“Lo seguirono”
“Egli disse loro: ‘Venite dietro a me, e vi farò pescatori di uomini’. Essi, abbandonate subito le reti, lo seguirono”. — Matt. 4:19, 20.
1. Dato che coloro ai quali Gesù parlò, come riportato in Matteo 4:19, 20, abbandonarono subito le loro reti da pesca, quali domande è logico sorgano nella mente?
DEV’ESSERCI stato qualcosa in quest’uomo che camminava lungo la riva del mar di Galilea, per indurre quattro laboriosi pescatori ad abbandonare la loro occupazione e seguirlo. Questi pescatori avevano mai visto o udito prima quest’uomo? Sapevano chi era? Sì! Erano ben preparati ad andare quando giunse la chiamata: “Venite dietro a me, e vi farò pescatori di uomini”. Come avvenne ciò?
2, 3. (a) Chi disse Giovanni Battista che era Gesù, e come poteva Giovanni Battista sapere ciò? (b) Come Giovanni indicò a due suoi discepoli chi era Gesù, e come Andrea indicò a suo fratello chi era Gesù?
2 Quest’uomo, Gesù, era stato battezzato l’anno precedente (29 E.V.) da Giovanni Battista. A quel tempo Giovanni vide lo spirito santo scendere dal cielo e rimanere su questo Gesù. Perciò in seguito disse ai suoi uditori: “Ho reso testimonianza che questi è il Figlio di Dio”. (Giov. 1:34) Giovanni parlò giustamente, perché il racconto ci dice: “Ed essendo stato battezzato, Gesù uscì immediatamente dall’acqua; ed ecco, i cieli si aprirono, ed egli vide lo spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. Ed ecco, vi fu una voce dai cieli che disse: ‘Questo è il mio Figlio, il diletto, che io ho approvato’. Gesù fu quindi condotto dallo spirito nel deserto per esser tentato dal Diavolo. Dopo aver digiunato per quaranta giorni e quaranta notti, ebbe fame”. (Matt. 3:16–4:2) Ora tre tentazioni furono poste astutamente da Satana davanti a Gesù. Comunque, Gesù Cristo rimase fedele al suo Padre celeste, e infine disse: “Va via, Satana! Poiché è scritto: ‘Devi adorare Geova il tuo Dio, e a lui solo devi rendere sacro servizio’”. — Matt. 4:10.
3 Dopo questa esperienza Gesù andò verso Giovanni Battista, e fu del tutto naturale per lui additare Gesù e dire: “Ecco, l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo!” Il giorno dopo due di questi pescatori galilei incontrarono Gesù. Come? Quel giorno “Giovanni stava di nuovo con due suoi discepoli, e visto camminare Gesù disse: ‘Ecco, l’Agnello di Dio!’ E i due discepoli [di Giovanni] lo udirono parlare, e seguirono Gesù”. Il pescatore Andrea fu uno dei due che dissero a Gesù: “Rabbi, . . . dove stai?” “E stettero con lui quel giorno”. Quindi Andrea “trovò prima il proprio fratello, Simone, e gli disse: ‘Abbiamo trovato il Messia’ (che, tradotto, significa: Cristo). . . . Gesù, guardandolo, gli disse: ‘Tu sei Simone, figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa’ (che si traduce Pietro)”. Il giorno dopo Gesù desiderò partire per la Galilea. “E [trovò] Filippo”. Egli era della stessa città di Andrea e Pietro. — Giov. 1:29, 35-44.
4. Chi desideravano conoscere i discepoli di Giovanni, e perché?
4 “Da questo vediamo che i discepoli di Giovanni volevano conoscere Gesù e lo conobbero. Almeno due pescatori, a cui Gesù disse in seguito: “Vi farò pescatori di uomini”, lo incontrarono la prima volta al fiume Giordano. Molti sapevano ciò che aveva detto Giovanni di Gesù, che era il Figlio di Dio, il Messia. Era del tutto naturale, dunque, che volessero udire ciò che aveva da dire Gesù. Facciamo un po’ di cammino con Gesù e vediamo che cosa fa dopo aver prima conosciuto Andrea e Pietro e Filippo e altri discepoli.
