Annunciate la buona notizia di giorno in giorno
1. Che cosa dobbiamo fare col nostro massimo sforzo durante questo “breve periodo di tempo”?
RIMANE un “breve periodo di tempo” prima della guerra universale di Armaghedon. Durante questo periodo si presenta l’opportunità di portare il maggior numero possibile di persone di buona volontà alla salvezza che Geova Dio ora provvede. Prima che il periodo sia terminato dobbiamo compiere il massimo sforzo possibile per informare gli uomini in ogni luogo che la loro salvezza potrà venire soltanto da Geova il grande Salvatore. Dipende principalmente da lui. Perché?
2, 3. Perché Geova deve farsi conoscere, e quali persone apprezzano che egli merita d’essere molto lodato?
2 Poiché Geova è grande e degno della massima lode. Egli dev’essere temuto più di tutti gli altri dèi. Poiché tutti gli dèi dei popoli sono dèi inutili. Ma quanto a Geova, egli ha fatto i cieli stessi. Dignità e splendore gli stanno dinanzi, potenza e bellezza stanno nel suo santuario”. — Sal. 96:4-6, NM.
3 Come nei giorni dell’apostolo Paolo, così anche oggi: Geova è il “Dio sconosciuto” alla vasta maggioranza dei popoli della terra. (Atti 17:23) Ma egli merita d’essere conosciuto da tutti; egli dev’essere conosciuto, se vi deve essere qualche salvezza. Egli sarà fatto conoscere ad ogni creatura vivente. Per la sua propria esistenza egli lo giura, dicendo: “Com’è vero che io vivo, tutta la terra sarà ripiena della gloria di Geova”. (Num. 14:20, NM) Quelli che rifiutano di conoscerlo ora in amicizia saranno obbligati a conoscere la sua potenza distruttiva ad Armaghedon. Parlando di quella guerra finale, egli dichiara: “Così mi magnificherò e mi santificherò e mi farò conoscere agli occhi di molte nazioni, ed esse sapranno che io sono [Geova]”. (Ezech. 38:23) Ciò completerà la conoscenza di lui che i suoi testimoni sulla terra hanno cercato faticosamente di dare al popolo durante tutta questa generazione. Questi testimoni imparano sempre più a riconoscere quanto Geova è grande. Mediante la loro propria crescita nella conoscenza essi apprezzano di più che Egli è degno della massima lode. Tutto ciò che è di Geova è degno di lode. Come c’è ogni motivo per condannare Satana il Diavolo, l’iddio di questo sistema di cose, così c’è ogni ragione per lodare Geova, il Dio del nuovo mondo.
4, 5. (a) Quali creature sulla terra sono temute dal popolo? (b) Perché è urgente destare nel popolo il timor di Geova?
4 In ogni parte della terra oggi c’è la paura nei cuori degli uomini. Ma questa paura non è legata al timor di Geova. Oltre ad aver paura delle cose che a loro discernimento stanno per abbattersi sulla terra, essi hanno paura dei loro dèi visibili, degli uomini potenti che idoleggiano nella politica, nel commercio, nel militarismo e nella religione popolare. Questi individui deificati instillano nel cuore del popolo il timore, onde mantenersi preminenti al potere e dominare. A taluni il popolo attribuisce la potenza, le opere e l’adorazione che appartengono soltanto all’unico vero e vivente Dio, Geova. Il timore che il popolo ha verso questi dèi terreni è semplicemente un timore di uomini prepotenti, semplici creature umane che morranno. Ma Geova dev’essere “temuto più di tutti gli altri dèi”. Proprio come egli una volta eseguì il giudizio su tutti i falsi dèi dell’Egitto, così egli sta ora giudicando questi dèi terreni, fino al punto di smascherare la loro completa incapacità e falsità. “Iddio sta nella raunanza di Dio; egli giudica in mezzo agli dèi”. Agli uomini potenti e adorati nella Cristianità, i quali pretendono d’essere figli del Dio del cielo, egli rivolge questo messaggio: “Io ho detto: Voi siete dii, siete tutti figliuoli dell’Altissimo. Nondimeno morrete come gli altri uomini, e cadrete come qualunque altro de’ principi”. — Sal. 82:1, 6, 7; Giov. 10:34, 35.
