Il fedele Creatore
“Dio pietoso e misericordioso, tardo all’ira e grande in benignità e fedeltà”. — Eso. 34:6, Na.
1, 2. Quali sono nei nostri giorni alcune idee riguardo a “Dio”?
IL DESIDERIO di adorare qualcuno o qualcosa è innato in tutti gli uomini. Tuttavia, vi sono molte diverse idee intorno a “Dio”. Alcuni dicono: Non posso capire “Dio”, e non fanno nessuno sforzo per capire. Altri dicono: Dio non esiste. Ma adorano se stessi, i campioni dello sport, le stelle del cinema o altro. Altri ancora hanno un concetto di Dio rappresentato da una misteriosa trinità, da un santo con l’aureola sul capo o da Budda, in qualche lussuoso tempio religioso. Alcuni sono dèi dall’aspetto inoffensivo di “buona fortuna”. Altri sono le anime consacrate dei guerrieri, o gli spiriti degli antenati che si dice tornino in certi giorni festivi per ricevere le generose offerte di cibo e bevande fatte dai familiari superstiti.
2 Nel ventesimo secolo vi sono moltitudini di nuovi dèi, o vecchi dèi con nuovi nomi. Un gruppo di venticinque teologi cattolici e protestanti in America li ha recentemente chiamati con questi nomi: “Potenza e agiatezza fisiche”, “sicurezza finanziaria”, “prestigio”, “sesso”, “scienza”, “condizione sociale”, “energia atomica”, “Libido” e “guerra”.a Anche i Sovietici hanno i loro dèi, come Marx, il solitario Lenin e “l’iddio delle fortezze”. — Dan. 11:38, VR.
3. Quali chiare affermazioni fa Bibbia riguardo al fedele Dio?
3 Con tutta la confusione che v’è nel mondo riguardo a “Dio”, che gioia proviamo nel leggere le chiare affermazioni della Bibbia intorno al fedele Dio e Creatore, che è “grande in benignità e fedeltà”! Egli è Colui che esprime amore leale alla creatura umana, che la conduce nei sentieri della giustizia, e le insegna la verità dei Suoi eterni propositi. Egli non è solo il vero Dio e Creatore dell’umanità, ma anche il fidato Amico degli uomini di fede. (Gen. 5:22-24; 6:9; Giac. 2:23) Coloro che diventano amici di questo amorevole Dio si rallegrano di udire il suo nome e di essere chiamati col suo nome, poiché in tale nome è compreso tutto ciò che dobbiamo amare per amorevole benignità, fedeltà e verità.
4, 5. (a) Quale dichiarazione ha fatto il Creatore stesso in merito al suo nome? (b) Quale profondo significato ha il suo nome per quelli ch’egli favorisce?
4 Chi potrebbe essere maggiormente in grado di far conoscere il glorioso nome di Dio, il Creatore, del fedele Creatore stesso? Ed egli lo fa conoscere! Ascoltate le parole che egli stesso disse al profeta Mosè: “E il Signore passò davanti a lui e gridò: ‘Iahweh! Iahweh! Dio pietoso e misericordioso, tardo all’ira e grande in benignità e fedeltà’”. (Eso. 34:6, Na) Che importanza dà al fatto che ha un nome! È un nome che lo identifica nel grande Dio di proposito, che compie la sua volontà con sicuro successo. Geova! Geova! È il nome che è al di sopra di tutti gli altri nomi, immutabile, eterno, che esprime la stupenda personalità del fedele Creatore stesso. — Isa. 55:8-11.
5 Nel nuovo mondo che Geova si propone di creare, il suo impareggiabile nome sarà esaltato al di sopra dei cieli. Anche la terra diverrà un santuario per la sua lode. A quel tempo sarà adempiuta la sua gloriosa promessa: “Ecco la tenda di Dio tra gli uomini! e’ s’attenderà tra loro. Ed essi, saranno i suoi popoli, e Dio stesso sarà con loro il loro Dio. E asciugherà Iddio ogni lacrima dai loro occhi”. (Apoc. 21:3, 4, Ri) Questa felice relazione fra Dio e l’uomo sarà così stretta e così ricca nell’eccellenza dell’amorevole benignità che la vita nel nuovo mondo sarà traboccante di gioia e di esultanza. (Isa. 65:17, 18) Egli è davvero un fedele Amico e Creatore! È un Dio misericordioso e benigno, che si distingue da tutti quelli che ‘non sono dèi’ di questo corrotto mondo mediante il suo incomparabile, impareggiabile, meraviglioso nome: GEOVA! — Sal. 115:1-4; Isa. 37:18-20, Ri.
