Mantenete il giusto equilibrio cristiano
“Cristo soffrì per voi, lasciandovi un modello, onde seguiate attentamente le sue orme”. — 1 Piet. 2:21
1. Quale provvedimento ha preso Dio, e che cosa si richiede per trarne beneficio?
GEOVA Dio ha preso provvedimento affinché gli uomini ottengano la vita eterna in un giusto nuovo sistema di cose. Con questo fine in vista, “ha dato il suo unigenito figlio, onde chiunque esercita fede in lui non sia distrutto ma abbia vita eterna”. (Giov. 3:16) Ma per ottenere questa grande ricompensa della vita, dobbiamo mantenere il giusto equilibrio cristiano. Il Figlio di Dio, Gesù Cristo, lo mantenne; e, con questo, stabilì un perfetto esempio o modello. Perciò, tutti quelli che vogliono camminare fermamente dinanzi a Dio devono seguire “attentamente le sue orme”. (1 Piet. 2:21) Ma si ammette che non è facile mantenere il giusto equilibrio cristiano.
2. Che cosa occorre per mantenere l’equilibrio?
2 Per capire meglio che cosa comporta l’equilibrio, osservate i commenti del Webster’s Dictionary of Synonyms: “L’equilibrio implica uno stato in cui nessuna parte, elemento, fattore, o influenza prevale sull’altra o è sproporzionata rispetto alle altre. Suggerisce perciò una stabilità o benessere di solito non esteriormente evidente finché non c’è turbamento . . . pertanto, l’uomo perde l’equilibrio e cade quando, scivolando sul ghiaccio, il suo peso si sposta e le gambe non lo reggono più”. Tale perdita di equilibrio e susseguente caduta possono essere dannose. In modo simile, perdere l’equilibrio quando si va in bicicletta o in motocicletta può significare un doloroso o anche mortale incidente. Il valore dell’equilibrio fisico è ovvio.
ACQUISTIAMO L’EQUILIBRIO CRISTIANO
3. Perché l’equilibrio spirituale è così essenziale? È qualche cosa che ereditiamo alla nascita?
3 Comunque, il giusto equilibrio cristiano è anche più importante, poiché è assolutamente necessario per ricevere la benedizione di Dio e la vita eterna. La prima coppia umana, Adamo ed Eva, persero l’equilibrio spirituale; si allontanarono dalla via disubbidendo a Dio. Significò la morte per loro, e un inizio di vita senza equilibrio per tutti i loro discendenti, compresi noi oggi. Sì, noi tutti fummo concepiti nel peccato e dati alla luce nell’errore, con la naturale inclinazione a fare il male. — Sal. 51:5; Rom. 5:12.
4. Come si ottiene l’equilibrio spirituale, e una volta acquistato si può perdere?
4 Perciò, giacché nessuno di noi nacque con l’equilibrio cristiano, dobbiamo acquistarlo. Come il bambino che comincia a camminare impara l’equilibrio fisico con diligente sforzo, così noi dobbiamo esercitare iniziativa e perseveranza per acquistare l’equilibrio cristiano. Molti hanno, per così dire, imparato a stare in piedi da soli e come cristiani hanno camminato nelle orme del Maestro, Gesù Cristo. Hanno accettato il sacrificio di riscatto, si sono separati da questo mondo malvagio e dalle sue pratiche, e hanno persino dedicato la loro vita a servire Geova Dio. (Matt. 20:28; Giov. 17:16; Ebr. 10:7) Ma poi non hanno mantenuto l’equilibrio cristiano. Qualcosa ha fatto loro perdere l’equilibrio, inducendoli a smettere di seguire le orme di Cristo.
5. Quali domande potrebbe farsi ciascun cristiano?
5 La domanda, perciò, è: Dopo avere acquistato l’equilibrio cristiano, possiamo fedelmente mantenere questo equilibrio, malgrado le circostanze che si verificano nella nostra vita? Possiamo continuare a camminare attentamente nelle orme di Cristo? La vita eterna nel giusto nuovo sistema di cose di Dio dipende dal far questo! — 2 Piet. 3:13; Riv. 21:3, 4.