5 Geova dev’essere temuto più di questi dèi mortali sulla terra. Tali dèi possono violentemente uccidere soltanto il corpo umano dell’individuo ma Geova può distruggere sia l’anima che il corpo nella morte eterna, dalla quale non c’è nessuna risurrezione dei morti. (Matt. 10:28) Quanto è urgente destare il timor di Geova fra quelli che desiderano la vita!
6. Quali sono gli “dèi inutili” del popolo, e perché sono “inutili”?
6 Ma vi sono anche creature immaginarie che gli uomini della terra inseriscono nel mondo invisibile, nel reame spirituale, e che temono con spavento mortale, innalzando ad esse immagini e idoli. Il popolo non comprende che tale adorazione viene resa a demoni che accettano l’adorazione offerta ciecamente dal popolo. L’apostolo Paolo, che identificò il Dio sconosciuto per i filosofi pagani, disse intorno ai loro idoli: “Che devo dire, dunque? Che ciò che è sacrificato a un idolo è qualche cosa? o che è qualche cosa l’idolo? No; ma io dico che le cose che le nazioni sacrificano le sacrificano ai demoni, e non a Dio, e io non voglio che diventiate partecipi coi demoni”. (1 Cor. 10:19, 20, NM) Questi dèi sono “dèi inutili”. Idoli e immagini non possono salvare, né lo possono i demoni che vi sono raffigurati. Insieme a Satana loro governatore questi demoni serbano grande ira contro il vero Dio e il suo popolo sulla terra. Determinati a non permettere a Geova Dio di salvare nulla sulla terra, essi conducono tutti i re della terra abitata contro Dio ad Armaghedon, verso la loro distruzione. Ascoltare la propaganda ispirata dai demoni significa dunque morte, annientamento. (Apoc. 16:13-16) I loro idoli inventati da uomini non potranno liberare tali adoratori da quell’annientamento. Invece di essere di vero beneficio religioso per rafforzare la credenza dell’uomo in ciò che è vero, gli idoli sono dannosi. Essi accecano le nazioni e i popoli riguardo a Geova Dio e al suo regno, all’esclusiva fonte dell’eterna salvezza. Sono veramente “dèi inutili”!
7. Che cosa visibilmente rende testimonianza che dignità e splendore sono dinanzi a Geova, e potenza e bellezza nel suo santuario?
7 Che Geova sia Dio rendono testimonianza i cieli. Egli li creò mediante la sua potenza e la sua sapienza. La sua mente impenetrabile ordinò tutta la gloria dei cieli visibili con la loro precisione e armonia. Una mente sola poteva organizzare tutto questo: la Sua mente. Infinitamente distante da questi cieli l’Altissimo Dio esercita la sua sovranità universale. Se i nostri cieli visibili sono per noi così grandiosi, splendidi e mirabili, quale dignità e splendore vi devono essere tutt’intorno a Geova stesso nei cieli spirituali! Che forza e bellezza vi devono essere in quel luogo santissimo dove egli personalmente dimora! Noi possiamo solo debolmente immaginarlo in base alle cose visibili, benché non possiamo effettivamente sapere quanto glorioso egli stesso sia, poiché “nessuno ha mai veduto Iddio”, nessuno ha veduto la sua figura, ed egli stesso decreta: “L’uomo non mi può vedere e vivere”. (Giov. 1:18; 5:37; Eso. 33:20) La gloria e maestà artificiale degli dèi terrestri al paragone scompare. Quanto è stolta dunque la persona che chiede di vedere Geova effettivamente prima di credere in lui! Credete alla testimonianza delle sue opere creative. Credete alla verace testimonianza della sua Parola scritta, la sacra Bibbia.
