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Perché soffrono i giusti?La Torre di Guardia 1963 | 15 marzo
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di servire Dio perché lo amava e voleva piacergli. Giobbe credeva nell’integrità della sua condotta, e quindi disse ai suoi accusatori: “Fino all’ultimo respiro non mi lascerò togliere la mia integrità”. — Giob. 27:5, VR.
Gli uomini integri sono sempre stati disposti a soffrire per quello in cui credevano. Alcuni hanno sacrificato perfino la vita per amore di una persona o di un paese. La Bibbia cita moltissimi esempi di altri che nutrirono profondo amore per l’Onnipotente Dio. Soprattutto, essi vollero vivere una vita giusta per essere un onore a Dio e dimostrare che la pretesa del Diavolo di poter allontanare tutte le creature umane da Dio era una menzogna. Benché perseguire la condotta giusta abbia causato loro molte sofferenze, essi hanno mantenuto il giusto atteggiamento.
GIUSTO ATTEGGIAMENTO VERSO LA SOFFERENZA
È vero che la sofferenza in se stessa non reca felicità, ma se sappiamo che colui che amiamo ne trae beneficio o è reso felice, possiamo rallegrarci perfino nella sofferenza. Per questo gli apostoli, dopo essere stati battuti perché avevano predicato la buona notizia del Regno, “se ne andarono dalla presenza del Sinedrio, rallegrandosi d’essere stati reputati degni di essere vituperati per il nome di Gesù”. Essi ubbidivano al comando di Dio di predicare e sapevano che ciò lo rendeva felice. Perciò essi erano contenti, poiché, come dice la scrittura, “anche se aveste a soffrire per cagion di giustizia, beati voi!” — Atti 5:40, 41; 1 Piet. 3:14, VR.
Questo ci aiuta a capire che cosa intendesse Gesù quando disse nel sermone del monte: “Beati voi, quando v’oltraggeranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno contro a voi ogni sorta di male per cagion mia. Rallegratevi e giubilate, perché il vostro premio è grande ne’ cieli”. (Matt. 5:10-12, VR) Quando il cristiano si mantiene integro verso Dio e soffre per questo, egli si rallegra sapendo che con tale condotta mostra che il Diavolo è un bugiardo, e rallegra il cuore di Geova. Benché la sofferenza non lo faccia felice, il fatto che essa contribuisce alla rivendicazione del nome di Dio lo fa contento. E ci si può anche rallegrare per la ricompensa promessa ai fedeli. — Prov. 27:11.
Oggi tutti sono destinati a soffrire perché vivono in mezzo a questo empio sistema di cose e sono soggetti alle imperfezioni ereditate a causa del peccato. I giusti possono anche aspettarsi di soffrire perché si mantengono integri verso Dio. Ma possono farsi coraggio e rallegrarsi, dal momento che un nuovo mondo stabilito da Dio è ora molto vicino. In esso non vi saranno più sofferenze, poiché Dio promette che “asciugherà ogni lagrima dagli occhi loro e la morte non sarà più; né ci saran più cordoglio, né grido, né dolore”. Quindi non lasciate mai che l’attuale sofferenza vi faccia essere amareggiati. Guardate al futuro. Sì, riponete la vostra speranza e la vostra fiducia nel promesso nuovo mondo di Dio, dove le sofferenze saranno sparite. — Apoc. 21:4, VR; 2 Piet. 3:13.
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Porgi l’orecchio e ascoltaLa Torre di Guardia 1963 | 15 marzo
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Porgi l’orecchio e ascolta
Porgi l’orecchio e ascolta le parole dei Savi ed applica il cuore alla mia scienza. Ti sarà dolce custodirle in petto, e averle tutte pronte sulle tue labbra. Ho voluto istruirti oggi, sì, proprio te, perché la tua fiducia sia posta nell’Eterno. Non ho io già da tempo scritto per te consigli e insegnamenti per farti conoscere cose certe, parole vere, onde tu possa risponder parole vere a chi t’interroga? — Prov. 22:17-21, VR.
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