LE GLORIE DELLA SUA CREAZIONE
6. (a) Che cosa ci dovrebbero ispirare le fedeli creazioni di Geova? (b) Come sono cantate nei cieli le lodi del Creatore?
6 Considerate la fedeltà di Geova espressa nelle sue creazioni. Non ci ispira questo a studiare la sua Parola e a fare la volontà divina con fedeltà? (Sal. 19:1, 14) Da tempo immemorabile le schiere celesti lodano Geova per le sue fedeli creazioni. (Giob. 38:4-7) Fino ad oggi tale leale organizzazione di creature viventi ha dato “gloria ed onore e grazie a Colui che sedeva sul trono, che vive nei secoli dei secoli”. Quelli che sono riscattati dalla terra per ereditare il regno celeste con Cristo Gesù, il Figlio di Dio, cominciano anch’essi un canto di lode: “Degno Tu sei, Signore e Dio nostro, di ricevere la gloria, l’onore e la potenza, perché Tu hai creato tutte le cose, e per la tua volontà erano e sono state create”. — Apoc. 4:9-11, Na.
7. Come si comprende che la creazione terrena di Geova ha un proposito?
7 Le creazioni di Geova hanno un meraviglioso proposito. Benché la creazione terrestre sia un riflesso inferiore delle glorie di quella celeste, noi che siamo sulla terra possiamo considerare con meraviglia i generosi provvedimenti che Dio ha preso per il genere umano. Egli mise al loro posto il sole, le stelle e la luna, tutti nella giusta posizione l’uno rispetto alle altre, onde la terra avesse calore, luce ed energia, notte e giorno, stagioni e maree. Le forze naturali della terra furono tutte equilibrate in modo meraviglioso, secondo il disegno della grande Mente direttiva. In verità, “grandi sono le opere del Signore [Geova], investigabili da tutti coloro, che lo amano. Gloria e magnificenza è l’opera sua e la sua giustizia sussiste in perpetuo. Ha stabilito un ricordo delle sue meraviglie”. — Sal. 111:2-4, Na.
8. Per quali provvedimenti terreni l’uomo dovrebbe lodare e ringraziare sentitamente il Creatore?
8 Tali opere sbalordiscono per la loro sapienza e grandezza. Com’è ricco il deposito terrestre dei minerali e dei combustibili, e com’è abbondante quell’elemento essenziale che è l’acqua! Geova fece anche l’aria che l’uomo doveva respirare, e in modo tale che si mantenesse fresca e pura, provvedimento di cui uomini ingrati hanno abusato in questi “ultimi giorni”, riempiendo l’atmosfera di “smog” e di pioggia radioattiva. (2 Tim. 3:1, 2) Ha prodotto una lussureggiante varietà di vita vegetale, dotata delle sorprendenti facoltà della fotosintesi, grazie alla quale la luce del sole viene assorbita e usata per produrre cibi ricchi di calorie. E quale svariata lista di cibi ha provveduto per il futuro godimento dell’uomo! Inoltre, ha creato il pittoresco mondo dei pesci, degli uccelli e degli altri animali, per il servizio e il piacere dell’uomo. Veramente il fatto che Dio abbia preparato la terra e l’abbia provvista del necessario per donarla all’umanità è un sublime esempio della sua fedeltà e amorevole benignità. Quale ammirazione e lode dovrebbe suscitare questo negli uomini che temono Dio! — Sal. 37:29; Giob. 12:7-10.
9, 10. Sotto quali aspetti l’uomo stesso è un capolavoro tra le creazioni di Geova?
9 Nel creare l’uomo, Geova provvide una mente, un corpo, un insieme di organi e un’abilità e capacità di lavorare che sono il miracolo dei miracoli di tutta la creazione materiale. Considerate ad esempio le facoltà date da Dio di parlare, ascoltare, scrivere e leggere. Benché non sia più perfetto, l’uomo di Dio può esclamare: “Io Ti ringrazio, poiché in modo stupendo sono stato fatto, meravigliose sono le opere Tue ed io ben lo so”. — Sal. 139:14, Na.