8. Che cosa dovrebbero fare gli uomini invece di bestemmiare, in vista dell’urgente bisogno di salvezza?
8 Di fronte alla verità e di fronte all’urgente bisogno di salvezza, gli uomini dovrebbero oggi orientarsi in base all’Unica Fonte di salvezza cessando di bestemmiare e cominciando ad ascrivere al solo vero Dio le cose che ci persuadono che egli è la Fonte della nostra salvezza e l’Unico degno della nostra sincera adorazione. Per la nostra guida l’ispirato salmista inneggia: “Ascrivete a Geova, o famiglie dei popoli, ascrivete a Geova gloria e potenza. Ascrivete a Geova la gloria dovuta al suo nome. Portate un dono ed entrate nei suoi cortili. Prostratevi dinanzi a Geova in sacri ornamenti, siate in grande pena a causa di lui, [voi abitanti di] tutta la terra”. — Sal. 96:7-9, NM.
9. (a) Quale servizio dev’essere reso per primo perché il popolo possa ascrivere tali virtù a Geova? (b) Qual è il più grande dono che possiamo portargli?
9 Affinché le “famiglie dei popoli” possano ascrivere a Geova tali virtù incombe su noi, suoi testimoni, il dovere di far conoscere al popolo Geova, il suo proposito e le sue attività, di annunciare il suo nome e ciò che rappresenta, di spiegare alla gente la sua Parola scritta e mostrarle come adorare questo santo, forte e glorioso Dio Geova. Essendo Colui che risiede nei cieli, Geova, Creatore dell’uomo, è troppo grande per abitare nei templi terrestri con cortili costruiti dalla mano dell’uomo. Mediante il suo spirito o invisibile forza attiva egli abita col suo popolo dedicato, specialmente col rimanente dei coeredi di Cristo, i quali formano un vivente tempio spirituale. Conformemente, il più grande dono che si possa portare a Geova in amorevole apprezzamento e adorazione è la dedicazione di se stessi per mezzo del suo reale Sommo Sacerdote Gesù Cristo. Mediante questo dono mostrategli che vi prostrate dinanzi a lui in piena sottomissione come anche in adorazione.
10. In quali sacri ornamenti Geova dev’essere adorato?
10 Tale adorazione di Geova dev’essere resa in sacri ornamenti. Egli non può essere adorato nell’impurità morale. Non può essere adorato per mezzo di idoli materiali o visivi, ai quali si pretende di dare una cosiddetta relativa adorazione, mentre tale uso di immagini rende l’individuo un impuro idolatra nel cospetto di Geova. (Isa. 42:8) Egli non può essere adorato in ornamenti presi a prestito dall’adorazione pagana, mediante l’inganno volontario che un sistema religioso possa appropriarsi, santificandoli, questi resti dell’adorazione demonica per un uso sacro ed evangelico dinanzi al vero Dio. No; ma egli dev’essere adorato in un ornamento spirituale che attesta che si ama, si adora e si serve Geova come l’unico vero Dio; inoltre che si accetta suo Figlio Gesù Cristo come il suo Re dominante e come l’unico Sommo Sacerdote, che provvide il sacrificio di riscatto a Dio per liberarci dalla condanna divina e per cancellare a nostro favore il potere del peccato e la sua pena di morte; e, per di più, che si accettano il privilegio e la responsabilità di essere testimoni di Geova così come lo era Gesù, il più eminente dei suoi figli.
