Via il vecchio — avanti il nuovo!
“VEDI, IO TI COSTITUISCO OGGI SULLE NAZIONI E SOPRA I REGNI, PER SVELLERE, PER DEMOLIRE, PER ABBATTERE, PER DISTRUGGERE, PER EDIFICARE E PER PIANTARE”. — GER. 1:10, VR.
“ALLORA vi daranno alla tribolazione e vi uccideranno, e sarete odiati da tutte le nazioni a motivo del mio nome. . . . E questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata a scopo di testimonianza a tutte le nazioni, e allora verrà la fine compiuta”. (Matt. 24:9-14) Colui che pronunciò queste parole, a motivo del cui nome sarebbero stati odiati da tutte le nazioni, era Gesù Cristo. Quelli che sarebbero stati odiati erano i suoi discepoli, i suoi seguaci, che portavano il suo nome e predicavano in suo nome. Erano Cristiani, veri Cristiani, che non avevano paura di sopportare l’odio a motivo del suo nome. Quando doveva accendersi contro di loro quest’odio?
2 L’avverbio di tempo allora pone questo al tempo in cui si adempì la profezia di Gesù: “Si leverà nazione contro nazione e regno contro regno, e ci saranno penuria di viveri e terremoti in un luogo dopo l’altro. Tutte queste cose sono il principio dei dolori d’afflizione”. Questo principio dei dolori d’afflizione, con altri più gravi dolori da attendersi in futuro, doveva contrassegnare il principio della consumazione di questo sistema di cose. — Matt. 24:7, 8, 3.
3 La storia moderna che noi tutti conosciamo ci dà la prova che questo principio dei dolori d’afflizione, questo principio della consumazione del sistema di cose, ebbe luogo quarantacinque anni fa, nel 1914. Il 28 luglio di quell’anno il regno austriaco dichiarò guerra al regno di Serbia; ne seguì la prima guerra mondiale con le altre cose predette da Gesù. In quel tempo memorabile qualche cosa cominciò a scomparire e qualche altra cosa cominciò ad apparire.
4 Secondo le parole di Gesù appena citate, i suoi veri e leali seguaci devono svolgere un’opera fra le nazioni. Naturalmente non prendono parte alla politica nazionale; eppure vivono in tutte le nazioni della terra, dove soffrono essendo odiati da tutte le nazioni e dove predicano questa buona notizia del Regno a scopo di testimonianza a tutte le nazioni, cioè anche alle nazioni dell’Europa e dell’America settentrionale, centrale e meridionale.
5 Perché mai sono odiati da tutte le nazioni? Non può essere solo a motivo del nome di Cristo. In Europa e in America, come nel resto della Cristianità, vi sono centinaia di milioni di persone che si dicono cristiane e non sono affatto odiate, anzi sono amate dalle persone di questo mondo. Inoltre, chiunque può assumere un nome. Perciò oltre al semplice nome, vi dev’essere un altro motivo che provoca quest’odio da parte di ogni nazione. Deve dipendere da ciò che i seguaci di Cristo fanno in adempimento della sua stessa profezia. Dev’essere la loro predicazione di “questa buona notizia del regno” a scopo di testimonianza. Che regno? Ebbene, quale regno o quale governo politico della terra è oggi fonte di buone notizie? Nessuno! Gesù non si riferì profeticamente ad alcuno di questi. Vi era un solo regno di cui egli sempre parlava, uno solo, perciò non si può sbagliare: era il regno di Dio. Esso è oggi l’unica fonte di buone notizie. I seguaci di Gesù si distinguono oggi come Cristiani genuini predicando solo questo regno ed essendo pronti a subire l’odio di tutte le nazioni per la predicazione di questo regno.