EQUILIBRIO NELLA NOSTRA RELAZIONE CON DIO
6. Qual è la prima cosa essenziale da fare per acquistare l’equilibro cristiano? Che esempio diede Cristo nella sua attitudine verso Dio?
6 La prima cosa essenziale da fare per avere il giusto equilibrio cristiano è di mantenere una corretta relazione col nostro Creatore, Geova Dio. Ma qual è la giusta relazione con Dio? Considerate il modello perfetto, Cristo. Egli si presentò volontariamente per fare la volontà del Padre suo. Cristo tenne sempre l’adorazione di Dio quale punto centrale intorno al quale imperniò tutte le altre attività. La sua principale preoccupazione fu sempre di piacere al Padre suo. In modo simile, anche noi dobbiamo capire l’importanza di servire il nostro Creatore, e il debito che abbiamo verso di Lui. In realtà, Geova provvede tutte le cose necessarie per sostenere la vita, compresi il sole, la pioggia, l’aria che respiriamo, e il cibo che mangiamo, nonché gli essenziali provvedimenti spirituali. (Matt. 5:45; Atti 14:15-17) Prontamente dovremmo riconoscere col salmista biblico: “Presso di te è la fonte della vita”. — Sal. 36:9.
7. Qual è la veduta equilibrata riguardo a ciò che dobbiamo a Dio?
7 Ma poiché Dio possiede ogni cosa, che cosa possiamo darGli per contraccambiare la Sua bontà? Siamo dotati di libero arbitrio, quindi possiamo scegliere di adorare Geova Dio; possiamo amarLo con tutto il nostro cuore, con tutta la nostra mente, con tutta la nostra anima e con tutta la nostra forza. (Matt. 22:37, 38) Tale devozione con tutta l’anima non è una cosa priva di equilibrio; è invece quello che occorre per mantenere la giusta relazione con Dio. Gesù Cristo stesso disse: “Devi adorare Geova il tuo Dio, e a lui solo devi rendere sacro servizio”. (Matt. 4:10) È essenziale rendere a Dio esclusiva devozione per mantenere l’equilibrio cristiano.
8. Quale esempio illustra la difficoltà di rendere a Dio esclusiva devozione?
8 Comunque, è molto più facile parlare di amare Dio e scrivere ad altri di seguire l’esempio di Cristo circa il rendere a Dio esclusiva devozione in tutte le circostanze che non farlo effettivamente. Per esempio, il re Salomone, quando serviva fedelmente Geova, scrisse: “Temi il vero Dio e osserva i suoi comandamenti”. (Eccl. 12:13) Ma, in seguito, Salomone fu indotto a trascurare i comandamenti di Dio e non mise in pratica ciò che aveva scritto. Perché? Che cosa rende così difficile il mantenimento del giusto equilibrio cristiano?
9. Perché è difficile mantenere il giusto equilibrio cristiano?
9 Non è solo la peccaminosa inclinazione dell’uomo a fare il male che lo rende difficile. (Rom. 7:20, 21) Ma un altro importante fattore è la malvagia influenza dell’invisibile creatura spirituale Satana il Diavolo, che la Bibbia chiama “l’iddio di questo sistema di cose”. (2 Cor. 4:4) Gli sforzi di Satana mirano a distruggere la giusta relazione dei cristiani con Dio, a creare situazioni o circostanze che facciano perdere l’equilibrio. Gesù Cristo lo indicò quando, l’ultima sera prima di morire, si rivolse all’apostolo Simon Pietro e disse: “Simone, Simone, ecco, Satana ha richiesto di avervi per vagliarvi come grano”. (Luca 22:31) Un attento sguardo agli sforzi di Satana di allontanare Pietro dal favore di Dio può esserci oggi di vero beneficio per aiutarci a mantenere il giusto equilibrio cristiano.
