Un Mondo, un Governo, sotto la Sovranità di Dio
1. Che cosa si definisce che sia la sovranità, e come ha influito sulla nostra terra?
PER SECOLI si è argomentato che la sovranità di un governo ha la sua fonte basilare nel popolo governato.a Nel reame della scienza politica si dice che la sovranità sia “il potere supremo in uno Stato da cui il governo è amministrato”.b In tempi recenti sempre più paesi han seguito l’idea che la sovranità risieda presso il popolo.c Comunque, in alcuni paesi ancora si riconosce che il potere supremo dello Stato è posseduto dal sovrano, come il re o l’imperatore. Qualunque sia la situazione, oggi non c’è nessun uomo o nessun gruppo nazionale di persone che eserciti la sovranità su tutta la terra. Piuttosto, la nostra terra è il luogo di molte sovranità. Questa è una delle maggiori cause di lotte e conflitti. La terra non ha riposo, non ha pace mondiale.
2. Perché tutti subiamo l’effetto delle sovranità che si esercitano intorno alla terra, e quale atteggiamento patriottico assumono alcuni verso il loro governo nazionale?
2 Tutti subiamo l’effetto delle sovranità che si esercitano intorno alla terra. Relativamente pochi di noi individui siamo quello che può chiamarsi “un uomo senza paese”. In maggioranza apparteniamo a qualche nazione, siamo cittadini di qualche paese. Come tali, si attende che abbiamo orgoglio nazionale. Siamo resi molto sensibili alla nostra nazionalità, così che ci risentiamo e ci offendiamo a qualsiasi accusa si faccia contro la nazione che rappresentiamo. Durante le dispute internazionali molti devoti di un governo nazionale assumono l’atteggiamento patriottico espresso dalle parole: “A ragione o a torto, è il mio paese!”
3. Quale sovranità interna e quale sovranità esterna esercitano oggi le nazioni?
3 Oggi più nazioni che mai nella storia umana richiedono la lealtà dei loro cittadini. In quell’organizzazione mondiale nota come le Nazioni Unite ci sono attualmente centotrentotto nazioni membri di diversa natura politica. Ci sono poi altre nazioni che sono ancora fuori dell’organizzazione delle Nazioni Unite. Ciascuna di queste nazioni, sia dentro le Nazioni Unite che fuori, è gelosa della propria sovranità interna e della propria sovranità esterna. Ogni nazione asserisce e tutela tali poteri governativi che lo Stato politico possiede internamente sui propri cittadini e anche sugli stranieri che dimorano entro i confini nazionali e sulle navi private dei suoi cittadini in alto mare. Nell’esercizio della sovranità esterna, ciascuna nazione insiste e agisce sul suo diritto di stabilire relazioni con qualsiasi stato politico straniero, sia facendo trattati pacifici che dichiarando guerra. Dall’attuale punto di vista umano, tutto questo sembra giusto e naturale. Patriottico!
4. Durante questo secolo, quale movimento politico divenne epidemico, e quale domanda sorge in quanto alla fratellanza fra nazioni e individui?
4 I fatti della storia moderna mostrano che il nazionalismo si è fatto avanti in questo ventesimo secolo, sin dalla prima guerra mondiale che si combatté in proporzioni globali. Secondo la parte vincitrice, si combatté per rendere il mondo sicuro per la democrazia. In ogni luogo lo sforzo dei popoli per le sovranità nazionali con la creazione di nuovi stati politici divenne epidemico. Il nazionalismo divenne una piaga per tutto il genere umano. Invece di rendere le condizioni del mondo pacifiche, soddisfacendo i popoli locali che volevano una nazionalità, esso portò al moltiplicarsi dei problemi nazionali e internazionali. Dopo diciannove anni di attività della Lega delle Nazioni ora defunta e, quindi, trent’anni di attività delle Nazioni Unite, oggi non c’è nessuna fratellanza delle nazioni, proprio come non c’è nessuna “fratellanza degli uomini”. Eppure, non sono tutti gli uomini fratelli “sotto la pelle”? Non sono tutte le nazioni nazioni affini, costituite da cittadini che son fratelli “sotto la pelle”? Perché, allora, c’è in tutto il mondo questa assenza della fratellanza che in ogni luogo dovrebbe far agire tutti gli uomini come amorevoli fratelli di una grande famiglia umana?
5. Abbiamo sulla terra “un mondo” sotto “un governo”, e per chi questa sarebbe una cosa desiderabile?
5 Siamo costretti a confessare che oggi il genere umano non è “un mondo” e che, nonostante l’esistenza delle Nazioni Unite, non è sotto “un governo”. Vorremmo noi che tutto il genere umano vivente fosse “un mondo” e che fosse sotto “un governo”? Nonostante tutta l’esperienza umana dei passati seimila anni, questo sarebbe una cosa desiderabilissima per tutti noi che desideriamo armonia, pace, giustizia, sicurezza, compagnia umana e gioia di vivere.
6, 7. (a) Perché i popoli della terra non sono mai stati così prossimi, così interdipendenti? (b) Quanti subirebbero l’effetto di un’altra guerra mondiale, e perché?
6 Noi tutti, senza tener conto di dove abitiamo su questo pianeta, siamo prigionieri di questa terra. È vero che sei voli spaziali han portato uomini sulla luna, ma questi uomini, per sopravvivere, sono dovuti tornare su questa terra. Essi sono stati contenti di tornare su questa terra. Fu qui che furono destinati a vivere, ed è solo qui che le creature umane potranno vivere per sempre come esseri umani. Dovunque abitino su questo pianeta, gli uomini sono l’uno prossimo dell’altro, poiché sono tutti abitanti di una sola terra. In genere sono soggetti alle stesse necessità della vita. E ora i mezzi di comunicazione rapida per telefono, telegrafo, radio e televisione, e i vari mezzi di viaggio in terra, mare e cielo, hanno avvicinato tutti i popoli più che mai. I popoli della terra non furono mai così interdipendenti.
7 Come in un grande corpo umano, ogni altra parte della società umana risente di ciò che accade in una particolare parte della famiglia umana. Nonostante i progressi della scienza nella guerra moderna, un’altra guerra mondiale, una guerra con l’impiego di armi nucleari con missili balistici intercontinentali, avrebbe effetti disastrosi su tutte le creature, umane e animali, sulla nostra terra.
