Siate resi attivi dallo spirito di Geova
“Il vero Dio è colui che mi cinge strettamente di vitale energia”. “Geova è la mia forza”. — Sal. 18:32; 28:7.
1. Che cosa dovrebbero aver l’interesse d’apprendere le persone riflessive di tutto il genere umano, e perché?
PER SECOLI gli uomini han lottato e sono morti nello sforzo di recare pace e felicità permanente fra questo mondo dilaniato dalle guerre. Ma non v’è stata una sola organizzazione che sia potuta pervenire a questa ambita mèta, salvo una unica eccezione. Questa eccezione è il gruppo chiamato testimoni di Geova. Anche l’unità di pensiero e azione è stata grandemente desiderata ma non conseguita da nessuna società di persone eccetto i testimoni di Geova. Dimorando e lavorando felicemente insieme in pace e unità, i testimoni di Geova hanno mostrato sincero amore gli uni per gli altri indipendentemente dalla loro individuale origine razziale, nazionale, sociale o religiosa. Anche questo è qualche cosa da tempo desiderato ma mai manifestato da nessun altro gruppo. Certamente, dunque, apprendere in che modo e con quale potere o forza questo unico gruppo ha conseguito queste desiderabilissime condizioni dovrebbe essere del massimo interesse per tutte le persone riflessive del genere umano.
2. Osservando i testimoni di Geova, che cosa trascurano i capi mondani?
2 Molto spesso i capi religiosi e altri, mentre osservano questi successi e la rapida crescita dei testimoni di Geova, non riconoscono il potere mediante cui ciò avviene. Per esempio, un ecclesiastico, John A. O’Brien dell’Università di Notre Dame, dichiarò: “I testimoni hanno avuto il sorprendente aumento del 2.300 per cento in 25 anni, in paragone con l’aumento medio del 74 per cento delle altre 254 chiese. . . . Se noi cattolici avessimo avuto una media uguale, avremmo guadagnato a Cristo non solo le centinaia di milioni di persone senza chiese d’America ma anche quelle del mondo intero”. — Extension del gennaio 1959; Our Sunday Visitor del 16 dicembre 1956.
3. A che cosa attribuisce il popolo di Dio il suo successo?
3 Con ogni umiltà di mente e di cuore i testimoni di Geova (chiedetelo ad uno qualsiasi d’essi) prontamente confessano che con la propria capacità di pensare e con la propria forza non avrebbero potuto mai acquistare questa lodevole reputazione. Solo rivolgendosi a Geova l’Onnipotente per la forza necessaria, e ricevendola da questa vera Fonte di ogni energia dinamica e vigorosa forza, è stato possibile fare ciò che il suddetto autore disse “è senza parallelo nella storia moderna”. Ma in che modo questi umili Testimoni ricevono assistenza, forza e vitalità divina?
4, 5. (a) Perché è importante avere un cuore buono? (b) Che relazione vi è fra lo studio della Bibbia e il ricever forza da Geova?
4 Si devono prima soddisfare certe condizioni per ricevere la forza di Geova; essa non viene automaticamente. Per cominciare, bisogna avere un cuore buono. Nessuno può avere lo spirito di Dio se i motivi del suo cuore sono egoistici, se cerca di sfruttare tale spirito per guadagno commerciale o se brama questo spirito per la popolarità che gliene potrebbe personalmente derivare. (Atti 8:17-22) Chi è orgoglioso o prende piacere in atti di empietà non si può aspettare di ricevere lo spirito da questa santissima Fonte. Bisogna essere umili e ammaestrabili.
5 Con tale buona condizione di cuore si ha quindi il buon terreno in cui seminare l’accurata conoscenza della volontà e del proposito di Geova rivelati dalla sua Parola, la Sacra Bibbia. (Luca 8:5-8, 15) Mosè e Gesù dichiararono entrambi che il solo pane non è sufficiente per vivere; per avere da Dio vitalità e forza bisogna alimentare cuore e mente della Sua Parola. Perché Giosuè fosse “coraggioso e molto forte”, Geova gli disse: “Questo libro della legge non si diparta dalla tua bocca e leggilo sottovoce giorno e notte”. “La parola di Dio”, aggiunge l’apostolo Paolo, “è vivente ed esercita potenza”. (Deut. 8:3; Matt. 4:4; Gios. 1:7, 8; Ebr. 4:12) Questa vivificante Parola di Dio rende il credente forte in fede, speranza e amore, e “il più grande di tutti è l’amore”. Così preparati possiamo compiere opere potenti e sopportare le tragedie della vita. “L’amore non viene mai meno”. Esso “sopporta ogni cosa” e “tollera ogni cosa”. — 1 Cor. 13:7, 8, 13.