10 Quale meraviglioso capolavoro di costruzione è l’eretto scheletro umano! Il disegno e l’equilibrio del corpo, i suoi procedimenti meccanici e chimici, e lo stupefacente sistema nervoso, la mente e i sensi, sono senza uguale tra le conquiste scientifiche dell’uomo. Riflettete su quelle dieci leve disegnate in modo meraviglioso, le dita umane. Anche l’ingegnere più intelligente non avrebbe potuto ideare o fabbricare qualcosa di così bello e utile. Pensate anche che nessuna invenzione umana fatta sulla terra, da un minuscolo transistor a un gigantesco transatlantico, avrebbe potuto essere fatta senza la possibilità di muovere abilmente le dita che Dio ha date. — Prov. 31:10-13.
11. In che modo il miracolo della riproduzione mostra la fedeltà del Creatore?
11 Come ulteriore amorevole provvedimento del fedele Creatore, l’uomo fu dotato della facoltà di riprodurre la sua specie. “Li creò maschio e femmina. E Dio li benedì e Dio disse loro: ‘Crescete e moltiplicatevi e riempite la terra e assoggettatevela’”. (Gen. 1:27, 28) Vi è forse nel reame della creazione materiale qualcosa di così meraviglioso come il miracolo della riproduzione? Nessun architetto né un suo progetto dall’esterno stabilisce la forma che prenderà l’embrione in via di sviluppo. L’ovocellula, una volta fecondata, si divide e si moltiplica. Mediante miracolosi procedimenti, ideati dall’onnisapiente Creatore, e trasmessi da una generazione all’altra dell’umanità, l’embrione si sviluppa secondo un modello, dando forma alla testa, al corpo, alle gambe e alle braccia. Non è necessario introdurre alcun materiale di costruzione dall’esterno per modellare gli occhi scintillanti, il vigoroso cuore, o i soffici capelli che offriranno bellezza e protezione. Tutto ciò viene prodotto in modo meraviglioso dal laboratorio delle cellule che si moltiplicano di continuo. Alla conclusione del procedimento divinamente ideato, nasce un altro bambino, con la prospettiva di crescere ancora fino a raggiungere il pieno splendore dello stato di uomo o donna adulta. Possiamo veramente ringraziare e lodare il fedele Creatore per la sua disposizione, grazie alla quale abbiamo ricevuto il dono della vita umana. — Sal. 139:15-17; Eccl. 11:5.
12. Come si dovrebbe esprimere l’umanità per mostrarsi grata dei provvedimenti di Dio?
12 Con perfetta sapienza Geova fece la terra per l’uomo e l’uomo per la terra. Con gratitudine tutta l’umanità dovrebbe dichiarare: “O anima mia, benedici il Signore [Geova]! Signore [Geova], mio Dio, potente sei molto! Di splendore e maestà Ti rivesti, Ti avvolgi di luce come di un manto. Quanto son numerose le opere Tue, Signore [Geova], tutte le hai fatte con sapienza”. L’uomo mortale dovrebbe avere il desiderio di usare tutto ciò che Dio gli ha dato, il corpo, le facoltà e le energie vitali, per onorare il suo Dio e Fattore. Dovrebbe esprimersi così: “Signore [Geova], la terra è piena della Tua bontà; insegnami i Tuoi precetti. Tutti i Tuoi comandamenti sono verità”. — Sal. 104:1, 24; 119:64, 86, Na.
FEDELTÀ AL CREATORE
13. Perché l’uomo può essere grato di essere stato fatto a immagine di Dio e del suo Figlio?
13 “Insegnami i Tuoi precetti”. Com’è appropriata questa richiesta! L’amorevole benignità del fedele Creatore dovrebbe spingere la mente umana data da Dio a rivolgere proprio questa supplica. Che meravigliosa facoltà è quella della mente! Possiamo essere grati che “Dio disse: ‘Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza’”! In tal modo Geova pose nell’uomo mortale devota intelligenza e gli attributi della mente che Egli e il Suo diletto Figlio celeste usano in modo tanto meraviglioso. L’uomo fu fatto con la capacità di comprendere i princìpi divini che avrebbero regolato la sua esistenza. Le leggi di Dio gli furono dichiarate chiaramente. Con amorevole ubbidienza l’uomo poteva ora mostrare gratitudine per tutti i generosi provvedimenti di Geova nel paradiso terrestre. — Gen. 1:26-31.
14, 15. (a) In che cosa fu infedele Adamo, e con quale conseguenza per l’umanità? (b) Come cominciò il Creatore ad adempiere la sua volontà rispetto alla terra?