8, 9. (a) Quale pericolo è comune a tutta l’umanità, e che cosa bisogna che facciano tutte le nazioni per impedire il peggio? (b) Quale avvertimento di condanna venne lo scorso gennaio dal l’Estremo Oriente, invitando alla cooperazione di chi?
8 Il pericolo di estinzione è ora comune a tutta l’umanità. Ora si riconosce che in tutto il globo è necessario un comune sforzo umano per scongiurare una tale calamità mondiale. Un completo interesse personale da parte di ciascuno richiede una tal cosa. Ma oggi fra le persone egoistiche dov’è una sentita necessità di cooperare per prevenire il peggio? Un invito a far ciò viene dall’Estremo Oriente.
9 Con l’intestazione “Miki: Senza cooperazione il genere umano è condannato”, il Times di Singapore, in Asia, in data 26 gennaio 1975, riferisce: “TOKYO, sab. — Ieri il primo ministro Tako Miki avvertì che il mondo è condannato se i singoli interessi nazionali sono perseguiti ‘in senso stretto, a breve scadenza’. Il sig. Miki disse in un discorso chiave pronunciato alla Dieta (parlamento): ‘Il mondo va divenendo sempre più piccolo e l’intero genere umano condivide la stessa sorte a bordo della stessa nave’. Egli mise in risalto il bisogno di cooperazione internazionale e interdipendenza fra le nazioni. . . . ‘Con nostro rammarico, comunque, il mondo non ha ancora raggiunto uno stadio in cui questa interdipendenza si realizzi pienamente. Se questa situazione persiste, è chiaro che nel non lontano futuro saremo condannati. In questa epoca nessuna singola nazione o individuo può più andare avanti da solo con successo. L’ultimo obiettivo dello sforzo diplomatico di qualsiasi paese è, naturalmente, quello di assicurare i propri interessi nazionali. Questa espressione, comunque, non dovrebbe essere interpretata in senso stretto, a breve scadenza’”.
CIÒ CHE MANCA IN QUANTO ALLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
10. Che cosa ostacolerebbe la forza unificatrice della cooperazione internazionale che fu raccomandata?
10 Questo fu davvero un avvertimento solenne fatto dal primo ministro giapponese. Egli rimane fortemente convinto che il genere umano deve ora scegliere fra la piena cooperazione internazionale e la condanna! A suo modo di vedere, comunque, la sovranità nazionale di ciascuno stato politico non è da sacrificare, nemmeno mentre si consegue questa cooperazione. Conformemente, “l’ultimo obiettivo dello sforzo diplomatico” dev’esser quello d’assicurare gli interessi nazionali di ciascun paese. In questo modo i gruppi nazionali si atterrebbero in ogni luogo alla loro sovranità nazionale. Ciò farebbe rimanere l’orgoglio nazionale con tutti i suoi effetti divisivi. Così questo opererebbe contro la vera intima unità fra i gruppi nazionali. Sarebbe una debolezza che ostacolerebbe la forza della cooperazione internazionale. Il risultato non sarebbe mai “un governo”! Né “un mondo”!
11. Qual è la cosa altamente importante che mancherebbe a tale cooperazione internazionale?
11 Or dunque, occorre semplicemente la cooperazione fra stati politici sovrani per salvare il mondo del genere umano dalla condanna? È evidente che occorre qualche cosa di più, qualche cosa di altamente importante. La Lega delle Nazioni ora defunta non soddisfece questo bisogno. Le Nazioni Unite ora operanti nemmeno lo soddisfano. Gli scienziati politici del mondo potrebbero chiedere: Qual è la cosa necessaria che manca a tali organizzazioni per la cooperazione internazionale? Noi rispondiamo: È la cooperazione altruistica con Colui che molte nazioni asseriscono di adorare. Chi Egli sia possiamo determinarlo dalla canzone che in un paese nordamericano era considerata come inno nazionale. È intitolata “Il mio paese, è tuo”, o, semplicemente, “America”. L’ultimo verso di questa canzone, alla cui esecuzione l’uditorio si alzava in piedi, dice quanto segue:
“Dio dei nostri padri, a Te,
Autore di libertà, a Te cantiamo.
Il nostro paese risplenda a lungo della sacra luce della libertà.
Proteggici con la Tua possanza,
Grande Dio nostro Re”.
12. (a) Come una nazione associata pure asserisce che Dio ne sia il Sovrano celeste? (b) Come tale nazione inneggiante mostra se Dio ne è il Sovrano o no?
12 Inoltre, questo inno si cantava col motivo dell’inno nazionale britannico, intitolato “Dio salvi il nostro clemente Re (la nostra clemente Regina)”. In armonia con quell’ultimo verso di “America”, la Corte Suprema della nazione ha decretato che gli Stati Uniti sono una nazione cristiana. Per giunta, in Inghilterra c’è ancora un’unione di Chiesa e Stato, essendo la Chiesa d’Inghilterra l’istituita Chiesa di Stato. La divinità a cui qui si fa riferimento è l’Iddio della Sacra Bibbia. Tutte le nazioni della cristianità professano di adorare questo Dio delle Sacre Scritture. Cantando a lui le parole “Grande Dio nostro Re”, gli Americani che possono partecipare a tale canto patriottico riconoscono nel motivo Dio, il “Dio dei nostri padri”, come il sovrano, più alto del capo esecutivo degli Stati Uniti d’America. Ma i cantori dell’inno dicono forse più di quanto intendono? In realtà lasciano essi che Egli sia il Sovrano della loro propria nazione e anche del resto dell’universo? I cantori mostrano se Egli è il loro vero Sovrano cooperando ubbidientemente con lui o venendo meno a tale obbligo.
13. (a) La Authorized Version della Bibbia del re Giacomo chi mostra che è il Sovrano dell’Universo? (b) Così, solo in che modo può venire “un mondo” sotto “un governo”?