IL TIMORE FA PERDERE L’EQUILIBRIO
10. (a) Per celebrare quale avvenimento religioso Gesù e i suoi discepoli si radunarono il 14 Nisan 33 E.V.? (b) Che motivo c’è di credere che forse era quasi mezzanotte quando uscirono per andare nel giardino di Getsemani?
10 Considerate prima lo sfondo degli importanti avvenimenti che si verificarono. Era l’inizio della primavera dell’anno 33 E.V. e il tempo dell’annuale festa di Pasqua celebrata nel mese di Nisan. Gesù e i suoi dodici apostoli si riunirono per l’occasione in una stanza superiore in qualche parte di Gerusalemme, dopo le 18, ora in cui cominciava il giorno ebraico. Le istruzioni di Dio erano che l’agnello pasquale fosse conservato fino al quattordicesimo giorno di Nisan “fra le due sere”, che secondo alcune autorità significa fra il tramonto e l’avanzato crepuscolo. In questo tempo doveva essere ucciso e quindi arrostito intero. (Eso. 12:6-10) Per arrostire tale animale intero ci sarebbero volute forse da quattro a cinque ore. Pertanto, era probabilmente verso mezzanotte quando il pasto pasquale fu finito e Cristo istituì la commemorazione della sua morte. Dopo ciò, Gesù e i suoi discepoli andarono nel giardino di Getsemani, dove Gesù fu arrestato e preso in custodia. — Mar. 14:17-46.
11. Che cosa fece Pietro quando Gesù fu preso in custodia?
11 Nel freddo e nelle tenebre di quelle prime ore del mattino, dice il racconto biblico, “ora condussero Gesù al sommo sacerdote, e a tutti i capi sacerdoti e gli anziani e gli scribi riuniti. Ma Pietro, a buona distanza, lo seguiva fino al cortile del sommo sacerdote; e sedeva insieme ai servitori della casa, riscaldandosi davanti alla luce del fuoco. Nel frattempo i capi sacerdoti e l’intero Sinedrio cercavano una testimonianza contro Gesù per metterlo a morte, ma non ne trovavano alcuna. Molti, in realtà, davano falsa testimonianza contro di lui”. — Mar. 14:53-56.
12. Come fu trattato Gesù in quel tempo?
12 Gesù era malvagiamente presentato sotto falsa luce da quei falsi testimoni. Non solo, ma il racconto ispirato dice: “Alcuni cominciarono a sputargli addosso e alcuni a coprirgli tutta la faccia e a colpirlo coi pugni, dicendogli: ‘Profetizza!’ E, schiaffeggiandolo, i servitori della corte lo presero”. (Mar. 14:65) Che ingiustizia! Quella turba era istigata dal Diavolo! Satana era responsabile di istigare quegli uomini a oltraggiare fisicamente Gesù e a insultarlo. Che effetto avrebbe avuto tutto questo su Pietro? Avrebbe egli, imitando il suo Maestro, mantenuto il giusto equilibrio in queste difficili circostanze?
13. Che effetto ebbe su Pietro questo trattamento riservato a Gesù?
13 Non siamo lasciati nel dubbio, poiché la narrazione biblica continua: “Ora mentre Pietro era di sotto nel cortile, venne una delle servitrici del sommo sacerdote, e, visto Pietro che si riscaldava, lo guardò fisso, dicendo: ‘Anche tu eri col Nazareno, con questo Gesù’. Ma egli lo negò, dicendo: ‘Non lo conosco né capisco ciò che dici’, e se ne andò fuori nel vestibolo. Ivi la servitrice, scortolo, cominciò di nuovo a dire a quelli che stavano lì presso: ‘Questo è uno di loro’. Di nuovo egli lo negava. E dopo un po’, quelli che stavano lì presso ancora una volta dicevano a Pietro: ‘Certamente tu sei uno di loro, poiché, infatti, sei Galileo’. Ma egli cominciò a maledire e a giurare: ‘Non conosco quell’uomo di cui parlate’”. — Mar. 14:66-71.