6 Nulla dunque è più chiaro di questo: Gesù Cristo predisse che i suoi seguaci che avrebbero recato la testimonianza a tutte le nazioni avrebbero avuto cose sorprendenti da dire o predicare riguardo alla fine del vecchio e all’inizio del nuovo. Per questo motivo avrebbero provocato un uragano di proteste internazionali e sarebbero stati oggetto dell’odio di tutte le vecchie nazioni. Sotto questo aspetto sono molto simili all’antico profeta Geremia, che visse e predicò più di seicento anni prima di Gesù Cristo. Quando Gesù era sulla terra, i Giudei lo presero per il profeta Geremia. (Matt. 16:13, 14) Gesù citò dalla profezia di Geremia e a sua volta Geremia predisse molte cose riguardanti Gesù Cristo. Geremia fece anche importanti profezie sui seguaci di Gesù; infatti prefigurò profeticamente gli ultimi o il rimanente dei consacrati, unti seguaci di Gesù, sulla terra in questo tempo in cui il vecchio mondo scompare e sorge il nuovo.
7 Il tempo in cui visse Geremia determina in gran parte questa figura profetica e il suo adempimento odierno. Egli cominciò a profetizzare al tempo in cui doveva aver luogo un avvenimento molto angoscioso, una cosa quasi incredibile: la distruzione della città santa di Gerusalemme, il saccheggio e l’incendio che avrebbe distrutto il suo tempio dedicato all’adorazione di Geova Dio. Solo quarant’anni dopo che Geremia aveva cominciato a profetizzare come testimone di Geova, venne inferto questo terribile colpo alla religione; dal 647 a.C., tredicesimo anno del regno del buon re Giosia a Gerusalemme, al 607 a.C., anno in cui gli eserciti babilonesi al comando del vittorioso re Nabucodonosor distrussero il tempio edificato dal saggio Salomone. Oggi si manifesta sempre maggior timore per le religioni organizzate della Cristianità. Che succederà della Cristianità? Per aver la risposta, gli uomini dovrebbero ascoltare la chiara predicazione del rimanente prefigurato da Geremia, perché oggi esso predica agli uomini l’attuale adempimento delle profezie di Geremia.
8 Chi ha dato al rimanente l’autorità di predicare come profeta? Ebbene, chi fece di Geremia un profeta? Geremia era figlio di un sacerdote giudeo della città di Anatot, a nord di Gerusalemme. Ciò non lo rese automaticamente profeta, né egli diventò profeta da sé. Non avrebbe potuto farlo, specialmente perché fu prescelto come profeta prima di nascere. Tuttavia, egli poté di propria volontà accettare il servizio di profeta allorché venne informato della vocazione alla quale era destinato. Geremia ci dice in che modo e per mezzo di chi egli divenne profeta: “La parola dell’Eterno [Geova] mi fu rivolta, dicendo: ‘Prima ch’io ti avessi formato nel seno di tua madre, io t’ho conosciuto; e prima che tu uscissi dal suo seno, io t’ho consacrato e t’ho costituito profeta delle nazioni’. E io risposi: ‘Ahimè, Signore, [Geova], io non so parlare, poiché non sono che un fanciullo’. Ma l’Eterno mi disse: ‘Non dire: — Sono un fanciullo, — poiché tu andrai da tutti quelli ai quali ti manderò, e dirai tutto quello che io ti comanderò. Non li temere, perché io son teco per liberarti, dice l’Eterno’”. (Ger. 1:4-8, VR) È evidente che Geremia nacque per compiere un’opera. Ora si trattava di vedere se avrebbe accettato tale opera. Avrebbe acconsentito ad intraprenderla? Il fatto che non si sentisse all’altezza dell’assegnazione non determinò la questione.
