Dovranno gridare le pietre?
“Se questi tacessero, le pietre griderebbero.” — Luca 19:40, NM.
1. Com’è mostrata la supremazia di Geova?
LA SUPREMAZIA di Geova Dio è resa evidentissima dal suo modo di adempiere i suoi propositi. È Geova che disse: “Sì, io l’ho detto, e lo farò avvenire; ne ho formato il disegno e l’eseguirò”. (Isa. 46:11) Con suo completo agio e sicurezza egli procede nell’adempimento di tutto quello che ha detto di voler fare, esattamente al tempo in precedenza determinato. Uno degli espressi propositi di Geova è il completo abbattimento e la finale distruzione di Satana, l’antico Serpente, insieme a tutta l’organizzazione che ha creata, visibile e invisibile. (Gen. 3:15; Isa. 14:24-27; 2 Piet. 2:9; Giuda 6, 7; Apoc. 20:2) L’Altissimo ha esplicitamente fatto conoscere in che modo e in quale periodo di tempo egli adempirà questo. Quale capo di uomini e nazioni in questo mondo rivelerebbe la sua tattica e il tempo dell’attacco a un nemico? Egli sarebbe considerato stolto, correrebbe il rischio d’essere sconfitto. Ma questo avviene perché nessun capo di questa terra può esser sicuro della sua superiorità. Geova è diverso; la sua superiorità è un fatto. Nessun uragano, nessuna inondazione, o nessun terremoto può farLo ritardare, poiché Egli può controllare tutte queste cose. Nessuna azione che il nemico, Satana, e la sua organizzazione possono intraprendere potrebbe avere la minima probabilità di successo contro le forze che Geova manda. Sia che il nemico attacchi o fugga e si nasconda, nulla impedirà al Giustiziere di Geova, Cristo Gesù, di distruggerlo. (Amos 9:14) Oggi la loro fine è imminente.
2. In che modo Geova ha mostrato misericordia verso quelli che gli hanno fatto opposizione?
2 Sebbene la condanna degli empi fosse suggellata da Geova al tempo della ribellione, finché non venga il tempo stabilito per l’esecuzione di tale giudizio quelli che Geova condannò all’annientamento possono continuare a sedurre e far schiave molte creature che non conoscono l’Altissimo e i suoi propositi e per tal fatto si sono comportate male. In tutto questo tempo Geova è stato paziente con quelli che gli hanno fatto opposizione. Nella sua benignità immeritata egli ha permesso a quelli che son rimasti vittime dell’empia organizzazione di Satana d’acquistar conoscenza dei propositi dell’Iddio Onnipotente e così avere l’opportunità di scampare dalla distruzione col mondo di Satana. (2 Piet. 3:9) Infatti, prima d’intraprendere l’azione per punire i malvagi Geova ha sempre dato loro il dovuto avvertimento. Gesù l’espresse in questi termini: “La sapienza di Dio ha anche detto: ‘Io manderò loro profeti e apostoli’”. (Luca 11:49, NM) A queste si possono aggiungere le esplicite parole di Dio riportate in Geremia 35:14, 15: “Io v’ho parlato, parlato fin dal mattino, e voi non m’avete dato ascolto; ho continuato a mandarvi ogni mattina tutti i miei servitori i profeti per dirvi: — Convertitevi dunque ciascuno dalla sua via malvagia, emendate le vostre azioni, non andate dietro ad altri dèi per servirli, e abiterete nel paese che ho dato a voi ed ai vostri padri”. Come è stato misericordioso Iddio!
3. Quale speciale riguardo fu manifestato verso i discendenti naturali d’Israele mandando Gesù sulla terra?
3 Un atto di misericordia che Dio compì fu l’invio del più grande profeta, Gesù, sulla terra. Questo lasciò una testimonianza che il mondo di Satana è stato incapace di cancellare. Per circa tre anni e mezzo Gesù dedicò tutto il suo tempo e la sua energia all’opera d’informare il popolo intorno al regno di Geova e ai propositi relativi. Egli andò in città e villaggi, spiagge e monti, e dappertutto parlò della supremazia del suo Padre celeste. Egli operò in mezzo ai discendenti d’Israele, un popolo che avrebbe dovuto conoscere Geova e servirLo ma che si era volto a un culto impuro. A questi Israeliti Iddio aveva mandato molte profezie additando Gesù e le cose che avrebbe fatte, ma la maggioranza non volle accettare il Figlio di Dio. Però molti di loro amavano la rettitudine, e diedero perciò ascolto all’avvertimento di Gesù, apprezzando l’adempimento delle profezie che erano state scritte riguardo alla sua venuta. Questi che cambiarono la loro cattiva condotta e seguirono il Figlio ne ebbero grande beneficio; essi si misero nella posizione per acquistare la vita eterna. — Giov. 3:16, 17.
