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Approfittate della parte finale dell’“anno di buona volontà”La Torre di Guardia 1971 | 15 maggio
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sopportazione. Dovremmo approfittarne in armonia con lo scopo per cui è mostrata, cioè la nostra salvezza. Abbiamo verso noi stessi il dovere di considerare la domanda posta dall’apostolo Paolo ai professanti cristiani di Roma: “Disprezzi tu le ricchezze della sua benignità, della sua sopportazione e della sua longanimità, perché non sai che la benevola qualità di Dio cerca di condurti al pentimento?” (Rom. 2:4) È urgente che ora decidiamo e agiamo a questo riguardo, poiché oggi ci avviciniamo alla fine dell’“anno di buona volontà” di Geova.
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Diamo prova d’essere “uomini di buona volontà”La Torre di Guardia 1971 | 15 maggio
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Diamo prova d’essere “uomini di buona volontà”
1. (a) Che cosa dissero unitamente un esercito di angeli celesti alla nascita umana di “Cristo il Signore”? (b) Che cosa indica che oggi tali “uomini” devono essere pochi, e quale domanda sorge dunque?
ALLA nascita umana di “Cristo il Signore”, che doveva essere l’Unto per “proclamare l’anno di buona volontà da parte del nostro Dio”, un esercito di angeli celesti dissero unitamente: “Gloria a Dio nei luoghi altissimi, e sulla terra pace fra gli uomini di buona volontà”. (Luca 2:13, 14) Indubbiamente, nel corso dei diciannove secoli trascorsi da allora fino a questo giorno gli “uomini di buona volontà” sono stati pochi. Sono stati gli “uomini che [Dio] favorisce” (Moffatt), gli uomini che hanno la buona volontà o il favore di Geova Dio. Devono essere stati davvero pochi, perché, particolarmente dall’anno 1914 E.V. finora, c’è stata poca pace sulla terra e sempre più persone rivelano di non avere “la pace di Dio che sorpassa ogni pensiero”. (Filip. 4:7) In questo giorno inoltrato come possiamo dunque divenire “uomini di buona volontà” di Dio? Vogliamo esserlo, non è vero?
2. Che specie di lezione dovremmo ricevere dai Giudei del primo secolo E.V., e perché?
2 Dovremmo ricevere una lezione ammonitrice dai Giudei in Palestina nei primi secoli della nostra Èra Volgare. La loro disastrosa esperienza fu non solo storica ma anche figurativa, tipica, e serve da monito. L’ispirato apostolo Paolo dice: “Ora queste cose divennero nostri esempi, . . . Ora queste cose accadevano loro come esempi, e furono scritte per avvertimento a noi sui quali sono arrivati i termini dei sistemi di cose”. (1 Cor. 10:6-11) Certo con la venuta, il sacrificio umano, la risurrezione e l’ascesa di Gesù Cristo al cielo in quel tempo arrivarono i termini dei sistemi di cose, proprio com’è scritto in Ebrei 9:26: “Ma ora si è manifestato una volta per sempre al termine dei sistemi di cose per togliere il peccato per mezzo del sacrificio di se stesso”. Oggi viviamo nel corrispondente termine di un sistema di cose. Questo si vede molto bene dal 1914 E.V., proprio come mostrano senza ombra di dubbio la profezia biblica e gli avvenimenti e le condizioni del mondo. Per avvertimento a noi, dunque, furono scritti nella Bibbia gli esempi tipici.
3. (a) A somiglianza dei Giudei dei giorni apostolici, siamo vissuti nel tempo di che cosa? (b) Quale parte del “segno . . . del termine del sistema di cose” si è avverato in tutto il mondo, da quando e ad opera di chi?
3 Come i Giudei dei giorni apostolici del
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