Significato delle notizie
Polizze assicurative per il clero
● Negli Stati Uniti molti ecclesiastici stanno stipulando polizze assicurative per proteggersi da azioni legali intentate dietro accusa di imperizia. “Un tempo l’idea di far causa a un pastore probabilmente ripugnava alla maggioranza delle persone”, dice un assicuratore. “Ma oggi la professione è stata scossa dalle notizie di azioni legali intentate di recente”. Per esempio, si dice che una chiesa metodista o luterana su quattro e due chiese episcopali su cinque abbiano stipulato questo tipo di polizza.
Pare che questa tendenza abbia avuto inizio quando un ecclesiastico consigliò a una donna che aveva problemi coniugali di separarsi dal marito. Il coniuge si infuriò al punto di spararle. In seguito però i due si riconciliarono e insieme fecero causa al pastore per aver consigliato male la donna.
Gli ecclesiastici incontrano questi problemi perché spesso sono inclini a dare consigli basati sulla “sapienza umana” anziché sulle “parole spirituali” della Bibbia. (I Cor. 2:13) Da saggio consigliere, l’apostolo Paolo disse di ‘predicare la parola’ di Dio. I consigli basati su di essa non danno motivo di intentare azioni legali. — II Tim. 4:2.
Sesso dopo morti?
● Elisabeth Kübler-Ross, psichiatra di origine svizzera, divenne famosa per le sue ricerche e un suo libro sul soggetto della morte. Si convinse anche che molte esperienze narrate da persone rianimate dopo essere clinicamente morte dimostrano che “quando si muore ci si disfa semplicemente del corpo, più o meno come una farfalla che esce dal bozzolo”. Secondo la rivista “Time”, la psichiatra si è ora unita a Jay Barham, uno spiritualista che “fa delle sedute spiritiche che includono rapporti sessuali fra i partecipanti ed ‘entità’ del mondo spirituale”. Barham sostiene che queste “entità”, per materializzarsi, ricorrono alla clonazione usando cellule del suo corpo.
“Le entità provano un insolito interesse per il sesso”, osserva “Time”. Che le sensuali “entità” di Barham siano vere o una burla, la Bibbia rivela che in ogni caso gli “spiriti” contattati tramite le sedute spiritiche non sono persone decedute. Sono gli stessi esseri soprannaturali, avidi di sesso, che vollero possedere delle donne ai giorni di Noè, e che si materializzarono per prendere in moglie “quelle che fra tutte piacquero loro di più”. — Gen. 6:1, 2, versione di F. Nardoni.
Avendo Dio impedito loro di assumere ancora forme umane dopo il Diluvio, questi malvagi “spiriti in prigione” o demòni sono stati costretti da allora a servirsi di intermediari umani per attuare i loro scopi depravati. Dio avvertì pertanto: “Non si dovrebbe trovare in te nessuno che . . . consulti un medium spiritico né chi predìca gli avvenimenti per mestiere né alcuno che interroghi i morti”. — I Piet. 3:19, 20; Deut. 18:10-12; vedi anche II Pietro 2:4; Giuda 6.
“Paradiso” perduto
● Secondo un dispaccio della United Press International, qualche tempo fa un insegnante inglese vinse oltre un miliardo di lire, e fece i piani per andare in pensione e “spendere, spendere, spendere.” Nel frattempo continuò a insegnare. Ma sei mesi dopo aver vinto l’inaspettata fortuna l’insegnante morì per un attacco cardiaco, prima ancora di aver avuto la possibilità di spendere una sola lira.
Questo illustra la veracità della parabola di Gesù sul ricco che faceva progetti per godere un felice futuro. “Prenditi riposo”, diceva a se stesso, “mangia, bevi, rallegrati”. Ma il ricco della parabola non aveva tenuto conto di un tipo di ricchezza ancora più importante. Come risultato, “Dio gli disse: ‘Irragionevole, questa notte ti chiederanno la tua anima. Chi avrà quindi le cose che hai conservate?’ Così sarà dell’uomo che accumula tesori per se stesso ma non è ricco verso Dio”.
L’esperienza ha più volte mostrato che, anche quando vivono per poter spendere i loro soldi, quelli che divengono inaspettatamente ricchi spesso hanno problemi e frustrazioni, anziché la vita di agi e di tranquillità che immaginavano. Inoltre, solo ‘essendo ricchi verso Dio’ si può aver fiducia in un futuro non offuscato dalla prospettiva della morte, perché, come disse Gesù, “anche quando una persona ha abbondanza la sua vita non dipende dalle cose che possiede”. — Luca 12:15-21.