9 Geremia non si oppose né si ribellò all’opera che gli era stata assegnata. Per dimostrare ancor meglio come Dio aveva fatto di lui un profeta, ci dice: “Poi l’Eterno stese la mano e mi toccò la bocca; e l’Eterno disse: ‘Ecco, io ho messo le mie parole nella tua bocca. Vedi, io ti costituisco oggi sulle nazioni e sopra i regni, per svellere, per demolire, per abbattere, per distruggere, per edificare e per piantare’”. (Ger. 1:9, 10, VR) Il fatto che Geremia fosse un fanciullo, sia per età che a suo stesso parere, non fu un vero ostacolo. Quando si è giovani si dovrebbe stabilire di intraprendere l’opera di Dio. Inoltre, nel caso di Geremia non si trattava di un incarico di breve durata; doveva essere un’opera impegnativa per almeno quarant’anni. Per poterla portare a termine pienamente, era opportuno che la iniziasse quando era giovane, fanciullo, quando aveva ancora dinanzi a sé la maggior parte della vita. Quindi Geova ignorò il timore di Geremia di essere troppo giovane e disse: “Non dire: — Sono un fanciullo — ”. Poiché era richiesto che i giovani mostrassero rispetto agli anziani, sarebbe stato veramente insolito per un fanciullo rivolgersi con severità ad uomini anziani. Ma Geova era più anziano di tutti gli anziani d’Israele. Perciò Geova disse al “fanciullo” Geremia: “Non li temere, perché io son teco per liberarti”. La questione era ora questa: Geremia sarebbe stato disposto ad accettare?
10 Nell’anno 1914 la profezia di Gesù cominciò ad adempiersi. La “consumazione del sistema di cose” ebbe inizio per questo mondo. Centinaia di milioni di uomini pretendevano di essere discepoli di Gesù, e la gran maggioranza di questi si trovava nella Cristianità. La consumazione del sistema di cose era il tempo in cui si doveva compiere una grande opera, un’opera da svolgersi dall’inizio di quel periodo di consumazione fino alla sua fine compiuta. Era un’opera per tutta la terra abitata, per tutte le nazioni, un’opera di testimonianza a tutte queste nazioni riguardo alla buona notizia del regno di Dio. Per più di quattro anni fino alla fine del 1918, la prima guerra mondiale tenne occupate più di trenta nazioni; e le religioni della Cristianità si gettarono nel conflitto, al fianco delle rispettive nazioni. Certamente allora non ebbero tempo di predicare la buona notizia del regno di Dio. In quanto ai testimoni di Geova, le religioni della Cristianità sobillarono le autorità politiche, militari e giudiziarie ad ostacolare o stroncare quasi la predicazione che essi cercavano di compiere in merito al significato delle condizioni mondiali, dei tempi e degli avvenimenti. Giunse l’anno 1919 e l’opera di testimonianza alle nazioni, in adempimento delle parole di Gesù, doveva ancora essere compiuta. Questa era una sfida per tutti gli uomini che pretendevano di seguire e ubbidire a Gesù. In quel primo anno dopo la guerra, ricco di deliberazioni e d’attività, la questione di maggior importanza per la Cristianità e per tutti coloro che si dicevano Cristiani non era l’unificazione di tutte le nazioni in una lega per la pace, ma chi sarebbe stato il profeta di Geova per le nazioni, per dir loro tutto ciò che Egli avrebbe comandato. Chi sarebbe stato il moderno Geremia?
11 Geremia profetò per quarant’anni al tempo della fine del regno di Giuda. Chi dunque annuncerà il suo messaggio profetico in questo tempo della fine delle nazioni di questo mondo?
12 Quarant’anni fa si sarebbe potuto fare questa domanda. Oggi potremmo chiedere: Come fu risposto a tale domanda? Lasciamo che i fatti diano la risposta. Non ricorriamo all’orgoglio religioso, alla presunzione o alle pretese personali; ricorriamo ai fatti. Lasciamo parlare i fatti. Consultate l’effettiva documentazione delle religioni della Cristianità, cattolica e protestante, per non parlare del Giudaismo. Inoltre, esaminate ciò che queste religioni fanno oggi. Poi consultate la documentazione di quell’unica organizzazione religiosa alla quale tutte le organizzazioni religiose della Cristianità e del Giudaismo si opposero strenuamente durante la prima guerra mondiale e in seguito. Tutti sanno che questa contrastata organizzazione di Cristiani è quella dei testimoni di Geova. Consultate i resoconti di giornali e riviste, le documentazioni della polizia e dei tribunali, e notate le case di milioni di persone che sono state visitate da questi testimoni di Geova, per non parlare del rapporto annuo dei testimoni di Geova. Chiedete a tutte queste fonti che cosa hanno fatto i testimoni dal 1919 fino ad ora. La risposta di tutti è che hanno predicato, servendosi di ogni mezzo pubblicitario, predicando una cosa soltanto: la buona notizia del regno di Dio. Questo hanno predicato, come Gesù aveva comandato, “a scopo di testimonianza a tutte le nazioni”, comprese le nazioni al di là della Cortina di Ferro.