4, 5. Come fu l’attività di Gesù una prova per il popolo del patto di Dio, e che cosa ne risultò per loro?
4 Fu un tempo in cui l’Altissimo mise il popolo del suo patto Israele alla loro più grande prova. Quello che ciascuno faceva sarebbe stato un giudizio personale di se stesso; egli o avrebbe ascoltato il messaggio di Dio o l’avrebbe rigettato. Gesù disse: “Chi non esercita fede è già stato giudicato, perché non ha esercitato fede nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. Ora questa è la base per il giudizio, che la luce è venuta nel mondo ma gli uomini hanno amato le tenebre piuttosto che la luce, perché le loro opere eran malvage”. (Giov. 3:18, 19, NM) Né vi era alcun dubbio al riguardo. Molti ebbero un finale giudizio di distruzione a causa delle loro azioni malvage, come Gesù dichiarò schiettamente: “Serpenti, progenie di vipere, come sfuggirete al giudizio della Geenna?” (Matt. 23:33, NM) Costoro non diedero ascolto al messaggio di Dio portato da Gesù, quindi esso divenne una testimonianza finale per loro.
5 D’altra parte, alcuni di quelli che credettero alla predicazione del Figlio di Dio determinarono di seguire il Maestro, e intrapresero l’opera di diffondere per lungo e per largo il messaggio che insegnò. Discepoli di Gesù furono da lui mandati a predicarlo. (Matt. 10:5; Luca 10:1) Molti accompagnarono Gesù mentre viaggiava e insegnava, avendo lo speciale privilegio d’essere con Gesù Cristo mentre era nella carne umana.
6, 7 (a) Verso la fine del suo ministero terrestre quali profezie adempì Gesù davanti a tutto il popolo? (b) Avrebbe potuto qualcuno impedirne l’adempimento?
6 Secondo il proposito profeticamente espresso da Dio, Gesù non doveva continuare indefinitamente il suo ministero sulla terra. Per esempio, il profeta Daniele, nell’ultima parte del capitolo 9, fece menzione del tempo esatto in cui il Messia doveva essere “soppresso” nella morte, e Gesù lo sapeva. Verso la fine del suo ministero terrestre Gesù viaggiava dall’oriente in direzione di Gerusalemme. Egli sapeva che alcune profezie relativamente a lui dovevano ancora essere adempiute, e ci è narrato: “E quando si fu avvicinato a Betfage e a Betania presso alla montagna chiamata Monte degli Ulivi, mandò due dei discepoli, dicendo: ‘Andate nel villaggio che è alla vostra vista, ed entrando vi troverete legato un puledro d’asina sul quale nessuno del genere umano s’è mai seduto. Scioglietelo e conducetelo.’ . . . Perciò quelli che erano mandati si dipartirono e lo trovarono proprio come egli aveva detto loro. . . . Ed essi lo condussero a Gesù, e gettarono i loro soprabiti sul puledro e vi misero sopra Gesù. Mentre egli cavalcava stendevano i loro soprabiti sulla via. Appena si fu avvicinato alla strada sotto il Monte degli Ulivi, tutta la moltitudine dei discepoli cominciò a rallegrarsi e a lodare Dio ad alta voce per tutte le potenti opere che avevano vedute, dicendo: “Benedetto Colui che viene come Re nel nome di Geova! Pace in cielo, e gloria nei luoghi altissimi!” — Luca 19:29-38, NM.
7 Mediante questa poderosa testimonianza pubblica tutto il popolo del paese dovette udire chi era il Re di Geova. Il racconto di Matteo mostra ch’egli entrò in Gerusalemme stessa; si parlava ovunque dell’avvenimento. Così doveva avvenire, poiché era stata data la profezia di Geova: “Esulta grandemente, o figliuola di Sion, manda gridi d’allegrezza, o figliuola di Gerusalemme; ecco, il tuo re viene a te; egli è giusto e vittorioso, umile e montato sopra un asino, sopra un puledro d’asina”. (Zacc. 9:9; si veda pure Sal. 118:22-26) Tale circostanza avrebbe dovuto far rallegrare tutto il popolo della Giudea come mai per l’innanzi. Il loro Re era in mezzo a loro! Ma ne ebbero essi gioia? La maggioranza no; alcuni fecero opposizione a questa pubblica lode a Geova: “Tuttavia, alcuni dei Farisei di tra la folla dissero [a Gesù]: ‘Maestro, rimprovera i tuoi discepoli!’ Ma egli rispondendo disse: ‘Io vi dico: Se questi tacessero, le pietre griderebbero.’ (Luca 19:39, 40, NM) E Gesù aveva ragione; le pietre avrebbero gridato. Era la volontà di Geova; chi avrebbe potuto mutare o impedire tale annuncio? Eppure, questi capi religiosi, i Farisei, si opposero al Re e al regno di Geova e ambirono solo che il loro regime, col quale ingrassavano a spese del popolo in generale, durasse. Geova aveva predetto anche questo.