11. Come può essere il popolo in grande pena a causa di Geova?
11 Tutti quelli che rifiutano di adorare Geova in sacri ornamenti avranno dunque ragione di essere in grande pena a causa di lui. All’inizio della grande tribolazione sull’organizzazione di Satana nel 1914 tutte queste persone sentirono semplicemente il “principio dei dolori di afflizione”, il “principio dei dolori del parto”, a causa della guerra mondiale accompagnata da carestie, pestilenze e terremoti di quel tempo. (Matt. 24:8, NM; Co) Allora tutti i popoli tremarono e furono in grande pena, non perché considerarono Geova Dio in relazione con questi avvenimenti, ma a causa del terrore degli avvenimenti stessi. Però, all’imminente “guerra del gran giorno di Dio l’Onnipotente” tutti i popoli della terra non dedicati a lui ma in opposizione a lui saranno in grandissima pena a causa di Geova. Infatti essi saranno costretti a rendersi conto che Colui che hanno sfidato è Quello che porta su di loro questa tribolazione dello sterminio del mondo. Egli ha comandato che allora essi debbano essere in massima pena, e lo saranno.
ANNUNCIATE IL GOVERNO LIBERATORE
12. Perché fu stabilito il regno di Dio nel 1914, se Geova Dio era il governatore della terra al tempo dell’Eden?
12 Alla creazione dell’uomo nel giardino paradisiaco dell’Eden Geova Dio era l’unico Governatore della terra e del cielo. La ribellione provocata da Satana il Diavolo fece nascere un dio rivale e un pretendente rivale al dominio dell’uomo e della terra. Il diluvio globale dei giorni di Noè dimostrò che Geova è sempre il Sovrano universale e che la terra è lo sgabello del suo trono. Alcune generazioni dopo il Diluvio Satana, il governante rivale, produsse il primo regno umano a Babele o Babilonia. Ma Geova aveva il suo proprio re rappresentativo sulla terra, Melchisedec. Molto tempo dopo la scomparsa di questo re sacerdotale dalla scena Geova Dio unse Davide di Betlemme perché fosse re sopra Israele e lo insediò sul “trono di Geova” a Gerusalemme, dando inizio ad una lunga linea di re della famiglia di Davide. Prima che l’ultimo di questa linea di re si presentasse nella persona di Gesù Cristo, Dio aveva vuotato il terrestre “trono di Geova” del suo re e aveva rovesciato la città capitale Gerusalemme. Così quel visibile regno tipico sulla terra ebbe fine e Geova cessò di regnare sugli uomini mediante un imperfetto re della linea di Davide. Ma Gesù Cristo ci insegnò a pregare affinché il regno di Dio venga nuovamente sulla terra e che la volontà del Padre celeste sia fatta sulla terra come è fatta in cielo. Gesù predicò la buona notizia di quel futuro regno e morì per esso. Risuscitando Gesù, Dio gli ridonò la vita e lo insediò in cielo alla sua destra comandandogli di aspettare finché terminassero i “fissati tempi delle nazioni” nel 1914, tempo in cui Geova avrebbe instaurato il suo regno ponendone il potere esecutivo su Gesù Cristo.
13. Per quale ragione si deve dire fra le nazioni: “Geova stesso è divenuto re”?
13 Il 1º ottobre 1914 venne più di quarantadue anni fa e la battaglia del Regno ad Armaghedon si approssima rapidamente. Vi sono ancora innumerevoli moltitudini di persone di buona volontà da condurre alla salvezza secondo il provvedimento di Geova. Più che mai è tempo di azione, per l’annuncio del messaggio dell’ora. “Dite fra le nazioni: ‘Geova stesso è divenuto re. La terra produttiva diventa anche fermamente stabilita affinché non si possa far vacillare. Egli sosterrà la causa dei popoli con rettitudine’. Si rallegrino i cieli e gioisca la terra. Rimbombi il mare e quel che contiene. Festeggi la campagna e tutto quello ch’è in essa. Allo stesso tempo tutti gli alberi delle foreste grideranno di gioia dinanzi a Geova. Poiché egli è venuto; poiché egli è venuto per giudicare la terra. Giudicherà la terra produttiva con giustizia e i popoli con la sua fedeltà”. (Sal. 96:10-13, NM) Quanto mirabilmente questo comando risuonante dal cielo mediante ispirazione dimostra che la cosa di principale importanza è il regno di Dio per mezzo di Cristo, poiché risolverà per sempre la contesa della sovranità universale a favore di Geova e apporterà salvezza a quelli che sostengono lealmente la sua sovranità!
