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Domande dai lettoriLa Torre di Guardia 1976 | 15 aprile
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Domande dai lettori
● Come si deve comprendere Genesi 9:5, dove Dio disse che avrebbe ‘richiesto il sangue’ dall’animale che uccideva un uomo?
Essenzialmente questo significa che se un animale uccideva un uomo, doveva essere ucciso. Per aver tolto una vita umana, doveva perdere la propria vita.
Per la prima volta dopo il Diluvio, Geova Dio permise agli uomini di uccidere animali per cibarsene, benché non se ne dovesse mangiare il sangue. (Gen. 9:3, 4) Quindi Dio indicò la superiorità della vita umana rispetto alla vita animale, essendo l’uomo stato creato a immagine di Dio. Geova disse:
“Io richiederò il sangue delle vostre anime. Lo richiederò dalla mano di ogni creatura vivente; e dalla mano dell’uomo, dalla mano di ciascuno che gli è fratello, richiederò l’anima dell’uomo. Chiunque sparge il sangue dell’uomo, il suo proprio sangue sarà sparso dall’uomo, poiché a immagine di Dio egli ha fatto l’uomo”. — Gen. 9:5, 6.
Quindi, anche se si potevano uccidere animali per cibarsene, gli uomini non si dovevano uccidere. Se un uomo assassinava un altro uomo togliendo una vita che non era autorizzato a togliere e incorrendo così nella colpa del sangue, doveva perdere la propria vita. E questo modello si doveva applicare anche quando animali uccidevano uomini. È vero che l’animale non sapeva che uccidendo un uomo violava una legge divina. Ma questa esigenza faceva senz’altro capire agli uomini quanto è preziosa la vita umana, poiché neppure un irragionevole animale poteva togliere impunemente una vita umana.
Nella Legge che diede a Israele, Geova provvide in seguito una norma in merito agli animali che uccidevano uomini. Secondo Esodo 21:28-32,il toro che cozzava un uomo uccidendolo doveva essere lapidato. L’intendimento generale è che questa legge non si limitava ai tori; il caso di un toro che cozzava poteva essere ben compreso in una società agricola, e dimostrava quello che si doveva fare verso qualsiasi animale che uccideva un uomo. La creatura che aveva ucciso e tolto una vita umana doveva cedere la propria vita.
Questo avviene anche in molte società di persone discese da Noè. Per esempio, The International Wildlife Encyclopedia osservò: “Se una tigre ha divorato un uomo o ha ucciso del bestiame, per qualsiasi ragione, la mano di ogni uomo è contro di essa. Interi villaggi usciranno e non avranno riposo finché non l’abbiano uccisa, anche nelle zone dove la tigre è protetta dalla legge”.
Alcuni forse la considerano solo una misura protettiva. Ma la dichiarazione di Genesi 9:5, 6 dovrebbe farci ben capire che la vita umana è preziosa. Non si può togliere impunemente. Dovremmo pertanto sforzarci di essere liberi dalla colpa del sangue, e usare la preziosa vita umana che abbiamo per onorare colui che ha dato la vita, Geova Dio. — Atti 20:26, 27; Sal. 36:7, 9.
● Matteo 27:52, 53 significa forse che al tempo della morte di Gesù alcuni che erano nella tomba furono risuscitati?
Molti commentatori della Bibbia pensano che questo sia il senso di tali versetti. Tuttavia gli studiosi ammettono che il senso e l’appropriata traduzione di questi versetti siano insolitamente difficili. In effetti, ci sono motivi per credere che questi versetti significano che quando Gesù morì, il terremoto che ci fu fece aprire le tombe vicino a Gerusalemme, lasciando così i cadaveri esposti ai passanti.
Matteo 27:52, 53 dice che “anche le tombe si aprirono e molti corpi dei santi che si erano addormentati furono levati, e usciti dalle tombe dopo la sua risurrezione andarono nella città santa e apparvero a molti”. — La Bibbia Concordata.
Ma se ci fu una risurrezione quando morì Gesù, come fanno pensare questa e altre traduzioni, i risuscitati avrebbero forse atteso sin dopo la risurrezione di Gesù, il terzo giorno dopo ciò, per uscire dalle tombe? Perché Dio avrebbe risuscitato in questo tempo tali “santi”, dal momento che Gesù doveva essere “il primogenito dai morti”? (Col. 1:18; 1 Cor. 15:20) Ed era durante la futura presenza di Cristo che gli unti cristiani o “santi” dovevano partecipare alla prima risurrezione. — 1 Tess. 3:13; 4:14-17; Riv. 20:5, 6.
Osservate che, a rigor di termini, il racconto non dice che i “corpi” vennero alla vita. Dice solo che furono levati o gettati fuori delle tombe dal terremoto. Una cosa simile accadde nella città di Sonson, in Colombia, nel 1962. El Tiempo (31 luglio 1962) riferì: “Nel cimitero di questa città duecento cadaveri furono gettati fuori delle tombe dalla violenta scossa di terremoto”. Chi passò lì vicino o nel cimitero vide i cadaveri, e, perciò, molti abitanti di Sonson dovettero andare a riseppellire i parenti defunti.
Senza torcere la grammatica greca, il traduttore può rendere Matteo 27:52, 53 in modo da far pensare che dei cadaveri furono similmente messi allo scoperto in seguito al terremoto che ci fu alla morte di Gesù. Pertanto la traduzione di Johannes Greber (1937) rende questi versetti come segue: “Le tombe furono aperte, e molti corpi di quelli che erano sepolti furono gettati fuori. In questo stato sporgevano dalle tombe e furono visti da molti che passavano di lì tornando nella città”. — Si paragoni la Traduzione del Nuovo Mondo.
Oltre a squarciarsi la cortina del tempio che separava il Santo dal Santissimo, questo violento terremoto, che mise allo scoperto i cadaveri subito visti dai viaggiatori che portarono la notizia a Gerusalemme, servì quale ulteriore prova che Gesù non era un semplice criminale giustiziato per trasgressione. Era il Messia e colui che dopo poco sarebbe stato il primogenito dai morti destinati alla vita celeste.
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Studi “Torre di Guardia” per le settimaneLa Torre di Guardia 1976 | 15 aprile
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Studi “Torre di Guardia” per le settimane
del 23 maggio: Un Mondo, un Governo, sotto la Sovranità di Dio. Pagina 227. Cantici da usare: 2, 27.
del 30 maggio: Il solo Governo per il solo Mondo sotto la sovranità di Dio. Pagina 233. Cantici da usare: 46, 51.
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Qual è il rimedio per un mondo dilaniato dalla violenza?La Torre di Guardia 1976 | 15 aprile
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Qual è il rimedio per un mondo dilaniato dalla violenza?
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