13 La traduzione inglese della Sacra Bibbia che nel 1611 fu autorizzata dal re Giacomo I di Gran Bretagna affinché fosse letta nelle chiese del paese addita la sovranità di questo Dio. In Salmo 83:18 essa dice: “Affinché gli uomini conoscano che tu, il cui nome solo è GEOVA, sei l’altissimo sopra tutta la terra”. In adempimento della preghiera contenuta in questo Salmo, tutti gli uomini, tutti gli abitanti umani della terra, ancora conosceranno che l’Iddio il cui nome è Geova è il Sovrano più alto di tutti e, pertanto, il Sovrano anche sulla nostra terra. Oggi il maggior numero di nazioni politiche non adorano Geova come il loro Dio, come asseriscono di fare le nazioni della cristianità. Ma, mentre le cosiddette nazioni “cristiane” professano di adorare l’Iddio il cui nome la Bibbia dice è Geova, in effetti non cooperano con Lui. Così, in realtà, nessuna delle nazioni che son membri dell’organizzazione delle Nazioni Unite coopera con l’Iddio Altissimo, Geova. Solo quando tutta l’umanità vivente coopera con questo Sovrano Universale può esservi “un mondo” sotto “un governo”.
PER LA SOVRANITÀ DI CHI SARÀ LA NOSTRA DECISIONE?
14. Perché è ora necessario che ciascuno di noi prenda una decisione personale sulla contesa che si deve risolvere per tutta la terra?
14 È questo qualche cosa che desideriamo con tutto il nostro cuore? Poiché gli stati politici non vogliono una tal cosa alla maniera di Dio e poiché si rifiutano di cooperare con Lui, si lascia quindi a ciascuno di noi di prendere la propria decisione personale sulla contesa che fra breve si deve risolvere per tutta la terra. Mostreremo ciascuno dovuto rispetto alla sovranità universale di Geova e vivremo in armonia con essa? Solo facendo questo avremo il privilegio di godere “un mondo, un governo, sotto la sovranità di Dio”.
15. Che cosa spiega perché i progetti delle nazioni sono falliti nonostante la cooperazione internazionale?
15 Quando cooperiamo e agiamo tutti come un corpo unito, possiamo in genere conseguire risultati. Quando lavoriamo insieme al Sovrano Signore Dio Geova, possiamo esser sicuri di operare per il successo. Questo fatto ci aiuta a capire perché le nazioni non hanno avuto successo nei loro progetti internazionali. È vero che le nazioni, nel loro odierno disperato impegno, cercano di unificare il mondo sotto una singola disposizione mondiale. Infatti, si parla perfino di cedere la sovranità mondiale all’organizzazione delle Nazioni Unite. Comunque, riguardo a “un mondo” del genere umano sotto “un governo” che le nazioni vorrebbero recare per amore della pace e della sicurezza del mondo, è esso il “mondo” sotto il “governo” che il Sovrano Signore Dio ha in mente? È ciò che Egli ha predetto nella sua infallibile Parola scritta, la Sacra Bibbia?
16, 17. (a) Come diciannove secoli fa, a Gerusalemme, le nazioni cooperarono in maniera cattiva? (b) Come quelli che pregarono e menzionarono questa cattiva cooperazione si rivolsero a Dio, e che cosa Gli chiesero di fare?
16 Sappiamo che le creature e le nazioni umane possono cooperare sia in un’opera cattiva che in un’opera buona. Fu meno di duemila anni fa che le nazioni si unirono in un’opera cattiva. Esse cooperarono insieme, ma non in cooperazione con l’Altissimo Dio del cielo. Su ciò si richiamò l’attenzione in modo molto solenne nella città di Gerusalemme, dopo che due uomini erano stati arrestati perché avevan predicato nel tempio della città, avevano subìto il processo della Corte Suprema ed erano stati rilasciati dopo aver ricevuto minacce. Riguardo al conflitto delle sovranità che allora vi fu implicato, nelle seguenti parole, la Sacra Bibbia a cura del Pontificio Istituto Biblico di Roma ci fa il racconto storico:
17 “Posti così in libertà, vennero tra i loro, e narrarono quanto i capi dei sacerdoti e gli anziani avevano loro detto. E quelli ciò udito, concordemente alzarono la voce a Dio e dissero: ‘O Signore, tu che creasti il cielo e la terra e il mare e tutte le cose che sono in essi; tu che per mezzo dello Spirito Santo dicesti per bocca del padre nostro Davide tuo servo: “Perché fremerono le genti e i popoli meditarono cose vane? Accorsero i re della terra e insieme si unirono i principi contro il Signore e contro il suo Messia”. Sì, veramente si unirono in questa città contro il santo Figlio tuo Gesù, da te consacrato, Erode e Ponzio Pilato con le genti e [i popoli] d’Israele, a compiere quanto la tua mano e il tuo consiglio preordinarono che avvenisse. Ora, o Signore, vedi le loro minacce, e concedi ai tuoi servi di far udire con ogni franchezza la tua parola’”. — Atti 4:23-29; anche Versione Riveduta, Diodati, Nardoni, NM.
18. Quei cristiani che pregarono Dio che cosa gli chiesero di aiutarli a fare, e come risultato in che modo fu esaudita la loro preghiera?
18 Quei discepoli di Gesù il Messia presero la loro decisione individuale e si schierarono dalla parte della sovranità universale del Creatore del cielo e della terra. Per questo Lo pregarono onde li aiutasse a non tener conto della decisione e delle minacce della Corte Suprema nazionale e ad andare avanti nella proibita predicazione del messaggio di Dio circa il suo unto Servitore, Gesù il Messia. Essi smascherarono la cospirazione politica del re Erode Antipa, che rappresentava il gruppo nazionale degli Idumei, e del governatore Ponzio Pilato, che rappresentava l’Impero Romano e Tiberio Cesare, e dei Giudei non convertiti al cristianesimo. La loro preghiera fu esaudita, e la predicazione della buona notizia da parte di questi sostenitori della sovranità del Signore Dio Geova continuò sia fra i Giudei che, in seguito, fra le nazioni gentili. Come risultato, migliaia di credenti si schierarono dalla parte del Sovrano Signore Geova, per cooperare con lui nel suo proposito messianico.
19. In contrasto con la situazione di diciannove secoli fa, oggi abbiamo raggiunto quale adempimento delle parole dette da Davide nel Salmo due, e perché dovremmo stare attenti alla decisione che prendiamo?