14. Perché ci è comandato di non perdere un giorno nell’annunciare la buona notizia di salvezza mediante il regno di Dio?
14 L’istituito governo di Geova è una ragione di celebrazione universale. È il regno di salvezza sia per i cieli che per la terra. La salvezza già cominciata mediante esso è la buona notizia che ai testimoni è comandato di annunciare di giorno in giorno. Siamo esortati a non perdere un giorno nell’annunciarla. Perché? Perché i giorni per annunciarla sono limitati prima di Armaghedon; infatti, diminuiscono ogni giorno che passa. Né osiamo lasciarla sfuggire alla nostra mente per un solo giorno, poiché il regno di salvezza è la cosa che Gesù disse dovremmo cercare per prima, insieme alla giustizia di Dio. In vista del tempo, perché non cercarlo oggi quando è realmente venuto? Ogni giorno offre opportunità di annunciare la salvezza che esso ha provveduto e ancora provvederà, affinché altri siano spronati a cercare pure il Regno. Poiché è l’unico giusto governo del cielo e della terra, l’unico che rivendicherà la sovranità universale di Geova e salverà il genere umano, la salvezza mediante esso merita d’essere annunciata ad altri anche bisognosi di salvezza. A causa dell’imminente distruzione di questo empio sistema di cose la salvezza mediante il provvedimento di Geova è qualche cosa di molto opportuno da annunciare giornalmente. È l’unica “buona notizia” oggi. Se ci rallegriamo giornalmente del Regno, se ci sentiamo di gridare Alleluia! comprendendo che esso ora regna in mezzo ai suoi nemici, traboccheremo di gioia per parlare della salvezza che porta. L’annuncio della salvezza mediante Geova è veramente parte della nostra adorazione di lui, e sappiamo che dobbiamo rendergli adorazione ogni giorno. Annunciatela dunque di giorno in giorno. Se non cantiamo a Geova con questo annuncio, non avremo la “gioia di Geova”. Partecipare alla sua gioia è la nostra forza. — Neh. 8:10.
15. Come dobbiamo annunciare questa buona notizia, dove e in quali cariche?
15 Dobbiamo annunciare la buona notizia della salvezza non solo individualmente ma anche collettivamente, insieme a tutti gli altri salvati, in grande unità. L’amore di Dio è così grande che la sua salvezza comprende non solo uno, ma molti. È una salvezza collettiva di cui molti sono partecipi, perfino una gran folla di “altre pecore”, oggi, che nessuno è ancora in grado di enumerare. Possiamo annunciare questa buona notizia con la nostra bocca o con pagine stampate. Per poter predicare mediante pagine stampate la Società Torre di Guardia ci fornisce Bibbie, libri e opuscoli che spiegano la Bibbia, le riviste La Torre di Guardia e Svegliatevi!, trattati gratuiti e inviti a discorsi pubblici. Per annunciare la buona notizia non siamo limitati ad un solo posto. Possiamo annunciarla giornalmente nella propria casa ai membri della nostra famiglia, alle porte di altre persone andando di casa in casa, in luoghi pubblici oltre alle sale, anche clandestinamente nei Paesi totalitari o in prigioni e campi di concentramento e di lavori forzati sotto la dittatura. Possiamo annunciare la buona notizia in posti isolati, o come membri di una congregazione grande o piccola, cioè, come proclamatori di congregazione. Ancora meglio, una persona può annunciarla in qualità di proclamatore pioniere a tempo continuo, anche come missionario all’estero. Si potrebbe avere il privilegio di annunciarla come oratore pubblico di una congregazione, o servitore di zona in una delle dieci zone in cui la terra è stata divisa con molti uffici filiali della Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati in ciascuna zona. Il territorio sotto ciascuna filiale è diviso in distretti e poi suddiviso in circoscrizioni, e ogni circoscrizione contiene un certo numero di congregazioni dei testimoni di Geova. Quindi alcuni potrebbero avere il privilegio di annunciare la buona notizia come servitori di distretto o servitori di circoscrizione. L’annuncio della buona notizia può essere fatto dunque in molte cariche, e ognuno dovrebbe essere fedele nella propria carica.
