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Anziani che presiedono in modo eccellenteLa Torre di Guardia 1976 | 15 gennaio
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altri, in special modo quando questi svolgono un’attività ragionevole. Tuttavia, possono ottenere molti buoni risultati essendo cordiali, gentili, incoraggianti con tutti i componenti della congregazione, lodandoli e stando in loro compagnia. Un modo particolarmente buono per riuscirci è quello di fare amichevoli visite da “proclamatore” non solo ai nuovi interessati, o a quelli considerati spiritualmente deboli, ma a ogni “pecora” del gregge, inclusi quelli che compiono la predicazione in servizio continuo. Anch’essi hanno bisogno dell’opera pastorale e, se sono trascurati, potrebbero allontanarsi dall’ovile. Perciò gli anziani riconoscono il bisogno di accettare e assolvere le loro responsabilità di pastori esposte nella Bibbia.
17. (a) Quale qualità è necessaria nei rapporti con altri? (b) Gli anziani come possono imitare l’apostolo Paolo, seguendo II Corinti 12:15 e I Tessalonicesi 2:8?
17 Gli anziani ‘diventano padri per mezzo della buona notizia’ facendo discepoli. Quindi, sebbene non si facciano chiamare “Padre”, devono esercitare la stessa pazienza, perseveranza e considerazione di un capofamiglia. Un padre di famiglia mostra amore a quelli che sono sotto la sua sorveglianza; non li esaspera ma li edifica. (1 Cor. 4:15; Matt. 23:9) Paolo si distinse a questo riguardo, come mostrano II Corinti 12:15 e I Tessalonicesi 2:8. Gli anziani pertanto sono disposti a farsi in quattro, a incomodarsi o a lasciare che gli altri approfittino di loro. Come pastori, riconoscono che tutto questo fa parte del loro incarico. — Giov. 21:15-17; 1 Piet. 5:2, 3.
18. Gli anziani devono forse accontentarsi del loro attuale servizio, e quale incentivo hanno?
18 Colui che ha conseguito l’incarico di anziano ha forse ancora bisogno di progredire o migliorare? Ci è dato il consiglio di non pensare di noi stessi più di quanto sia necessario pensare, “in modo da avere una mente sana”. (Rom. 12:3) Tutti gli anziani possono dunque continuare a migliorare in questa prima qualità, cioè la facoltà di insegnare accompagnata dall’umiltà. L’anziano si ritiene efficiente ed efficace? In tal caso deve sforzarsi di divenire più efficace nell’insegnamento. Può sempre migliorare anche nel mostrare umiltà. Migliorando, gli anziani (e i servitori di ministero, che aspirano all’incarico di sorvegliante), continueranno a progredire nella capacità di servire gli interessi dei fratelli in armonia con le esigenze di Geova. Saranno anche una benedizione più grande per quelli che ora si associano all’organizzazione di Geova e coloro che camminano in essa. A tutti quelli che prestano servizio senza riserve come sorveglianti del gregge di Dio, diciamo: “Divenite saldi, incrollabili, avendo sempre molto da fare nell’opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana riguardo al Signore”. — 1 Cor. 15:58.
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Le pecore rispondono alla voce del pastoreLa Torre di Guardia 1976 | 15 gennaio
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Le pecore rispondono alla voce del pastore
◆ In una delle sue illustrazioni, Gesù Cristo mostrò che le pecore imparano a riconoscere la voce del pastore e rispondono solo alla sua voce: “Le pecore ascoltano la sua voce; . . . le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce”. (Giov. 10:3, 4) Un viaggiatore che si è recato in Terra Santa ha riscontrato di recente l’accuratezza di tali parole. Egli narra: “Volevamo filmare alcune pecore e cercammo di farle avvicinare. Ma non ci seguivano perché non conoscevano la nostra voce. Sopraggiunse allora un pastorello; non appena le ebbe chiamate lo seguirono. Registrammo su nastro la voce del pastore e poi la riascoltammo. Con nostra grande sorpresa, ora le pecore seguivano anche noi!”
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