19 Oggi abbiamo raggiunto il culmine in questo corso di avvenimenti guidati da Dio che conducono a “un mondo” sotto “un governo” su cui Dio è il Sovrano Universale. Le profetiche parole di Davide che furono incluse nella preghiera detta diciannove secoli fa a Gerusalemme dai discepoli del Messia ebbero solo un adempimento iniziale o in piccole proporzioni. Esso aveva implicato il re Erode e il governatore Ponzio Pilato e il popolo giudeo e i soldati romani che questi impiegarono per inchiodare Gesù il Messia a un palo di tortura. Nel nostro ventesimo secolo, gli avvenimenti mondiali dallo scoppio della prima guerra mondiale nell’anno 1914 forniscono la prova che abbiamo raggiunto l’adempimento finale e in piene proporzioni di quelle parole di Davide che si trovano nel Salmo due. Ora, più che in qualsiasi tempo passato, si deve risolvere la contesa della sovranità divina. La nostra decisione personale circa la contesa avrà per ciascuno di noi le conseguenze più serie.
20, 21. (a) Per essere guidati nel prendere la decisione giusta, a chi possiamo rivolgerci con successo? (b) Secondo Salmo 73:24, 25, 28, a chi si rivolse il salmista per avere consiglio?
20 Per essere aiutati a prendere la decisione che ci porterà a godere “un mondo, un governo”, sotto la sovranità divina, abbiamo bisogno di guida. Possiamo noi andare dalle nazioni del mondo per esser guidati sotto questo aspetto? No, poiché sono confuse, affondando sempre più profondamente nel pantano della perplessità in quanto non conoscono la via d’uscita dalle loro crescenti difficoltà. Non possiamo rivolgerci con successo alle istituzioni religiose delle nazioni, poiché il consiglio religioso che queste hanno dato ai governanti politici ha condotto le nazioni all’attuale situazione internazionale senza via d’uscita. Per il necessario consiglio aggiornato, realistico, pratico che ci guidi nella giusta via, dobbiamo rivolgerci alla Parola scritta provvedutaci dalla medesima Persona che molto tempo fa pure predisse quest’afflizione mondiale. Questa fu la saggia condotta che seguì l’ispirato salmista dei tempi antichi. Rivolgendosi all’Autore divino di quella Parola profetica, il salmista disse:
21 “Col tuo consiglio mi condurrai, e poi mi porterai fino alla gloria. Chi ho io nei cieli? E oltre a te non ho effettivamente altro diletto sulla terra. Ma in quanto a me, avvicinarmi a Dio è bene per me. Nel Sovrano Signore Geova ho posto il mio rifugio, per dichiarare tutte le tue opere”. — Salmo 73:24, 25, 28.
22. Quindi, secondo le parole del salmista, di che cosa possiamo esser certi?
22 Scegliendo ora come nostro rifugio il Sovrano di tutto l’universo, anche noi possiamo esser certi che ci condurrà col suo consiglio e ci farà quindi pervenire alla gloria eterna.
IL SOLO GOVERNO PER IL SOLO MONDO SOTTO LA SOVRANITÀ DI DIO
23. I consiglieri del mondo son costretti a trarre quale conclusione circa il governo del genere umano?
23 I consulenti e i consiglieri degli affari del mondo sono frustrati di continuo. Sia che a loro piaccia o no, son costretti a trarre la conclusione che la famiglia umana, pur essendo ora antica di seimila anni, non è in grado di governarsi da sé. Non ha generato da sé il tipo di governo che abbia fatto o che possa fare di tutto il genere umano un solo mondo.
24. Secondo l’inizio che Dio diede al genere umano, perché non è sua la colpa se oggi il genere umano non è “un mondo”?
24 Di chi è la colpa? Non del Creatore della famiglia umana e quindi non del suo Padre celeste. Tutta la famiglia umana cominciò da un solo uomo originale che il Sovrano Signore Dio, Geova, portò all’esistenza sulla terra. In seguito, da parte del corpo perfetto di quest’uomo che il Creatore usò come una base, egli fece la prima donna originale, affinché tutto il genere umano fosse di una sola carne, discendente da questa originale coppia umana. Questo fatto fu chiaramente dichiarato millenovecento anni fa ai filosofi dell’Alta Corte greca dell’Areopago di Atene, in Grecia. A quegli eminenti giudici il cristiano apostolo Paolo disse: “Egli [Dio] ha fatto da un uomo ogni nazione degli uomini, perché dimorino sull’intera superficie della terra, e ha decretato le stagioni fissate e i limiti stabiliti della dimora degli uomini, perché cerchino Dio”. — Atti 17:22-27; Genesi 2:7-25; 1:26-31.
25, 26. (a) Dall’inizio, quale fu il proposito di Dio per il genere umano? (b) Come fu mostrato ad Adamo che la sottomissione alla sovranità di Dio era la via della vita in vista dell’eternità?
25 Dio volle che la famiglia umana fosse “un mondo” del genere umano, una società umana tutta delle stesse ossa, della stessa carne e dello stesso sangue. Questa unita società umana doveva dimorare su tutta la superficie della terra, essendo questa convertita in un parco paradisiaco o giardino come loro dimora eterna. Il genere umano doveva tenere sottoposti i pesci, gli uccelli e gli animali terrestri, ma lo stesso genere umano doveva esser sottomesso alla sovranità del Governatore e Creatore Universale, l’Altissimo, “il cui nome solo è GEOVA”. (Salmo 83:18, AV) Come Sovrano dell’uomo, Geova Dio dichiarò al primo uomo la legge divina, ubbidendo alla quale l’uomo perfetto avrebbe potuto vivere sulla terra per sempre.
26 Questa legge richiedeva l’ubbidienza perfetta al Sovrano Universale, poiché Dio disse all’uomo, Adamo: “D’ogni albero del giardino puoi mangiare a sazietà. Ma in quanto all’albero della conoscenza del bene e del male non ne devi mangiare, poiché nel giorno in cui ne mangerai positivamente morrai”. (Genesi 2:16, 17) Per un tempo l’uomo, Adamo, e sua moglie, Eva, osservarono questo comando divino della leale ubbidienza. La famiglia umana ebbe un inizio perfetto. La sottomissione al Sovrano Universale, Geova Dio, era la via della vita in vista dell’eternità. Il principio qui esposto si applica oggi a noi. Lo seguiremo?
