“Sia fatta la tua volontà in terra” (Trentacinquesima puntata)
Nel capitolo 12 (versetti 1-4) di Daniele, è una parte della stessa profezia iniziata dall’angelo di Geova nel capitolo undicesimo di Daniele. In Daniele 12:1 l’angelo dichiara a Daniele che, nell’ultima serie di conflitti fra il “re del nord” e il “re del sud”, “sorgerà” un principe celeste chiamato Michele che difenderà i figli del popolo di Daniele e assumerà il controllo del governo. Questo sarebbe stato accompagnato dal peggiore tempo di afflizione della storia umana. Le prove bibliche stabiliscono infallibilmente che questo celeste principe Michele è il Figlio di Dio, che discese dal cielo per divenire sulla terra l’uomo Gesù Cristo e che tornò in cielo dopo la sua risurrezione per sedere alla destra del suo Padre celeste. Nel 1914, alla fine dei “fissati tempi delle nazioni”, egli vi assunse il potere di Re, per regnare in mezzo ai suoi nemici.
18. Essendo stato Michele in cielo, quale conoscenza della Scrittura mostrò Gesù, e in mezzo a quale battaglia sapeva di doversi trovare nel suo regno?
18 Michele fu in cielo insieme all’angelo che portò la visione a Daniele. Egli conobbe quindi le profezie del libro di Daniele. Quando fu sulla terra quale uomo, Gesù, unto con lo spirito di Geova, mostrò di conoscere il libro di Daniele. Egli preconosceva che il grande Principe del popolo di Geova avrebbe dovuto assumere il potere del Regno nell’infuriare della battaglia fra i simbolici re del nord e del sud. Perciò, quando gli apostoli della classe del santuario chiesero a Gesù la prova visibile della sua presenza nel Regno alla consumazione del sistema di cose, Gesù rispose in armonia col libro di Daniele. Egli disse: “Si leverà nazione contro nazione e regno contro regno, e ci saranno penuria di viveri e terremoti in un luogo dopo l’altro. Tutte queste cose sono il principio dei dolori d’afflizione. Allora vi daranno alla tribolazione e vi uccideranno, e sarete odiati da tutte le nazioni a motivo del mio nome. . . . Ma chi avrà perseverato sino alla fine è quello che sarà salvato. E questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata a scopo di testimonianza a tutte le nazioni, e allora verrà la fine compiuta. Perciò, quando scorgete la cosa disgustante che causa desolazione, come è dichiarato per mezzo del profeta Daniele, stabilita nel luogo santo (il lettore usi discernimento), . . .” (Matt. 24:7-15) Con questi avvenimenti che cominciarono nel 1914, alla prima guerra mondiale, fra il re del nord e il re del sud, la classe del santuario di Geova avrebbe dovuto sapere che Gesù loro Principe era presente nel regno celeste e che la buona notizia di questo fatto doveva essere predicata in tutta la terra in testimonianza a tutte le nazioni prima della loro fine.
19. Quale ulteriore prova furono per i cristiani l’istituzione della “cosa disgustante” e la loro persecuzione?
19 Nel 1919 la “cosa disgustante che causa desolazione” fu istituita nella forma della Lega delle Nazioni e fu idoleggiata quale espressione politica del regno di Dio sulla terra. In questo i cristiani ebbero l’ulteriore prova che Michele era sorto e che noi eravamo nel “fissato tempo della fine”. Anche la persecuzione che essi cominciarono a subire perché si rifiutarono di idoleggiare questa “immagine della bestia selvaggia” e perché si mantenevano leali all’istituito regno di Dio predicandolo dappertutto fu un’altra prova che eravamo negli ultimi giorni di questo sistema di cose.
20. (a) L’aumento delle tenebre e dell’afflizione internazionale dopo il “principio dei dolori” adempie quale ulteriore profezia di Gesù? (b) Qual è il risultato della caduta delle stelle dal cielo?
