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Sommo sacerdoteAusiliario per capire la Bibbia
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2:18; 5:8, 9) Per questo “abbiamo come sommo sacerdote non uno che non possa compatire le nostre debolezze, ma uno che è stato provato sotto ogni aspetto come noi, ma senza peccato”. — Ebr. 4:15, 16.
SOTTOSACERDOTI CRISTIANI
Gesù Cristo è l’unico sacerdote “secondo la maniera di Melchisedec” (Ebr. 7:17), ma, come Aaronne il sommo sacerdote di Israele, Gesù Cristo ha un corpo di sottosacerdoti provvedutogli dal Padre suo Geova. A questi è promessa un’eredità con lui nei cieli, dove come re associati avranno una parte nel suo regno. (Rom. 8:17) Sono stati definiti “un regal sacerdozio”. (I Piet. 2:9) Nella visione descritta nel libro biblico di Rivelazione cantano un nuovo cantico, che dice come Cristo li abbia comprati col suo sangue e abbia fatto di loro “un regno e sacerdoti al nostro Dio, lei ... regneranno sulla terra”. (Riv. 5:9, 10) Poi nella visione si vedono accanto all’Agnello 144.000 persone che cantano un nuovo cantico. Anche di costoro viene detto “che sono stati comprati dalla terra”, quali seguaci dell’Agnello, “comprati di fra il genere umano come primizie a Dio e all’Agnello”. (Riv. 14:1-4; confronta Giacomo 1:18). In questo capitolo di Rivelazione (14) viene dato l’avvertimento riguardo al marchio della bestia, spiegando che nell’evitare questo marchio “sta la perseveranza dei santi”. (Vv. 9-12) Questi 144.000 comprati sono coloro che perseverano fedelmente, vengono alla vita e regnano con Cristo e che “saranno sacerdoti di Dio e del Cristo, e regneranno con lui per i mille anni”. (Riv. 20:4, 6) Gesù Cristo quale sommo sacerdote può offrire loro questa gloriosa posizione.
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SonnoAusiliario per capire la Bibbia
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Sonno
Periodo di riposo contrassegnato dalla cessazione di attività cosciente, necessario alla vita e alla salute dell’uomo. Ben consapevole dell’importanza del riposo, Gesù Cristo si preoccupava che i discepoli avessero tempo di riposare un po’. (Mar. 6:31) L’esempio di Gesù dimostra che anche esseri umani perfetti hanno bisogno di riposo e di sonno. — Confronta Marco 4:38.
Il duro lavoro (Eccl. 5:12), una coscienza pulita (confronta Salmo 32:3-5) e l’assenza di eccessiva ansietà come pure la fiducia in Geova (Sal. 3:5; 4:8; Prov. 3:24-26) contribuiscono molto a rendere il sonno piacevole e ristoratore. Contento di avere il necessario per vivere (confronta I Timoteo 6:8), il servitore di Dio non deve dedicare molte ore a strenuo lavoro al punto di sacrificare il sonno necessario e non trarre tuttavia alcun vero beneficio dal suo lavoro. — Confronta Salmo 127:1, 2.
Naturalmente a volte i servitori di Dio passano notti insonni. Se non dipende da malattia o altre circostanze avverse o estenuanti, l’insonnia può derivare da preoccupazione per i compagni di fede e il progresso della vera adorazione. (II Cor. 6:3-5; 11:23, 27; confronta Salmo 132:3-5, dove non si parla di sonno vero e proprio, ma di riposo, di cessazione di attività). Tuttavia essi non devono preoccuparsi inutilmente dei possedimenti materiali e per questo perdere il sonno. (Eccl. 5:12; confronta Matteo 6:25-34). Viceversa le cattive azioni appagano i malvagi. “Essi non dormono a meno che non abbiano fatto del male, e il loro sonno è portato via a meno che non facciano inciampare qualcuno”. — Prov. 4:16.
Benché il sonno sia importante, non si dovrebbe amarlo. (Prov. 20:13) “La pigrizia fa cadere nel profondo sonno”, rendendo una persona inattiva quando dovrebbe fare qualche cosa. (Prov. 19:15) Chi preferisce dormire o essere inattivo quando dovrebbe lavorare prende una via che lo porterà alla miseria. — Prov. 6:9-11; 10:5; 24:33, 34.