16. (a) È obbligatorio essere un proclamatore in servizio continuo per essere ordinato per annunciare la buona notizia? (b) Dobbiamo forse limitare a noi stessi l’incarico di annunciarla?
16 Per essere ordinati onde annunciare la buona notizia nel campo e annunciarla di giorno in giorno non è obbligatorio essere proclamatori che dedichino tutto il loro tempo. Ogni singola persona salvata è ordinata da Geova per annunciare la Sua salvezza di giorno in giorno secondo le opportunità. Ciò che procura altri credenti è non solo la presentazione della buona notizia ai vicini e agli estranei ma anche l’invito a cominciare studi biblici nelle case delle persone interessate, per poter studiare ivi la buona notizia almeno una volta la settimana. Ciò che dovreste fare è non solo annunciarla voi stessi ma anche spronare altri ad annunciarla con vigore ed efficacia. La nostra mira dovrebbe essere quella di addestrare altri ad unirsi a noi nell’annunciarla.
17. Per quali ragioni personali dovremmo annunciare la buona notizia, e perché, anche se ci è vietato dai nemici della salvezza?
17 Che cosa accadrà se annunceremo la buona notizia della salvezza di Geova per i sette giorni di ciascuna settimana durante l’anno 1957? Questo di certo: il messaggio gioioso raggiungerà gli orecchi di molte altre persone; molti orecchi, da molto tempo sordi per non aver udito, saranno dischiusi dalla buona notizia che finalmente li raggiunge. Sarà recato conforto a molti cuori tristi che, in cambio, vorrebbero udire un cantico veramente rallegrante con un tema felice per controbilanciare il cordoglio e il pianto odierno di tutte le nazioni nel vedere il “segno del Figliuol dell’uomo” nel cielo. (Matt. 24:30) Molte persone di buona volontà potranno essere guidate così alla salvezza e molte ancora riceveranno addestramento teocratico per poter cantare e annunciarla ad altri. Come benedetto risultato di tutta questa attività prima di Armaghedon, Geova Dio sarà più estesamente conosciuto, più apprezzato, creduto, accettato, adorato, lodato e servito. Oh, quanto meritevole egli è di tutto ciò!
18, 19. Che cosa dice il salmista alle cose della terra, del mare e del cielo, piuttosto che dire di scomparire?
18 Annunciate dunque la buona notizia della sua salvezza, sapendo ciò che essa ha fatto per voi. “L’Eterno [Geova] ha fatto cose grandi per noi, e noi siamo nella gioia”. (Sal. 126:3; Mar. 5:19) Inoltre, siate volenterosi, pronti, lieti a dare la contribuzione necessaria per annunciarla. E se i nemici della salvezza altrui preferiscono perire essi stessi e cercano di indurre altri a perire ordinandoci di tacere? Noi non presteremo loro nessuna attenzione. Abbiamo ricevuto il comando, superiore al loro, di annunciarla e noi vogliamo e dobbiamo coraggiosamente ubbidire al comando più alto. Non solo noi, ma anche tutte le creazioni di Geova in cielo e sulla terra sono invitate ad esprimere la loro irrefrenabile gioia perché egli, il Dio della salvezza, è entrato nel suo governo capitale come Re e Giudice. Quindi i cieli dovrebbero rallegrarsi, la terra dovrebbe gioire, il mare dovrebbe rimbombare con tutto ciò ch’è in esso, la campagna con tutta la sua pienezza dovrebbe festeggiare, e gli alberi delle foreste dovrebbero gridare di gioia dinanzi a Geova, ora che egli è venuto come Re e Giudice. Poiché oh! quanto bene la sua venuta promette!