27. La mancanza di unità oggi nel mondo del genere umano che cosa indica che ebbe luogo, e quando, e in seguito a quale allettamento?
27 Tutti vorranno convenire che la famiglia umana non è oggi “un mondo”, non è un’indivisa società umana, quantunque sia di una sola carne e di un solo sangue. Sulla terra sono rivendicate attualmente molte sovranità umane e queste dividono la lealtà degli uomini. È innegabile che nel lontano passato, prima che ad Adamo e a Eva nascesse un figlio, dovette esserci un allontanamento dalla sovranità universale dell’Iddio Altissimo, il Creatore. Che cosa indusse a questo allontanamento? Solo la Sacra Bibbia, la scritta Parola di Dio ci dà la risposta valida. L’errato allettamento venne dal reame invisibile, dal mondo spirituale. Lì uno dei sudditi spirituali della sovranità di Geova vide l’opportunità di istituire una sua propria sovranità indipendente.
28. I nomi dati a quello spirito ribelle sono in armonia con quale corso che egli intraprese per condurre la rivolta umana contro la sovranità di Dio?
28 Il nome di questo ribelle divenne appropriatamente Satana, poiché il nome significa “Colui che oppone resistenza”, vale a dire a Geova Dio. Diavolo ne divenne un’appropriata designazione, poiché la parola significa “Calunniatore”, e Satana usò la calunnia contro il suo Sovrano Signore per ingannare e sviare. Così alla donna Eva il Diavolo presentò il Padre celeste come un egoistico mentitore a cui la rigida ubbidienza non fosse dovuta. Credendo a questa menzogna, Eva mangiò del frutto proibito e si allontanò dalla propria sottomissione alla sovranità del Padre celeste. Conforme alla macchinazione del Diavolo, ella andò più oltre di ciò: prevalse su suo marito Adamo facendolo unire a lei nella rivolta contro la sottomissione alla giusta sovranità del proprio Dio e Padre. Il risultato è stato esattamente come Satana il Diavolo aveva immaginato: Fino a questo giorno il mondo del genere umano è nato nel peccato contro Dio, non sottomesso alla sovranità dell’Altissimo Dio Geova. — Genesi da 3:1 a 4:16; Romani 5:12.
29, 30. (a) Come il genere umano è stato diviso da allora sulla questione della sottomissione a una sovranità? (b) Come Dio esercitò la sovranità straniera nelle sue relazioni con il sovrano ribelle?
29 Da quella remota ribellione nel Giardino di Eden, i discendenti di Adamo ed Eva sono stati divisi fra la sottomissione alla sovranità universale di Geova Dio e la sottomissione alla sovranità di Satana il Diavolo, che Gesù il Messia chiamò “il governante di questo mondo”. (Giovanni 12:31; 14:30; 16:11) Geova Dio non fece nessun trattato con questa inferiore sovranità istituita di recente. Esercitando il suo potere come Giusto Sovrano in grado di controllare le proprie azioni verso i governi stranieri, Geova Dio dichiarò guerra al sovrano nemico. Mostrando supremo disprezzo per questo sovrano satanico, Geova Dio lo paragonò a un serpente strisciante per terra e gli disse, come se parlasse al serpente che il Diavolo aveva impiegato per ingannare Eva:
30 “Porrò inimicizia fra te e la donna e fra il tuo seme e il seme di lei. Egli ti ferirà la testa [come quando si calpesta la testa di un serpente per schiacciarne il cervello] e tu [come un serpente che sta in agguato] gli ferirai il calcagno”. — Genesi 3:1-15.
31. La guerra di quale durata fu dichiarata da Dio contro il sovrano straniero, e come Paolo lo indica in Romani 16:20?
31 Qui Geova Dio dichiarò guerra perpetua contro il sovrano ribelle e contro tutti quelli che avrebbero aderito alla sovranità di questo astuto ribelle, il quale dall’inizio cercò di nascondere alle creature umane la sua identità. Geova Dio non ha dimenticato la sua “politica estera” di far guerra contro il nemico sia Suo che del genere umano. Più di quattro millenni dopo che il grande Avversario aveva istituito in Eden la sovranità straniera, Geova Dio ispirò il cristiano apostolo Paolo a scrivere alla congregazione situata nella sede dell’Impero Romano: “L’Iddio che dà pace stritolerà fra breve Satana sotto i vostri piedi. L’immeritata benignità del nostro Signore Gesù sia con voi”. — Romani 16:20. Si paragonino Esodo 17:14; Isaia 45:7.
32. (a) Chi sarà impiegato per schiacciare col piede il grande Serpente, e quanto presto? (b) Come fu ferito il “calcagno” del promesso Seme di Dio, e come ci fu una guarigione?
32 Dopo che sono passati oltre millenovecento anni, il tempo in cui “fra breve” saranno schiacciati il grande serpente Satana il Diavolo e il suo “seme” dovrebbe ora esser vicino. Gesù Cristo, il principale del promesso “Seme” della “donna” di Dio, è ora investito di adeguato potere per schiacciare questo satanico autore di tutte le sovranità terrestri estranee verso Geova Dio, il solo Datore della pace. Nel lontano primo secolo della nostra Èra Volgare, fu ferito il calcagno di questo “Seme” della “donna” di Dio. Ciò ebbe luogo come risultato di quella cospirazione fra i “popoli d’Israele” e il re Erode Antipa e il governatore romano Ponzio Pilato. La ferita inflitta al “calcagno” dal grande Serpente causò in effetti la morte di Gesù Cristo il giorno di Pasqua del 33 E.V., ma fu solo una morte fisica. E, ad ogni costo, Gesù doveva morire di una morte di sacrificio, secondo il proposito di Dio. Ma il corso di sacrificio non restò privo di ricompensa. Il terzo giorno dopo la morte di Gesù, Dio Onnipotente lo destò dai morti alla vita spirituale immortale nei cieli. Dio lo fece sedere alla propria destra, in attesa del tempo in cui sarebbe stata schiacciata la testa del grande Serpente. — Ebrei 10:12, 13; 12:2.
