. Quindi, sa molto, molto meglio di noi ciò che contribuirà maggiormente alla nostra felicità.
Mentre psicologi e filosofi sperimentano e cercano di indovinare quali princìpi e norme del comportamento umano saranno più efficaci, Geova Dio sa già quali sono i più efficaci, perché ebbero origine da lui. Perciò, se diamo retta a quello che dice, seguiamo i migliori consigli che l’uomo possa trovare in merito a ciò che rende felici.
Più ci atteniamo alle leggi e ai princìpi di Dio, più felici siamo. Facciamo un esempio: Che accadrebbe se tutti gli automobilisti potessero farsi un codice della strada per conto proprio? Potete immaginare che caos ci sarebbe. Attraversando in macchina, o specialmente a piedi, qualsiasi incrocio trafficato, mettereste in pericolo la vostra vita. Ci vuole necessariamente un’autorità superiore che stabilisca ragionevoli norme di guida, per il beneficio di tutti.
Allo stesso modo, Geova Dio, il Creatore, ha stabilito i migliori regolamenti e princìpi di comportamento umano. E sono efficaci. Sono pratici e danno i migliori risultati. Trascurandoli andiamo in cerca di guai, come gli automobilisti che non seguono le norme di guida. Infatti, una ragione fondamentale per cui ci sono tante difficoltà sulla terra è che la gente vuole stabilire regole per proprio conto.
Più felici
La Bibbia chiama il Creatore il “felice Iddio”. (1 Tim. 1:11) Ne consegue, dunque, che chi fa la volontà di Dio, attenendosi alle sue istruzioni sul comportamento umano, può riflettere questa felicità o averla in qualche misura.
Per tale motivo il salmista scrisse: “O Geova degli eserciti, felice è l’uomo che confida in te”. E leggiamo: “Felici sono gli irreprensibili nella loro via, quelli che camminano nella legge di Geova. Felici son quelli che osservano i suoi rammemoratori”. Sì, “felice è il popolo il cui Dio è Geova!” — Sal. 84:12; 119:1, 2; 144:15.
È vero che ubbidendo a Dio non cambieremo l’infelice sistema di cose in cui viviamo al presente. Ma coloro che
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