5. Come Gesù manifestò la sua gloria ai discepoli a Cana di Galilea?
5 Gesù partì dalla valle del Giordano superiore e andò a Cana di Galilea, dove aveva luogo una festa nuziale. La madre di Gesù era lì e Gesù e i suoi discepoli furono pure invitati a questa celebrazione di matrimonio. Accadde così che venne a mancare il vino, e Gesù compì qui il suo primo miracolo, cambiando l’acqua in vino. Questo miracolo fu il “principio dei suoi segni, e rese la sua gloria manifesta; e i suoi discepoli riposero la loro fede in lui”. (Giov. 2:1-11) Tutte queste cose erano accadute durante i primi sei mesi dal battesimo di Gesù nel fiume Giordano.
6. Che cosa fece Gesù al tempo della Pasqua del 30 E.V. a Gerusalemme, come dice il racconto biblico?
6 Ora è il tempo della Pasqua nella primavera dell’anno 30, e Gesù va a Gerusalemme. In questa città santa egli mostrò la sua indignazione verso coloro che trasformavano la casa del suo Dio in un luogo di commercio. “Trovò nel tempio quelli che vendevano bovini e pecore e colombe e i cambiatori di denaro ai loro posti. E fatta una sferza di corde, scacciò dal tempio tutti quelli che avevano pecore e bovini, e versò le monete dei cambiamonete e rovesciò le loro tavole. E disse a quelli che vendevano le colombe: ‘Portate via di qua queste cose! Smettete di fare della casa del Padre mio una casa di mercato!’ I suoi discepoli si ricordarono che è scritto: ‘Lo zelo per la tua casa mi divorerà’”. — Giov. 2:13-17; Sal. 69:9.
7. (a) Quali interessanti informazioni riferì Gesù al Fariseo Nicodemo? (b) Che cos’è quindi narrato che ebbe luogo nel paese giudaico?
7 Quindi una notte Gesù ricevette un visitatore, Nicodemo, un Fariseo che era ansioso di udire ciò che aveva da dire questo insegnante da Dio. Fra le altre cose, Gesù indicò che “Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figlio, onde chiunque esercita fede in lui non sia distrutto ma abbia vita eterna. Poiché Dio ha mandato il suo Figlio nel mondo . . . perché il mondo sia salvato per mezzo di lui”. (Giov. 3:16, 17) Egli mostrò ulteriormente che la fede nel vero Dio è necessaria e che “chi fa ciò che è vero viene alla luce, onde le sue opere siano rese manifeste, poiché sono state compiute in armonia con Dio”. (Giov. 3:1-21) Dopo questa interessantissima adunanza notturna “Gesù e i suoi discepoli andarono nel paese giudaico, e ivi egli trascorse tempo con loro e battezzava. Ma anche Giovanni battezzava a Enon, presso Salim”. “Come il Signore ebbe saputo che i Farisei avevano udito che Gesù faceva e battezzava più discepoli di Giovanni — benché, in realtà, Gesù stesso non facesse nessun battesimo ma i suoi discepoli — lasciò la Giudea e partì di nuovo per la Galilea”. — Giov. 3:22, 23; 4:1-3.
8, 9. Come attestò Giovanni Battista che i seguaci di Gesù dovevano continuare a crescere, e quale importante messaggio cominciò ora Gesù a proclamare?
8 Le persone e i religionisti osservarono questa grande attività, perché ora i discepoli di Gesù battezzavano e Giovanni Battista battezzava ancora. Ma essi osservarono che ora molti di più seguivano Gesù. Infatti, alcuni discepoli di Giovanni dissero che ‘tutti andavano da Gesù’. Giovanni spiegò molto attentamente che egli non era il Cristo ma che era mandato davanti al Cristo. Poi Giovanni fece una dichiarazione molto significativa, che mostrò il suo vero, genuino amore per Gesù, il Cristo o Unto: “Chi ha la sposa, è lo sposo. Comunque, l’amico dello sposo, quando sta ad ascoltarlo, prova molta gioia a motivo della voce dello sposo. Questa mia gioia è stata perciò resa piena. Egli deve continuare a crescere, ma io devo continuare a diminuire”. — Giov. 3:25-30.