AVVERTIMENTO DI CONDANNA
8. A causa dell’atteggiamento della maggioranza del popolo, quale profezia pronunziò Gesù, e come si adempì?
8 Il ministero di Gesù sulla terra stava per finire, ma prima che morisse tutti dovevano conoscere il suo messaggio e le sue opere d’amore. Benché una gran folla di suoi discepoli avesse acclamato Gesù come Re, la maggioranza degli Israeliti rigettò lui e il messaggio di salvezza che aveva recato; essi lasciarono che Satana li tenesse nelle tenebre, specialmente per mezzo di pastori religiosi come i Farisei. Se non volevano credere a una poderosa testimonianza come quella ch’era stata allora data ma si attenevano al loro egoistico, malvagio modo di vivere contrario alla via segnata da Dio, che cosa restava per loro? I frutti della loro malvagità si vedono nella profezia pronunziata da Gesù in quel tempo: “E quando giunse a un posto vicino, egli guardò la città e pianse su lei, dicendo: ‘Se tu, anche tu, avessi scorto in questo giorno le cose che hanno a che fare con la pace, ma ora esse sono state nascoste agli occhi tuoi. Poiché verranno su te i giorni nei quali i tuoi nemici edificheranno attorno a te una fortificazione con pali appuntiti e ti circonderanno e affliggeranno da ogni parte, e getteranno a terra te e i tuoi figliuoli dentro di te, e non lasceranno in te pietra sopra pietra, perché tu non hai conosciuto il tempo nel quale sei stata visitata.’” (Luca 19:41-44, NM) Come ulteriore prova che la città era incorreggibilmente malvagia, i discepoli di Gesù che rimasero dopo la sua morte per continuare a recai messaggio di vita furono maltrattati, perseguitati e uccisi. (Matt. 23:33-36) E prima che la generazione vivente in quei giorni spirasse in modo naturale, gli eserciti romani vennero contro Gerusalemme (70 d.C.) e la distrussero completamente, in un tempo di grande sofferenza e perdita di vite.
9. Quali sono alcuni esempi del modo In cui Geova avvertì i malfattori?
9 No, quella non era la prima volta che Geova aveva dato una testimonianza di avvertimento. Ai giorni di Noè ampio avvertimento e avviso era stato dato al popolo prima che venisse il Diluvio. In Egitto i testimoni di Geova, Mosè ed Aaronne, parlarono delle cose che Iddio stava per fare alla nazione, cose che egli realmente fece; e alla fine gli eserciti egiziani trovarono la morte nel Mar Rosso. Prima che la nazione di Dio entrasse nella Terra Promessa, la fama delle potenti opere di Geova si era sparsa per lungo e per largo e gli abitanti del paese ebbero un avvertimento di ciò che doveva avvenire. Gerusalemme fu distrutta nel 607 a.C. dopo molte precedenti dichiarazioni pubbliche dei profeti di Geova.
10. Ha qualcuno tratto beneficio dagli avvertimenti dati?
10 Quelli che entrarono nell’arca ai giorni di Noè furono portati in vita in un mondo nuovo per il fatto che diedero ascolto alla Parola di Geova, ma furono in pochi. (Gen. 9:18) Alcuni che non erano Israeliti credettero in Geova e uscirono con Israele dall’Egitto, e così scamparono in vita per adorare l’Altissimo. Nella Terra Promessa Rahab e la nazione dei Gabaoniti presero posizione per l’adorazione di Geova, e si salvarono la vita. (Gios. 6:25; 9:26) Quelli che fuggirono da Gerusalemme secondo l’autorevole consiglio dei profeti evitarono d’esser distrutti con Gerusalemme, ma si trattò di una piccola minoranza. Queste sono le prove che gli avvertimenti emanati da Geova aiutano quelli che ripongono fede in ciò ch’Egli dice per salvare la loro vita; l’avviso non è dato invano.