20 Quando videro aumentare sulle nazioni le tenebre e l’afflizione dopo quel “principio di dolori d’afflizione” fra il 1914 e il 1918, queste persone savie capirono che s’adempivano la profezia di Daniele e quella di Gesù: “Immediatamente dopo la tribolazione di quei giorni il sole sarà oscurato, e la luna non darà la sua luce, e le stelle cadranno dal cielo, e le potenze dei cieli saranno scrollate. E allora il segno del Figlio dell’uomo apparirà nel cielo, e allora tutte le tribù della terra faranno cordoglio e vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nuvole del cielo con potenza e gran gloria”. (Matt. 24:29, 30) Quando le stelle cadono dal cielo, dove vanno a finire? Su questa terra? Questa terra non potrebbe sostenerne l’urto; non potrebbe contenerle tutte. Quindi non c’è da aspettarsi che ciò avvenga. Tuttavia, se cadessero dal cielo, non sarebbero più delle luci per gli uomini ma scomparirebbero. Questo accrescerebbe le continue tenebre prodotte dall’oscurarsi del sole di giorno e dal fatto che la luna non darebbe luce di notte. Il vecchio mondo diventa tutto tenebroso.
21. Con quali ulteriori particolari Luca riporta la profezia di Gesù, e da quali notizie è confermato il suo adempimento?
21 Il discepolo cristiano Luca dà altri particolari sulla profezia di Gesù circa le prove del suo regno e del “fissato tempo della fine” di questo mondo: “Si leverà nazione contro nazione, e regno contro regno, e vi saranno grandi terremoti e in un luogo dopo l’altro pestilenze e penuria di viveri, e vi saranno paurose visioni e dal cielo grandi segni. Vi saranno pure segni nel sole e nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia delle nazioni, che non sapranno come uscirne a causa del rimbombo del mare e del suo agitarsi, mentre gli uomini verranno meno per la paura e per l’aspettazione delle cose che staranno per avvenire sulla terra abitata; poiché le potenze dei cieli saranno scrollate. E allora vedranno il Figlio dell’uomo venire in una nuvola con potenza e gran gloria”. (Luca 21:10, 11, 25-27) Le notizie che dal 1914 giungono da ogni parte del mondo danno testimonianza all’innegabile adempimento della profezia di Gesù, provando che Michele, il Figlio dell’uomo, è sorto veramente.
22. Nelle “paurose visioni” e nei “grandi segni” dal cielo, quali cose scoperte di recente non devono essere escluse, e quali raggi destano sempre più interesse?
22 Da non escludere nella considerazione delle “paurose visioni” e dei “grandi segni” dal cielo sono le cose nuove che la scienza moderna sta scoprendo e portando all’attenzione del popolo, causando l’agitazione propria e del popolo e suscitando paura. I cosiddetti raggi cosmici si impongono sempre più allo studio scientifico. Solo nel 1911 gli esperimenti scientifici sull’assorbimento dei penetranti raggi gamma del radio dell’aria indussero il dott. V. F. Hess a sospettare che non tutta la ionizzazione dell’aria doveva attribuirsi a questo soltanto. Esperimenti compiuti in seguito mediante palloni permisero di giungere alla giusta conclusione, che vi erano alcune radiazioni molto potenti che venivano dallo spazio; vi erano i raggi cosmici. Con la velocità della luce i raggi cosmici attraversano l’atmosfera terrestre e infine colpiscono la terra, avendo ancora sufficiente energia per penetrarvi ed essere misurabili alla profondità di sessanta metri sotto terra. I raggi cosmici raggiungono l’energia di molti miliardi di volt elettronici. Il sole del nostro sistema solare ha la sua parte in questi raggi cosmici.
23. Secondo le notizie, come il sole del nostro sistema solare ha la sua parte in questi raggi cosmici, e con quali effetti?
23 È stato osservato che la pioggia dei raggi cosmici si è intensificata durante quelle che sembrano macchie di qualche cosa sulla superficie del sole. Di che cosa? A noi sembrano macchie oscure. Le chiamiamo macchie solari. Esse sono in realtà grandi esplosioni d’energia sulla superficie del sole. Nel dicembre 1957, durante l’Anno Geofisico Internazionale, si comunicò che “in recenti mesi” il sole aveva cooperato con gli studi scientifici che si compivano. Come? “Manifestando ciò che si considera come il maggior numero di esplosioni della sua storia conosciuta. . . . In recenti mesi il sole ha raggiunto il massimo di macchie solari del suo ciclo di undici anni. Questo ha prodotto un insolito numero di esplosioni. Si pensa che esse diffondano delle particelle, che colpiscono l’atmosfera terrestre uno o due giorni dopo e causano tempeste magnetiche e altri fenomeni”.a Si comunicò che l’attività delle macchie solari abbia “interrotto le onde della radio e della televisione”. Gli studi hanno mostrato che, insieme alle esplosioni solari, si verificano un improvviso aumento di radiazioni cosmiche e interruzioni radiofoniche. Circa un giorno dopo la comparsa dell’esplosione una tempesta magnetica si verifica in tutto il mondo. Nel periodo della maggiore intensità dei raggi cosmici, alcune zone della terra sono quasi completamente private di comunicazioni radiofoniche. I cavi di piombo per le comunicazioni e per trasmettere energia elettrica sono pure stati completamente bruciati, e le pellicole di raggi X non esposte sono state rese inutili.
