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Tito, lettera aAusiliario per capire la Bibbia
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il sostegno dell’apostolo nell’assolvimento dei suoi incarichi in relazione alle congregazioni cretesi. Il suo compito non era facile, perché doveva lottare con persone ribelli. Come scrisse Paolo: “Vi sono molti uomini insubordinati, inutili chiacchieroni, e ingannatori della mente, specialmente quegli uomini che aderiscono alla circoncisione. A questi è necessario chiudere la bocca, giacché questi stessi uomini continuano a sovvertire intere case, insegnando cose che non dovrebbero per amore di guadagno disonesto”. (Tito 1:10, 11) Inoltre menzogna, ghiottoneria e pigrizia erano comuni fra i cretesi, e a quanto pare alcuni cristiani avevano questi stessi difetti. Perciò Tito doveva riprenderli con severità e spiegare ciò che era richiesto dai cristiani, giovani o vecchi, maschi o femmine, schiavi o liberi. Personalmente doveva essere un esempio di opere eccellenti e mostrare incorruzione nell’insegnare. — Tito 1:12-3:2.
SCHEMA DEL CONTENUTO
I Saluti e benedizioni iniziali (1:1-4)
II Istruzioni relative alle nomine di anziani e alle cose da correggere nelle congregazioni cretesi (1:5 -3:11)
A. Requisiti degli anziani (1:5-9)
B. Riprendere con severità chi non si comporta dovutamente (1:10-16)
C. Tito incaricato di impartire sano insegnamento circa il comportamento che si addice a uomini anziani, donne anziane, uomini più giovani e schiavi, e la sottomissione all’autorità governativa (2:1-3:2)
D. Essendo stati dichiarati giusti, tutti dovevano essere incoraggiati a impegnarsi nel compiere opere eccellenti (3:3-8)
E. Evitare questioni stolte e rigettare dopo una prima e una seconda ammonizione, chi promuove una setta (3:9-11)
III Istruzioni personali a Tito, saluti e benedizioni finali (3:12-15)
Vedi il libro “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”, pp. 235-237.
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TobiaAusiliario per capire la Bibbia
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Tobia
(Tobìa) [Geova è buono].
Avversario di Neemia. Tobia era “il servitore”, probabilmente un funzionario alle dipendenze del re persiano. (Nee. 2:19) Sia lui che suo figlio Ieoanan sposarono donne ebree, e Tobia era pure imparentato col sommo sacerdote Eliasib. Questo lo avvantaggiava e minava l’autorità di Neemia, in quanto molti ebrei avevano grande stima e parlavano bene di Tobia. — 6:17-19; 13:4; confronta 3:4; 7:6, 7, 10.
Quando Neemia giunse a Gerusalemme, Tobia e i suoi alleati erano malcontenti della migliorata situazione di Israele. (Nee. 2:9, 10) In un primo momento si limitarono a deridere e schernire gli ebrei (2:19; 4:3), ma quando videro che la ricostruzione delle mura procedeva, si adirarono sempre più. Comunque, sia vari complotti per sterminare gli ebrei (4:7-9, 11, 14, 15), che un tentativo per indurre Neemia a violare la santità del tempio (6:1, 10-13) fallirono tutti. Anche una volta ultimata la ricostruzione delle mura Tobia, in corrispondenza con i suoi simpatizzanti a Gerusalemme, tentò di intimidire Neemia. (6:16-19) Giustamente dunque Neemia chiese a Geova di ricordarsi delle molte cattive azioni di Tobia e dei suoi alleati. (6:14) Quando tornò per la seconda volta da Babilonia, Neemia trovò nel cortile del tempio una sala da pranzo riservata a Tobia e prontamente scaraventò fuori tutto quello che gli apparteneva. — 13:4-9.
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TofetAusiliario per capire la Bibbia
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Tofet
Vedi INNOM, VALLE DI.