6, 7. Quali esempi mostrano che l’associazione con l’organizzazione di Geova è essenziale per ricevere il suo spirito?
6 Dallo studio della Parola di Dio si comprende che Geova non dispensa la sua energia dinamica mediante una qualsiasi organizzazione che asserisca d’esser religiosa. Né Dio ha relazione con gli individui indipendentemente dalla sua organizzazione, che simbolicamente chiama sua moglie, la “madre” di tutti i dedicati a Dio. (Gal. 4:26) Egli ha sempre avuto sulla terra il Suo canale di comunicazione per mezzo del quale opera il suo spirito. Ricordate che Maria e Aaronne cercarono di oltrepassare questo canale e perciò quasi perdettero le loro vite? Solo dopo essere stato battezzato dal rappresentante di Geova, ricevette Gesù lo spirito santo e la forza che gli permisero di compiere le sue potenti opere. (Num. 12:1-16; Matt. 3:16; Atti 10:38) Per mezzo di questo spirito santo Gesù aiutò quelli ch’erano associati a lui a capire la verità, ed essi poterono quindi ricevere il potere di ‘guarire malati, risuscitare morti, purificare lebbrosi, cacciare demoni’. In tal modo è posto in risalto l’importanza dell’associazione con l’organizzazione di Geova. — Matt. 10:8; Luca 24:45; 1 Cor. 2:10.
7 Come nel passato, così anche oggi Geova ha sulla terra la sua visibile organizzazione mediante cui rivela la Sua volontà. Quest’organizzazione è anche necessaria per integrare gli sforzi che tutti i cristiani fanno in molte nazioni onde uno sforzo non sia ripetuto né vi sia mancanza di unità. Per queste ulteriori ragioni, è dunque essenziale l’associazione a questa organizzazione se si vuol ricevere lo spirito di Geova.
8. Che cos’altro è necessario secondo Galati 3:2 per ricevere lo spirito santo di Dio?
8 Ma è questo tutto? È sufficiente acquistare conoscenza e avere associazione con l’organizzazione visibile di Geova per ricevere lo spirito santo di Dio? No, ci vuol altro. “Questo solo voglio sapere da voi: Avete ricevuto lo spirito a motivo delle opere della legge o a motivo dell’ascoltare ubbidientemente per fede?” (Gal. 3:2) Vi dev’essere quindi un “ascoltare ubbidientemente”, che vuol dire la volontà di agire in armonia con ciò che è stato ascoltato. Non mediante le opere morte del vecchio patto della legge, ma mediante l’energica attività derivante dalla fede cristiana, mostriamo a Geova d’esser degni d’avere il suo spirito. Perciò, come fece Gesù, dobbiamo dedicare la nostra vita a Geova e battezzarci, per ricevere il suo spirito.
9. È corretto implorare Geova di renderci attivi col suo spirito?
9 Nello stesso tempo in cui si fanno i suddetti passi, bisogna ardentemente chiedere lo spirito di Geova. Non tacete; fate la vostra richiesta. A questo proposito il fedele credente è fortunatissimo, poiché con la preghiera può comunicare direttamente col suo Creatore, la vera Fonte di ogni forza. Gesù disse: “Poiché chiunque chiede riceve, e chiunque cerca trova e a chiunque bussa sarà aperto. . . . se voi, benché siate malvagi, sapete come dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre dal cielo darà spirito santo a quelli che glielo chiedono!” Non esitate dunque ad implorare il Padre celeste per avere bastante forza e potenza da compiere la sua volontà, giacché egli può “fare più che sovrabbondantemente al di là di tutte le cose che domandiamo e pensiamo”. Perciò Paolo, cercando la forza divina per la chiesa primitiva, la chiese in preghiera. “Piego le mie ginocchia dinanzi al Padre”, egli scrisse, “affinché vi conceda secondo le ricchezze della sua gloria di divenir potenti nell’uomo interiore con la potenza del suo spirito”. — Luca 11:10-13; Efes. 3:20, 14, 16.