14. Che cosa indusse Pietro a rinnegare Cristo?
14 Ma questo non era vero. Pietro in effetti conosceva Gesù. Infatti, alcune ore prima, mentre era con Gesù, aveva asserito: “Signore, sono pronto ad andare con te sia in prigione che alla morte”. “Benché tutti gli altri inciampino riguardo a te, io non inciamperò mai!” (Luca 22:33; Matt. 26:33) Che cosa causò questo improvviso cambiamento d’attitudine in Pietro? Fu causato dal timore. Le circostanze presero Pietro di sorpresa. Gesù era descritto come un abietto criminale. La verità era svisata. Quello ch’era giusto era fatto passare per sbagliato, e l’innocente per colpevole. A causa delle pressioni del momento Pietro perse l’equilibrio. All’improvviso il suo giusto senso di lealtà fu destato, con suo proprio dolore. “Accasciatosi, scoppiò a piangere”, dice la Bibbia. — Mar. 14:72.
PUÒ ACCADERE OGGI
15. (a) Perché potremmo aspettarci di trovarci in circostanze simili a quelle di Pietro? (b) A causa di questa esperienza Pietro perse l’equilibrio permanentemente?
15 Oggi possono verificarsi circostanze simili. Satana il Diavolo è ancora attivo, e si sforza di far perdere l’equilibrio ai cristiani e rovinare la loro relazione con Dio. E possiamo essere certi che le tattiche che ebbero tanto successo contro Pietro saranno impiegate contro i cristiani moderni. È vero che Pietro riacquistò prontamente il suo equilibrio spirituale. Si pentì profondamente e ottenne il perdono che cercò con tanta premura. Divenne uno dei più intrepidi ministri dell’impopolare Gesù Cristo, e morì fedele a Geova Dio. Ma che infelice esperienza quando rinnegò tre volte il suo Maestro, Gesù! Quanto sarebbe stato meglio evitare un’esperienza simile! Siete preparati ad affrontare circostanze simili a quella in cui si trovò Pietro? Possono sorgere, e, infatti, è probabile che sorgano.
16. Che cosa può far perdere l’equilibrio ad alcuni odierni cristiani?
16 Vi sono moltissime situazioni in cui l’indebito timore può far perdere l’equilibrio al dedicato cristiano e fargli dimenticare la sua giusta relazione con Geova Dio. Può essere il timore di quello che potrebbero pensare i vicini se lo vedessero andare di casa in casa col messaggio del Regno. Sì, che dire se lo vedesse il suo stesso datore di lavoro! Che pensiero allarmante può essere questo per chi ha dimenticato che quello che conta realmente è ciò che Dio pensa di lui! I ragazzi negli anni dell’adolescenza sono particolarmente inclini ad aver paura di quello che la gente pensa di loro.
17, 18. Quale considerazione potrebbe avvenire in un’aula scolastica creando circostanze simili a quella in cui si trovò Pietro?
17 Forse tu sei un giovane cristiano, e l’ambiente è un’aula della scuola dove tu studi. Lì si possono cominciare a considerare in classe le credenze dei testimoni di Geova. Il pregiudizio e lo spirito patriottico possono essere forti. “I testimoni di Geova sono sovversivi. Sono contro il governo”, afferma un giovane. Questa è un’accusa simile a quella mossa a Gesù il giorno della sua esecuzione. (Luca 23:2) “I testimoni di Geova non votano né combattono per il loro paese”, aggiunge un altro ragazzo. Tuttavia, la condotta seguìta da Gesù e dai primi cristiani fu di stretta neutralità rispetto alle questioni politiche delle nazioni. (Giov. 6:15; 15:17-19; Giac. 4:4) Un moderno libro di testo osserva: “Gli zelanti cristiani non prestavano servizio nelle forze armate né accettavano cariche politiche”.a Ma gli studenti e l’insegnante non conoscono bene gli insegnamenti della Bibbia al riguardo, né le credenze e le pratiche dei primi cristiani. La conversazione si fa più animata.
