Cercate la maturità nella società del Nuovo Mondo
“Fa tutto il possibile per presentarti approvato a Dio, operaio che non abbia nulla di cui vergognarsi, maneggiando rettamente la parola della verità”. — 2 Tim. 2:15.
1, 2. (a) Quale desiderio dovrebbe avere il cristiano nella vita, e che cosa dovrebbe fare per realizzarlo? (b) Che cosa è richiesto, e quali risultati avrà la persona?
CERCARE significa fare uno sforzo per conseguire una mèta finale. Per il ministro cristiano, l’obiettivo è ricevere l’approvazione di Geova, e null’altro regge il paragone con essa. Per avere successo in questo, la Parola di Dio ci rivolge il seguente invito: “Fa tutto il possibile”. Naturalmente, il progresso verso la maturità è la strada su cui dobbiamo camminare nella nostra vita cristiana. Il suo valore, in contrasto con altre cose della vita, è vividamente messo in risalto dalle parole di Paolo: “In realtà pure considero ogni cosa esser perdita a motivo dell’eccellente valore della conoscenza di Cristo Gesù mio Signore”. Dovremmo avere la stessa elevata stima dell’ottenimento della sapienza e della maturità nella nostra condotta oggi. — Filip. 3:8.
2 Sono necessarie molte cose. Studio; sì, molto studio, che richiede tempo e sforzo mentale. Infatti, è necessario più che lo studio, poiché il maturo ministro cristiano desidera ottenere la statura dell’“uomo fatto”, e avere intendimento generale per essere in grado di trasmettere ad altri le preziose, vivificanti istruzioni. Più conoscenza uno ha, maggiore sarà la fede, la convinzione e la gioia, e la responsabilità.
3. In un corso di studio, quale fonte d’informazione si dovrebbe evitare?
3 Lo studio è lavoro, e come l’esercizio fisico e la fatica sviluppano il corpo, così l’attività della mente accresce le facoltà mentali. La regolarità nell’applicazione reca i massimi risultati, seguendo la pratica dell’istruzione impartita nelle scuole. Ovviamente, è essenziale dedicare tempo. In questo corso di studio la fonte del materiale è altrettanto importante. Rammentate il consiglio: “La sapienza di questo mondo è stoltezza presso Dio”. Dopo aver consigliato ai cristiani di fare tutto il possibile per servire Geova, Paolo proseguì ammonendoli di evitare le fonti di informazione che violano ciò ch’è giusto con cose di questo vecchio mondo: “Evita i discorsi vuoti che violano ciò che è santo; poiché essi progrediranno sempre più in empietà”. Questa è una ragione appropriata per eliminare tali informazioni dal proprio corso specifico e salvaguardato, poiché il principale interesse riguarda la fonte della vita eterna e le esigenze per ottenere tale vita, affinché sia possibile maneggiare “rettamente la parola della verità”. — 1 Cor. 3:19; 2 Tim. 2:16, 15.
4. (a) Quali informazioni riceviamo mediante lo studio? (b) È sufficiente lo studio da solo?
4 Durante un periodo di istruzione, la conoscenza e la sapienza sono accumulate in un modo che si può paragonare in una certa misura a quando uno studente di medicina va all’università e impara l’arte della medicina mediante un particolareggiato corso di studio stabilito su una base metodica per un costante progresso. Fino a questo punto la conoscenza acquistata è di natura teorica, basata principalmente su libri e conferenze, e dev’essere seguìta dall’applicazione pratica prima che l’individuo cominci a esercitare come medico o chirurgo. Finire il corso non basterebbe in sé a renderlo qualificato come medico, perché l’esperienza pratica è ancora essenziale. Avviene la stessa cosa per il ministro di Geova, poiché mediante la Sua parola egli invita tutti a ‘divenire operatori della parola, e non solo uditori’. — Giac. 1:22.
