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Come si prova la gioia di viaggiareSvegliatevi! 1970 | 8 luglio
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quasi rifornire un grande negozio di macchine fotografiche, valigie, portafogli e guanti. Non è difficile dimenticare le cose quando siete di continuo in partenza da una città all’altra e da un paese all’altro col desiderio di essere in orario per prendere l’aeroplano, ecc. Infatti, è probabile dimenticare quasi ogni cosa in tali condizioni se non si sta attenti. Un autista di tassì a Napoli disse una volta che un regista cinematografico che aveva lasciato un albergo in gran fretta gettò la valigia nel tassi, dicendo di portarlo velocemente all’aeroporto. A mezza strada per l’aeroporto l’uomo gridò: “Ho dimenticato mia moglie!” Al che dovettero tornare indietro, perdendo l’aereo, per trovare che la signora era seduta quietamente nel salone dell’albergo, ad aspettare. Fu difficile convincere l’autista del tassì che dimenticare la moglie non era un avvenimento comune in America.
Il turista che è disposto ad ascoltare, osservare e comprendere troverà che i viaggi sono altamente rimuneratori; in particolar modo sarà disposto a fare un po’ di ricerca prima di partire e a scoprire alcune cose intorno ai paesi che intende visitare. I risultati saranno soddisfacenti.
Ci sono dunque alcune cose fondamentali da tener presente che possono cambiare il viaggio da ciò che potrebbe essere un’esperienza tumultuosa in un avvenimento piacevole:
(1) Ricordate di svolgere completamente il vostro compito, cioè predisponete il viaggio.
(2) Assicuratevi di prenotare l’alloggio e i biglietti per le gite e pagateli in anticipo quando ciò è consigliabile, portando con voi le ricevute e i biglietti.
(3) Nel vostro programma concedetevi abbastanza tempo per gli imprevisti.
(4) Fate un elenco di tutte le cose essenziali e assicuratevi di controllare la lista prima di ogni trasferimento maggiore.
(5) Tenete un taccuino da viaggio, indicando particolareggiatamente in esso il vostro viaggio e le cose che disponete di fare. Usate il taccuino per annotare pensieri ed esperienze.
(6) Imparate a conoscere il sistema di cambio del denaro in ciascun paese in cui predisponete di andare. Cercate anche di imparare a dire alcune parole e frasi basilari in ciascuna lingua.
(7) Non lasciate che ritardi e circostanze impreviste rovinino il vostro viaggio.
Seguendo questi pochi suggerimenti basilari, non potrete che divertirvi.
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Le pecore conoscono la voce del loro pastoreSvegliatevi! 1970 | 8 luglio
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Le pecore conoscono la voce del loro pastore
LA SEGUENTE relazione sull’opera pastorale nel Medio Oriente fa luce in maniera interessante sull’illustrazione di Gesù contenuta in Giovanni 10:2-5, dove egli dice che le pecore conoscono la voce del loro pastore e sono dati loro dei nomi:
“Il pastore moderno . . . ha una meravigliosa memoria, che ritiene il nome di ogni pecora. I greggi hanno a volte parecchie centinaia di capi, eppure ciascuna ha un nome e il pastore lo conosce, e chiama ogni pecora con il suo proprio nome. . . . [Un osservatore] narra di aver osservato i pastori coi greggi sui pendii del monte Ermon: ‘Ciascun pastore . . . addestra la sua pecora a venire alla sua chiamata, a mettersi in ordine, per due o per quattro, in quadrati e in cerchi; una dal cerchio esterno d’un gregge di mille capi verrà quando è chiamato il suo nome’. La pecora riconosce la voce del pastore.
“Un estraneo una volta dichiarò a un pastore siro che la pecora conosceva il vestito e non la voce del loro padrone. Il pastore disse che esse conoscevano la voce. Per darne prova, egli scambiò il suo vestito con quello dell’estraneo, che andò in mezzo alle pecore col vestito del pastore, chiamando le pecore a imitazione della voce del pastore, cercando di condurle. Esse non conoscevano la sua voce, ma quando il pastore le chiamò, benché fosse travestito, le pecore corsero subito alla sua chiamata”. — Orientalisms in Bible Lands, di E. W. Rice, pagg. 159-161.
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