10. Versa Geova in abbondanza il suo spirito sia sulle “altre pecore” che sul “rimanente”?
10 Siccome la maggioranza dei lettori di questa rivista appartengono alla classe delle “altre pecore” menzionate da Gesù (Giov. 10:16), esse desidereranno particolarmente sapere se Geova dà forza agli appartenenti alla classe delle “altre pecore’’ come la dà all’unto “rimanente” del corpo di Cristo. Entrambe le classi, il “rimanente” e le “altre pecore”, hanno gli stessi problemi, non è vero? Non hanno entrambe le classi responsabilità simili? Non sono gli uni e gli altri compagni nella stessa opera, nelle stesse difficili condizioni? Entrambe le classi hanno pertanto lo stesso bisogno di ricevere forza divina dallo spirito santo. È impensabile che l’Iddio di giustizia ponga in svantaggio una classe trattenendo il suo spirito, mentre nello stesso tempo lo dà in abbondanza all’altra classe. E rammentate come i fedeli uomini dell’antichità, benché non fossero della classe dell’unta “chiesa”, furono ciò nondimeno tanto ripieni di spirito santo da scrivere le ispirate Scritture. Essi furono anche in grado di abbattere templi pagani, uccidere leoni e orsi, guarir lebbrosi e perfino risuscitare morti. Similmente oggi gli appartenenti alla classe delle “altre pecore” hanno il privilegio di compiere molte imprese potenti con l’aiuto della forza attiva di Geova.
11. Quali fattori determinano quindi se uno è qualificato per ricevere lo spirito di Geova?
11 Il fattore che determina quindi se uno è qualificato per ricevere lo spirito santo non è la sua destinazione, ma piuttosto la sua maturità spirituale e la sua attitudine mentale. Un individuo può essere disposto a ricevere lo spirito e a seguirne la guida più di un altro che potrebbe spegnere lo spirito, non camminando interamente secondo la sua direttiva. Se una persona agisce contrariamente a questa guida divina gli può accadere quello che accadde al re Saul, di cui è scritto: “E lo spirito di Geova si dipartì da Saul”. Che terribile disgrazia per chiunque, perdere lo spirito di Geova! Saul, come Giuda Iscariota, morì suicidandosi. E questo può succedere a chiunque non stia attento, sia egli della classe dell’unto “rimanente” o delle “altre pecore”. — 1 Sam. 16:14.
MANIFESTAZIONI DELLO SPIRITO DI GEOVA
12. Quali sono i tre aspetti dell’elettricità che illustrano appropriatamente il potere dello spirito santo?
12 Non possiamo vedere l’energia; ma, quando è impiegata, possiamo facilmente vedere i risultati che produce. Quando l’energia dinamica di Geova, quantunque invisibile, fa agire gli uomini, noi possiamo prontamente riconoscerne gli effetti. Sotto questo aspetto lo spirito santo di Geova è stato paragonato all’elettricità, che può servire per illuminare o come mezzo di comunicazione o come potente forza per compiere una grande quantità di lavoro. Non possiamo vedere se una persona è ripiena di spirito santo semplicemente guardandola come non possiamo vedere se nei fili di rame della corrente elettrica passa energia o no. Semplicemente guardando una batteria, non si vede se è carica o no.
13. Quale prova abbiamo per mostrare che lo spirito di Geova è un potente strumento che ci illumina?
13 Come l’elettricità serve a illuminare, così lo spirito di Geova può illuminare e chiarire la Parola di Dio in questi tempi di tenebre. (Sal. 119:105; Gioe. 2:28) Che intendimento e guida vengano solo dallo spirito santo si comprende quando si osservano la confusione e la generale mancanza d’intendimento nelle varie organizzazioni religiose di questo mondo. Esse sono cieche al fatto che il regno di Dio è l’unica speranza del genere umano. Non comprendono che il Re di questo regno ha assunto il potere e ora regna nei cieli. Non vedono appressarsi rapidamente la distruzione dell’attuale sistema di cose governato dal Diavolo. Non capiscono che il promesso paradiso letterale è molto vicino. Sono del tutto cieche a tali rallegranti verità, perché son rivelate solo dallo spirito di Geova. — 1 Cor. 2:9, 10.
