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Abbiate intenso amore gli uni per gli altriLa Torre di Guardia 1976 | 15 febbraio
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l’amore che mostriamo gli uni verso gli altri, e il mondo riconoscerà il segno caratteristico dell’amore.
25, 26. (a) Come opera il vero amore, secondo I Corinti 13:4-7? (b) Perché è così importante amarsi di cuore gli uni gli altri intensamente?
25 In I Corinti 13:4-7, Paolo fa un’eccellente descrizione di come deve operare il vero amore cristiano. Egli dice: “L’amore è longanime e benigno. L’amore non è geloso, non si vanta, non si gonfia, non si comporta indecentemente, non cerca i propri interessi, non si irrita. Non tiene conto dell’ingiuria. Non si rallegra dell’ingiustizia, ma si rallegra della verità. Sopporta ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, soffre ogni cosa”. E poi al versetto 8 l’apostolo aggiunge: “L’amore non viene mai meno”. Devono manifestare tale amore non solo gli anziani e i servitori di ministero, ma tutti i cristiani che oggi si chiamano testimoni di Geova.
26 Sì, come disse Paolo, “l’amore non viene mai meno”. Il cristiano non dovrebbe mai smettere di amare e non c’è limite all’amore né legge che lo possa indebolire. Il vero amore si può mettere in pratica in qualsiasi tempo e in qualsiasi luogo. In Romani 13:8, Paolo disse che l’amore è il solo debito che i cristiani dovrebbero avere gli uni verso gli altri. Oggi la fine di questo sistema si avvicina rapidamente. QUESTO, più di ogni altro, è dunque il tempo d’avere “intenso amore gli uni per gli altri”. (1 Piet. 4:8) Non è forse vero che, come servitori di Dio, speriamo di vivere per sempre gli uni con gli altri? Ne consegue anche che dovremmo volerci amare per sempre. Adesso è dunque il tempo di rafforzare i nostri stretti vincoli di cristiani e di coltivare la capacità di amarci di cuore intensamente, imitando così il nostro amorevole Dio, Geova.
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Guardatevi dall’impurità spiritualeLa Torre di Guardia 1976 | 15 febbraio
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Guardatevi dall’impurità spirituale
DEI SUOI discepoli, Gesù Cristo disse: “Non sono parte del mondo come io non sono parte del mondo”. (Giov. 17:14) Significa questo che i veri cristiani debbano essere eremiti, o evitare qualsiasi contatto con le persone? No, poiché se fosse così dovrebbero uscire dal mondo. (1 Cor. 5:10) Essi “non sono parte del mondo” in quanto non partecipano col mondo alla sua ricerca di potere, ricchezza, piaceri sfrenati e pratiche errate. (Matt. 6:31, 32; 1 Piet. 4:3) Per la maggior parte, hanno lo stesso tipo di occupazioni, indossano abiti simili e provano gioia in molte analoghe forme di svago. Ma non partecipano alle lotte del mondo e ai suoi progetti politici e religiosi per perpetuare l’imperfetto sistema di cose con le sue speranze deludenti.
Se i cristiani si impegnassero nelle immorali, ingannevoli, egoistiche vie del mondo, sarebbero impuri e contaminati agli occhi di Dio. Sarebbero inutilizzabili nella pura adorazione come ‘vasi’ per uso di Geova. — 2 Cor. 6:17; 2 Tim. 2:21, 22.
Allo stesso modo, il cristiano non può ‘sostare ai bordi’ delle vie del mondo, camminando sulla linea di confine del vivere cristiano, e mantenersi puro. Una tale persona è di mente doppia e non è interamente devota a Dio. Diventerà sempre più negligente
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