24. Che cosa si è osservato circa la fonte di questi raggi cosmici?
24 Qual è la sorgente di questi raggi cosmici? Non le stelle. È stato scientificamente stabilito che l’energia totale di tutte le particelle di raggi cosmici è molto superiore a tutta l’energia che sia mai stata emessa dalle stelle. Pare che i raggi cosmici vengano da ogni direzione con tale grande energia che gli scienziati non sono pervenuti a nessuna spiegazione soddisfacente della loro origine. Quelle dalla massima energia vengono evidentemente da oltre la nostra Via Lattea.
25. Come Geova Dio potrebbe usare questi raggi cosmici per colpire il re del nord e il re del sud, e quali sono altre forze naturali che egli potrebbe usare nella sua opera?
25 Sono stati compiuti studi sull’effetto che i raggi cosmici hanno sulle cellule viventi dei corpi animali, particolarmente rispetto ai disordini mentali. Che effetto produrranno essi sul comportamento degli uomini sopra la terra? Certo il Creatore dei raggi cosmici, Geova Dio, potrebbe usarli per colpire la mente dei suoi nemici, compresi il re del nord e il re del sud, conducendoli al reciproco massacro: “La spada d’ognuno si volgerà contro il suo fratello”. (Ezech. 38:21, VR) In questa profezia Dio avverte che egli impiegherà anche altre forze naturali che sono a sua disposizione, possibilmente una pioggia di antimateria che ha la proprietà di annientare ogni cosa materiale che incontra. Egli avverte tutti gli schernitori che farà un’‘opera insolita’. — Isa. 28:21.
26. Come la luna sta divenendo oggetto di paura per l’uomo, e che cosa l’uomo sente sempre più rispetto allo spazio e ai corpi celesti visibili?
26 Anche la luna è stata oggetto d’interesse scientifico. Gli esperti di missili la vorrebbero trasformare da gentile luminare notturno a oggetto di spaventevoli possibilità. La conquista della luna è divenuta una mèta seria. Non soltanto i razzi “sterilizzati” inviati alla luna e i satelliti che le ruotano intorno osservandone entrambe le facce, ma anche la costituzione di una base lunare che sia presidiata dagli uomini per osservare e dominare tutta la terra! Uno scienziato svedese avvertì i colleghi scienziati di studiare la possibilità che l’esplosione d’una bomba all’idrogeno sulla luna crei disastrose ondate negli oceani terrestri. Tale esplosione creerebbe anche della radioattività sulla luna che ne renderebbe difficile agli esploratori scientifici la futura esplorazione. Checché si dica dei misteriosi “piatti volanti” dei quali si parla, benché le notizie possano essere in gran parte infondate, sin dal 1914 d.C. l’uomo ha veramente sentito orrore sulla terra per lo spazio cosmico e il sole, per la luna e le stelle.
27. Vedendo accadere tali cose, che cosa fanno i seguaci di Gesù e perché?
27 Dovrebbero “tutti coloro che conoscono il loro Dio” condividere l’angoscia delle nazioni e la paura degli uomini in vista di tutte le cose che stanno per abbattersi sulla terra? Niente affatto! Essi sanno che Gesù predisse l’attuale situazione mondiale e disse loro: “Ma quando queste cose cominciano ad avvenire, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina. . . . quando vedrete avvenire queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino”. (Luca 21:28, 31) Oggi, mentre il condannato mondo è preso dalla paura, i seguaci di Gesù, la classe del santuario e la gran folla delle “altre pecore”, nutrono fiducia e alzano con gioia il loro capo. Essi capiscono il glorioso significato di queste cose che vedono accadere. Sanno che Michele, loro grande Principe, è sorto nel regno di Dio ora stabilito. Egli è sorto per liberarli e per vendicare la sovranità universale di Geova.
CAPITOLO XIII
L’ATTUALE FELICITÀ DEL SANTUARIO
1, 2. (a) Come fu predetto da Gesù, quale periodo d’afflizione e cattività vi fu prima che Michele recasse la liberazione? (b) Perché Michele, loro Principe, permise questo e chi furono i liberati?