33. Da uomo quale governo predicò pubblicamente Gesù, e da quando in poi?
33 Mentre Gesù il Messia era ancora un uomo perfetto sulla terra, predicò incessantemente il Governo che, sotto la sovranità di Dio, dominerà tutto il genere umano e farà degli ubbidienti “un mondo”. Egli riprese dove il suo precursore, Giovanni Battista, aveva smesso, poiché il racconto ci dice: “Or avendo egli udito che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella [provincia della] Galilea. . . . Da allora in poi Gesù cominciò a predicare, dicendo: ‘Pentitevi, poiché il regno dei cieli si è avvicinato’”. — Matteo 4:12-17.
34. A causa di quale scelta quando fu tentato dal Diavolo mostrò Gesù d’esser degno di predicare quel messaggio del Regno?
34 Gesù non sarebbe stato mai degno di intraprendere la predicazione di quel messaggio se non avesse preso alcuni mesi prima la decisione giusta. In quell’occasione cruciale Gesù era nel deserto della Giudea, dove aveva digiunato nella solitudine per quaranta giorni. Quindi l’invisibile sovrano ribelle gli si accostò per tentarlo ad allontanarsi dal suo corso messianico. Circa la terza e ultima tentazione il racconto ci dice: “Di nuovo il Diavolo lo condusse su un monte insolitamente alto, e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria, e gli disse: ‘Ti darò tutte queste cose se ti prostri e mi fai un atto di adorazione’”. Ciò che il Diavolo qui offrì a Gesù non fu “un governo” che avrebbe fatto “un mondo” di tutto l’ubbidiente genere umano. Non fu un governo mondiale sotto la sovranità di Dio, ma fu un governo sotto la sovranità del Diavolo. Per la sovranità di chi Gesù prendesse la sua inequivocabile decisione, il racconto continua a narrarcelo, dicendo: “Quindi Gesù gli disse: ‘Va via, Satana [Colui che oppone resistenza]! Poiché è scritto: “Devi adorare Geova il tuo Dio, e a lui solo devi rendere sacro servizio”’”. — Matteo 4:1-10.
35, 36. Dopo aver miracolosamente dato da mangiare alla moltitudine, perché Gesù non si lasciò fare re dal popolo, eppure perché si offrì formalmente in adempimento di Zaccaria 9:9?
35 Gesù diede a tutti noi di oggi un esempio perfetto, decidendo a favore della sovranità del suo Dio, Geova. Ma noi dobbiamo persistere nella nostra decisione a favore della sovranità di Dio, come fece Gesù. In una successiva occasione, dopo aver dato da mangiare a un uditorio di cinquemila uomini e alle loro famiglie in modo miracoloso, molti vollero fare di questo miracoloso provveditore di cibo il loro re terreno. Ma Gesù frustrò i loro sforzi andandosene via. Sapeva che non era ancora venuto il tempo di offrirsi in modo formale ai Giudei come loro re messianico, in adempimento della profezia. (Giovanni 6:1-15) Al tempo stabilito da Dio, la domenica 9 Nisan 33 E.V., com’era stato preannunciato in Zaccaria 9:9 Gesù entrò cavalcando in Gerusalemme e andò nel suo tempio, dove faceva servizio il sommo sacerdote della nazione. Gesù non fece smettere alla grande moltitudine che lo accompagnava di raccomandarlo altamente come re con le grida:
36 “Salva, preghiamo! Benedetto colui che viene nel nome di Geova! Benedetto il regno, che viene, del nostro padre Davide! Salva, preghiamo, nei luoghi altissimi!” — Marco 11:1-11.
37. Quando “i popoli d’Israele” dichiararono apertamente in pubblico la loro decisione sulla sovranità, e come Pilato seguì la loro decisione?
37 Quindi fu il tempo in cui “i popoli d’Israele”, rappresentati dai loro capi religiosi, dovettero decidere e mostrare alla sovranità di chi si attenevano. Cinque giorni più tardi essi dichiararono apertamente in pubblico la sovranità di chi sceglievano. Quando i celebratori pasquali dietro suggerimento dei loro sacerdoti chiesero con clamore al governatore romano Ponzio Pilato di uccidere a un palo il prigioniero Gesù, Pilato chiese loro di riconsiderare la questione, dicendo: “Metterò io al palo il vostro re?” La contesa della sovranità fu ora nettamente dinanzi ai “popoli d’Israele”. La sovranità di chi avrebbero scelto? Il racconto biblico lo indica, quando dice: “I capi sacerdoti risposero: ‘Noi non abbiamo nessun re eccetto Cesare’”. Pilato, rappresentante di Cesare, si attenne alla loro decisione, poiché il racconto dice: “Allora, perciò, lo consegnò loro perché fosse messo al palo”. — Giovanni 19:12-16.
38. Per mezzo di chi il grande Serpente sarà presto schiacciato, e come Salmo 2:8, 9 raffigura che sarà schiacciato il “seme” del Serpente sulla terra?
38 Questo fu l’adempimento in piccole proporzioni delle parole profetiche del re Davide riportate in Salmo 2:1, 2. (Atti 4:24-28) Esso pose il modello per l’adempimento maggiore, che avviene nel nostro giorno, quando si deve risolvere una volta per sempre la principale contesa del dominio del mondo e della sovranità universale. Satana il sovrano ribelle è riuscito a ferire il calcagno del promesso “Seme” della “donna” di Dio. Ora dev’essere ferita la testa di questo grande Serpente feritore del calcagno, e questo influirà nello stesso tempo su tutto il “seme” di questo Serpente. Lo stesso Salmo Secondo indica come sarebbe stato schiacciato il “seme” visibile del grande Serpente. Nei versetti otto e nove, Geova si rivolge al suo Unto Figlio, Gesù Cristo, e dice: “Chiedimi, affinché io ti dia le nazioni come tua eredità e le estremità della terra come tuo proprio possedimento. Tu le spezzerai con uno scettro di ferro, le frantumerai come un vaso di vasaio”.
39. Il libro di Rivelazione che cosa raffigura come il mezzo che Dio userà per schiacciare sulla terra le nazioni sovrane, e quale parte è raffigurato che vi prenderà Gesù Cristo?