14. Nell’universale e strenua guerra nella quale sono impegnati i cristiani, quale funzione compie lo spirito santo?
14 Se non vi fossero i complessi sistemi di comunicazione elettrica sarebbe impossibile agli ufficiali comandanti dirigere le manovre di grandi eserciti in proporzioni mondiali. La stessa cosa accade nella guerra alla quale prendono ora parte i cristiani in tutta la terra. Se non vi fosse lo spirito di Geova, non vi sarebbero le continue emanazioni d’istruzioni né vi sarebbe sufficiente forza per le terribili battaglie a distanze ravvicinate col nemico. — 2 Cor. 10:4-6; Efes. 6:11, 12.
15. Quali opere di forza poterono compiere Noè, Sansone e altri quando ne ricevettero l’energia dallo spirito di Geova?
15 Gigantesche macchine azionate dall’elettricità producono ciò che l’uomo da solo non sarebbe in grado di fare. In modo simile, la potenza di Geova può far compiere agli uomini ciò che altrimenti non potrebbero. Guidati dallo spirito di Dio, Noè e i suoi figli, benché non fossero costruttori di navi per mestiere, ebbero molto successo nella costruzione di un enorme riparo dalla tempesta. In seguito, quando venne il tempo di costruire il sacro tabernacolo nel deserto, si legge: “Vedete, il Signore [Geova] ha chiamato per nome Besaleel, figlio di Uri, figlio di Hur, della tribù di Giuda, lo ha riempito dello spirito di Dio, di saggezza, d’intelligenza e di perizia in qualsiasi lavoro, per concepire disegni da eseguire in oro, in argento e in rame e per incidere pietre da incastonare, per intagliare il legno, per eseguire qualsiasi lavoro d’arte”. Questo spirito di Geova diede a un uomo altrimenti normale, chiamato Sansone, la capacità di compiere soprannaturali opere di forza. — Eso. 35:30-33, Na; Giudici 13:25; 14:6, 19; 15:14.
16. Quale parte ebbe lo spirito di Geova nella composizione delle profezie bibliche?
16 Come poterono gli scrittori biblici scrivere profezie senza la minima inaccuratezza? L’apostolo Pietro risponde, dicendo: “Poiché in nessun tempo fu profezia recata dalla volontà dell’uomo, ma degli uomini parlarono da parte di Dio mentre erano sospinti dallo spirito santo”. Senza la guida di questa forza di Geova sarebbe stato del tutto impossibile a Daniele predire 2.500 anni prima gli avvenimenti di questo ventesimo secolo, ma quando fu sospinto dal potere della previdenza divina questo profeta di Geova descrisse la “guerra fredda” che ora imperversa fra i blocchi delle nazioni orientali e occidentali in maniera tanto realistica come i titoli dei giornali dei nostri giorni. — 2 Piet. 1:21.
17. Ai giorni di Gesù e degli apostoli, come fu miracolosamente manifestata l’energia dinamica di Geova?
17 Se Gesù e gli apostoli avessero dovuto provare l’origine divina del cristianesimo, avrebbero dovuto manifestare poteri soprannaturali, e questo essi fecero. Di Gesù il racconto storico dice: “Gli si avvicinò allora una gran folla che aveva con sé zoppi, storpi, ciechi, muti e molti altri ammalati; li posero ai suoi piedi ed Egli li guarì; di modo che la folla restava ammirata nel vedere che i muti parlavano, gli storpi erano guariti, gli zoppi camminavano, i ciechi vedevano; e dava gloria a Iddio d’Israele!” (Matt. 15:30, 31, Na) Quale meravigliosa manifestazione dell’energia dinamica di Geova! Questo stesso potere divino fu conferito anche agli apostoli. “E chiamati a Sé i dodici suoi discepoli, [Gesù] diede loro potere sopra gli spiriti immondi, per cacciarli e guarire ogni malattia ed ogni infermità. Essi sono i Dodici che Gesù inviò, dopo aver dato loro queste istruzioni . . . Guarite i malati, risuscitate i morti, mondate i lebbrosi, cacciate i demoni; gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”. In seguito, alla Pentecoste, si legge: “Furono tutti ripieni di spirito santo e cominciarono a parlare in diverse lingue, come lo spirito dava loro di esprimersi”. — Matt. 10:1, 5, 8, Na; Atti 2:4.