5. Perché lo studio soltanto non rende ministri?
5 Benché sia vero che l’attento studio e la preparazione siano desiderabili per apprendere buone e istruttive informazioni, il buon addestramento è ancora un’esigenza, proprio come l’interno non esegue un’operazione chirurgica non appena riceve la laurea. Invece lavorerà con un medico maturo per un considerevole periodo di tempo onde imparare ad applicare la conoscenza teorica che ha acquistata durante il precedente studio. Avviene la stessa cosa a un ministro. Egli riceve addestramento accompagnando ministri maturi, e in tal modo fa progresso, per divenire un efficace operatore della parola. Ben presto diverrà capace nel ministero di casa in casa come i cristiani del primo secolo, quindi sarà in grado di continuare per adempiere il successivo aspetto del ministero, quello di visitare nelle loro case le persone che hanno mostrato interesse, e iniziare infine studi biblici a domicilio.
6. (a) Come si può misurare il proprio progresso verso la maturità? (b) Che cosa continuerà a fare il ministro maturo?
6 Per conseguire la maturità, il nuovo ministro deve mantenere un buon equilibrio nel ministero. Quando egli riesce ad ottenerlo, non si ferma poiché, mentre diventa maturo fino al punto di poter aiutare altri, è felice di assistere altri a divenire a loro volta maturi. Sarà desto, dunque, esaminando la propria abilità di insegnare riguardo al nuovo che assiste o addestra, badando di dare il buon esempio e appropriati consigli a tale persona, affinché essa possa a sua volta ottenere la maturità. Reca soddisfazione e gioia al cuore il fatto di aiutare altri e vedere che il nuovo ministro è modellato come l’argilla nelle mani del vasaio. Questo ministro e insegnante veramente maturo, giunto a questo punto, si adopererà per assistere i nuovi nel ministero di campo, nello studio, per rispondere a domande bibliche, e in ogni altro modo in cui può essere edificante. Non v’è nulla di tanto gradito e soddisfacente come vedere il vincolo di amore che nasce tra colui che istruisce e colui che riceve tale assistenza. Questa intima fratellanza è di natura durevole.
LA MATURITÀ NEGLI UOMINI
7. (a) Che cosa dice la Bibbia riguardo alla maturità? (b) In che modo l’“uomo fatto” baderà alla propria condotta?
7 La maturità conseguita dai fratelli cristiani o ministri è considerata con parole di lode nella Bibbia. “Gli anziani [maturi] che presiedono in modo eccellente siano ritenuti degni di doppio onore, specialmente quelli che faticano nel parlare e insegnare”. Veramente, oggi l’uomo fatto deve continuare a parlare e a predicare questa buona notizia del Regno e assistere altri che desiderano fare la stessa cosa, poiché, quando l’uomo presta costante attenzione a se stesso e al suo ministero, ciò sarà di grande valore per lui. Quando la condotta dell’uomo maturo si conforma a questi pensieri, egli maneggia rettamente la parola della verità. — 1 Tim. 5:17; 4:16; 2 Tim. 2:15.
8. Quali sono alcuni obblighi del ministro cristiano?
8 Il ministro cristiano ha pure la responsabilità di interessarsi del benessere spirituale della moglie, se è sposato, o di altre donne della sua famiglia. Come Cristo Gesù ha cura dei membri del suo corpo, così l’uomo deve proteggere la donna che è una sola carne con lui, e anche i fanciulli che sono in casa sua, e gli uomini e le donne cristiane nella congregazione.
LA MATURITÀ NELLE DONNE
9. Che cosa riconoscono le donne cristiane nella casa?
9 Le donne cristiane o sorelle devono riconoscere il proprio capo per capire pienamente la posizione e la condotta che farà loro ottenere la maturità. Le donne sposate sono esortate ad amare i propri mariti; questa è una condotta meritevole.
10. Di quale stima godeva Febe, e perché?
10 Le donne della congregazione cristiana primitiva erano trattate con benevola considerazione e si meritavano lodi. Tra queste vi fu Febe, per la quale l’apostolo Paolo ebbe molto riguardo. “Vi raccomando Febe, nostra sorella, che è ministro della congregazione di Cencrea, affinché l’accogliate nel Signore in modo degno dei santi, e affinché l’assistiate in qualsiasi cosa ella possa aver bisogno di voi, poiché ella stessa ha mostrato d’essere difensora di molti, sì, di me stesso”. (Rom. 16:1, 2) Queste osservazioni mostrano che Febe era un ministro maturo nella congregazione, che si interessava di quelli che la circondavano e che lavoravano con diligenza nel servizio di Geova.
11. (a) Quali lodevoli qualità hanno le sorelle mature? (b) Contro quale condotta ammonì Paolo?