13 Il fatto che determina la risposta a tale domanda non è che il clero cattolico e protestante abbia riconosciuto che i testimoni di Geova sono stati e sono il profeta di Dio per le nazioni, ma che vi è chi ha riconosciuto la volontà divina per i Cristiani in questo tempo della fine del mondo e si è offerto di compierla. Chi ha intrapreso l’opera preordinata da Dio per questo giorno di giudizio delle nazioni? Chi ha risposto alla chiamata al lavoro ed ha lavorato fino a quest’anno 1959? Di chi Dio si è effettivamente servito come suo profeta?
14 La Cristianità deve ritirarsi sconfitta di fronte alla realtà dei fatti storici. I testimoni di Geova sono oggi profondamente grati che i fatti evidenti indichino che Dio si è compiaciuto di servirsi di loro. Tutta l’opera di predicazione e di istruzione biblica che hanno compiuta finora in 175 nazioni ed isole del mare, come hanno dichiarato, non è stata compiuta con l’aiuto di forze militari, né per potenza umana, ma per lo spirito di Dio, per la sua invisibile forza attiva. (Zacc. 4:6) È avvenuto perché Geova ha steso la sua potente mano ed ha toccato le loro labbra e messo le sue parole nella loro bocca, perché evidentemente li ha costituiti sulle nazioni e sopra i regni. Felici coloro che hanno compreso qual è l’opera di Geova Dio per i nostri giorni e volontariamente si sono offerti di compierla.
DUE ASPETTI DELL’OPERA DIVINA
15 Non sono stati preordinati gli individui per compiere l’opera di Dio, come nel caso di Geremia, ma fu preordinata l’opera. La Cristianità può esimersi dal compiere l’opera preordinata ma questa sarà compiuta ugualmente. Dobbiamo uniformarci all’opera e non stabilire per nostro conto quale dovrebbe essere l’opera di Dio in questo tempo della fine, per poi implorare la sua benedizione su ciò che noi decidiamo. Questa condotta sarebbe illegale di fronte a Dio, per quanto insistessimo a gran voce sulla nostra pretesa di essere cristiani. Dio offre ai Cristiani l’opera preordinata da compiere perché essi asseriscono di essersi dati a lui mediante Cristo per fare la volontà divina. In tal modo Dio permette che sostengano la loro pretesa, se lo desiderano, accettando l’opera da lui preordinata per i Cristiani d’oggi. Indipendentemente dal nome degli individui, un rimanente di consacrati, unti testimoni di Geova si rallegrò della libertà riacquistata dopo la prigionia durante la prima guerra mondiale e di adempiere la propria dedicazione a Dio intraprendendo l’opera preordinata. Da allora centinaia di migliaia di persone hanno compreso la necessità dell’opera e si sono unite lietamente agli unti, prefigurati da Geremia, nel compierla.
16 I testimoni di Geova potranno essere relativamente poco numerosi, non avere importanza né influenza politica, eppure la loro opera ha importanza mondiale, perché fu preordinata da Dio. Fu prefigurata e indicata dall’opera stessa di Geremia, che ebbe importanza mondiale. I testimoni di Geova sono assolutamente neutrali nei confronti dei conflitti politici, ideologici e militari di questo mondo, ma hanno ricevuto il comando divino di predicare il messaggio di Geova che interessa le nazioni e i regni di questo mondo. Come fu prefigurato da Geremia, hanno l’incarico di ‘svellere, demolire, abbattere, distruggere, ed edificare e piantare’.