11. A qual tempo siamo ora pervenuti, e quale avvertimento vien dato?
11 Ancora una volta il tempo è trascorso per i malvagi che vorrebbero intralciare il sentiero dell’adempimento del proposito di Geova. È giunto il tempo nel quale il nuovo mondo dev’essere introdotto; il Re di Geova Cristo Gesù è stato posto sul trono e la terra dev’essere purificata da ogni ingiustizia e malvagità. E come in passato, Geova fa dare pubblicamente l’annunzio dei suoi propositi per un avvertimento a tutti gli abitanti del paese e per il bene di quelli che desiderano salvare la loro vita. Gesù disse di questo tempo: “E questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata a scopo di una testimonianza a tutte le nazioni, e allora verrà la fine compiuta”. (Matt. 24:14, NM) Sì, oggi i testimoni di Geova sono sulla terra annunziando la buona notizia e notificando a tutti che presto Geova agirà mediante Cristo per distruggere gli empi dalla faccia della terra.
12. Come il popolo riceve il messaggio d’avvertimento?
12 Qual è l’atteggiamento della gente che ode questo messaggio? È molto simile a quello verificato ai giorni di tutti gli altri testimoni di Geova: la maggioranza del popolo ignora oppure si oppone apertamente alla diffusione del messaggio di Dio, mentre una minoranza ascolta, crede e opera per la salvezza e liberazione. Udendo il messaggio di avvertimento del Regno la maggioranza se ne fa beffe oppure ride all’idea che vi sia qualcuno “tanto stupido” da predicarlo. Alcuni lo odono parecchie volte, e a costoro succede quello che successe al popolo dei giorni di Ezechiele: “Ecco, tu sei per loro come una canzone d’amore d’uno che abbia una bella voce, e sappia suonar bene; essi ascoltano le tue parole, ma non le mettono in pratica; ma quando la cosa avverrà — ed ecco che sta per avvenire — essi conosceranno che in mezzo a loro c’è stato un profeta”. (Ezech. 33:32, 33) Costoro pensano infatti che questo non abbia maggiore importanza delle canzoni d’amore che così abbondantemente e ripetutamente ascoltano alla radio. Perciò l’unico mezzo che li convincerà della verità del messaggio di Geova sarà la battaglia d’Harmaghedon, nella quale Geova colpirà i suoi nemici, e questo egli farà di certo. — Ger. 25:32, 33; Apoc. 16:16.
13. Come fu dato il messaggio nei tempi antichi?
13 Quando diamo uno sguardo al passato per esaminare come fu data la testimonianza, troviamo che l’equipaggiamento dei testimoni di Geova fu piuttosto limitato; eppure servì allo scopo. Quasi ogni cosa venne fatta a viva voce, ma sovente Geova fece accadere qualche cosa di spettacoloso, come la costruzione dell’arca, le piaghe sull’Egitto, l’arresto delle acque del Giordano perché la nazione d’Israele l’attraversasse, o i miracoli compiuti da Gesù. Vi furono anche messaggi scritti, come i rotoli contenenti la Parola di Dio che venivano letti al popolo, uno dei quali fu letto in pubblico da Gesù; ma questi non erano a disposizione del pubblico in generale come attualmente lo sono i libri. Geremia diede un messaggio scritto nel rotolo di un libro. (Ger. 36:2) Ma in qualsiasi modo il messaggio fosse pubblicato, esso fu sempre adempiuto. La Parola di Dio si avvera sempre. — Num. 23:19; Ebr. 6:18.
14, 15. Quali vantaggi hanno i testimoni di Geova dei tempi moderni nella diffusione del messaggio in tutto il mondo?
14 Che dire dei testimoni di Geova nei tempi moderni? Oggi vi è un equipaggiamento molto più abbondante che i Cristiani adoperano dando la pubblica testimonianza. La parola è ancora uno dei più efficaci mezzi di predicazione. Con questa abbiamo intendimento di molte delle profezie bibliche, perché ora sono in via d’adempimento e devono esser comprese dai ricercatori della verità. Ora in tutta la terra più che nel passato ci sono persone che sanno leggere, e questo favorisce molto la produzione in massa di Bibbie, libri, riviste, e trattati che contengono il messaggio del Regno. Milioni di Bibbie e pubblicazioni per lo studio biblico sono distribuiti ogni anno dai testimoni di Geova in oltre cento lingue; questo non sarebbe stato possibile nei giorni di Gesù e in quelli precedenti.
15 Poiché è conforme alle parole di Gesù che questo messaggio deve arrivare a tutte le parti della terra in questi “ultimi giorni”, la celerità dei mezzi di comunicazione nella spedizione delle copie stampate del messaggio del Regno si aggiunge a questi vantaggi. Esiste poi un sistema postale mondiale mediante cui la notizia del Regno può circolare. La radio e la televisione sono adoperate in modo limitato dai testimoni di Geova. Il telefono ha pure una parte nella divulgazione della buona notizia.
16, 17. In questi “ultimi giorni” come ha Geova reso possibile a un così gran numero di persone d’essere suoi testimoni, e con quale beneficio per i testimoni?