9 Gesù accrebbe effettivamente i suoi discepoli e molti Giudei lo seguivano. “Or dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, predicando la buona notizia di Dio e dicendo: ‘Il tempo fissato è compiuto e il regno di Dio si è avvicinato. Pentitevi e abbiate fede nella buona notizia’”. (Mar. 1:14, 15) Matteo lo conferma, poiché dice: “‘Il popolo che sedeva nelle tenebre ha visto una gran luce, e in quanto a quelli che sedevano in una regione d’ombra di morte, su loro è sorta la luce’. Da allora in poi Gesù cominciò a predicare, dicendo: ‘Pentitevi, poiché il regno dei cieli si è avvicinato’”. — Matt. 4:16, 17.
10. Come mostrò Gesù alle persone nella sinagoga di Nazaret quale doveva essere la sua opera sulla terra?
10 Ora l’opera pubblica di Giovanni era compiuta. Egli aveva annunciato colui che doveva continuare a crescere, e dopo l’imprigionamento di Giovanni, Gesù cominciò immediatamente ad annunciare il messaggio inerente al regno di Dio. Quindi andò a Nazaret e lesse il suo incarico da Isaia, capitolo sessantunesimo, a tutti quelli che erano nella sinagoga in giorno di sabato. “E gli fu consegnato il rotolo del profeta Isaia, ed egli, aperto il rotolo, trovò il luogo dov’era scritto: ‘Lo spirito di Geova è su me, perché egli mi ha unto per dichiarare la buona notizia ai poveri, mi ha mandato per predicare la liberazione ai prigionieri e il ricupero della vista ai ciechi, per mettere in libertà gli oppressi, per predicare l’anno accettevole di Geova’. Quindi avvolse il rotolo, lo riconsegnò al servitore e si mise a sedere; e gli occhi di tutti nella sinagoga eran fissi attentamente su di lui. Quindi cominciò a dir loro: ‘Oggi, questa scrittura che avete appena udita si è adempiuta’”. — Luca 4:17-21.
11. Fino a questo tempo, quanti facevano l’opera che compiva Gesù, e quale sarebbe stato ragionevolmente il passo successivo?
11 Non essendo accettato nel suo proprio territorio, andò a Capernaum, città della Galilea. “E di sabato insegnava loro; ed essi si stupivano del suo modo d’insegnare, perché il suo discorso aveva autorità”. (Luca 4:31, 32) A questo punto del ministero di Gesù Cristo devono esserci stati molti discepoli che ascoltavano e imparavano molto attentamente, ma nessuno era stato ancora chiamato a compiere l’opera che compiva Gesù. Egli svolgeva un effettivo programma di insegnamento, istruendo i suoi discepoli perché fossero pronti ad assumere responsabilità. Ora venne il tempo di sceglierne e addestrarne alcuni per l’opera futura. Chi scelse per prima Gesù?
SAPEVANO CHI ERA?
12. (a) Come narra Matteo 4:18-22 l’invito di Gesù a certuni di seguirlo? (b) Quale fu la risposta di questi uomini?
12 Pietro e Andrea e i loro compagni erano dunque tornati a pescare. Mentre Gesù camminava da solo lungo il mar di Galilea vicino a Capernaum, un bel po’ di tempo dopo la Pasqua del 30 E.V., “vide due fratelli, Simone che è chiamato Pietro e Andrea suo fratello, i quali calavano in mare una rete da pesca, poiché erano pescatori. Ed egli disse loro: ‘Venite dietro a me, e vi farò pescatori di uomini’. Essi, abbandonate subito le reti, lo seguirono. E proseguendo vide altri due che erano fratelli, Giacomo figlio di Zebedeo e Giovanni suo fratello, nella barca con Zebedeo loro padre, che riparavano le loro reti, ed egli li chiamò. Essi, lasciata subito la barca e il loro padre, lo seguirono”. (Matt. 4:18-22) Non ci fu la minima esitazione a rispondere da parte di questi quattro pescatori. Come il profeta Isaia, secoli prima, essi dissero nel loro cuore: “Eccomi! Manda me”. (Isa. 6:8) Essi erano pronti ad andare perché sapevano chi era Gesù. Questa non era la prima volta che lo vedevano o che udivano la sua parola.