17 Questa è l’opera che i testimoni di Geova hanno svolta nei trascorsi quarant’anni. E nonostante tutta questa attività non si sono immischiati nella politica, non hanno sovvertito alcun governo né hanno alzato la mano contro istituzioni e ordinamenti politici di qualsiasi nazione del mondo. Come hanno dunque adempiuto l’incarico ricevuto da Geova? Possiamo trovare la risposta giusta nella risposta alla domanda: Come adempì il suo incarico il modello che noi seguiamo, Geremia? Dichiarando i giudizi, le decisioni giudiziarie e i propositi di Geova Dio che, essendo pronunciati in suo nome, sono sicuri come se fossero già eseguiti. Infatti egli “chiama le cose che non sono come se fossero”. (Rom. 4:17) Nessuno dei suoi giudizi o propositi è rimasto inadempito.
18 Geova Dio formò l’uomo dalla polvere della terra. Giustamente dunque Geova si paragona ad un grande Vasaio o Modellatore di vasi, che abbia supremo controllo sull’opera delle sue mani. La sua supremazia in questo campo non può essere messa in questione. Non servirebbe proprio a nulla mettere in questione ciò che fa o come esprime la sua volontà. Egli disse: “Quel che l’argilla è in mano al vasaio, voi lo siete in mano mia, o casa d’Israele! A un dato momento io parlo riguardo a una nazione, riguardo a un regno, di svellere, d’abbattere, di distruggere; ma, se quella nazione contro la quale ho parlato si converte dalla sua malvagità, io mi pento del male che avevo pensato di farle. Ed ad un altro dato momento io parlo riguardo a una nazione, a un regno, di edificare e di piantare; ma, se quella nazione fa ciò ch’è male agli occhi miei senza dare ascolto alla mia voce, io mi pento del bene di cui avevo parlato di colmarla”. — Ger. 18:5-10, VR.
19 Molto tempo fa Geova fece l’illustrazione del Vasaio per descrivere il suo potere di fare e distruggere le nazioni del mondo. Le rovine di antiche potenze mondiali e regni, quello di Israele e di Giuda, di Babilonia, di Edom, di Moab, di Ammon e di altri antichi stati politici, si ergono come esempi ammonitori di come egli svelle, abbatte, distrugge governi potenti, grandi città, popoli forti e i loro ordinamenti. In ogni caso egli emise i suoi giudizi contro la nazione o la potenza mondiale che aveva peccato contro di lui o si era opposta a lui. Scelse sempre un esecutore per portare ad effetto la parola divina ed attuarla nei confronti dei Suoi offensori e avversari. “La mia parola non è essa come il fuoco? dice l’Eterno; e come un martello che spezza il sasso?” (Ger. 23:29) Le nazioni di oggi non disprezzino dunque la Parola di Geova Dio, anche se giunge loro attraverso un gruppo di Cristiani odiati in tutto il mondo, noti come testimoni di Geova. Ciò che dicono e predicano alle nazioni non sono parole loro, ma provengono dalla scritta Parola di Dio. “Quindi”, dice Paolo, “chi disprezza non disprezza un uomo, ma Dio, che pone in voi il suo spirito santo”. — 1 Tess. 4:8.
20 Dal lontano 1877 i testimoni di Geova, servendosi della Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati di Pennsylvania, hanno pubblicato che il 1914 era la data indicata nella Sacra Bibbia per la fine dei Tempi dei Gentili, “i fissati tempi delle nazioni”. Questo significava che qualche cosa di nuovo doveva aver inizio nel 1914 e qualche cosa di vecchio doveva terminare o trovarsi nel suo tempo della fine.
21 La cosa nuova era il celeste regno di Dio, per la cui istituzione erano state innalzate preghiere per quasi millenovecento anni. La cosa vecchia era questo mondo, non questa terra che scienziati di sessanta nazioni hanno studiato durante l’Anno Geofisico Internazionale, ma il diabolico sistema di cose creato dagli uomini sulla faccia della terra. Dal 1914, anno che i testimoni di Geova avevano indicato molto in anticipo, questo vecchio mondo non è più stato lo stesso. L’afflizione e la perplessità sono continuate in proporzioni sempre maggiori. Nel 1919 le nazioni che avevano vinto la prima guerra mondiale stabilirono una lega internazionale per unificare il mondo, mantenere e promuovere la pace internazionale. I testimoni di Geova identificarono ciò con qualche cosa di abominevole agli occhi di Dio e dissero che la Parola di Dio condannava la Lega delle Nazioni al fallimento. Infatti venne sciolta nel 1939, non perché i testimoni di Geova l’avessero abbattuta (lo fecero Hitler, capo dei nazisti, e le potenze dell’Asse che lo sostenevano) ma perché l’infallibile Parola di Geova l’aveva detto. La sua Parola annunciata dai suoi testimoni sulla terra non fallì. In quanto alle Nazioni Unite, che succedettero alla Lega, i testimoni di Geova annunciano coraggiosamente quanto dice la sua Parola circa quell’organizzazione per la pace internazionale, come Dio aveva comandato. La Parola di Geova dice che sarà abbattuta, quindi è condannata a seguire la Lega delle Nazioni.