18. Mediante la guida dello spirito di Geova, quali sono alcune cose compiute dal suo popolo nei tempi moderni?
18 Adempiuto lo scopo di stabilire fermamente il cristianesimo come istituzione divina, la elargizione dei doni miracolosi dello spirito per la guarigione fisica degli uomini cessò alla morte degli apostoli, ma lo spirito santo di Geova quale soccorritore per il suo popolo ha continuato ad operare fino a questo giorno. Quelli che per molti anni sono stati con la società del Nuovo Mondo dei testimoni di Geova conoscono bene l’opera di questo spirito di Dio, poiché esso è stato in realtà la forza stimolatrice e propulsiva che ha promosso la loro opera. Nessun uomo né gruppo di uomini può prendersi il credito dell’unificata opera di predicazione dei testimoni di Geova, compiuta in proporzioni mondiali in 181 paesi e territori. A nessun uomo si può dare il credito delle meravigliose rivelazioni di verità bibliche. Le decisioni dell’organizzazione teocratica, l’opera della Scuola Biblica Torre di Guardia di Galaad, la disposizione della Scuola di Ministero del Regno, la costruzione e l’ampliamento di stamperie in molte parti del mondo, tutte queste cose e molte altre ancora certo non sono state fatte solo mediante la facoltà di pensare e la previdenza di creature umane. Le grandi vittorie legali che son divenute così numerose e che hanno difeso e legalmente stabilito la vera adorazione sulla terra sono invero vittorie di Geova. Il suo spirito ha diretto tutta quest’opera, compresa la singolare attitudine del suo popolo contro i trincerati trasfusori di sangue. Certamente sarebbe impossibile arginare senza la guida dello spirito di Dio la furiosa ondata di scherni, derisioni e sfavorevoli “consigli” di sinceri parenti e rispettosi professionisti. No, tale adamantina fermezza a sostegno della santità del sangue non è da attribuire alla semplice ragione e alla guida di uomini. Ogni lode e credito va alla guida dello spirito di Geova.
19. Che cosa significa peccare contro lo spirito di Dio, e perché questo è pericoloso?
19 Altre manifestazioni dello spirito santo di Geova comprendono la disassociazione e l’esecuzione di criminali, come, per esempio, Kore, Datan, Abiram, Achan, Giuda Iscariota, Anania e Saffira. Di questi ultimi due la Bibbia dice che ‘fecero i falsi’ allo spirito santo di Dio. Si dovrebbe prestare molta attenzione per non peccare mai contro lo spirito di Dio. Ai giorni di Gesù, i Farisei fecero proprio questo, rigettando i miracoli divini e rigettando in tal modo l’aperta manifestazione dell’opera dello spirito. Noi dobbiamo invece sottometterci lietamente, senza opporci né resistere alla sua guida e ai suoi consigli. Non ostacolate né limitate mai lo spirito, operando contro la sua attività o agendo contrariamente alle sue istruzioni. — Num. 16:1-35; Gios. 7:1-26; Matt. 27:3-10; Atti 5:3.
20. Dove si trova il frutto dello spirito di Geova, e perché?
20 “Il frutto dello spirito”, dice Galati 5:22, 23, “è amore, gioia, pace, longanimità, benignità, bontà, fede, mitezza, padronanza di sé”. Dove si trova oggi tale delizioso frutto? Tra i numerosi rami delle società di questo mondo? Naturalmente no! Ivi si trovano frutti molto fradici: odii, guerre, pregiudizi, menzogne, furti, immoralità, ecc. In contrasto, si riscontra che solo la società del Nuovo Mondo dei testimoni di Geova produce il bel frutto dello spirito di Geova. Questo non è un segreto. Gli osservatori mondani vedono quest’aperta manifestazione dello spirito santo; ma, per quanto sembri strano, non sono tutti spinti a far parte di questa unificata e felice organizzazione. Alcuni che si sono sorpresi della pace, dell’armonia e dell’unità dell’organizzazione visibile di Geova hanno effettivamente combattuto contro ciò che han visto e di cui si son meravigliati e contro ciò che solo l’energia dinamica di Geova può aver prodotto. Essi appartengono alla stessa categoria degli ipocriti Farisei, che peccavano contro lo spirito di Dio, e questo peccato è imperdonabile. — Matt. 12:32; Ebr. 6:4-6; 10:26.
VINTO IL COMUNISMO CON LA FORZA DI GEOVA
21, 22. Da dove ricevono i testimoni di Geova la forza necessaria per sostenere la persecuzione comunista, e con quali risultati?