11 Le quattro figlie di Filippo, vergini, si comportarono dovutamente apprezzando pienamente la Parola di Geova, poiché essa dice che profetizzavano o servivano. (Atti 21:9) Altre lodevoli qualità della donna che tiene una condotta matura sono esposte da Paolo nella sua prima lettera a Timoteo, come essere “vedova di un solo marito, cui sia resa testimonianza di opere eccellenti, se ha allevato figli, se ha ospitato estranei, se ha lavato i piedi dei santi, se ha soccorso quelli in tribolazione, se ha diligentemente seguito ogni opera buona”. Attenendosi a questi ottimi princìpi, una donna o vedova anziana, avendo vissuto in modo approvato, mostra di essere degna di considerazione. Qualità non lodevoli, ma portate alla nostra attenzione dall’apostolo Paolo perché non le coltiviamo, sono “essere non occupate, andando in giro per le case; sì, non solo non occupate, ma anche pettegole e intromettenti negli affari degli altri, parlando di cose di cui non dovrebbero”. — 1 Tim. 5:9-13.
12. Quali altre qualità ha la donna matura?
12 Le donne che hanno seguìto una condotta tale da ricevere l’approvazione di Geova si sono dedicate a piacere al capo della loro casa; hanno fatto del bene al loro marito, alla famiglia e a quelli che le circondavano. Fra l’altro, un marito può confidare assolutamente nella propria moglie cristiana. Ella lo ricompensa col bene, prepara il cibo per i suoi, sbriga le necessarie faccende domestiche, affinché tutto sia in ordine come si addice a una casa cristiana. Un bel complimento rivolto alla donna cristiana che possiede queste desiderabili qualità lo troviamo nel trentunesimo capitolo di Proverbi, al versetto 26 di Proverbi 31 (VR): “Ella apre la bocca con sapienza, ed ha sulla lingua insegnamenti di bontà”. Questo indica che la maturità va oltre le faccende domestiche in quanto ella ha acquistato sapienza e conosce la Parola di Geova in merito al suo posto nella congregazione. È una donna che ‘teme Geova e si procura lodi’. Se teme Geova non andrà contro ciò che è richiesto da una donna matura nell’organizzazione di Dio. Ella avrà una buona reputazione tra quelli che la conoscono e sarà ammirata per la sua personalità cristiana e anche per l’adempimento dei suoi doveri di ministero.
LA MATURITÀ NEI GIOVANI
13, 14. (a) Quali esempi abbiamo di un buon addestramento da parte dei genitori? (b) In che modo i fanciulli cristiani dovrebbero accettare l’istruzione?
13 Il giovane Timoteo ricevette eccellente istruzione dalla madre Eunice e dalla nonna Loide. Tuttavia egli dovette essere disposto, anche da giovanissimo, ad imparare e ad accettare l’istruzione. Questo è lodevole nei giovani oggi e attira approvazione. A questo proposito Paolo si espresse in modo favorevole a Timoteo, dicendo: “Dall’infanzia hai conosciuto gli scritti sacri, che possono renderti saggio per la salvezza per mezzo della fede riguardo a Cristo Gesù”. (2 Tim. 3:15) Sono richiesti la stessa umiltà e il desiderio di essere istruiti sia da parte dei giovani che degli adulti. Gesù disse che tutti dovevano essere simili a fanciulli per essere ammaestrati. Ciò vuol dire essere arrendevoli quando si è istruiti. È sempre piacevole vedere i figli che accettano i consigli e le istruzioni dei genitori e si lasciano modellare dal buon addestramento dei genitori, e si prestano persino spontaneamente. Anch’essi possono tenere a mente il comando di ricordarsi del Creatore nei giorni della loro giovinezza. (Eccl. 12:1) Anche in questo caso, il Signore Gesù Cristo, sin da quando era giovanissimo, manifestò un buono spirito, dando il giusto esempio, quando si preoccupò anzitutto delle cose del Padre suo dicendo: “Io devo essere nella casa del Padre mio”.
14 I genitori hanno l’obbligo di insegnare ai figli le verità della Parola di Dio e addestrarli perché siano giovani ministri, tuttavia i figli hanno il dovere di rispondere e accettare l’ammaestramento dei genitori, di progredire verso la maturità e non ribellarsi. — Efes. 6:1-4; Col. 3:20, 21.