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TolaAusiliario per capire la Bibbia
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Tola
(Tòla o Tolà) [chermes, per metonimia, cremisi o scarlatto intenso].
Giudice di Israele; figlio di Pua. Tola era discendente di Issacar, ma visse, e poi fu sepolto, nella regione montuosa di Efraim. Nulla si sa di ciò che accadde nei ventitré anni durante i quali era giudice. — Giud. 10:1, 2.
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TolemaideAusiliario per capire la Bibbia
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Tolemaide
Vedi ACCO.
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TombaAusiliario per capire la Bibbia
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Tomba
Vedi SEPOLTURA, LUOGHI DI SEPOLTURA.
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Tomba commemorativaAusiliario per capire la Bibbia
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Tomba commemorativa
I termini greci usati per indicare una tomba o un luogo di sepoltura sono stati così definiti: “Taphos (sepolcro) dà l’idea della sepoltura (thapto, seppellire) come in Matt. 23:27, mnemeion (da mnaomai, mimnesko, ricordare) è un monumento commemorativo (o sepolcro)”. (A. T. Robertson, Word Pictures in the New Testament, 1932, Vol. V, p. 87) Affine a mnemèion è il sostantivo mnèma, che sembra avere significato corrispondente, riferendosi anche a “un monumento o cippo commemorativo di un avvenimento o di un defunto, per cui monumento sepolcrale, e quindi tomba”. — W. E. Vine, An Expository Dictionary of New Testament Words, Vol. 11, pp. 172, 173.
Una tomba del genere poteva essere una fossa scavata nel terreno o, come spesso avveniva presso gli ebrei, una caverna naturale o una cripta scavata nella roccia. (Confronta Atti 7:16 e Genesi 23:19, 20). Come si è già detto, mentre il sostantivo tàphos o “sepolcro” dà risalto all’idea di sepoltura, i termini mnèma e mnemèion pongono l’accento sul pensiero di preservare il ricordo del defunto. Questi ultimi vocaboli dunque sembrano dare l’idea di maggiore stabilità di tàphos; hanno analogia col sostantivo latino monimentum o monumentum.
Sembra che le tombe in cui venivano seppelliti gli ebrei si trovassero abitualmente fuori delle città; principale eccezione sono quelle dei re. Tutti i riferimenti a tombe del genere nelle Scritture Greche Cristiane sembrano collocarle fuori delle città, tranne la tomba di Davide, menzionata in Atti 2:29. Essendo quindi appartate e anche evitate dagli ebrei, a motivo dell’impurità cerimoniale a esse collegata, le zone in cui si trovavano le tombe a volte diventavano ritrovo di pazzi o indemoniati. — Matt. 8:28; Mar. 5:5.
LA TOMBA DI GESÙ
La tomba usata per la sepoltura di Gesù era una tomba nuova appartenente a Giuseppe di Arimatea, e non era una caverna, ma era stata scavata nella roccia in un giardino non lontano dal luogo in cui Gesù fu messo al palo. La tomba aveva un’apertura chiusa da una grossa pietra e questa a quanto pare era circolare come a volte si usava. (Matt. 27:57-60; Mar. 16:3, 4; Giov. 19:41, 42) Come altre tombe ritrovate, sembra che all’interno ci fossero uno o più ripiani incavati nelle pareti su cui collocare le salme. — Confronta Marco 16:5.
‘TOMBE APERTE’ IN OCCASIONE DELLA MORTE DI GESÙ
Il brano di Matteo 27:52, 53, in cui si legge che le “tombe commemorative si aprirono” in seguito a un terremoto verificatosi al momento della morte di Gesù, è stato molto discusso, poiché alcuni sostengono che si trattasse di una risurrezione. Tuttavia confrontando i versetti che si riferiscono alla risurrezione è chiaro che il brano in questione non descrive una risurrezione, ma semplicemente il fatto che dei cadaveri furono scaraventati fuori delle tombe, un po’ come è accaduto in tempi più recenti, per
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