21 Un’altra prova che lo spirito di Dio rende attivo il suo popolo è data dal modo in cui esso ha potuto resistere alla sostenuta persecuzione dei governi totalitari. Con le parole del salmista questi perseguitati testimoni di Geova cantano: “Dio è per noi un rifugio ed una forza, un aiuto sempre pronto nelle distrette. Perciò noi non temeremo, anche quando fosse sconvolta la terra, quando i monti fossero smossi in seno ai mari, quando le acque del mare muggissero e schiumassero, e per il loro gonfiarsi tremassero i monti”. — Sal. 46:1-3, VR.
22 In questa guerra contro gli empi elementi totalitari, il popolo di Geova attinge continuamente la sua forza alla Fonte celeste, dicendo: “L’Iddio che mi cinge di forza . . . Tu m’hai cinto di forza per la guerra”. (Sal. 18:32, 39; 2 Sam. 22:2, 3, 40, VR) Così preparati, i testimoni di Geova che sono al di là della cortina di ferro, sebbene non abbiano contatto coi loro fratelli d’altre parti del mondo, mostrano tuttavia d’essere molto superiori in perseveranza, vitalità e forza dinamica dei loro brutali tormentatori. L’opera affidata loro da Dio continua a crescere e a prosperare, con piena sorpresa e costernazione dei tirannici dittatori.
23. Ora, dopo avere attentamente considerato i fedeli testimoni di Geova, a quale conclusione sono indotte a pervenire le persone riflessive?
23 Voi, persone riflessive di tutto il genere umano, guardate da vicino i testimoni di Geova. Osservate come hanno infranto tutte le divisive barriere nazionali, razziali, sociali e religiose. Notate la loro armonia e unità nell’attività e nella forma di adorazione. Guardate come sono oggetto della perversa opposizione del mondo intero e come continuano a mantenere la loro integrità nella prova. Prestate attenzione alla prosperità della loro organizzazione e al loro aumento di numero. Considerate il loro consumante zelo e amore per il regno di giustizia di Geova. Ponderate attentamente tutto questo e certamente saprete che una potente forza invisibile, sì, lo spirito santo di Geova, rende attivo questo popolo. È una dimostrazione di “unità di spirito” in spettacolari proporzioni mondiali! — Efes. 4:3.
24. (a) Se non per forza militare né per forza umana, da dove viene la forza del cristiano? (b) Per quale superiore ragione i ministri di Dio devono confidare nella forza che Geova elargisce?
24 Tutto questo è comunque ciò che Geova predisse molto tempo fa: “Non per potenza né per forza, ma per lo spirito mio, dice l’Eterno [Geova] degli eserciti”. Ecco perché l’apostolo Paolo attribuì la propria forza alla potenza di Geova, dicendo: “Io posso ogni cosa in virtù di colui che mi dà forza”. Quindi nessun servitore di Geova confidi mai nella propria forza né nel vigore di altri uomini, ma, piuttosto, “se alcuno serve, serva come dipendendo dalla forza che Iddio fornisce; perché in tutte le cose Dio sia glorificato”. — Zacc. 4:6, VR; Filip. 4:13; 1 Piet. 4:11.
25. Quali grandi benedizioni ricevono ora pienamente tutti quelli che son resi attivi dallo spirito di Geova?
25 Poiché i suoi dedicati ministri fanno ogni cosa per lodare e glorificare Geova, egli, a sua volta, conferisce loro molte benedizioni. Fra queste benedizioni sono la gioia e la felicità. Pur avendo “accettato la parola fra molte tribolazioni”, avete fatto questo “con gioia dello spirito santo”, dicono le Scritture. (1 Tess. 1:6) Inoltre, vi è la promessa: “Felici gli uomini la cui forza è in te . . . Essi andranno di energia vitale in energia vitale”. Questa gioia e felicità non è una superficiale gaiezza suscitata dai “comici” del mondo. Anzi, essa viene da un sincero, profondo, interiore sentimento di soddisfazione e contentezza che si prova anche se sulle gote scendono lagrime di dolore fisico a causa di spietate battiture in un’ammuffita prigione dalle pareti antiacustiche. È la felicità che provano quelli che rendono felice il cuore di Geova, quelli che partecipano alla rivendicazione del suo eccelso Nome e della sacra Parola. — Sal. 84:5, 7; Prov. 27:11.