22 Agli ottantun membri delle Nazioni Unite non piace questo pronunciamento della Parola di Geova Dio. Darvi ascolto, specialmente dalla bocca e dalle pubblicazioni dei testimoni di Geova, potrebbe sembrar loro come bere vino drogato. Eppure l’odierna classe di Geremia ha ricevuto l’ordine di far pervenire alle nazioni il messaggio ammonitore dell’ispirata Parola di Geova. ‘Svelli, demolisci, abbatti, distruggi’, disse Geova a Geremia. Perciò finché continua questo vecchio mondo noi dobbiamo continuare a predicare questo severo messaggio ed a far pervenire alle nazioni il messaggio ammonitore finché Dio stesso farà realmente bere loro la coppa. Egli dice: “E tu dirai loro: Così parla l’Eterno degli eserciti, l’Iddio d’Israele: Bevete, ubriacatevi, vomitate, cadete senza rialzarvi più, dinanzi alla spada ch’io mando fra voi. E se ricusano di prender dalla tua mano la coppa per bere, di’ loro: Così dice l’Eterno degli eserciti: Voi berrete in ogni modo! Poiché, ecco, io comincio a punire la città sulla quale è invocato il mio nome, e voi rimarreste del tutto impuniti? Voi non rimarrete impuniti; poiché io chiamerò la spada su tutti gli abitanti della terra, dice l’Eterno degli eserciti”. — Ger. 25:27-29, VR.
23 Imitando l’infedele nazione d’Israele ai giorni di Geremia, la falsa Cristianità di questo ventesimo secolo pretende di portare il nome di Dio e di rappresentarlo. Geova Dio riterrà la Cristianità responsabile per essere stata indegna del nome divino. Alla guerra universale di Armaghedon, che si avvicina, Geova ordinerà al suo Esecutore, Gesù Cristo, di colpire con la spada della distruzione l’ipocrita organizzazione religiosa. Ma non si rallegrino le nazioni comuniste del blocco orientale e le nazioni non cristiane a motivo della prossima distruzione del cosiddetto blocco occidentale cristiano, o più precisamente della Cristianità. Se Geova considera meritevole di punizione la Cristianità, che pretende di portare il suo nome e rappresentare Dio dinanzi al mondo, pensano forse la Russia comunista con i suoi satelliti e le nazioni non cristiane che non saranno punite? Hanno forse amato Geova Dio più di quanto l’abbia amato la Cristianità? Si sono forse trattenute dall’opporsi e combattere contro Geova Dio e i suoi testimoni? Sono forse innocenti di fronte alle accuse di essere corrotte e di aver peccato contro di Lui? No, e Geova dice che non rimarranno impunite, ma la spada del giustiziere colpirà tutti gli abitanti della terra. Di conseguenza sono state avvertite dai testimoni di Geova.