13. (a) Come potevano Andrea, Pietro, Giacomo e Giovanni esser sicuri su chi era Gesù? (b) Quali penetranti domande si possono fare ora?
13 Ricordate che Andrea e un compagno stettero con lui una sera, quasi un anno prima, e Pietro lo aveva incontrato quando suo fratello Andrea aveva detto a Pietro: “Abbiamo trovato il Messia”. Potrebbero essere stati alcuni discepoli che erano alla festa nuziale a Cana. Se non erano con lui, certo udirono che Gesù scacciò i cambiamonete dal tempio di Gerusalemme nella seguente stagione di Pasqua (30 E.V.). La notizia che aveva letto la profezia di Isaia a Nazaret poco prima d’ora e che era stato cacciato dalla città era giunta sicuramente ai loro orecchi. Senza dubbio ascoltarono mentre insegnava con autorità a Capernaum. Questi quattro discepoli sapevano chi era ed erano pronti a seguirlo. Non intrapresero questa nuova opera di ministri di Dio senza sapere che cosa predicava Gesù e senza credere che il regno dei cieli era vicino! Essi erano pronti e ansiosi di intraprendere il ministero, come dovrebbero esserlo oggi ogni uomo e ogni donna che hanno udito la Parola di Dio e credono al regno di Dio come sola speranza per il genere umano. Avete conoscenza della Parola di Dio e fede che vi rende qualificato per essere ministro? Avete risposto alla chiamata al servizio? Dovreste aver fatto questo se avete studiato la Parola di Dio e vi associate ai testimoni di Geova da un anno o più.
14. Com’erano stati preparati questi primi discepoli di Gesù a rispondere alla chiamata di seguire Gesù?
14 Oggi molti uomini e donne hanno visto la luce della Parola di Dio e, in effetti, hanno abbandonato le loro reti e l’hanno seguìto. Pietro, Andrea, Giacomo e Giovanni stettero con Gesù nel ministero continuo perché questi uomini amavano la verità e vedevano il grande bisogno di compiere l’opera che compiva Gesù. Avevano ascoltato con orecchi ansiosi di udire quando Giovanni Battista aveva detto loro di pentirsi ed essere pronti per la venuta del Messia. Ora avevano conosciuto il Messia e credevano che era il mandato da Dio e che era il Figlio di Dio. Avevano fatto viaggi con lui di tanto in tanto, ma ora presso il mar di Galilea giunse la grande occasione. Quindi la domanda era: Avrebbero risposto alla chiamata come rispose Isaia e avrebbero detto: “Eccomi! Manda me”? Sì, e oggi ne siamo grati perché abbiamo il loro eccellente esempio da seguire.
15. Chi altro fu ora chiamato a seguire Gesù, e qual era la sua occupazione?
15 Gesù cercava ancora uomini sinceri sebbene questi quattro pescatori accettassero definitamente l’invito d’essere suoi seguaci. Mentre era a Capernaum Gesù vide un uomo “di nome Levi che sedeva nel suo ufficio, [e] gli disse: ‘Sii mio seguace’. Ed egli, lasciandosi dietro ogni cosa, si alzò e lo seguì”. (Luca 5:27, 28) In seguito Levi (o Matteo) imbandì un grande convito per Gesù, e con lui giacevano a tavola molti altri esattori di tasse. C’erano anche i suoi discepoli e Gesù colse questa opportunità per dare un’eccellente testimonianza a tutti i presenti. Egli disse: “Io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a pentimento”. — Luca 5:32.
16. Descrivete la successiva importante opera di selezione che Gesù dovette compiere, e come sappiamo che questa era un’opera molto seria?