39 L’ultimo libro della Sacra Bibbia (Rivelazione [o Apocalisse] 12:5) parla del regno di Dio retto dal suo Messia come del mezzo divino mediante cui ‘pascerà tutte le nazioni con una verga di ferro’. Il diciannovesimo capitolo, che descrive la guerra avvenire con le nazioni terrene ad Har-Maghedon, parla di Gesù Cristo, il Figlio di Dio, come di colui che “le pascerà con una verga di ferro”, e aggiunge che egli “calca lo strettoio del vino del furore dell’ira di Dio Onnipotente”. (Rivelazione 19:15; 16:14, 16) Questo schiacciamento delle nazioni con le loro pretese di sovranità nazionale ci è vivamente raffigurato nella profezia di Daniele, al capitolo due.
40. In che modo l’interpretazione che Daniele fece del sogno di Nabucodonosor raffigura la violenta fine del sistema di cose che ha caratterizzato le potenze del mondo, e come sappiamo che la fine del sistema è vicina?
40 In tale capitolo Daniele interpreta il sogno profetico che l’Iddio dei cieli mandò a Nabucodonosor, imperatore della Potenza Mondiale Babilonese, nel secondo anno dopo che aveva distrutto la città di Gerusalemme e il tempio costruito dal re Salomone figlio di Davide. La successione di potenze mondiali che cominciò con quella babilonese e continuò con quelle medo-persiana, greca, romana e anglo-americana fu raffigurata come una grande immagine, insolitamente luminosa, fatta di diversi materiali, con i piedi di ferro e argilla. Quindi una pietra che si staccò da un monte lontano, senza l’aiuto di mani umane, colpì l’immagine a quei piedi e infine ridusse l’intera immagine caduta in polvere, che un forte vento portò via. Se non altro, quello stritolamento della simbolica immagine raffigurò la fine di un sistema di cose con qualche mezzo soprannaturale che non è prodotto da mani umane sotto la guida di cervelli umani. L’adempimento della profezia che Gesù Cristo diede riguardo al “termine del sistema di cose” mostra che il frantumarsi del sistema è vicino! — Matteo 24:3-22.
41. Conforme a Daniele 2:44, che cosa accadrà alle nazioni che si schierano dalla parte delle Nazioni Unite, ma che ne sarà della sovranità del messianico regno di Dio?
41 Oggi, essendo schierati con la non cristiana organizzazione delle Nazioni Unite, i governanti del mondo manifestano da quale parte si trovano nella contesa della sovranità. Così è rispetto a questi governanti politici, comunisti e non comunisti, che si applicano le interpretative parole del profeta Daniele: “Al tempo di questi re, Iddio del cielo [non mani umane] farà sorgere un regno, che non sarà distrutto e non sarà trasmesso ad altro popolo: stritolerà e annienterà tutti gli altri regni, mentre esso durerà in eterno”. — Daniele 2:1-44, La Sacra Bibbia di Fulvio Nardoni.
42, 43. (a) Chi parteciperà col Messia a quel regno celeste? (b) Daniele 7:26, 27 a quale popolo raffigura che sarà data la sovranità sopra la terra?
42 Questo è il celeste regno messianico che i cristiani testimoni di Geova han proclamato in tutto il mondo dall’anno della sua nascita nei cieli, dalla fine dei Tempi dei Gentili nell’anno 1914. (Luca 21:24; Matteo 24:14) I seguaci delle orme del Messia, come lui unti con spirito di Dio, devono partecipare col Messia a quel regno celeste. Questo fu dichiarato profeticamente in un sogno che fu mandato a Daniele stesso. In questo sogno profetico la serie di potenze mondiali gentili da quella babilonese in poi fu raffigurata da quattro bestie selvagge. Circa il giudizio divino che fu eseguito dalla Corte Suprema dell’universo su quella quarta bestia simbolica, Daniele 7:26, 27 spiega:
43 “Quindi la corte si metterà a sedere, ed egli sarà privato della sua sovranità, così che alla fine essa sia distrutta e abolita. Il potere reale, la sovranità e la grandezza di tutti i regni sotto il cielo saranno dati al popolo dei santi dell’Altissimo. Il loro potere reale è un potere eterno e tutte le sovranità li serviranno e ubbidiranno loro”. — NE; The Bible in Living English.
“UN MONDO” SOTTO DI ESSA
44. A chi sarà data la sovranità sopra il mondo del genere umano affinché ci sia su di esso “un governo”?
44 L’adempimento di questa profezia sta ora per aver luogo. Tutte le attuali sovranità nazionali che sono sulla terra dovranno fra breve inchinarsi dinanzi al regno messianico posto nelle mani del celeste Figlio di Dio. (Daniele 7:1-12) Questo farà posto ad “un governo” per tutto il genere umano. Come dice Daniele 7:14: “[Al messianico Figlio dell’uomo] diede potere, gloria e regno; tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano; il suo potere è un potere eterno, che non tramonta mai, e il suo regno è tale che non sarà mai distrutto”. — La Bibbia di Gerusalemme.
45. (a) Che cosa significherà per questa generazione del genere umano l’adempimento di tale profezia? (b) Quale opportunità favorevole ci è offerta?
45 Che cosa significherà per questa generazione del genere umano l’adempimento di tale profezia? Questo: Le sovranità nazionali del tempo presente e i patrioti che le sostengono subiranno lo sterminio nella più grande afflizione del mondo che si avvicina rapidamente, ma quelli che sostengono la sovranità universale di Geova saranno miracolosamente preservati e verranno fuori viventi da quella “grande tribolazione”. (Matteo 24:21, 22; Marco 13:19, 20; Rivelazione 7:14, 15) Saremo noi fra quei favoriti superstiti del “termine del sistema di cose”? L’opportunità d’essere fra tali persone ci è offerta dalla scritta Parola di Dio. Ciò che ora si richiede da noi è che ci schieriamo inamovibilmente dalla parte della sovranità di Dio e del suo regno messianico e che ci atteniamo a questi nonostante ogni sforzo politico, religioso e sociale per allontanarcene.
46. Fino a quando durerà la sofferenza che subiamo perché ci atteniamo alla sovranità di Geova?
46 Questo può dar luogo a qualche nostra sofferenza finché sarà permesso ai nostri persecutori di rimanere. In tale afflizione potremo ricordare l’esclamazione di precedenti testimoni del Signore Dio Geova che soffrirono, fino a subire la morte: “Fino a quando Tu, che sei il Potente, il Santo, il Verace, tarderai a far giustizia e a domandar conto del nostro sangue a coloro che abitano la terra?” Fu loro assicurato che prima che ciò avvenga passerà “ancora un po’ di tempo”. — Rivelazione 6:10, 11, La Sacra Bibbia di Fulvio Nardoni; Versione Riveduta; NM.