18 “I testimoni di Geova sono anticristiani”, afferma una ragazza. “Poiché non celebrano neppure il Natale!” I sentimenti d’ostilità verso i testimoni di Geova si fanno più intensi. I presenti non si rendono conto che il Natale è una celebrazione pagana, che non è sostenuto dalla Bibbia e non era osservato dai primi cristiani. Non conoscono la testimonianza delle correnti opere di consultazione a questo riguardo. Quindi un altro ragazzo fa l’accusa: “I testimoni di Geova non amano i loro figli. Li lasciano morire piuttosto che far loro una trasfusione di sangue per salvare la vita!” Come devono essere terribili i testimoni di Geova! Questo è il sentimento prevalente. I giovani non si rendono conto che la Bibbia proibisce severamente di mangiare sangue, e che i primi cristiani si astennero completamente sia dal sangue animale che dal sangue umano.b — Lev. 17:10; Atti 15:20, 29.
19. (a) A quali domande dovrebbe rispondere il giovane cristiano in tale situazione? (b) Quando ci si dovrebbe preparare per tale eventualità?
19 Pressappoco a questo punto qualcuno in aula può rivolgersi a te e chiedere: “Sei testimone di Geova, vero?” Lì ti troverai in una situazione simile a quella in cui si trovò l’apostolo Pietro. Che cosa dirai? Come affronterai la situazione? Manterrai il giusto equilibrio cristiano? Sarai un fedele Testimone di Geova Dio, come lo fu anche Gesù Cristo? (Giov. 17:6; Riv. 1:5) Ora è tempo di prepararsi ad affrontare circostanze simili che possono sorgere. Ora devi prendere la ferma risoluzione di imitare l’intrepido esempio di Gesù Cristo in tali situazioni. Questo ti aiuterà a evitare di perdere l’equilibrio.
PREPARAZIONE ANTICIPATA
20. Che cosa ci vuole per mantenere il giusto equilibrio cristiano, e come mostrò Gesù di riconoscerne il bisogno?
20 Dobbiamo pregare e considerare regolarmente la Parola di Dio per mantenere la giusta relazione con Geova Dio, e così mantenere l’equilibrio cristiano. Gesù riconobbe questo bisogno. In quelle gravi ultime ore della sua vita terrena egli ne fu specialmente consapevole. Perciò, mentre era coi suoi discepoli nella stanza superiore quell’ultima sera parlò in modo incoraggiante di cose spirituali per rafforzare la fede, concludendo la considerazione con le parole: “Nel mondo avrete tribolazione, ma fatevi coraggio! Io ho vinto il mondo”. Quindi pregò a lungo coi suoi discepoli, dopo di che si recarono nel giardino di Getsemani. — Giov. 16:33–18:1.
21, 22. In che modo i discepoli nel giardino di Getsemani non imitarono l’esempio di Cristo?
21 Lì fuori nel giardino Gesù continuò a pregare il suo Padre celeste, cercando la Sua guida e direttiva. Prima di lasciarli per pregare in privato, Gesù disse a Pietro e ad altri due suoi discepoli: “State qui e siate vigilanti”. Ma furono vigilanti? Diedero ascolto alle istruzioni di Gesù? Il racconto biblico dice: “Egli venne e li trovò addormentati”. Che delusione! Questo non era il modo di prepararsi per ciò che li attendeva. Gesù si volse quindi a Pietro e disse: “Simone, dormi? Non hai avuto la forza di vigilare per un’ora? Vigilate e pregate, affinché non entriate in tentazione. Lo spirito, naturalmente, è desideroso, ma la carne è debole”. (Mar. 14:32-38) È vero, era tardi, probabilmente a quell’ora la mezzanotte era passata da un pezzo. La carne era stanca. Ciò nondimeno, avrebbero dovuto imitare l’esempio di Gesù. Questo era il tempo di prestare più che la solita attenzione alle cose spirituali. Il promesso seme della donna di Dio stava per essere ferito! Che importante occasione! — Gen. 3:15; Gal. 3:16.