TUTTI COLTIVANO I FRUTTI DELLO SPIRITO
15. Quali qualità dovrebbe coltivare il ministro cristiano?
15 Di capitale importanza per conseguire la maturità e per il benessere spirituale è avere i frutti dello spirito. Coltivare questi frutti dello spirito, dunque, dovrebbe essere una parte integrale della nostra vita manifestata nella condotta di ogni giorno. Quali sono questi frutti o qualità? Sono fede, virtù, padronanza di sé, perseveranza, santa devozione, affetto fraterno, amore. “Poiché se queste cose esistono in voi e traboccano, v’impediranno d’essere inattivi o infruttuosi riguardo all’accurata conoscenza del nostro Signore Gesù Cristo”. (2 Piet. 1:5-8) In queste parole è riassunto il completo progresso verso la maturità che può essere conseguito dal cristiano nella sua vita, indipendentemente dall’età o dal sesso. Queste belle vesti del cuore e la disposizione dell’individuo sono descritte dall’apostolo Paolo nel seguente modo: “Rivestitevi dei teneri affetti di compassione, benignità, modestia di mente, mitezza e longanimità. Continuate a sopportarvi gli uni gli altri e a perdonarvi liberalmente gli uni gli altri . . . rivestitevi d’amore, poiché è un perfetto vincolo d’unione”. (Col. 3:12-14) Queste parole significano molto di più dei semplici abiti che indossiamo; si tratta della maturità conseguita dal cristiano. In questi versetti sono descritte le perfette qualità di Cristo Gesù e l’esempio senza macchia che ci diede.
16. È sufficiente per il cristiano avere una buona disposizione, o che cos’altro è necessario?
16 Secondo le norme del mondo, uno potrebbe aver seguìto una condotta esemplare, come quella del giovane che andò da Gesù e che aveva osservato tutta la Legge, e che senza dubbio era un esempio secondo alcuni, poiché fu amato anche dal nostro Signore Gesù Cristo. “Guardandolo Gesù provò amore per lui, e gli disse: ‘Una sola cosa ti manca: Va, vendi quanto hai e dallo ai poveri, . . . e vieni, sii mio seguace’. Ma alla parola egli si rattristò e se ne andò addolorato, poiché aveva molti possedimenti”. (Mar. 10:21-23) Che cosa gli mancava? L’importante qualità unificatrice dell’amore. Quello che corrisponde a osservare la Legge o solo ascoltare e credere alla buona parola non basta per far ottenere l’approvazione di Geova. Ci vuole di più! Nel caso di questo ricco, ciò che gli mancava era l’amore, ed egli non comprese la necessità di essere seguace di Gesù Cristo.
RISULTATI DEGLI SFORZI PER OTTENERE MATURITÀ
17. Quale condotta bisogna seguire e a che cosa si deve continuamente esser desti? Quale sarà la ricompensa?
17 Se applichiamo di continuo la mente e ci sforziamo di divenire maturi, quale sarà la nostra mira o carriera? Il vero, dedicato servitore dell’Onnipotente Dio dirà con sicurezza e vigore: IL MINISTERO. Tale condotta non ammette deviazioni, come girare a destra o a sinistra, seppure temporaneamente. Si deve continuare ad andare avanti verso la mèta. Non si può rallentare o considerare la propria dedicazione a Dio in modo sentimentalistico. Qualcuno potrebbe dire che è impensabile sviluppare un atteggiamento del genere! Alcuni penseranno: ‘Questo non mi accadrà mai’, cioè che la maturità non si può perdere quando uno ha dedicato tanto tempo per coltivare gli attributi del vero cristiano, riempiendo la mente con la Parola di Geova Dio. Anziché ragionare in questo modo, dovremmo avere lo stesso pensiero dell’apostolo Paolo quando disse: “Io non mi considero ancora come se l’avessi afferrato; ma vi è una cosa al riguardo: . . . proseguo verso la mèta per il premio della superna chiamata di Dio”. Comprendiamo bene che non v’è garanzia per cui ‘una volta salvati, salvati per sempre’, ma la nostra condotta sarà contrassegnata da un costante sforzo progressivo sino al compimento della condotta cristiana, nella morte per quelli del piccolo gregge dell’unto rimanente di Dio e poi l’immortalità nel celeste regno di Dio, o l’approvazione per le “altre pecore” onde vivano sulla terra dopo Armaghedon. — Filip. 3:13, 14.