A differenza degli uomini, Geova Dio non ha sonno né bisogno di dormire. I suoi servitori possono dunque essere certi che in ogni momento può provvedere l’aiuto necessario. (Sal. 121:3, 4) Solo quando, per sue buone ragioni, ritarda o si trattiene dall’agire, per esempio nei confronti di coloro che professano di essere il suo popolo ma si dimostrano infedeli, Geova è paragonato a uno che dorme. — Sal. 44:23; 78:65.
SPIRITUALMENTE DESTI
Nell’incoraggiare i cristiani di Roma a non essere addormentati, cioè inattivi e insensibili alle loro responsabilità, l’apostolo Paolo scrisse: “È già l’ora di svegliarvi dal sonno, poiché ora la nostra salvezza è più vicina che quando divenimmo credenti. La notte è inoltrata; il giorno si è avvicinato. Svestiamoci perciò delle opere che appartengono alle tenebre e indossiamo le armi della luce. Come di giorno camminiamo decentemente non in gozzoviglie e ubriachezze, non in relazioni illecite e condotta dissoluta, non in contesa e gelosia”. (Rom. 13:11-13; confronta Efesini 5:6-14; I Tessalonicesi 5:6-8; Rivelazione 16:15). Coloro che tengono una condotta errata o promuovono falsi insegnamenti sono addormentati rispetto alla giustizia e bisogna che si sveglino per poter avere l’approvazione di Dio.
LA MORTE È SIMILE AL SONNO
Il sonno a quanto pare è contrassegnato da diversi cicli. Ogni ciclo è costituito da un periodo di sonno profondo seguito da un periodo di sonno più leggero. Durante i periodi di sonno profondo è molto difficile svegliare qualcuno. Questi è completamente ignaro di ciò che lo circonda e di quello che accade intorno a lui. Non c’è attività cosciente. Similmente i morti “non sono consci di nulla”. (Eccl. 9:5, 10; Sal. 146:4) Perciò la morte, di un uomo o di un animale, è simile al sonno. (Sal. 13:3; Giov. 11:11-14; Atti 7:60; I Cor. 7:39; 15:51; I Tess. 4:13) Il salmista scrisse: “Dal tuo rimprovero, o Dio di Giacobbe, sia il guidatore di carro che il cavallo son caduti in sonno profondo”. (Sal. 76:6; confronta Isaia 43:17). Se non fosse proposito di Dio ridestare le persone dal sonno della morte, non si sveglierebbero mai. — Confronta Giobbe 14:10-15; Geremia 51:39, 57; vedi RISURREZIONE.
Tuttavia la “morte” e il “sonno” possono anche indicare due cose diverse. Parlando di una ragazza morta Cristo Gesù disse: “La ragazzina non è morta, ma dorme”. (Matt. 9:24; Mar. 5:39; Luca 8:52) Poiché stava per risuscitarla, Gesù forse voleva dire che la ragazza non aveva cessato di esistere per sempre, ma sarebbe stata come svegliata dal sonno. Inoltre non era stata ancora seppellita, e il suo corpo non aveva avuto tempo di cominciare a decomporsi, come il corpo di Lazzaro. (Giov. 11:39, 43, 44) Grazie all’autorità concessagli dal Padre suo, Gesù poté dire questo, come il Padre suo “che fa vivere i morti e chiama le cose che non sono come se fossero”. — Rom. 4:17; confronta Matteo 22:32.
Si noti che l’espressione ‘addormentarsi nella morte’ è riferita nelle Scritture solo a coloro che muoiono a motivo della morte ereditata da Adamo. Di quelli che subiscono la “seconda morte” non viene detto che sono addormentati. Piuttosto viene spiegato che sono completamente annientati, privi di vita, come bruciati da un fuoco inestinguibile. — Riv. 20:14.
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SorditàAusiliario per capire la Bibbia
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Sordità
Incapacità di udire, parziale o totale, spesso causata da malattie, incidenti o rumori forti, sia
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