22 Pietro e gli altri discepoli presero dunque seriamente l’urgente incoraggiamento che Gesù diede per la seconda volta? Il racconto di Marco dice: “E andò via di nuovo e pregò, dicendo la stessa parola. E di nuovo venne e li trovò addormentati, poiché i loro occhi erano aggravati e non sapevano quindi che cosa rispondergli”. (Mar. 14:39, 40) Pietro e i suoi compagni non ascoltarono! Trascurarono di prestare attenzione alle istruzioni di Gesù. Prima di allontanarsi per pregare per la terza volta, senza dubbio Gesù esortò nuovamente i suoi discepoli a stare svegli e a pregare. Ma ancora una volta il suo ammonimento non fu ascoltato! Poiché Gesù “venne la terza volta e disse loro: ‘In un tempo come questo voi dormite e prendete il vostro riposo! Basta! L’ora è venuta! Ecco, il Figlio dell’uomo è tradito nelle mani dei peccatori’”. — Mar. 14:41.
23. (a) Quale fu indubbiamente un fattore che indusse i discepoli ad abbandonare Gesù, e perciò che cosa non si mette mai abbastanza in risalto? (b) Che motivo c’è per credere che oggi Satana è anche più attivo?
23 Non è probabile che questa letargica condizione di sonno fosse un fattore che pochi momenti dopo indusse i discepoli ad abbandonare Gesù e a fuggire, proprio come prediceva la profezia? (Mar. 14:50; Matt. 26:31; Zacc. 13:7) Non si mette mai abbastanza in risalto che la preparazione anticipata e il rafforzamento spirituale sono essenziali se il cristiano vuole superare con successo le prove della sua fede. Questo vale ora come allora. Poiché, se mai, viviamo in tempi in cui Satana è anche più attivo. La profezia biblica mostra chiaramente che recentemente, in questa generazione, egli e i suoi demoni sono stati cacciati dal cielo, e le conseguenze furono annunciate dalla voce celeste: “Guai alla terra e al mare, perché il Diavolo è sceso a voi, avendo grande ira, sapendo che ha un breve periodo di tempo”. (Riv. 12:12) Ci troviamo in quel breve periodo di tempo proprio ora! Satana fa tutto quello che è in suo potere per far perdere l’equilibrio ai cristiani e togliere loro il favore di Dio.
24. Che cosa devono fare tutti i cristiani per mantenere l’equilibrio?
24 Questo, perciò, non è il tempo di cadere nel letargo spirituale. Dobbiamo stimolarci spiritualmente, e prepararci per le prove della fede che ci stanno immediatamente dinanzi. Non assumete l’attitudine che, giacché siete attivi cristiani da tanti anni, non corriate il pericolo di mettere a repentaglio la vostra relazione con Geova Dio e di perdere il suo favore. Non pensate di potervi permettere d’assentarvi dalle adunanze di congregazione, o di non stare attenti quando si considerano cose spirituali. (Ebr. 2:1; 10:24, 25) Abbiamo tutti bisogno d’essere spiritualmente vigilanti, di studiare regolarmente la Parola di Dio in privato e insieme ai conservi cristiani, se dobbiamo mantenere il giusto equilibrio cristiano. Né possiamo trascurare la preghiera. La stretta relazione con Dio alimentata dalla regolare comunicazione con lui è assolutamente necessaria per avere equilibrio. Imitate l’esempio di Cristo! Sebbene fosse spiritualmente la persona più forte che ci fosse sulla terra, fu costante nella preghiera, particolarmente l’ultima notte della sua vita umana. Se vogliamo mantenere l’equilibrio spirituale, dobbiamo fare altrettanto.