18. Quale lezione riceviamo dalla condotta di Acan?
18 Nella nostra fiduciosa, progressiva condotta verso la statura dell’uomo fatto, ricorderemo la lezione dataci dalla condotta della nazione israelitica, che era in una relazione di patto con Geova. Di tanto in tanto la nazione d’Israele si allontanò dalla condotta di fedeltà e devozione a Dio per darsi all’idolatria e all’avidità, il desiderio del guadagno materiale. Uno che fece questo fu Acan. Nella sua brama di beni materiali e nella conseguente condotta avida, aspirò a ciò che non gli apparteneva e in effetti lo prese, cioè si impossessò di ciò che era proibito. Si appropriò di 200 sicli d’argento e di una sbarra d’oro del peso di 50 sicli. L’allettamento di tali cose lo accecò a tal punto che egli le nascose furtivamente nella sua tenda. Come pagò caro questo possedimento di breve durata! La sua cattiva azione fu scoperta dal fedele Giosuè, e quindi Acan e tutta la sua famiglia vennero non solo lapidati a morte, ma bruciati dal fuoco. — Gios. 7:16-26.
19. La posizione soltanto nell’organizzazione di Geova assicura forse l’approvazione?
19 Dovremmo anche tenere sempre a mente che un re d’Israele ebbe un tempo grande sapienza e l’incomparabile privilegio di costruire il tempio di Geova. Nonostante tutte le meravigliose benedizioni che Geova elargì a Salomone, questi divenne egoista e si allontanò dalla vera adorazione di Geova fino al punto da servire gli dèi delle sue mogli straniere. Tale condotta poteva condurre solo alla morte. Questo fu l’avverso giudizio di Geova su Salomone, che non avrà vita futura. (1 Re, capitolo 11) Ciò accadde non solo a quelli che erano sotto il patto della legge ma riscontriamo che accadde anche ai giorni della congregazione cristiana primitiva.
20. Da quali tentazioni dobbiamo guardarci? Fate esempi.
20 Vi furono alcuni che un tempo erano indubbiamente considerati cristiani maturi ai giorni della primitiva congregazione cristiana e che poi si sviarono, venendo ingannati da altre attrazioni. Poiché oltraggiarono la verità e se ne allontanarono, Imeneo e Fileto, che parlavano della risurrezione come se avesse già avuto luogo, sovvertendo così la fede di alcuni, furono disassociati dalla congregazione per la loro condotta ribelle. (2 Tim. 2:17-19) Il materialismo fu molto seducente e subdolo, e con tale mezzo un compagno di Paolo fu sopraffatto. Egli disse: “Dema mi ha abbandonato, perché ha amato il presente sistema di cose”. (2 Tim. 4:10) Dopo aver abbandonato le cose del mondo non fu disposto a rimanere separato dal mondo, per rendere un leale, dedicato servizio all’Onnipotente Dio.
21. (a) Che cosa accadde a un apostolo? (b) In che modo Pietro menziona tale condotta?
21 Probabilmente uno dei più famosi casi di ribellione fu quello dell’infedele apostolo che tradì Cristo Gesù per trenta pezzi d’argento. (Matt. 26:15) Il modo di pensare di Giuda Iscariota e di altri come lui indica una totale perdita della maturità o di disprezzo per essa. Tale azione di tradimento è spregevole, considerando che tali persone si erano allontanate dalle contaminazioni del mondo e poi vi si immischiarono di nuovo. Dobbiamo sempre tenere a mente che agire in tal modo è peggio che non avere conosciuto la verità, come dice Pietro: “Sarebbe stato meglio per loro non aver accuratamente conosciuto il sentiero della giustizia che dopo averlo accuratamente conosciuto allontanarsi dal santo comandamento loro trasmesso. È accaduta loro la parola del verace proverbio: ‘Il cane è tornato al proprio vomito e la scrofa ch’era stata lavata a rivoltolarsi nel fango’”. (2 Piet. 2:21, 22) Coloro che sbagliarono non furono vigilanti e desti facendosi guidare dall’accurata conoscenza, per non essere trascinati dal peccato di coloro che sfidano la legge e non cadere così dalla propria saldezza. — 2 Piet. 3:17.
