Significato delle notizie
Linguaggio ‘discriminatorio’?
● Una commissione di studio del Consiglio Nazionale delle Chiese d’America (NCC) esorta ad eliminare dalla Bibbia i termini ‘discriminatori’ per quanto riguarda i sessi. Il gruppo sostiene che nella Bibbia i riferimenti di genere maschile a Dio “sono semplici inconvenienti dovuti ai limiti del linguaggio umano”. E aggiungono: “Pensiamo sia il caso di parlare di Gesù Cristo come progenie di Dio [anziché “Figlio di Dio”] e siamo convinti che si debbano trovare alternative all’espressione Figlio dell’uomo”. Raccomandano di modificare in tal senso la “Revised Standard Version”, pubblicata a cura dell’NCC.
Ma i riferimenti di genere maschile a Dio e a Cristo sono davvero “semplici inconvenienti dovuti ai limiti” delle lingue bibliche originali? Ebbene, Dio stesso si paragona a un “marito” per illustrare la sua relazione con Israele (Isa. 54:5; Ger. 31:32), e allude a una simile relazione con la sua celeste organizzazione o “donna”, la “Gerusalemme di sopra”. (Gen. 3:15; Riv. 12:1-6; Gal. 4:26) In senso figurato anche Cristo è paragonato a uno “sposo”, a un “marito”, come se avesse una “moglie”. (Giov. 3:28, 29; II Cor. 11:2; Efes. 5:22-33; Riv. 21:9) Difficilmente tali riferimenti possono essere classificati come “limiti del linguaggio umano”.
Incoerenza
● “Sono sconcertato dal modo di pensare schizofrenico [inteso come incoerenza] dei medici americani”, scrive Leroy Howell, anch’egli medico, in una lettera inviata ad “American Medical News” (un notiziario medico). Howell spiega che in un recente numero la rivista aveva riferito in merito alla posizione assunta dal consiglio di disciplina dell’Ordine dei medici americani “secondo cui è contrario all’etica professionale che un medico pratichi o faccia praticare un’iniezione letale a un omicida” come esecuzione della pena capitale. Eppure, fa notare, proprio nel numero successivo “American Medical News” riferiva che “uno dei direttori della Facoltà americana di Ostetricia e Ginecologia era indignato per la decisione del governo federale di non sostenere più le spese degli aborti di bambini, che non hanno mai fatto del male a nessuno”.
In modo analogo un altro dottore scrive in merito alle lagnanze dei medici per il rifiuto governativo di sostenere le spese di alcuni aborti. Questi medici sembrano essere convinti che le madri abbiano il “diritto” di disfarsi dei loro bambini non ancora nati. Ma, chiede il medico, “il fatto che qualcosa possa essere un diritto significa forse che debba essere finanziato dallo stato? Io ho il diritto di comprarmi una casa. Significa forse che debba pagarmela lo stato? Penso di no”. Eppure, come detto prima, gli stessi medici che non hanno alcun rimorso ad accettare denaro statale per distruggere milioni di bambini non ancora nati si oppongono, per presunte ragioni morali, all’esecuzione di pochi assassini. Un osservatore potrebbe anche essere indotto a credere che uno degli elementi per decidere se il distruggere una vita sia morale o no sia il fattore economico. — Rom. 13:8-10.
Gesto inutile
● Quando l’estate scorsa Giovanni Paolo II ha visitato uno dei quartieri più poveri di Rio de Janeiro, in Brasile, si è commosso a tal punto, si afferma, da togliersi un anello d’oro che portava al dito e donarlo a favore di quella povera gente. “Per Vidigal [il quartiere povero]”, avrebbe detto al sacerdote Italo Coelho, che lo ha accettato a nome della popolazione. Ma alla fine di agosto l’anello non era ancora servito per aiutare i poveri. Coelho ha ammesso che l’anello si trovava nella chiesa della parrocchia che include anche Vidigal. Se non che la chiesa è situata “a Leblon, uno dei più ricchi quartieri di Rio”, afferma il “New York Times”.
L’anello sarà mai venduto per aiutare i poveri? “Non lo venderemo. Questo è poco ma sicuro”, risponde il sacerdote.
La situazione ci ricorda la parabola di Gesù sul “ricco” che “tutti i giorni banchettava lautamente” mentre il povero mendicante di nome Lazzaro era “bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco”. Non solo molti noti esponenti religiosi hanno uno stile di vita opulento come quello del “ricco” e dalla loro ricca “mensa” offrono ai poveri semplici briciole, come l’anello papale, ma, ciò che è più grave, non hanno seguito lo stesso criterio nell’aver cura della fame spirituale del popolo? Anziché solido “cibo” biblico, spesso hanno offerto solo le briciole di cerimonie appariscenti e dichiarazioni politiche. — Luca 16:19-22, versione cattolica della CEI.