VI FU un breve periodo di afflizione e cattività prima che il celeste Michele, assumendo il potere del suo regno, liberasse la classe del santuario di Geova. Quando sulla terra fu l’uomo Gesù Cristo, Michele predisse questo nella profezia sulla fine di questo empio sistema di cose. Egli predisse la prima guerra mondiale e disse che i suoi fedeli seguaci sarebbero stati perseguitati e odiati da tutte le nazioni a motivo del suo nome. Alcuni seguaci sarebbero inciampati a causa di questa persecuzione e sarebbero caduti. (Matt. 24:7-12) Questo avvenne mentre la guerra del cielo era combattuta da Michele e i suoi angeli contro Satana il Diavolo e i suoi demoni. Il popolo, del quale il regnante Michele era il grande Principe, si trovò in una costretta prigionia nell’organizzazione visibile del Diavolo sulla terra.
2 Michele, loro Principe, permise la loro persecuzione e la loro dolorosa cattività onde fossero provati, perché si manifestassero due classi fra quelli che pretendevano di seguirlo. Quale felicità fu provata quando Michele, avendo combattuto in cielo la guerra vittoriosa, liberò il suo popolo dal potere del re del nord e del re del sud! Egli liberò la classe del santuario, cioè il rimanente d’essa che era ancora in vita sulla terra, “tutti coloro che si troveranno iscritti nel libro”. — Dan. 12:1, Na.
3. A causa di che cosa furono iscritti i loro nomi, e perché non erano stati cancellati dal libro?
3 Gesù disse una volta ai suoi discepoli: “Rallegratevi perché i vostri nomi sono stati scritti nei cieli”. (Luca 10:20) Essendo stati unti per servire quali simbolici “ventiquattro anziani” dinanzi al trono di Dio in cielo, di essi si parlò come della “congregazione dei primogeniti che sono stati registrati nei cieli”. (Apoc. 4:4; Ebr. 12:22, 23) Quando vennero la persecuzione e la prigionia essi le sopportarono con una fedeltà che non fece cancellare i loro nomi dal libro della memoria di Dio. Nel tempo della felicità indicata dalle profezie di Daniele essi trovarono la via d’uscita.
4. In che modo molti dormivano “nella polvere della terra”, e quando e perché vi fu il comando di svegliarsi?
4 L’angelo di Geova disse a Daniele il risultato della liberazione provveduta da Michele, il Principe celeste: “E molti di coloro che dormono nella polvere della terra si risveglieranno: gli uni per la vita eterna, gli altri per l’obbrobrio, per una eterna infamia”. (Dan. 12:2, VR) A causa delle ingiuste oppressioni della prima guerra mondiale, la classe del santuario e i loro associati furono gettati a terra, allorché il simbolico “piccolo corno”, il “re dall’aspetto feroce”, li abbatté e calpestò, tolse il continuo olocausto di lode a Dio e atterrò il luogo del suo santuario. (Dan. 8:9-11, 23, 24, VR) Essi non furono effettivamente morti e seppelliti, ma Apocalisse 11:1-12 raffigura questi testimoni di Geova Dio come morti, stesi nella via di questa organizzazione mondiale. Erano come addormentati nella morte. Ma vi era del lavoro da fare dopo la guerra, come Michele stesso aveva predetto in Matteo 24:14. Per quest’opera di testimonianza era necessario impiegare il rimanente della classe del santuario. Nel tempo stabilito, nel 1919, Michele, il regnante Gesù Cristo, liberò il suo popolo dell’Israele spirituale, poiché egli era il loro grande Principe. Con “voce di arcangelo” egli emanò il “grido di comando” svegliandoli dal sonno in cui eran caduti in quella degradata condizione di prigionia. (1 Tess. 4:16, 17) Quale fu il risultato?
5. Come alcuni si svegliarono “per la vita eterna”, e quale felicità ne risultò?
5 In quel primo periodo del dopoguerra vi fu un risveglio dallo stato di inattività simile alla morte. Il fedele rimanente della classe del santuario desiderava essere in vita e dedicare le proprie forze, tempo e mezzi alla testimonianza mondiale relativa all’istituito regno di Dio. Questa fu l’attività che avrebbe condotto alla vita eterna nel celeste regno del nuovo mondo di Dio. Svegliandosi e destandosi nell’opera di testimonianza del Regno essi furono i “molti” che si ridestarono alla vita eterna. A causa della loro volontà d’accettare la responsabilità degli interessi terreni dell’istituito regno di Dio, Michele quale dominante Re li stabilì come “schiavo fedele e discreto” preposto “sopra tutti i suoi beni”. Felice in realtà fu questa classe dello schiavo in tale onorevole incarico del servizio del Regno.
