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Non siete mai soliLa Torre di Guardia 1973 | 15 febbraio
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32, 33. (a) In considerazione di Salmo 46:1, 2, perché si può dire che Dio è più vicino di qualsiasi nemico? (b) Dall’apparente sfondo di questo salmo, com’è evidente che i servitori di Dio non sono mai soli nell’angustia? (c) In che modo facciamo di Dio il nostro Rifugio?
32 Quale fedele cristiano ricorda sempre che non sei mai solo. Geova Dio, inoltre, è più vicino di qualsiasi nemico. E come disse il salmista in Salmo 46:1, 2: “Dio è per noi un rifugio e una forza, un aiuto che deve trovarsi prontamente durante le angustie. Perciò non temeremo, benché la terra subisca un cambiamento e benché i monti vacillino nel cuore del vasto mare”.
33 Le parole di questo salmo sembrano in armonia con il tempo cruciale dei giorni del re Ezechia, quando Gerusalemme era minacciata dal re d’Assiria. Ezechia poteva pensare d’essere tutto solo, ma si rese conto che Dio è “un aiuto che deve trovarsi prontamente durante le angustie”. Pregò dunque Geova e la città fu liberata dalla sua angustia. (Isa. 37:14-37) Perciò, quando i veri cristiani sono nell’angustia, anch’essi possono ricordare questo salmo. Per fare di Dio il nostro Rifugio dobbiamo fuggire a lui e per far questo dobbiamo sempre attenerci ai suoi giusti princìpi. Confidando in lui, attenendoci fedelmente alla sua organizzazione, facciamo di Geova la nostra sicura Torre e il nostro sicuro Rifugio. — Prov. 18:10.
34. Quale decisione dovremmo prendere riguardo al futuro, e con quale meraviglioso risultato?
34 Ci attende ancora un tempo di grande angustia, allorché Gog di Magog, Satana il Diavolo, lancerà il suo predetto attacco contro di noi quale popolo di Geova. (Ezec. 38:1, 2, 8-12) Ma non siamo mai soli e Geova ci aiuterà a perseverare, sia che siamo in segregazione cellulare o no. Siamo decisi a stare fermi qualsiasi cosa accada in futuro. A suo tempo Geova Dio agirà vigorosamente contro tutti i suoi nemici e noi saremo trionfanti con il suo regno. Dopo che tutto sarà finito e che la “grande tribolazione” sarà passata, riscontreremo che Geova è stato il nostro pronto Aiuto, la nostra sicura Altezza, il nostro fermo Rifugio e la nostra Forza.
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Aiuto dall’altoLa Torre di Guardia 1973 | 15 febbraio
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Aiuto dall’alto
“Vigilate e pregate di continuo, affinché non entriate in tentazione”. — Matt. 26:41.
1, 2. (a) Allorché l’apostolo Pietro scrisse le parole: “Siate vigilanti in vista delle preghiere”, quale avvenimento poteva ricordare? (b) Quale consiglio diede Gesù ai tre apostoli che non avevano ‘vigilato’?
“MA LA fine di ogni cosa si è avvicinata. Siate di mente sana, perciò, e siate vigilanti in vista delle preghiere”. Quando l’apostolo Pietro scrisse queste parole di consiglio ai cristiani, poteva ben ricordare la notte che egli, Giacomo e Giovanni avevano ricevuto da Gesù il consiglio di pregare. Erano nel giardino di Getsemani. Il tempo del tradimento di Gesù era vicino. Gesù disse ai tre: “L’anima mia è profondamente addolorata, fino alla morte. State qui e vigilate con me”. — 1 Piet. 4:7; Matt. 26:38.
2 Quindi Gesù andò un po’ innanzi, cadde sulla sua faccia e pregò il suo Padre celeste: “Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice. Ma, non come io voglio, bensì come vuoi tu”. Tornato dai tre discepoli, Gesù li trovò addormentati. Egli
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