16 Come avvenne verso la fine del ministero terreno di Gesù una grande moltitudine dei suoi discepoli elevò pubblicamente acclamazioni di lode annunziando la presenza del Re unto, così avviene che nei tempi moderni, mentre l’opera di proclamazione del Regno raggiunge il punto culminante, Geova ha suscitato una gran folla di testimoni per far conoscere i Suoi propositi ai popoli di questo mondo. Essi si troveranno occupati a predicare a viva voce ovunque siano. Vanno di casa in casa, organizzano conferenze pubbliche, distribuiscono riviste e fogli stampati, portano pubblicamente cartelli pubblicitari e tengono studi biblici in case private. Alcuni, quantunque vecchi e infermi, trovano il modo di prender parte alla pubblicazione della buona notizia parlando a quelli che li visitano nelle loro case, scrivendo lettere ad amici e conoscenti, facendo chiamate telefoniche ad amici e a estranei, spedendo il messaggio in forma stampata, oppure leggendolo ad alta voce ad altri malati con i quali starebbero insieme.
17 Così Geova rende possibile a quanti desiderano esser seguaci di Cristo di partecipare all’opera intesa a far conoscere i propositi di Geova. L’invito è stato fatto; la via è aperta per tutti quelli che desiderano unirsi all’opera d’annunzio del messaggio di speranza a coloro che vogliono sopravvivere alla fine di questo mondo prodotto da Satana. In generale la gente mondana osserva tutta l’attività dei Cristiani e la considera stoltezza; ciò non ostante, questa attività fa veramente parte di quanto è richiesto per guadagnare la vita eterna nel nuovo mondo di giustizia. (Rom. 10:10; 1 Cor. 1:18, 21, 25; 1 Tim. 4:16) Chi, dunque, non vorrebbe partecipare alla pubblica proclamazione del messaggio del Regno?
18, 19. Benché siano fatti grandi tentativi per impedire ai testimoni di Geova di dare il messaggio d’avvertimento. che cosa ce lo rende possibile, e che cosa c’incoraggia a continuare a predicare?
18 Mentre il grande punto culminante si avvicina l’antico Serpente si adira e affligge i servitori di Dio con i suoi ostacoli e persecuzioni. (Apoc. 12:17) La gente di questo mondo tenta d’indurre i testimoni di Geova ad abbandonare la loro predicazione; essa tenta di spaventare i servitori di Dio. Ma serbandosi saldi nella fede, fondata sulla conoscenza di Dio, i testimoni di Geova possono perseverare nell’opera di testimonianza. Non vi è proprio nulla da temere. Geova ha dato un Capo e Condottiero in Cristo Gesù ed egli guida ora i testimoni nella loro opera mediante spirito santo. L’organizzazione di Satana e la contesa sono chiaramente definite. Geova ha promesso di provvedere i suoi servitori e di proteggerli. È tempo di considerare la maestà di Geova e tutte le potenti opere che Egli ha compiute e parlarne. (Sal. 145) La lotta diverrà intensa. Quale meravigliosa esperienza sarà il trovarsi proprio in mezzo ad essa e assistere alla vittoria di Geova! “Chi dimora nel ritiro dell’Altissimo alberga all’ombra dell’Onnipotente. lo dico all’Eterno: Tu sei il mio rifugio e la mia fortezza, il mio Dio, in cui confido! Mille te ne cadranno al fianco, e diecimila alla destra; ma tu non ne sarai colpito. Solo contemplerai coi tuoi occhi e vedrai la retribuzione degli empi”. (Sal. 91:1, 2, 7, 8) Allora sarete meravigliati della forza che Geova dà.
19 Dobbiamo sempre credere alle promesse di Geova. Dobbiamo confidare in Lui. Si deve fare completo affidamento sulla Sua Parola di verità. Ecco perché è stata preservata fino ai giorni nostri; le profezie furono scritte per nostro beneficio: “Poiché tutte le cose che furono scritte per l’addietro furono scritte per nostra istruzione, affinché mediante la nostra perseveranza e mediante la consolazione delle Scritture noi abbiamo speranza”. (Rom. 15:4, NM) Se la nostra mente è colma della conoscenza del contenuto delle Scritture saremo forti; sapremo esattamente che cosa fare.
CONTRASTO FRA GEREMIA E URIA
20 (a) Quali due vie si presentano davanti a noi ora? (b) Che cosa fece Uria, e com’è profittevole per noi il racconto della sua condotta?
