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“Io lo risusciterò nell’ultimo giorno”La Torre di Guardia 1979 | 15 febbraio
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da questo sacerdozio di mille anni. All’apostolo Giovanni, che ebbe la visione apocalittica della “grande folla”, fu rammentato che anch’essa apprezza il sangue sparso dall’Agnello Gesù Cristo. L’apprezza come mezzo di purificazione, poiché fu detto a Giovanni: “Questi sono quelli che vengono dalla grande tribolazione, e hanno lavato le loro lunghe vesti e le han rese bianche nel sangue dell’Agnello”. (Riv. 7:14) Sanno che non potrebbero servire Dio in modo approvato nel tempio santo se continuassero a indossare vesti sporche. — Confronta Zaccaria 3:3-10.
27. Pur non avendo bisogno di risurrezione, di quali servizi avranno bisogno durante il millennio?
27 La “grande folla” attribuisce a Dio e all’Agnello Gesù Cristo non la risurrezione dalle tombe commemorative, ma la “salvezza” dalla “grande tribolazione”. È conservata in vita durante quella “grande tribolazione”. Quindi non ha bisogno d’essere ‘risuscitata nell’ultimo giorno’, come quelli di cui si parla in Giovanni 6:54. Tuttavia, durante il millennio avrà bisogno dei servizi del Sommo Sacerdote Gesù Cristo e dei suoi 144.000 sottosacerdoti.
28. Quale “ora” si avvicina per i morti umani redenti e quale opportunità sarà posta davanti a loro?
28 Si avvicina un’“ora” meravigliosa. È “l’ora” in cui Gesù Cristo, come giudice associato a Geova, chiamerà “tutti quelli che sono nelle tombe commemorative” perché ne vengano fuori come suoi redenti. Diverranno tutti sudditi terreni del suo regno celeste, che lo vogliano o no. Sarà posta davanti a tutti loro l’opportunità di ottenere la vita umana perfetta su una terra paradisiaca. — Giov. 5:28, 29.
29. Cosa berranno e mangeranno allora la “grande folla” e gli uomini risuscitati, e quale eccezionale opportunità avrà allora la “grande folla”?
29 Cosa dovranno bere allora i sudditi di Cristo? Cosa mangeranno? La Rivelazione data all’apostolo Giovanni mostra che allora “un fiume d’acqua di vita” uscirà da sotto il trono di Geova Dio e dell’Agnello Gesù Cristo. Da entrambe le parti del “fiume” c’erano “alberi di vita”, che davano frutto ogni mese. Le loro foglie erano per la guarigione delle nazioni. La “grande folla” e i morti risuscitati berranno e mangeranno di questi provvedimenti divini. (Riv. 22:1-3) Valendosi pienamente di tutta questa immeritata benignità che Geova Dio manifesta mediante Gesù Cristo, coloro che hanno apprezzamento e ubbidiscono si assicureranno la “risurrezione di vita”. La “grande folla” di “altre pecore” di Cristo, che non sarà stata risuscitata, avrà allora l’opportunità di continuare a vivere senza mai morire e senza tornare alla polvere della terra.
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Domande dai lettori (1)La Torre di Guardia 1979 | 15 febbraio
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Domande dai lettori
● Quando in futuro Dio risusciterà le persone sulla terra, avranno pressappoco la stessa età e lo stesso aspetto di prima?
Le Scritture non fanno commenti specifici in proposito, ma la ragione e certe indicazioni bibliche lo fanno pensare.
Riguardo alla risurrezione spirituale, la Bibbia fa l’esempio dei semi delle piante e dice: “Dio gli dà un corpo come gli è piaciuto”. Sì, provvede ciò che è appropriato e necessario. (1 Cor. 15:34-44) Possiamo attenderci la stessa cosa riguardo alla risurrezione terrestre.
I racconti biblici delle risurrezioni del passato non fanno minimamente pensare che gli uomini destati fossero molto diversi di età o aspetto. Quando un ragazzo di Sunem morì e fu risuscitato da Eliseo, aveva l’età e l’aspetto che aveva alla morte. (2 Re 4:32-37) Considerate anche la risurrezione di Lazzaro operata da Gesù: era morto da quattro giorni e il suo corpo aveva cominciato a decomporsi. Tornò Lazzaro in vita con un aspetto drasticamente mutato o con parti del corpo decomposte? No, aveva pressappoco lo stesso aspetto di prima. Se no i nemici religiosi ne avrebbero certamente
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