19 Quando riusciamo a scorgere che il grande, imponente, dignitoso, splendido, forte, mirabile e glorioso Geova è venuto al suo tempio per il giudizio accompagnato dal suo maestoso Re Gesù Cristo, tutte le cose sulla terra, nel mare e nei cieli assumono uno splendore finora inosservato. Infatti, durante i mille anni del regno di Cristo, il paradiso sarà ripristinato sulla terra ed esteso in tutto il mondo. Dunque, invece di dire agli alberi e ai prodotti della campagna di inaridirsi e agli ampi mari di evaporarsi perché Geova è venuto per bruciare la terra e i pianeti, i soli e le stelle nei cieli, l’ispirato ed esultante salmista dice alla terra, al mare e al cielo nella loro pienezza di assumere l’apparenza gioiosa di cose che aspettano liberazione e di gridare un’armoniosa acclamazione che commuove l’animo.
20. In che modo la terra, il mare e il cielo non saranno mai più profanati dagli uomini?
20 E per buone ragioni! Poiché i mari non saranno mai più macchiati dalla brutta visione di navi da guerra atomiche o di sommergibili nucleari né saranno avvelenati da bombe a fusione o fissione che spruzzano particelle radioattive sulle loro onde o sulle loro incantevoli isole e atolli. (Isa. 33:21-23) Mai più sarà profanata l’atmosfera della terra da micidiali aerei da bombardamento e da missili radiocomandati né sarà resa perniciosa dalla dannosa pioggia di cenere delle esplosioni atomiche. Mai più le montagne saranno usate come nascondigli per segrete aviorimesse o fabbriche di munizioni oppure come fonti di minerali utili alla guerra nucleare. Mai più si considererà la luna come meta per spedizioni stratosferiche, affinché la prima nazione a raggiungerla nella corsa agli armamenti possa dominare tutte le altre nazioni dalla luna. Mai più saranno abbattute le foreste primordiali per fornire la cellulosa ai giornali e alle riviste che divulgano propaganda menzognera, notizie sporche, illustrazioni oscene e materialismo commerciale.
21. In che modo tutta la creazione terrestre trarrà profitto dalla venuta di Geova a governare e giudicare?
21 Ah no! Ma tutta la creazione terrestre trarrà profitto dalla venuta di Geova a governare e giudicare. Poiché, come egli stesso ha promesso, tutti quelli che rovinano la terra saranno essi stessi rovinati nella distruzione di Armaghedon e di nuovo, come nel giardino di Dio nell’Eden, tutta la natura avrà pieno diritto di esprimersi alla gloria e lode del suo grandioso Creatore. Come Re e Giudice della terra egli s’interessa delle cose che sprofondò nella terra e delle cose che piantò su di essa e formò intorno ad essa quando creò questa terra per l’eterna dimora paradisiaca dell’uomo. Egli non vuole che tutto questo sia male usato dagli egoisti servitori del Diavolo. Desidera che tutto serva al suo onorabile proposito di vita. Che meraviglia dunque che perfino tutte le cose prive d’intelligenza sulla terra e in cielo siano invitate ed esortate ad applaudire, gridare, echeggiare, per presentarsi in tutta la loro bellezza!
22. Che cosa dobbiamo fare noi, se tutte queste cose devono gioire alla sua venuta?
22 Tutte queste cose hanno ragione di gioire e rallegrarsi in quanto il loro Creatore è divenuto Re ed è venuto al suo tempio per l’opera liberatrice di giudizio. E noi? Quanto più noi, creature viventi ed intelligenti, dotate di parola e lettori della Bibbia, dovremmo cantare a lui, dire che egli è divenuto re e annunciare la buona notizia della sua salvezza!