16 Ora, dopo un anno e mezzo di predicazione e insegnamento ai suoi discepoli e dopo aver assistito alla seconda pasqua dal suo battesimo, dai suoi molti discepoli Gesù ne scelse dodici perché fossero suoi apostoli. Egli fece oggetto di preghiera la questione di scegliere uomini per un incarico così importante, e Luca ci dice: “Nel corso di quei giorni uscì sul monte a pregare, e rimase l’intera notte in preghiera a Dio. Ma quando fu giorno chiamò a sé i suoi discepoli e fra loro ne scelse dodici, che nominò anche apostoli: Simone, che nominò anche Pietro, e Andrea suo fratello, e Giacomo e Giovanni, e Filippo e Bartolomeo, e Matteo e Tommaso, e Giacomo il figlio di Alfeo, e Simone chiamato ‘lo zelante’, e Giuda il figlio di Giacomo, e Giuda Iscariota, che divenne traditore”. — Luca 6:12-16.
17. Quanto tempo fu richiesto nella scelta dei dodici apostoli, indicando che era necessario per loro che cosa?
17 Come sono interessanti tutte queste informazioni! Gesù impiegò ben più di un anno e mezzo per scegliere come suoi apostoli questi dodici uomini. Egli aveva raccolto attorno a sè molti discepoli, molti lo seguivano, molti riponevano fede in lui, ma di tutti questi, dopo un anno e mezzo di lavoro, si decise per dodici uomini che aveva ammaestrati, chiamati e preparati per un’opera speciale. Egli non li nominò per quest’opera di apostoli quando li chiamò la prima volta a seguirlo, anche se abbandonarono subito il lavoro della pesca o dell’esazione delle tasse. Era necessario inculcare prima la conoscenza!
18. Nel nostro giorno, quale veduta dovremmo avere di quelli coi quali studiamo la Bibbia?
18 Così avviene oggi. I testimoni di Geova trovano molte persone nella loro opera di casa in casa che si interessano del messaggio del regno di Dio. Sono spesso cominciati e tenuti nelle case delle persone studi nella Bibbia, talvolta per un anno o molto più a lungo. L’insegnante cristiano non si dovrebbe scoraggiare perché alcuni non decidono di camminare nelle orme di Gesù Cristo in un breve periodo di tempo, diciamo un anno. Considerate, se siete un cristiano attivo, quanto tempo impiegaste voi a decidere di andare di casa in casa nel ministero. Se non siete un cristiano attivo, chiedetevi: ‘Sono cristiano?’ Può darsi che lo siate solo di nome e, naturalmente, in tal caso non meritate neppure il nome.
19. Quale opera migliore dell’industria della pesca aveva in mente Gesù per i discepoli?
19 Nel caso dei quattro pescatori, essi avevano già un mestiere. Esercitavano la pesca nel mar di Galilea. Probabilmente facevano ottimi affari. Giacomo e Giovanni lavoravano con il loro padre Zebedeo e avevano uomini salariati. Se quindi avevano uomini salariati che lavoravano con loro dovevano svolgere un commercio assai prospero. Ma nonostante questo ottimo commercio redditizio, i due figli di Zebedeo abbandonarono il loro padre e seguirono Cristo. Volevano essere cristiani! (Mar. 1:19, 20) La pesca è un’occupazione molto salutare all’aperto. In quanto al piacevole ambiente, che cosa poteva esser meglio del mar di Galilea? Ma Gesù aveva in mente qualcosa di molto meglio. Per questo disse a Pietro: “Da ora in poi prenderai uomini vivi”. (Luca 5:10) Gesù voleva uomini vivi, uomini devoti, per annunciare il messaggio che aveva. Dovevano amare veramente il Padre suo in cielo, com’egli lo amava, e i suoi seguaci dovevano amarsi gli uni gli altri. — Giov. 13:34, 35.
20, 21. (a) Quale opportunità offriva ora Gesù ai suoi seguaci? (b) In che modo questi seguaci potevano imparare intorno a questo meraviglioso dono?