20 Ora vediamo che vi sono due vie aperte davanti a noi per la nostra scelta: essere fedeli oppure infedeli, coraggiosi o paurosi. Dalla profezia di Geremia dovremmo trarre profitto a questo riguardo. Fu durante il regno del re Joiachim, pochi anni prima della cattività babilonese d’Israele, che due diversi profeti parlarono della vicina caduta di Gerusalemme. Uno di questi fu Uria, figlio di Scemaia. Egli pronunziò il messaggio di Geova contro la malvagità di Gerusalemme, proclamandone la sicura condanna. La sua profezia contro la città e contro il paese fu udita dal re e dai capi di Gerusalemme; il re cercò il modo di far mettere Uria a morte. La notizia dell’intenzione del re pervenne agli orecchi di Uria. Fu una prova per lui per vedere se amava Geova e aveva fede in Lui. La paura s’impadronì della mente di Uria e nel suo spavento il terrorizzato profeta fuggì in Egitto. Egli cercò rifugio in un’altra parte dell’organizzazione visibile del Diavolo, che non gli procurò protezione alcuna. Il re Joiachim mandò uomini in Egitto e ottenne l’estradizione di Uria. Quando l’infedele profeta fu quindi tornato al suo paese natio il re l’uccise di spada e gettò il suo cadavere nel sepolcro del popolo comune. Uria aveva mancato di perseverare sino alla fine nell’opera di testimonianza che gli era stata affidata, perciò perdette la protezione di Geova e fu privato della sua vita. — Ger. 26:20-23.
21, 22. (a) Chi altro recò lo stesso messaggio. e perché non lo disturbò la morte di Uria? (b) Come Geremia è un esempio per gli attuali testimoni di Geova?
21 L’altro profeta che pronunziò il messaggio del giudizio di Geova in quel tempo fu Geremia. Quale effetto avrebbe avuto su di lui l’uccisione di Uria? Sarebbe anche Geremia divenuto pauroso? Geremia aveva incominciato a predicare quando era ancora giovanissimo e passò per molte prove prima che fossero terminati i quarant’anni della sua predicazione con la distruzione di Gerusalemme. La sua conoscenza aumentò col trascorrere degli anni, così pure la sua fede in Geova. Egli predicò in prigione e fuori di prigione. Fu battuto e serrato nei ceppi. Fu minacciato di morte come un sedizioso contro la città e fu processato. Tutto questo avveniva a causa della sua predicazione. Egli predicò ai principi, al clero, al popolo comune e al re. Geremia aveva visto la protezione di Geova su di lui in tutte queste esperienze, cosicché quando Uria fu ucciso Geremia non ebbe nessuna paura. Geova preservò quindi in vita Geremia, perché si doveva ancora predicare contro la malvagia città. — Ger. 26:24.
22 Sebbene la fine di Gerusalemme non fosse venuta un anno o due dopo che Geremia cominciò a predicare, Geremia non si stancò. Egli continuò a dire ciò che Geova gli aveva ordinato di dire, e perciò ebbe sempre ragione. Qualunque attacco gli fosse lanciato, Geremia perseverò nella sua opera dimostrando assoluta fiducia nella potenza che lo sosteneva. C’erano molti schernitori e falsi predicatori che tentarono di denigrare la veracità delle profezie di Geremia, come anche attualmente i falsi profeti e il clero hanno deriso il messaggio dei giudizi di Geova contro il vecchio mondo di Satana. (2 Piet. 3:3) Un notevole esempio di questo fu Anania, che visse nel quarto anno di regno del re Sedechia.
23. (a) Quale messaggio recò Geremia ai giorni di Anania? (b) Che cosa predicò Anania, e come Geova punì quel falso profeta?
23 Geova aveva dato istruzione a Geremia di fare un giogo, di metterselo al collo e di servirsene per far notare al popolo come Geova avrebbe adoperato il re di Babilonia quale esecutore del Suo giudizio per ridurli schiavi. Geremia recò a Sedechia il seguente messaggio di Geova: “Non date ascolto alle parole de’ profeti che vi dicono: — Non sarete asserviti al re di Babilonia! — perché vi profetizzano menzogna. Poiché io non li ho mandati”. (Ger. 27:14, 15) Tuttavia i profeti persistettero, e fra essi Anania. Egli affermò l’esatto opposto di ciò che diceva Geremia, dicendo al popolo che entro due anni gli esiliati che già si trovavano a Babilonia sarebbero tornati e il giogo del re di Babilonia sarebbe stato spezzato. Anania arrivò fino al punto di spezzare il giogo di legno che aveva fatto Geremia. In seguito pervenne a Geremia la parola di Geova, il quale disse che malgrado fosse stato spezzato il giogo di legno Geova lo avrebbe sostituito con un giogo di ferro e tutti avrebbero servito il re di Babilonia, perfino le bestie dei campi. Inoltre Geremia disse: “Ascolta, Anania! L’Eterno non t’ha mandato, e tu hai indotto questo popolo a confidar nella menzogna. Perciò, così parla l’Eterno: Ecco, io ti scaccio di sulla faccia della terra; quest’anno morrai, perché hai parlato di ribellione contro l’Eterno”. (Ger. 28:15, 16) Allora Geova mostrò qual era il profeta ch’egli sosteneva: nel settimo mese di quell’anno Anania morì.