47. Quando e come Satana, il grande Serpente, sarà schiacciato “fra breve” sotto i piedi dei discepoli di Cristo?
47 Passerà ancora solo un po’ di tempo prima che i fedeli sostenitori della sovranità universale di Geova siano vendicati nella loro posizione dalla Sua decisiva vittoria su tutte le sovranità nazionali rappresentate sia dentro le Nazioni Unite che fuori. Immediatamente dopo sarà inflitto all’originale ribelle contro la sovranità universale di Geova, cioè a Satana il Diavolo, e a tutti i suoi angeli demonici, il trattamento che meritano. La loro parte sarà l’isolamento in catene in un abisso senza nessuna comunicazione con questa terra. (Rivelazione 20:1-3) In tal modo sarà per così dire ferita la testa del grande Serpente; e il leale “Seme” della “donna” di Dio sarà quello mediante cui Dio schiaccerà così il grande Serpente e il suo seme demonico sotto i piedi dei fedeli coeredi di Cristo. — Romani 16:20.
48. Come avrà inizio il “nuovo ordine” di Dio con “un mondo” sotto “un governo”?
48 Gli umani superstiti di questi memorabili eventi saranno tutti quelli che avranno aderito al messianico regno di Gesù Cristo il vittorioso Figlio di Geova. Di conseguenza, sin dall’inizio del giusto nuovo ordine di cose di Dio, ci sarà sulla terra “un mondo”, sotto “un governo”, indipendentemente da tribù, popolo, razza, nazione e lingua a cui i superstiti della “tribolazione” appartennero. Saranno tutti una società umana su una terra purificata, e tutti adoreranno il solo vivente e vero Dio, Geova, e tutti si sottometteranno al suo Figlio Gesù Cristo sulle cui spalle poggerà il dominio principesco. Quale forza unificatrice!
49. Quella situazione sarà una forza per quale condizione fra il genere umano, sotto quale unica sovranità?
49 Quale forza essa sarà anche per la pace mondiale! Non ci saranno più guerre interreligiose! Non ci saranno più dispute sui confini territoriali! Non ci saranno più guerre interrazziali e internazionali! Non ci saranno più rivalità e contese politiche! La profezia biblica dice: “Geova deve divenire re su tutta la terra. In quel giorno Geova sarà l’unico, e unico il suo nome”. (Zaccaria 14:9) Nello stesso tempo “un governo” sotto di lui, il regno messianico del suo intronizzato Figlio Gesù Cristo, sarà un’espressione della Sua sovranità universale. — Isaia 9:6, 7.
50. A quale opera buona coopererà allora tutto il genere umano, in adempimento di quale promessa che Gesù fece a un malfattore morente?
50 “A spalla a spalla” tutto il vivente genere umano servirà il Sovrano Signore Dio, Geova. (Sofonia 3:8, 9) Come “un mondo” la nuova società umana coopererà insieme in un’opera buona. Coopererà per trasformare la danneggiata superficie di questo globo terrestre portandola allo stato a cui in origine il suo Creatore la destinò, quello di un giardino di Eden, un paradiso di delizie. (Genesi 1:27, 28; 2:7-15) Quindi sarà esaudita la richiesta fatta dal malfattore simpatizzante che morì accanto a Gesù Cristo su un palo di tortura: “Gesù, ricordati di me quando sarai venuto nel tuo regno”. Sì, allora il dominante Re gli adempirà la promessa: “Veramente ti dico oggi: Tu sarai con me in Paradiso”. — Luca 23:42, 43, NM; Rotherham.
51. (a) Come gli uomini potranno divenire eterni figli di Cristo? (b) Come egli li condurrà dando esempio di sottomissione alla sovranità di Dio?
51 Questo non include solo quel delinquente dalla disposizione benevola, ma anche tutto il resto dei morti umani, tutti quelli per i quali Gesù Cristo morì come perfetto sacrificio umano. Anche questi usciranno alla sua chiamata in una risurrezione dai morti. (Matteo 20:28; Giovanni 5:28, 29; 1 Timoteo 2:5, 6; Atti 24:15) Tutti i sottomessi saranno accolti in quell’unico “mondo”. Saranno tutti fratelli e sorelle, poiché diverranno i riscattati, adottati figli di un Padre Eterno, Gesù Cristo, che sacrificò per loro la propria vita umana. (Isaia 9:6, 7; Ebrei 2:9) Mediante l’ubbidienza a lui potranno divenire suoi figli eterni. Egli stesso li condurrà nella via della sottomissione alla sovranità universale del suo proprio Padre celeste, Geova Dio. Dopo aver compiuto la sua opera di elevare il genere umano alla perfezione umana su una terra paradisiaca, egli stesso esprimerà la sua propria sottomissione alla sovranità del suo Dio rimettendogli il regno. Perché? “Affinché Dio sia ogni cosa a tutti”. — 1 Corinti 15:24-28.
52. Quale esortazione c’è per quelli che sono stati delusi dalla disastrosa divisione causata dalle sovranità nazionali?
52 Poiché tutte queste cose meravigliose stanno così, fatevi coraggio, tutti voi che siete stati frustrati e delusi dalla disastrosa divisione del mondo, dalle contrastanti sovranità nazionali indipendenti dalla sovranità divina! Afferrate ora con fermezza la gloriosa speranza di “un mondo, un governo, sotto la sovranità di Dio”! Vivete per essa da ora fino alla sua benedetta realizzazione.
[Note in calce]
a La Dichiarazione di Indipendenza Americana, approvata dal Congresso Continentale di Filadelfia, in Pennsylvania, il 4 luglio 1776, nel suo secondo paragrafo dichiarava: “. . . Che per assicurare questi diritti, sono istituiti fra gli uomini i governi, che traggono i loro giusti poteri dal consenso dei governati”.
b Si veda l’Encyclopedia Americana, Volume 25, pagina 317 edizione del 1959.
c Dalla fine della prima guerra mondiale che avvenne l’11 novembre 1918, sono stati stabiliti nuove repubbliche e governi democratici, per un numero di oltre 60 al tempo di questo scritto.