24 Udite: “Così parla l’Eterno degli eserciti: Ecco, una calamità passa di nazione in nazione, e un gran turbine si leva dalle estremità della terra. In quel giorno gli uccisi dall’Eterno copriranno la terra dall’una all’altra estremità di essa, e non saranno rimpianti, né raccolti, né seppelliti; serviranno di letame sulla faccia del suolo”. Quindi rivolgendosi ai capi politici sostenuti da dirigenti religiosi e magnati del commercio, dell’industria e della finanza, Geova dice: “Urlate, o pastori, gridate, voltolatevi nella polvere, o guide del gregge! Poiché è giunto il tempo in cui dovete essere scannati; io vi frantumerò, e cadrete come un vaso prezioso. Ai pastori mancherà ogni rifugio, e le guide del gregge non avranno via di scampo. S’ode il grido de’ pastori e l’urlo delle guide del gregge; poiché l’Eterno devasta il loro pascolo”. (Ger. 25:32-36, VR) Ciò che ebbe luogo molto tempo fa quando Nabucodonosor, re della potenza mondiale babilonese, invase il Medio Oriente spingendosi fino in Egitto, è un’illustrazione su piccola scala di ciò che il più potente Esecutore di Geova, Gesù Cristo, farà quando colpirà l’intero globo, di nazione in nazione, per distruggere questo vecchio ed empio sistema di cose. — Ger. 25:8-11.
[Domande per lo studio]
1. Chi sono coloro che, secondo la profezia, sarebbero stati odiati da tutte le nazioni a motivo del nome di Gesù?
2. Quando si sarebbe acceso quest’odio contro di loro?
3. Quando cominciarono in tutto il mondo i dolori d’afflizione, e quale mutamento cominciò ad aver luogo allora?
4. Che cosa devono fare i seguaci di Gesù nei confronti delle nazioni?
5. Per quale ragione i seguaci di Gesù sono odiati da tutte le nazioni, solo perché portano il suo nome o per quale altra ragione?
6. Secondo la profezia di Gesù, a chi sarebbero stati simili i suoi seguaci e perché?
7. Allorché Geremia cominciò a predicare, che cosa stava per accadere nel mondo religioso, e quindi perché è ora necessario ascoltare il rimanente prefigurato da Geremia?
8, 9. (a) In che modo e chi fece di Geremia un profeta? (b) Quando fu opportuno che Geremia iniziasse l’opera di Dio, e perché non doveva aver timore di fronte agli anziani?
10, 11. (a) La consumazione del sistema di cose segnava il tempo di compiere quale opera? (b) Nel 1919 qual era la questione della massima importanza per coloro che si dicevano Cristiani?
12. (a) Dove si può trovare la risposta a tale domanda? (b) Quale sarà la risposta unanime, in base ai fatti considerati?
13, 14. (a) Quale fatto determina la risposta? (b) In quanto alla risposta, perché i testimoni di Geova sono oggi grati, e perché sono felici?
15. (a) Che cosa fu preordinato? (b) Come dunque i Cristiani devono sostenere la loro pretesa, e quali “Cristiani” l’hanno fatto?
16. Benché siano pochi, perché l’opera dei testimoni di Geova ha importanza mondiale, e che cosa hanno ordine di fare, come fu prefigurato da Geremia?
17. Come hanno adempiuto i testimoni di Geova l’incarico ricevuto da Dio in base all’opera svolta nei trascorsi quarant’anni?
18. Paragonandosi a chi Geova indica che la sua supremazia non può essere messa in questione, e perciò quali decisioni egli può prendere o revocare riguardo alle nazioni?
19. Come e con quali nazioni Geova illustrò anticamente la sua potenza come Vasaio del mondo, e perché le nazioni non dovrebbero oggi disprezzare la Parola di Geova, anche se è annunciata dai suoi moderni testimoni?
20, 21. (a) Quale significato attribuirono i testimoni di Geova al 1914 (d.C.), e da quando? (b) Che cos’era “la cosa nuova” e “la cosa vecchia”, e che cosa dichiarano i testimoni di Geova riguardo alle Nazioni Unite?
22. Che cosa significa per i membri delle Nazioni Unite ascoltare i testimoni di Geova, ma qual è il comando che Egli ha dato ai suoi testimoni in merito a questo?
23. Per quale pretesa Geova Dio riterrà responsabile la Cristianità, e perché il blocco comunista e le altre nazioni non sfuggiranno alla spada del giustiziere di Geova?
24. Quale messaggio fu annunciato da Geova per mezzo di Geremia riguardo alla calamità e ai suoi effetti, e che cosa illustrò l’avanzata vittoriosa di Nabucodonosor nel Medio Oriente e fino in Egitto?