24. (a) In che cosa il racconto profetico relativamente ad Anania trova oggi adempimento? (b) Che cosa fanno ora i testimoni di Geova riguardo ai falsi profeti?
24 Ai giorni di Geremia quei falsi profeti non confidavano in Dio, ma confidavano nell’aiuto dell’Egitto. Similmente oggi i falsi profeti, compresi gli ecclesiastici e i politicanti internazionali, non confidano in Dio, ma confidano nella potenza mondiale, la loro propria potenza, per soddisfare i loro propri egoistici desideri. Come il popolo di Gerusalemme non aveva una giusta idea del peccato che rese necessaria l’esecuzione del giudizio di Geova sopra quella città, così anche oggi il popolo che sostiene la corrotta religione organizzata e le Nazioni Unite non hanno una giusta idea dei peccati di questo malvagio sistema di cose e del fatto che la volontà di Dio esige che chiunque vuole vivere deve volontariamente sottomettersi al governo di Cristo Gesù nel nuovo mondo. Anania profetizzò falsamente e si acquistò l’appoggio del popolo, il quale si lasciò vincere dalle sue seduttrici parole; e così pure oggi gli ecclesiastici e i politicanti del mondo profetizzano falsamente che tutto procederà come per il passato, allo scopo di tenere il popolo nell’ignoranza dei propositi di Dio. Dunque significa una lotta contro questi falsi profeti per i testimoni di Geova continuare a recare il messaggio al popolo affinché abbia l’opportunità di essere informato. La loro opera non è una lotta contro gli uomini, ma una proclamazione della verità, la quale è una lotta contro gli empi sistemi organizzati e diretti dal Diavolo. I testimoni di Geova sanno che Geova farà presto tacere con la morte quelli che oggi profetizzano falsamente il perpetuarsi del sistema di cose del Diavolo. Invero, nessuno può opporsi a Geova con successo.
25. Come Geremia eseguì due specie di opere con la sua predicazione?
25 Quando Geremia cominciò a profetizzare, Geova gli disse: “Ecco, io ho messo le mie parole nella tua bocca. Vedi, io ti costituisco oggi sulle nazioni e sopra i regni, per svellere, per demolire per abbattere, per distruggere, per edificare e per piantare”. (Ger. 1:9, 10) Così il messaggio doveva operare la distruzione delle false profezie e parlare della distruzione dell’empietà, mentre in pari tempo era edificante, suscitando speranza nei cuori di quelli che amano la giustizia. Geremia parlò del nuovo patto che doveva esser formato e della restaurazione del giusto governo di Geova. Egli parlò dell’approvazione di Geova per la fedeltà dei Recabiti, discendenti non Israeliti di Gionadab. Diede assicurazione che il fedele Ebed-melec, l’Etiope, sarebbe stato salvato. Disse a quelli che volevano salvarsi di fuggire dall’empia Gerusalemme, e Geova fece si che venisse tolto l’assedio a Gerusalemme per breve tempo, una buona opportunità di scampare, per quelli che credevano. Sì, la predicazione di Geremia fu un messaggio di speranza per quelli che detestavano la pratica del male e gli uomini scellerati di Gerusalemme; fu un messaggio di liberazione per loro.
26. Quale duplice opera eseguono similmente i testimoni di Geova ora?
26 E in adempimento della profezia i testimoni di Geova compiono oggi una duplice opera, annunziando lo sradicamento e il crollo del malvagio mondo di Satana (Matt. 15:13), insieme con tutte le sue false dottrine, e l’edificazione, di una gran folla di persone nella fede che conduce alla vita. (Apoc. 7:9) I servitori di Geova piantano il messaggio di verità nei cuori degli uomini di buona volontà, studiando la Bibbia con quelli che desiderano apprendere, e questo produce frutto dopo la coltivazione. (Matt. 13:23) Così questi ottengono parole di salvezza e cercano rifugio e vita mediante l’organizzazione di Geova.
NON DEVIARE DAL MESSAGGIO RICHIESTO
27, 28. (a) Quale circostanza avrebbe potuto far dubitare a Geremia delle parole di Geova, ma perché non ne dubitò? (b) Come fu mostrata l’assoluta fiducia di Geremia in Geova e nella Sua parola nell’udienza segreta che ebbe col re?