TENETE LO SGUARDO RIVOLTO AL PREMIO
25. Che cosa aiutò Gesù a mantenere l’equilibrio?
25 Ciò che aiutò Gesù a mantenere l’equilibrio spirituale fu il tenere al primo posto nella mente la gioia di piacere al suo Padre celeste e di ricevere il Suo dono della vita eterna. Perciò siamo esortati: “[Guardate] attentamente il principale Agente e Perfezionatore della nostra fede, Gesù. Per la gioia che gli fu posta dinanzi egli sopportò il palo di tortura, disprezzando la vergogna, e si è messo a sedere alla destra del trono di Dio”. (Ebr. 12:2) Per mantenere l’equilibrio, seguite dunque l’esempio di Gesù! Tenete lo sguardo rivolto al privilegio di onorare il vostro Creatore e di ricevere il Suo premio della vita!
26. Perché non è sempre facile mettere al primo posto gli interessi di Dio nella nostra vita?
26 Comunque, può non essere sempre facile tenere gli interessi di Geova Dio, che è invisibile, al primo posto nella nostra vita. Questo avviene specialmente quando in questo mondo vi sono tante visibili attrazioni. Per esempio, il denaro e le molte cose allettanti che con esso si possono comprare. Molti cristiani hanno perduto l’equilibrio a causa dello sfrenato desiderio di cose materiali. (2 Tim. 4:10) Hanno mancato di imitare Gesù Cristo, che mise sempre al primo posto gli interessi del Padre suo. Infatti, Gesù diede così completamente un posto secondario alle sue comodità personali che una volta disse: “Le volpi hanno tane e gli uccelli del cielo hanno dove posarsi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove adagiare la testa”. — Luca 9:58.
27. Quale eccellente esempio fu dato da Mosè e da Davide?
27 Anche il patriarca Mosè diede un eccellente esempio mettendo l’adorazione di Dio al primo posto nella sua vita. Fu allevato come figlio della figlia di Faraone, senza dubbio godendo della magnificenza del palazzo reale di quel potente governante dell’antichità. Tuttavia, Mosè scelse il biasimo come servitore di Geova Dio anziché tutti i tesori d’Egitto. Perché? Il racconto biblico dice: “Poiché rimase saldo come vedendo Colui che è invisibile”. (Ebr. 11:23-27) Sì, la sua attenzione era rivolta al suo invisibile Dio, Geova. Mantenendo la giusta relazione con Geova, Mosè poté avere esemplare equilibrio spirituale. Egli riconobbe che tutto appartiene a Geova, e che gli uomini possono solo darGli in cambio adorazione e devozione. In seguito, il salmista Davide ebbe la stessa veduta equilibrata, e scrisse: “Ho posto Geova continuamente di fronte a me”. — Sal. 16:8.
28. A quale conclusivo ammonimento dovremmo diligentemente dare ascolto?
28 Per mantenere il giusto equilibrio cristiano, anche noi dobbiamo avere questa veduta. Questo è necessario specialmente ora che da ogni parte vi sono tante attrazioni materiali. L’attribuire a una qualsiasi di esse troppa importanza può far perdere l’equilibrio. Tenete dunque lo sguardo rivolto alle cose di sopra, al vostro invisibile Dio, e non fate delle egoistiche occupazioni materiali il vostro principale interesse. (Col. 3:2) Sì, per mantenere l’equilibrio cristiano e ottenere il premio della vita eterna, imitate l’esempio di Gesù Cristo, che vi lasciò “un modello, onde seguiate attentamente le sue orme”. — 1 Piet. 2:21.
[Note in calce]
a World History, The Story of Man’s Achievements, 1962, Habberton, Roth e Spears, pag. 117.
b M’Clintock and Strong’s Cyclopædia, Vol. 1, pag. 834, osserva relativamente alla posizione dei primi cristiani riguardo al sangue: “Erano così alieni dal bere sangue umano, che per loro era illegale perfino bere il sangue di animali irrazionali. Numerose testimonianze in questo stesso senso si trovano nelle epoche successive”.
[Immagine a pagina 172]
Pietro, perduto l’equilibrio, rinnegò il Signore