20 Gesù Cristo cominciava l’opera cristiana, e questi dodici uomini a loro volta dovevano fare discepoli di Gesù Cristo, istruendoli nell’insegnamento di Cristo. Egli apriva per tutto il genere umano la sola via della vita eterna. Alla sua ultima celebrazione della Pasqua, quella che osservò coi suoi discepoli, e nel qual tempo introdusse la Commemorazione della sua morte, disse nella sua ultima preghiera: “Questo significa vita eterna, che acquistino conoscenza di te, il solo vero Dio, e di colui che tu hai mandato, Gesù Cristo”. (Giov. 17:3) Che dichiarazione di estesa portata! Per ottenere la vita eterna è necessario acquistare conoscenza, e ottenere intendimento delle opere e dei propositi di Geova Dio e di suo Figlio, Gesù Cristo. Dove potete acquistare tale conoscenza? Nella scritta Parola di Dio, la Sacra Bibbia. Ci vuole tempo per leggere la Bibbia, ma ce ne vuole molto di più per studiarla. Ci vuole anche più tempo per essere un insegnante. Per tale motivo questi uomini abbandonarono tutto e seguirono Gesù per poter essere suoi discepoli di continuo e imparare intorno a Dio e Cristo Gesù e dar prova che erano insegnanti migliori.
21 Ora, dopo aver scelto i dodici apostoli, Gesù continuò a impartire loro ulteriore conoscenza di Dio e mostrar loro la condotta che tutti gli uomini devono fedelmente seguire se vogliono ottenere la vita eterna. I suoi dodici apostoli, insieme a grandi moltitudini di persone che lo seguivano, udirono il suo sermone del monte, com’è riportato nei capitoli dal quinto al settimo di Matteo. Questo fu completo insegnamento.
ADDESTRATI COME EVANGELIZZATORI
22. Perché gli apostoli stettero vicino a Gesù, e quale fu il principale interesse di Gesù per quanto riguardava questi uomini che aveva scelti?
22 Ora gli apostoli stettero sempre vicino a Gesù imparando, acquistando conoscenza, facendo domande, osservando i miracoli che egli compiva, viaggiando con lui di città in città, ascoltando sempre con cuore e mente aperti per assimilare la buona notizia. Gesù sapeva che gli apostoli avevano bisogno di speciale addestramento per la loro opera futura e che il miglior modo di impartirlo loro era di mandarli in un giro perché si esercitassero nel parlare. Dopo il loro giro, tutto da soli, e dopo aver predicato ad altri la buona notizia, “gli apostoli si radunarono davanti a Gesù e gli comunicarono tutte le cose che avevano fatte e insegnate. Ed egli disse loro: ‘Venite in privato, voi, in un luogo solitario, e riposatevi un po’’”. (Mar. 6:30, 31; Luca 9:10) Benché Gesù si interessasse principalmente dei dodici apostoli e di prepararli a svolgere la grande opera che li attendeva, continuava sempre a fare discepoli di molti altri e con buon successo. Grandi folle di persone andavano continuamente a lui. Una volta parlò e diede da mangiare a 5.000 persone sulla riva nordorientale del mar di Galilea. — Matt. 14:14-24; Mar. 6:30-44.
23. (a) Che cosa fece sbalordire coloro che udirono parlare Gesù? (b) Che cos’erano invitati a fare quelli che ascoltavano, ed avviene la stessa cosa nel nostro giorno?
23 Nell’anno 32 E.V., verso l’epoca della festa dei tabernacoli a Gerusalemme, le persone furono davvero sbalordite da quest’uomo, Gesù, perché, “quando la festa era per metà passata, Gesù salì nel tempio e insegnava. Perciò i Giudei si meravigliavano, dicendo: ‘Come ha quest’uomo conoscenza delle lettere, non avendo studiato nelle scuole?’ Gesù, a sua volta, rispose loro e disse: ‘Ciò che io insegno non è mio, ma appartiene a colui che mi ha mandato. Se alcuno desidera fare la Sua volontà, saprà riguardo all’insegnamento se esso è da Dio o se parlo da me stesso’”. (Giov. 7:14-17) Le persone che ascoltavano il messaggio dovettero dunque prendere la decisione di accettare il messaggio come da Dio o rigettarlo. Oggi avviene la stessa cosa. Alcuni uditori ripongono fede nelle parole di Gesù e fanno progresso e si preparano a predicare essi stessi il medesimo messaggio, cioè: “Il regno dei cieli si è avvicinato”. Il minimo che uno può fare è di dire agli altri ciò che ode intorno a Dio, nelle proprie conversazioni quotidiane con altre persone. Noi tutti possiamo fare questo, non è vero?