14 Il primo uomo fu infedele a questo glorioso deposito, e di conseguenza la morte cominciò a governare come regina su tutta l’umanità. (Rom. 5:12-14) Che vergognosa ingratitudine da parte di Adamo! Ma Geova è sempre fedele al suo divino proposito relativo a questa terra, che fu creata per divenire un paradiso universale alla sua lode. (Isa. 45:18, 19) Come dimostrazione del suo grande amore per il mondo dell’umanità, mandò il suo diletto Figlio sulla terra per far conoscere il nome del fedele Creatore e fornire il riscatto per coloro che esercitano fede nel provvedimento di Dio. — Giov. 1:14; 3:16; 17:6.
15 Questo Figlio, Gesù Cristo, fu fedele nel rendere testimonianza a Geova, anche fino alla crudele morte su un palo. (Apoc. 1:5; 3:14) Perciò Geova risuscitò suo Figlio e lo esaltò alla Sua destra nei cieli invisibili. Dal 1914 d.C. il Figlio governa nel regno di Dio, avendo ricevuto l’autorità e il potere di adempiere la volontà del Creatore rispetto a questa terra. Egli è stato chiamato “Fedele e Verace”, e in armonia con ciò si prepara a combattere con giustizia la guerra di Armaghedon, allo scopo di purificare cielo e terra dalle ultime vestigia dell’empietà. — Apoc. 19:11-21, Na.
16. A quale nuova creazione ha dato origine Geova, e quali prospettive vi sono per l’ubbidiente umanità?
16 Fedele al suo proposito, Geova ha ora dato origine a una nuova creazione: “Sicché, se uno è in Cristo, è una creatura nuova, quel ch’era vecchio è sparito, ecco è sorto il nuovo”. (2 Cor. 5:17, Ri) Questi che sono “in Cristo” sono i “chiamati, gli eletti e i fedeli” tratti dall’umanità, e regneranno come re con Cristo nel suo regno celeste per la benedizione delle nazioni dell’ubbidiente umanità. Già “una gran folla, che nessuno poteva contarla”, è stata radunata da 185 nazioni e territori insulari della terra e vuole sopravvivere alla fine di questo mondo, per vivere in eterno nel reame terrestre del Regno. — Apoc. 17:14; 14:3; 7:4, 9-17, Ri; Matt. 25:31-34.
17. Che cosa è richiesto da tutti quelli che entreranno nel nuovo mondo del Creatore, e quali esempi dovrebbero essi seguire?
17 La fedeltà e l’integrità sono richieste da tutti coloro che entreranno nel giusto nuovo mondo del Creatore. Geova stesso è fedele in tutte le sue creazioni e attività, e anche i dedicati cristiani devono coltivare questa qualità. “Quanto alla Rocca, l’opera sua è perfetta, poiché tutte le sue vie sono giustizia. È un Dio fedele e senza iniquità; egli è giusto e retto”. (Deut. 32:4, VR) Anche Gesù Cristo è noto per la sua straordinaria fedeltà nel fare la volontà divina. Il Salmo 40:8 (VR) si adempì effettivamente in lui: “Dio mio, io prendo piacere a far la tua volontà, e la tua legge è dentro al mio cuore”. Anche noi possiamo avere la legge di Dio scritta nel nostro cuore studiando supplichevolmente la sua Parola, associandoci di continuo al suo popolo nelle adunanze e nel servizio, e seguendo lealmente la direttiva dell’organizzazione dello “schiavo fedele e discreto” approvato da Geova in questo tempo della fine. — Matt. 24:14, 45-47.
FEDELTÀ AI PRINCÌPI DIVINI
18. (a) Qual è la preghiera di quelli che sostengono gli interessi del Regno? (b) In che modo Dio è fedele in tempo di prova?
18 In questi giorni malvagi preghiamo “affinché la parola del Signore [Geova] si diffonda e sia tenuta in onore”. Se noi tutti sosteniamo con integrità gli interessi del Regno, certamente continueremo a partecipare alla grandiosa espansione dell’opera. Inoltre, il fedele Creatore ci rafforzerà onde resistiamo all’opposizione del mondo di Satana. “Fedele è il Signore: egli vi renderà saldi e vi difenderà dal maligno”. (2 Tess. 3:1-3, Na) In tempo di tentazione e persecuzione riceveremo forza dalle sue ulteriori promesse: “Dio è fedele; egli non permetterà che siate tentati al di sopra delle vostre forze, ma insieme alla tentazione vi darà pure il mezzo di poterla sopportare”. (1 Cor. 10:13, Na) “Perciò coloro che soffrono secondo la volontà d’Iddio, affidino le loro anime a Lui, fedele Creatore, facendo il bene”. (1 Piet. 4:19, Na) Abbiate sempre fiducia che la fedeltà nel sostenere l’opera di Dio e i suoi princìpi recherà una ricca ricompensa dal “Signore [Geova] che è fedele”. — Isa. 49:7, Ri.