22. Era la defezione o l’allontanamento caratteristico solo dei cristiani primitivi?
22 Coloro che si sforzano fermamente per conseguire la maturità si rendono conto che l’allontanamento non era una caratteristica della congregazione cristiana primitiva, poiché in anni recenti abbiamo assistito alla defezione della classe dello “schiavo malvagio”, oltre a molti altri che sono tornati al vecchio mondo a causa di egoismo, oltraggio, riluttanza a subire la persecuzione, ritorno a una condotta adultera, idolatria e molti altri subdoli mezzi usati da Satana, il dio di questo mondo. — Matt. 24:48-51.
23. (a) Come il buon cibo è indispensabile alla buona salute, di che cosa ha bisogno la mente per maturare? (b) Quale suggerimento rende pubblico la Società?
23 Come per sostenere il corpo è necessaria una regolare dieta quotidiana di cibo materiale, così per nutrire la mente si deve attingere di continuo e ogni giorno alla Parola di Dio. Non solo la lettura, ma lo studio è necessario, poiché esso richiede diligente applicazione della mente con l’intenzione di acquistare conoscenza. Quando il discernimento spirituale è l’obbiettivo della persona, i suoi sforzi saranno rivolti alla Parola di Dio. In Giosuè 1:8 ci viene rammentato che il libro della legge doveva essere letto giorno e notte, non tanto per leggere, ma con uno scopo preciso. Doveva guidare il lettore perché avesse successo nella sua via e agisse saggiamente. Sì, studiare diligentemente la Bibbia ogni giorno è molto importante. La Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati ha posto una scritta sui suoi edifici di otto e nove piani (situati a Brooklyn dove sono stampate dalla Società la maggior parte delle Bibbie e delle pubblicazioni bibliche), a grandi lettere, affinché tutti i passanti vedano subito le importantissime parole “Leggete la Parola di Dio, la Bibbia, ogni giorno”. Questa è una guida per tutte le persone del mondo; quanto lo è dunque di più per i cristiani!
24. (a) Quale altro provvedimento ha preso la Società per aiutare le persone anche se ‘hanno la Bibbia’? (b) In che modo Filippo mostrò la sua maturità quando incontrò uno che cercava la verità?
24 La società del Nuovo Mondo usa da molti anni la stampa nella pubblicazione della rivista La Torre di Guardia e di altri libri e opuscoli di studio al fine di promuovere l’intendimento della Bibbia. Molti replicheranno: ‘Ma io ho la Bibbia; la leggo’. Ma anche se nel mondo vi sono oltre un miliardo di Bibbie, notate quali deplorevoli condizioni esistono. Questo indica che ci vuole più che la semplice lettura privata della Bibbia. Rammentiamo che nei giorni della primitiva congregazione cristiana, quando uno che cercava la verità fu incontrato mentre leggeva il rotolo di Isaia da un ministro di Dio che passava, quest’ultimo gli chiese se comprendeva quello che leggeva. Egli rispose: “Realmente, come posso [cioè, capire], se qualcuno non mi guida?” Filippo colse l’opportunità di assistere questo uomo interessato spiegandogli la profezia di Isaia in modo comprensibile, e poi l’uomo fu battezzato. Questa è una splendida illustrazione di come fu manifestata la maturità di Filippo nel presentare a questa persona la profezia in modo comprensibile. Filippo non ebbe modo di studiare né di consultare riferimenti, ma attinse con abilità al deposito di conoscenza che aveva già accumulata: una prova di maturità. — Atti 8:30-39.
25. In che modo un altro ministro maturo aiutò un nuovo credente?
25 Saulo di Tarso che poi divenne Paolo dovette venire a contatto con un ministro di Geova per ricevere ammaestramento prima di essere un uomo fatto nel ministero. Rammentiamo che fu indirizzato a Damasco, dove venne aiutato e dove apprese le cose fondamentali da Anania. Anania si valse dell’opportunità, manifestando la propria maturità, poiché in quell’occasione diede a Paolo il giusto ammaestramento. — Atti 9:17-19.