24. (a) Dopo due anni, quanti discepoli Gesù poté mandare a predicare? (b) Per il 33 E.V., quanti avevano piena fede in Cristo? (c) Che cosa promise Gesù ai suoi discepoli, per assicurare ulteriore istruzione e guida?
24 Nel periodo di due anni dopo che Gesù aveva cominciato a predicare, molti altri Giudei ebbero sufficiente conoscenza per andare di casa in casa a predicare. Luca ci dice: “Il Signore designò altri settanta e li mandò a due a due davanti a lui in ogni città e luogo in cui egli stesso stava per andare. Quindi diceva loro: ‘La messe, in realtà, è grande, ma gli operai sono pochi. Implorate perciò il Signore della messe onde mandi operai nella sua messe. Andate. Ecco, io vi mando come agnelli fra i lupi’”. (Luca 10:1-3) I suoi apostoli e questi settanta discepoli, ottantadue insegnanti in tutto, sapevano che andando nel mondo a predicare come era loro insegnato a fare si sarebbero attirati molti problemi, persecuzione e prove, ma essi ebbero fede in Geova e in suo Figlio, Cristo Gesù, per fare questo passo avanti. Questi ministri mandati a predicare avevano ancora il tempo e il modo di imparare dell’altro da Gesù. La richiesta a Ponzio Pilato di uccidere Cristo non si sarebbe udita fino alla Pasqua del 33 E.V. A quel tempo, però, c’erano almeno 120 persone che avevano piena fede in Cristo Gesù, e quaranta giorni dopo la sua risurrezione, per mezzo degli apostoli, Gesù diede loro gli ordini: “Non vi ritirate da Gerusalemme, ma continuate ad aspettare ciò che il Padre ha promesso, di cui avete udito da me; perché Giovanni, in realtà, battezzò con acqua, ma voi sarete battezzati nello spirito santo fra non molti giorni”. (Atti 1:4, 5) Per certo essi avrebbero ricevuto ulteriore direttiva su ciò che dovevano fare ora che Gesù era morto sul palo di tortura ed era stato risuscitato dai morti ed era asceso al cielo. Questi 120 discepoli, undici originali apostoli e 109 altri discepoli, erano in una stanza superiore di Gerusalemme in attesa di qualche segno da Cristo Gesù. Il segno venne! “Furono tutti pieni di spirito santo e cominciarono a parlare diverse lingue, come lo spirito concedeva loro di esprimersi”. (Atti 2:4) Ora questi parlarono intrepidamente delle cose imparate solo in pochi anni perché avevano seguito Gesù. In quanto a Pietro stesso, sarebbe stato fatto per certo pescatore di uomini.
25. Alla Pentecoste, quanti accettarono la parola e furono battezzati?
25 Quel giorno di Pentecoste Pietro stette in piedi e alzò la voce e parlò a una grande moltitudine, a migliaia di persone. Quando finì, 3.000 accettarono di cuore la parola e furono battezzate. Senza dubbio molti di questi tremila avevano ascoltato Gesù ed erano stati ammaestrati da lui. Gesù era conosciuto bene in tutta Gerusalemme, la Giudea, la Galilea e in tutto il paese di Palestina, poiché fu un grande predicatore di verità.
26. Quali appropriate domande ci sono da considerare?
26 La vita che Cristo condusse portò risultati. La sua predicazione produsse ministri di Dio. Che cosa ha prodotto il vostro ministero a favore di Dio? Siete stato un bravo studente delle Scritture e uditore della Parola e vi siete così preparato ad essere un buon insegnante? Se vi chiamate cristiano, dovreste fare ciò che fece Gesù o che fecero i discepoli. La primitiva congregazione cristiana mostrò zelo verso Dio e il suo regno e camminò nelle orme di Gesù. Quanti uomini e donne di fede cattolica, ortodossa e protestante credono oggi come i seguaci di Cristo Gesù? Quanti hanno orecchi anche per udire? Quanti predicano che il regno di Dio è vicino?