19. Quale principio osservano i veri cristiani riguardo all’esclusiva devozione, e come?
19 Quali sono alcuni di questi princìpi? Principio preminente, dichiarato mediante Mosè, e ripetuto da Cristo Gesù quando era sulla terra, è che “Geova nostro Dio è il solo Geova”. (Deut. 6:4; Mar. 12:29) Questo fondamentale principio di vera adorazione esclude tutti gli altri dèi, siano essi Baal, una trinità di dèi, Allah, Brahma, Budda o il dio rosso del comunismo. In armonia con questo principio, i testimoni di Geova non si comprometteranno, partecipando ad esempio a un servizio funebre in parte cristiano e in parte buddista. Né si comprometteranno prendendo parte alle locali cerimonie religiose in onore degli dèi della comunità. “Non ti devi inchinare ad esse né essere indotto a servirle, perché io, Geova, tuo Dio, sono un Dio che esigo esclusiva devozione”. — Eso. 20:5.
20. Perché i testimoni di Geova evitano i matrimoni promiscui?
20 Rispettando questo principio, i testimoni di Geova si rifiutano anche di contrarre matrimoni promiscui o di acconsentire al matrimonio dei loro figli o delle loro figlie con seguaci di un altro dio o con coloro che non hanno dio. Il pericolo di questa condotta esiste oggi come ai giorni dell’antico Israele, quando Geova diede un avvertimento relativo alle nazioni circonvicine: “E tu non devi fare alcuna alleanza matrimoniale con loro. Non devi dare tua figlia a suo figlio, e non devi prendere sua figlia per tuo figlio. Poiché egli volgerà tuo figlio dal seguirmi, e serviranno certamente altri dèi; e l’ira di Geova divamperà certamente contro di voi ed egli vi distruggerà veramente in breve tempo”. (Deut. 7:3, 4) Questo avvertimento è più che mai valido, perché ora siamo alle soglie della guerra di Armaghedon.
21. Quali precauzioni si dovrebbero saggiamente prendere per evitare un ritorno all’adorazione demonica?
21 Supponiamo che una famiglia, precedentemente di religione pagana, venga alla conoscenza della verità della Bibbia e si dedichi a Geova. Che cosa dovrebbe fare degli oggetti dell’adorazione demonica, le statue, gli altari della famiglia, e le immagini dei morti? Finché queste cose rimarranno nella casa, rappresenteranno un pericolo spirituale. Se il capofamiglia comprende i princìpi divini, dovrebbe fare sparire questi simboli di malvagità religiosa. In tal modo sarà eliminato il pericolo che la famiglia si contamini di nuovo con l’adorazione demonica. Anche il saggio re Salomone, che una volta aveva tanto apprezzato i princìpi divini, si corruppe con gli idoli che permise alle mogli pagane di portare in Israele. — Sal. 106:36; 1 Re 11:1-13.
22. Come rispettano i testimoni di Geova il principio espresso in 2 Corinzi 10:3 e con quale risultato?
22 Un importante principio cristiano è chiaramente espresso in 2 Corinzi 10:3 (VR): “Sebbene camminiamo nella carne, non combattiamo secondo la carne”. Le divise potenze del mondo di Satana useranno tutta la loro forza nazionalistica per influenzarci, ma non permetteremo mai che ciò infranga il vincolo d’amore che unisce i testimoni di Geova in tutto il mondo. Dobbiamo rimanere fedeli al principio. Grazie a questa fedeltà, durante la seconda guerra mondiale i testimoni di Geova offrirono a tutto il mondo uno spettacolo di unità. In tal modo diedero prova, e continuano a dare prova, che sono l’unico popolo sulla terra che comprende pienamente il principio divino su cui si basa il ‘trasformare le spade in vomeri e le lance in falci’. (Isa. 2:4, Ri) Né le intimidazioni comuniste né il fanatismo delle democrazie per la guerra possono indurli a venir meno alla loro fedeltà al principio divino.
