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Cercasi un messaggeroLa Torre di Guardia 1972 | 1° settembre
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proprie idee indipendenti. Né riconosce quelli che professano di servirlo e nello stesso tempo si associano a religioni che insegnano dottrine secondo Dio disonorevoli. Nessuno può servire due padroni, asserendo d’essere un adoratore di Dio e immischiandosi nella politica, nei movimenti radicali e in altri progetti di questo mondo. (Matt. 6:24) Gesù Cristo, principale rappresentante di Geova, disse: “Non chiunque mi dice: ‘Signore, Signore’, entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli”. — Matt. 7:21.
È importante che ogni individuo sulla terra identifichi il gruppo che Geova ha incaricato come suo “servitore” o messaggero. Dobbiamo riconoscere e capire l’avvertimento che esso reca. Dobbiamo agire secondo l’avvertimento di salvaguardare la nostra vita, poiché siamo in un pericolo così grave come quello che minacciò la vita dei cittadini di Gerusalemme allorché quella città fu prossima alla distruzione. Per questa ragione i prossimi numeri de La Torre di Guardia considereranno ulteriormente l’identità e l’opera del messaggero incaricato da Geova come rivelò la visione che Egli diede ad Ezechiele.
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Domande dai lettoriLa Torre di Guardia 1972 | 1° settembre
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Domande dai lettori
● Come potevano i chiamati alla vita celeste ricevere immeritata benignità “riguardo a Cristo Gesù prima dei tempi di lunga durata”, come indica II Timoteo 1:9? — U.S.A.
Naturalmente, sarebbe stato impossibile che persone ricevessero immeritata benignità molti secoli prima della loro nascita. Comunque, Geova Dio preordinò una classe di persone (ma non gli specifici individui che l’avrebbero formata) perché divenissero eredi di un regno celeste. Essendo questo il suo proposito, era come se fosse stato compiuto e quindi si poteva dire che questa classe di persone aveva ricevuto immeritata benignità “prima dei tempi di lunga durata”. Romani 4:17 dice di Geova: “[Egli] chiama le cose che non sono come se fossero”. Questo può dunque essere un modo di guardare la cosa.
L’espressione “prima dei tempi di lunga durata” si riferisce evidentemente a un periodo di considerevole durata, benché indeterminato. Comunque, altre scritture ci permettono di stabilire in maniera più specifica il tempo inteso. Nella sua lettera agli Efesini, l’apostolo Paolo scrisse: “Egli [Dio] ci elesse unitamente a lui prima della fondazione [ka·ta·bo·leʹ] del mondo, affinché fossimo santi e senza macchia dinanzi a lui nell’amore. Poiché egli ci preordinò all’adozione a sé come figli per mezzo di Gesù Cristo, secondo il beneplacito della sua volontà, . . . fummo anche assegnati come eredi, in quanto fummo preordinati secondo il proposito di colui che opera tutte le cose secondo il modo che la sua volontà consiglia”. — Efes. 1:4-11.
Il termine greco per fondazione (ka·ta·bo·leʹ) che ricorre in questo brano significa letteralmente “gettare o mettere giù” e può significare il piantare seme nel concepimento umano. Infatti, in Ebrei 11:11 il termine è reso appropriatamente “concepire”. Leggiamo: “Per fede anche Sara ricevette il potere di concepire seme, quando aveva passato il limite d’età”. È chiaro che si fa riferimento al fatto che Abraamo ‘gettò giù’ seme umano per generare un figlio e Sara ricevette quel seme per essere fecondata.
In quanto alla “fondazione del mondo”, Gesù Cristo mise in relazione questo avvenimento con Abele, dicendo: “Onde il sangue versato da tutti i profeti dalla fondazione del mondo sia ridomandato a questa generazione, dal sangue di Abele al sangue di Zaccaria”. (Luca 11:50, 51) Pertanto si parla di Abele come se fosse vissuto alla “fondazione del mondo”. Essendo Abele figlio di Adamo ed Eva, la “fondazione del mondo” si riferisce ovviamente al tempo in cui la prima coppia umana generò figli, producendo così un mondo del genere umano. Dovette dunque essere dopo che Adamo
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