6. Come alcuni si svegliarono “per l’obbrobrio, per una eterna infamia”, e quale effetto ebbe questo sui loro nomi?
6 Ma fra i “molti” ve ne furono alcuni che si svegliarono e intrapresero l’attività del dopoguerra, ma questi si svegliarono per “l’obbrobrio, per una eterna infamia”. Questi compresero molti “anziani” delle congregazioni eletti in modo democratico. Essi non vollero assumere la responsabilità degli interessi del Regno, dando testimonianza in tutto il mondo all’istituzione del Regno; e commisero degli abusi contro lo “schiavo fedele e discreto” che compiva tale opera. Cercarono di porre altri contro l’opera di testimonianza di casa in casa e in pubblico. (Atti 20:20, 25) I nomi di tutti questi che passarono all’opposizione furono cancellati dal libro. Essi furon trovati colpevoli di formare la classe ingiuriosa, indolente dello “schiavo malvagio”, furono gettati nelle tenebre di fuori in questo mondo condannato e fu assegnata loro la parte dei religiosi ipocriti, perché piangessero e digrignassero i denti nell’amarezza. Essi ebbero riprovazione, non approvazione. Divennero qualche cosa da aborrire, qualche cosa di disgustante dinanzi a Dio. — Matt. 24:45-51.
7. In che modo i “savi” rifulsero quindi, e come ‘condussero molti alla giustizia’?
7 Preannunciando quelli che si ridestarono per la vita eterna quali testimoni del Regno, l’angelo di Geova proseguì dicendo: “E i savi risplenderanno come lo splendore della distesa, e quelli che ne avranno condotti molti alla giustizia, risplenderanno come le stelle, in sempiterno”. (Dan. 12:3, VR) Questi savi in senso spirituale cominciarono a risplendere di luce celeste perché la gloria di Geova aveva diffuso su di loro il suo fulgore ed essi ubbidirono al suo comando di alzarsi e far risplendere la loro luce. (Isa. 60:1, 2) Con la buona notizia del neonato regno di Dio, essi rifulsero come il sole, il cui calore non può esser nascosto da nulla in tutto il globo. Nelle fitte tenebre di questo mondo essi erano come stelle di luce poiché s’impegnarono in un’opera d’istruzione che recava la Bibbia e le verità del Regno direttamente alle case e alla vita privata delle perdute “altre pecore” facendole volgere alla giustizia, che è l’adorazione e il ministero del vero Dio, Geova. Essi li fecero volgere dall’adorazione dell’abominevole “immagine della bestia selvaggia” o dall’adorare l’idolatra re del nord e il suo Stato.
8. Scorrendo il libro, come predisse Daniele 12:4, in che modo ci troviamo in un tempo più privilegiato di quello di Daniele?
8 Poiché viviamo in questo tempo della fine da che Michele il grande Principe sorse in cielo, siamo in un tempo più privilegiato di quello del profeta Daniele. Mentre Daniele s’avvicinava alla fine del suo libro profetico, l’angelo di Geova gli disse: “E tu, Daniele, tieni nascoste queste parole, e sigilla il libro sino al tempo della fine; molti lo studieranno con cura, e la conoscenza aumenterà”. (Dan. 12:4, VR) A noi che viviamo in questo “tempo della fine” è stato aperto o schiuso il libro di Daniele. Il significato delle sue parole fu celato dal potere di Dio. La spiegazione del libro fu sigillata finché Dio non l’avrebbe schiusa quale grande interprete delle sue profezie. I sinceri cercatori della volontà di Dio che scorrono le parole del libro di Daniele per conoscere la volontà di Dio e osservarla sono ricompensati. La loro conoscenza delle Sacre Scritture aumenta. Con la loro accresciuta conoscenza acquistano più intendimento della volontà e dei propositi di Dio. Questo permette loro d’impartire intendimento a molte altre pecore.
(Continua)
[Nota in calce]
a Secondo una speciale notizia, da Boulder, Colorado, in data 14 dicembre; pubblicata dal Times di New York del 15 dicembre 1957.