23. In che senso la “nuova personalità” è creata secondo la volontà di Dio?
23 Ogni singolo cristiano che vivrà fedelmente in armonia con la volontà divina riuscirà a rivestire la “nuova personalità” di cui parlò l’apostolo Paolo: “[Rinnovatevi] nella forza che fa agire la vostra mente, e [rivestite] la nuova personalità che fu creata secondo la volontà di Dio con vera giustizia e lealtà”. (Efes. 4:23, 24) La lealtà alla volontà divina esige che il cristiano non si contamini con le manie di modernità o con le ultime novità del morente mondo di Satana, che sono contro l’integrità cristiana. — 1 Tim. 4:7-10.
24, 25. (a) Come dovrebbe essere considerata la moderna mania delle trasfusioni di sangue da coloro che rispettano il principio e la legge divini? (b) Come possono le trasfusioni di sangue danneggiare la “nuova personalità”?
24 Una di tali manie è l’attuale diluvio di trasfusioni di sangue che si è riversato sul mondo. Questa può essere una questione insignificante per un mondo che in due guerre mondiali ha sparso il sangue di milioni di creature umane. (Gen. 9:5, 6) Tuttavia, è una questione importante per i leali cristiani che si attengono al principio divino secondo cui per Geova il sangue è sacro. Il fedele Creatore e Datore di vita dice: “La vita d’ogni carne è il sangue”. (Lev. 17:14, VR) Il sangue è prezioso agli occhi di Dio, e saggiamente egli stabilì certe leggi che ne regolavano l’uso, e queste leggi sono per il bene dell’uomo. La sua legge dichiarata a Noè ed espressa in Genesi 9:4 si applica a tutta l’umanità che discende da Noè: “Soltanto non mangerete la carne con la sua anima, col suo sangue”. Questa legge è ripetuta a scopo informativo per tutti i veri cristiani in una decisione presa dal corpo direttivo della primitiva congregazione cristiana: “Perciò è parso bene allo Spirito Santo e a noi di non imporvi altro peso all’infuori di queste cose necessarie, di astenervi cioè dalle carni immolate agli idoli, dal sangue, dagli animali soffocati e dalla fornicazione, cose queste, da cui farete bene a starvene lontani. State sani”. — Atti 15:28, 29, Na.
25 Sono l’idolatria e la fornicazione dannose alla personalità cristiana? In modo disastroso! E altrettanto disastroso è prendere sangue, sia mediante cibi contenenti sangue che mediante trasfusioni di sangue, poiché il corpo direttivo cristiano lo include nella stessa categoria degli altri peccati. Inoltre, recenti ricerche mediche hanno effettivamente dimostrato come le trasfusioni di sangue possano danneggiare la personalità dell’individuo. Notiamo ciò che ha detto un’autorità in materia: “Il sangue di ogni persona è in realtà la persona stessa. Contiene tutte le caratteristiche dell’individuo dal quale viene. Questo comprende le tracce ereditarie, le tendenze alle infermità, i veleni causati dalla vita della persona, le abitudini di mangiare e bere”.b Trasfondere sangue può dunque significare trasfondere corrotte tendenze della personalità. Che grande pericolo se il sangue viene preso dalle banche del sangue alle quali lo hanno offerto criminali e altri relitti della società! Saggiamente e con fedeltà, il Creatore dell’uomo offrì protezione da questa e da altre dannose conseguenze, mediante la legge che vieta il sangue. — Lev. 17:11-14.
26. Quali ricompense sono in serbo per coloro che sono leali alla volontà del fedele Creatore?
26 Coloro che sono leali e fedeli nel fare la volontà del Creatore non saranno mai privati del suo favore e della sua benedizione. “Poiché giusto è il Signore [Geova] ed ama la giustizia: gli animi retti vedranno la sua faccia”. (Sal. 11:7, Na) Essi conosceranno che Geova è veramente un “Dio pietoso e misericordioso, tardo all’ira e grande in benignità e fedeltà”. Continueranno a rallegrarsi nel suo nome e per la protezione che provvederà quando fra breve porterà la distruzione di Armaghedon su quest’ultima generazione di “quelli che l’odiano”. Tutti i superstiti riconosceranno che “l’Eterno [Geova], l’Iddio tuo, è Dio: l’Iddio fedele, che mantiene il suo patto e la sua benignità fino alla millesima generazione a quelli che l’amano e osservano i suoi comandamenti”. In tal modo tutta l’umanità, la simbolica “millesima generazione”, otterrà la ricompensa della vita eterna nel paradiso terrestre, per lodare in eterno il fedele Creatore. — Deut. 7:9-11, VR; Sal. 98:1-3.
[Note in calce]
a Il periodico protestante Christianity Today.
b Who Is Your Doctor and Why? del dott. Alonzo Jay Shadman.