23. Come è stata fermamente stabilita la terra produttiva, e come Geova giudica essa e il popolo?
23 Come dimostra la cronologia biblica insieme agli avvenimenti dopo il 1914 in adempimento delle profezie, Geova con il suo Angelo del patto, Gesù Cristo, è nel suo tempio spirituale per questo essenziale giudizio sin dalla primavera del 1918. La terra o condizione terrestre della sua società del nuovo mondo di testimoni è divenuta una terra produttiva che non potrà mai vacillare alla propria distruzione ma produrrà sempre i frutti della rettitudine sotto la sua amorevole benedizione. È stata fermamente stabilita come base della “nuova terra” del giusto nuovo mondo. Geova giudica questa “terra” favorevolmente. Egli la rivendica come abitazione dei suoi fedeli testimoni e condanna Gog di Magog e tutti gli altri invasori di questa terra teocratica. Con la sua fedeltà egli giudica gli abitanti di questa “terra”, e sostiene la causa del rimanente degli eredi del suo Regno e la causa dei loro conterranei di buona volontà, le “altre pecore” del Re Gesù Cristo.
24. Come giudica egli i popoli con la sua fedeltà?
24 Considerate ciò che egli ha già fatto dal suo trono di giudizio per il popolo che porta il suo nome sulla terra! Quanto fedele è stato verso di loro secondo le condizioni del suo irrevocabile patto, il patto abrahamico per la benedizione di tutte le famiglie e nazioni della terra! Quanto verace e fedele egli è stato alla sua Parola scritta, la Bibbia, alle sue leggi perfette e ai suoi irreprensibili princìpi e, infatti, a Se medesimo! Mediante il suo Giudice associato, Gesù Cristo, egli sta separando i popoli di tutte le nazioni, i capri contrari al Regno dalle pecore favorevoli al Regno. Eseguirà il giudizio alla grande guerra di rivendicazione e liberazione. Immensi greggi di capri saranno consumati nell’ardente manifestazione del suo giudizio, ma il pacifico, unito gregge delle pecore sarà dichiarato innocente e introdotto in vita nel reame terrestre del regno del suo Figlio Gesù Cristo. — Matt. 25:31-46.
25. Quali persone hanno un cantico da cantare, e che cosa dovremmo fare in vista dell’eccellenza di questo cantico?
25 Considerando tutto questo, come possiamo restar muti, quando il comando divino è di cantare, cantare a Geova? Se i figli celesti di Dio e le gloriose stelle mattutine ebbero un cantico quando Dio pose il fondamento del suo sgabello, la terra, se la moltitudine dell’esercito celeste ebbe un cantico di lode a Dio alla nascita del Figlio di Dio che sarebbe divenuto il perpetuo Re della terra, sì, se qualcuno ha oggi un cantico, se qualcuno ha mai avuto un cantico, noi testimoni di Geova abbiamo oggi un cantico! Sì, abbiamo un cantico, un “nuovo cantico”, simile al quale non ne è mai risonato alcuno così melodiosamente in tutta la terra abitata. Il nostro cantico contiene il più recente, il più nuovo tema. La nostra rapsodia di melodia biblica è divenuta il cantico più popolare fra le crescenti migliaia di persone di buona volontà indipendentemente dalla loro nazionalità e lingua. Il suo compositore è il felice Dio Geova, che l’ispirò mediante il suo spirito santo. Il suo Direttore di musica per noi è il suo reale Figlio, Gesù Cristo. Non trattenete dunque la vostra voce. Al suo comando unitevi al crescente coro in tutta la terra. Cantate, cantate di gioia, in deliziosa armonia con tutta la società del nuovo mondo. Unitamente, incessantemente, annunciate la buona notizia di salvezza mediante Geova Dio di giorno in giorno.
Insegnami la tua via, o Jahveh, io vo’ camminar nella tua verità; disponi il mio cuore a venerare il tuo nome. Io ti loderò, o Signore, mio Dio, con tutto il cuore, e darò gloria al tuo nome, per sempre; poiché grande è la tua bontà verso di me, e hai tratta la vita mia dal fondo dello Sceòl. — Sal. 86:11-13, Luzzi.