27. Descrivete gli avvenimenti che portarono alla conversione di Saulo e che cosa fece dopo essere divenuto seguace di Cristo?
27 Nel suo zelo per la religione dei Giudei, Saulo, Fariseo giudaico, “spirando ancora minaccia e assassinio contro i discepoli del Signore”, si oppose all’opera dei cristiani. Egli fu fermato dalla cecità mentre era in viaggio per Damasco dal celeste risuscitato Cristo Gesù. Gesù scelse quest’uomo, il peggior persecutore dei cristiani, perché fosse suo seguace e fosse impiegato ‘per portare il suo nome alle nazioni e ai re e ai figli d’Israele’. Anania, un cristiano, fu mandato nella casa dove Saulo soffriva a causa della cecità, e secondo la direttiva di Cristo Gesù pose le sue mani su Saulo “affinché tu [Saulo] ricuperi la vista e sia ripieno di spirito santo”. Saulo “ricuperò la vista; ed egli si alzò e fu battezzato”. Egli trascorse alcuni giorni con i discepoli a Damasco e, quand’ebbe imparato la verità e capito quale doveva essere la sua opera, “immediatamente predicava nelle sinagoghe Gesù, che Questi è il Figlio di Dio”. Egli ebbe lo spirito del profeta Isaia, quando disse: “Eccomi! Manda me”. — Atti 9:1-22.
28. Come Paolo aiutò un carceriere, che custodiva lui e il suo compagno, a divenire credente in Gesù?
28 Una volta che Saulo ebbe capito la verità cominciò a predicarla e si attenne ad essa. Non fu per lui una cosa saltuaria. Una volta quando viaggiava con il suo compagno missionario Sila comandò a un demone di uscire da una ragazza che lo seccava. Egli suscitò un tumulto ed entrambi questi cristiani furono messi in prigione dopo essere stati battuti. Durante la notte pregarono e lodarono Dio con cantici, e i prigionieri li udirono. Quindi all’improvviso ci fu un grande terremoto e il carceriere temette che tutti i prigionieri fossero fuggiti, ma Paolo gli assicurò che non era così. Quindi Paolo parlò al carceriere di ciò che questi doveva fare per essere salvato. Ecco ciò che accadde: “Dichiararono la parola di Geova a lui e a tutti quelli della sua casa. Ed egli [il carceriere], presili in quell’ora della notte, bagnò le loro vergate; e, tutti, lui e i suoi, furono battezzati senza indugio”. (Atti 16:32-34) Qualsiasi circostanza era per Paolo (il Saulo di un tempo) una buona occasione per dichiarare la parola di Geova, e aveva risultati.
29. Quali cose si richiedono oggi per ottenere la vita com’erano richieste nei giorni degli inizi del cristianesimo?
29 Si voglia notare che il carceriere e la sua famiglia, dopo aver udito la parola di Geova, si schierarono “senza indugio” per la verità. Per quanto riguarda il divenire cristiano, oggi le cose non sono diverse. La persona deve dedicarsi al servizio di Geova Dio come fece Paolo e come fece il carceriere; quindi battezzarsi e intraprendere l’attività cristiana, se vuole la vita eterna. Come Paolo camminò nelle orme di Cristo Gesù e come vi camminarono gli altri undici apostoli scelti da Gesù, così noi dobbiamo essere fedeli alla vera adorazione di Dio. Non possiamo essere come Giuda Iscariota, che divenne traditore e mise prima il guadagno materiale. Oggi dobbiamo dimostrarci fedeli come tutti i primi discepoli di Cristo Gesù nell’intraprendere il ministero. Questa buona notizia del Regno oggi non sarebbe stata diffusa in tutto il mondo se non fosse stato per cristiani come questi.
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“Sii mio seguace”