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Esaminiamo gli sforzi della cristianità per l’unificazioneLa Torre di Guardia 1963 | 1° gennaio
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a coloro che credono e insegnano la Parola di Dio e che, come Gesù, sono intrepidi testimoni di Dio e, come lui, fanno conoscere il nome del Padre suo, Geova. — Giov. 18:37; Apoc. 1:5; Isa. 43:10; Giov. 17:6.
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Non sorge profeta dalla Galilea?La Torre di Guardia 1963 | 1° gennaio
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Non sorge profeta dalla Galilea?
“VA’ A nord per la ricchezza, va’ a sud per la saggezza”, diceva un proverbio giudaico del tempo di Cristo. Che cosa lo aveva originato? Il fatto che, sebbene la Galilea, a nord della Palestina, ne fosse la parte più prospera, il tempio, il Sinedrio e la classe colta si trovavano a sud, in Giudea e a Gerusalemme.
Tuttavia tale proverbio non era del tutto giustificato. Certo la Galilea, con i suoi molti centri prosperosi e le fiorenti città, il suo fertile suolo e il suo lago produttivo, abbondava di ricchezze materiali. Però la Giudea e Gerusalemme, malgrado la loro presunzione, non avrebbero certamente potuto vantarsi di eccellere in saggezza. Poiché nella Parola di Dio leggiamo che “il timore di Geova è il principio della sapienza” e che egli “guiderà i mansueti nella giustizia, insegnerà ai mansueti la sua via”, possiamo rilevare che questo più che in Giudea si verificava in Galilea, ove si manifestava la vera saggezza, in quanto il suo popolo era di gran lunga più mansueto ed ammaestrabile e dimostrava un timore di Geova molto maggiore; requisiti questi fondamentali per avere sapienza divina. — Sal. 111:10; 25:9, VR.
Nessuno era più in errore dei presuntuosi Farisei, che, ascoltando Nicodemo dire di Gesù Cristo il Galileo: “La nostra Legge giudica ella un uomo prima che sia stato udito e che si sappia quel che ha fatto?” replicarono con scherno pungente: “Sei anche tu di Galilea? Investiga, e vedrai che dalla Galilea non sorge profeta”. Come si ingannavano deplorevolmente quei Farisei che avevano un così alto concetto di se stessi! Il più grande Profeta che la terra abbia mai visto e che mai vedrà era Galileo. Per giunta, dei dodici apostoli prescelti da questo profeta galileo, gli undici che rimasero erano pure galilei, mentre l’unico che divenne un traditore era giudeo. — Giov. 7:51, 52, VR.
Che cosa spingeva i Farisei a parlare in tal modo della Galilea? V’era dunque tra Giudea e Galilea una differenza tanto sensibile quanto sembra indicare la loro osservazione? In verità una differenza c’era, e sotto molti aspetti Giudea e Galilea, i due maggiori centri della predicazione e dell’insegnamento di Gesù, differivano per clima, ambiente e risorse naturali, prosperità, temperamento e livello culturale del popolo e, cosa più importante di tutte, nel modo in cui i singoli individui reagirono al ministero di Gesù Cristo e dei suoi apostoli. Rilevare tali differenze acuirà il nostro intendimento e la nostra valutazione dei molti dati offerti dal Racconto ispirato concernente la vita di Gesù. Inoltre, queste informazioni forniscono un insegnamento indispensabile
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