ACQUISTATE MATURITÀ CON LA CONGREGAZIONE
26. Quale provvedimento di Geova abbiamo per accrescere la maturità?
26 Oggi vi sono oltre 22.000 congregazioni di ministri di Geova nel mondo. Questi provvedimenti sono presi dall’Onnipotente Dio per rafforzare la maturità di quelli che l’hanno già conseguita, e anche per assistere altri ad ottenerla. Come per qualsiasi altra cosa, i benefici che ne derivano, dipendono non solo dalla congregazione, ma anche dall’individuo.
27, 28. (a) Quale consiglio è stato dato ai cristiani circa l’importanza di assistere alle adunanze della congregazione? (b) Quali disposizioni relative alle adunanze ha preso la società del Nuovo Mondo, e per quale scopo?
27 Sin dal tempo dei primi cristiani, immediatamente, il giorno di Pentecoste, i credenti furono informati: “Pentitevi, e ciascuno di voi si battezzi”. E con molte altre parole Pietro li esortò, “e si dedicavano all’insegnamento degli apostoli e a partecipare [l’uno con l’altro], a prendere i pasti e alle preghiere”. Fu immediatamente messa in rilievo l’importanza di radunarsi insieme. Naturalmente Paolo, scrivendo agli Ebrei, lo confermò dando loro questo avvertimento: “Consideriamoci a vicenda per incitarci all’amore e alle opere eccellenti, non abbandonando la nostra comune adunanza, come alcuni ne hanno l’abitudine, ma incoraggiandoci l’un l’altro e tanto più mentre vedete avvicinarsi il giorno”. A quell’epoca, oltre venticinque anni dopo la Pentecoste, alcuni dovevano essere divenuti negligenti nel partecipare alle adunanze e perdevano la maturità mantenuta radunandosi insieme regolarmente. (Atti 2:38, 40, 42; Ebr. 10:24, 25) Che dire dei ministri cristiani che vivono nel ventesimo secolo, 1.900 anni dopo che furono scritti inizialmente questi consigli? Siamo forse negligenti e trascuriamo l’esigenza cristiana di radunarci insieme per sostenerci spiritualmente?
28 Sono state prese per noi ampie disposizioni mediante la società del Nuovo Mondo. Perciò poniamo queste domande: Assistiamo a tutte le adunanze, cioè al settimanale studio Torre di Guardia, il più grande strumento della Società per assistere i credenti nella Parola di Dio? alla settimanale adunanza di servizio, dove i ministri ricevono addestramento pratico per il ministero? alla settimanale scuola di ministero teocratico, dove vengono messe in rilievo le istruzioni sul modo di parlare e di preparare sermoni per insegnare? al settimanale studio di libro, dov’è considerato uno dei principali libri della Società su un soggetto biblico? e alle settimanali adunanze pubbliche della domenica, dove sono trattati argomenti appropriati?
29. (a) È la dedicazione tutto ciò che ci vuole? (b) Quale importanza hanno la congregazione e le sue adunanze per i cristiani?
29 Purtroppo, alcuni cominciano a pensare, dopo la dedicazione e dopo il battesimo, che non sia necessario più nulla. Ricordate che la dedicazione segna solo il principio. Avete l’idea che non sia necessario andare regolarmente alle adunanze? Questo indicherebbe che pensate che la congregazione non è necessariamente la corda di salvataggio per il cristiano. Anziché avere un atteggiamento così sentimentalistico e immaturo, perché non chiedervi: Come posso partecipare a ogni adunanza? La congregazione è veramente la disposizione presa da Geova perché ognuno progredisca verso la maturità. Pensate quanto è essenziale e appropriato assistere a queste cinque adunanze di un’ora ogni settimana. Esse tengono desti i ministri cristiani per quanto riguarda la loro relazione con l’Onnipotente Dio; li tengono aggiornati sull’adempimento delle profezie, e vigilanti circa il ministero a cui partecipiamo regolarmente. Sì, ogni adunanza a cui assistiamo accresce la nostra maturità e può contribuire ad elevare la statura della maturità spirituale dei fratelli.
PREGHIERA
30. (a) Quale intimo privilegio è utile per conseguire la maturità? (b) In che senso è utile per conseguire la maturità?