27 Quando l’assedio di Gerusalemme fu temporaneamente levato, Geremia non pensò che le parole di Geova fossero fallite. Egli continuò a proclamare i giudizi contro Gerusalemme, dicendo: “I Caldei torneranno, e combatteranno contro questa città, la prenderanno, e la daranno alle fiamme”. (Ger. 37:8) Egli persistette nella comunicazione della parola di Geova, dando molti avvertimenti a Sedechia e al popolo. Fra altre false accuse, egli fu incolpato di diserzione al nemico, e fu gettato in una cisterna.
28 Fu verso la fine della sua opera di profezia contro Gerusalemme, mentre era in carcere, che Geremia fu fatto chiamare dal re Sedechia: “Il re Sedechia lo mandò a prendere, lo interrogò in casa sua di nascosto, e gli disse: ‘C’è egli qualche parola da parte dell’Eterno?’” Che cosa avrebbe risposto ora Geremia? Egli si trovava in quel momento alla presenza del più alto governante del paese. Si sarebbe egli improvvisamente spaventato davanti a questo governante? Avrebbe egli temuto che le guardie reali si sarebbero avventate su lui uccidendolo se avesse detto la verità come Geova gli aveva comandato? La Bibbia non rivela la minima esitazione da parte di Geremia: “E Geremia rispose: ‘Sì, c’è’. E aggiunse: ‘Tu sarai dato in mano del re di Babilonia.’” (Ger. 37:17) E perché non avrebbe egli riferito coraggiosamente il messaggio? Geova poteva proteggere Geremia quivi come in qualsiasi altro luogo. Il re Sedechia non si era ravveduto dalla sua infedeltà, egli non aveva pulito Gerusalemme eliminando i bestemmiatori e il culto dei demoni. Perciò il giudizio di Geova restava invariato contro di lui. Geremia non si trasse mai indietro alla presenza del re. Ciò che aveva da dire lo disse intrepidamente. Parlò con chiarezza. Non vi poteva esser dubbio al riguardo. Esso era il sicuro messaggio di Geova!
29. Per la sua fede e lealtà, quali privilegi e benedizioni ricevette Geremia da Geova?
29 Come aveva predetto la sicura parola di Geova, la distruzione di Gerusalemme venne. Geremia ottenne il privilegio di vederla tutta, di sopravvivere ad essa perché fu leale, fedele e coraggioso e continuò a testimoniare sino alla fine. Quale mirabile privilegio fu per lui quello di vedere l’esecuzione dei giudizi di Geova e di vedere come tutto ciò che Geova aveva fatto annunziare servendosi di lui si verificava! Geova lo preservò. Per ordine speciale di Nebucadnetsar, re di Babilonia, il conquistatore, Geremia non fu deportato a Babilonia per servire quivi in schiavitù; ma gli fu concessa completa libertà di rimanere e vivere nel suo paese natìo e gli fu procurato un posto dove avrebbe potuto abitare. — Ger. 39:12, 14; 40:6.
30. (a) Come la profezia di Geremia è adempiuta sugli attuali testimoni di Geova? (b) Che cosa dovremmo imparare noi dal racconto profetico relativo a Uria e a Geremia?
30 In questa profezia di Geremia Geova Dio preannunziò molte delle cose che i testimoni di Geova avrebbero provate in questi ultimi giorni. È di particolare aiuto per i Cristiani di oggi che hanno ordine di proclamare il sicuro messaggio di Geova, perché mostra come essi superano ogni specie di opposizione, sono falsamente accusati di sedizione, son cacciati in prigione, e passano per molte persecuzioni e Geova viene tuttavia sempre in loro aiuto in ogni tempo di bisogno. E questo rinvigorisce la nostra fede, perché la profezia rivela che Geova preserverà i suoi fedeli testimoni come un corpo oltre la battaglia di Harmaghedon introducendoli nel nuovo mondo. È vero, alcuni si mettono sulla via cristiana e poi s’impauriscono per mancanza di conoscenza e fiducia, ricercano invece la salvezza nel moderno Egitto, come si vede nella storia profetica di Uria; e questo dovrebbe esserci d’avvertimento. Siamo fedeli come lo fu Geremia, sempre. Sì, alcuni singoli testimoni fedeli potrebbero perire nella mischia, come testimonianza in onore di Geova, ma questo è a loro profitto; la loro vita futura è garantita, com’è scritto in Apocalisse 2:10, NM: “Non ti spaventare delle cose che sei destinato a soffrire. Ecco! il Diavolo continuerà a cacciare alcuni di voi in prigione affinché siate pienamente messi alla prova, e abbiate una tribolazione di dieci giorni. Dimostrati fedele anche nel pericolo di morte, e io ti darò la corona della vita”.