30 Vi sono opportunità per parlare ogni giorno con Dio. Possiamo davvero comunicare regolarmente con lui mediante la preghiera. Avvicinandoci in preghiera a Geova, a colui ch’è il Grande Re d’eternità, dobbiamo stare attenti che le nostre parole indichino giusto rispetto. Paolo dichiara che dobbiamo essere “costanti nella preghiera”. Mentre siamo così in comunione con Dio pensiamo non solo a noi stessi ma anche agli altri. A prova di questo, Paolo ci dice anche: “Continuo a menzionarvi nelle mie preghiere”, e a questo proposito i suoi pensieri erano: “Affinché l’Iddio del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione nell’accurata conoscenza di lui; essendo stati illuminati gli occhi del vostro cuore, acciocché conosciate qual è la speranza alla quale egli vi ha chiamati”. Anche in questo caso notiamo che lo spirito di sapienza è messo in relazione con l’acquisto dell’accurata conoscenza. Da ciò comprendiamo quanto sia urgente prestare molta attenzione e ascoltare Dio quando ci parla mediante la Sua Parola. Come dobbiamo essere grati che Geova ci abbia consentito di pregarlo, anzi che ci abbia invitato a farlo. Senza dubbio, la preghiera è un altro mezzo col quale avanzare verso la maturità. — Rom. 12:12; Efes. 1:16-18.
INCARICO DI SORVEGLIANTE, RICOMPENSA CONCESSA ALLA MATURITÀ
31. Quali ulteriori privilegi di servizio può avere come ricompensa il ministro maturo?
31 Quando la persona acquista conoscenza, dedica la sua vita, è in stretta associazione con l’organizzazione di Geova e continua a maturare, l’attendono ulteriori privilegi. Naturalmente, tutto ciò che si fa dovrebbe essere fatto con tutto l’animo come per Geova e non per essere visti dagli uomini. (Col. 3:23) Gli incarichi di sorvegliante nella congregazione non sono dati per stimolare a progredire verso la maturità, ma sono piuttosto ricompense elargite ai maturi che desiderano servire volenterosamente e con modestia di mente, umiliandosi sotto la potente mano di Dio. (1 Piet. 5:2, 5, 6) Mentre il ministro cristiano continua a progredire per divenire un “uomo fatto”, può essere nominato per insegnare ad alcuni cristiani che si radunano in una casa. In tal caso si ha la meravigliosa opportunità di assistere e addestrare nuovi ministri nel servizio di casa in casa, a tenere studi biblici a domicilio, e anche a rivisitare altri per parlare della buona notizia del Regno. Quindi uno può avere il privilegio di ricevere l’incarico di servitore di ministero in una congregazione. Forse infine diverrà il sorvegliante di una congregazione o il ministro che presiede ad essa, assumendosi tutte le responsabilità che ne derivano e confidando sempre in Geova e riconoscendo che è la congregazione di persone mansuete di Geova.
32, 33. (a) Quali speciali opportunità possono essere offerte al ministro maturo? (b) Che cosa contribuirà a rendere qualificati per tali servizi particolari?
32 Oltre a ciò, si può avere l’opportunità di partecipare al ministero continuo; andare dove c’è “grande bisogno” di servire, spesso in difficili circostanze, per aiutare le altre pecore di Dio. Forse uno può servire come sorvegliante di circoscrizione, visitando un certo numero di congregazioni, e poi anche come sorvegliante di distretto. Oltre a tutti questi privilegi del servizio di ministero, ne sono offerti altri, come l’opera missionaria, andare in territori all’estero, e forse, anche, divenire membro del personale di uno dei principali uffici di sorveglianza chiamati Betel in qualsiasi paese si risieda.
33 Tutto questo può essere definito progresso nel conseguimento della maturità. Non è una condotta facile e non si possono prendere vie traverse, né essa è una conquista miracolosa. È il risultato dell’applicare di continuo la mente, studiare, pensare, agire, predicare, manifestare i frutti dello spirito, e amore verso gli altri. Vuol dire dare costantemente, altruisticamente. Mentre si diventa maturi, si ha l’opportunità di portare i pesi degli altri, ciò che è una responsabilità cristiana e una manifestazione d’amore. — Gal. 6:2.
34. Come mostrò Paolo la sua maturità?
34 Meravigliose benedizioni accompagnano sicuramente la maturità cristiana. Paolo lo mostrò quando progredì fino al punto di invitare altri a seguirlo mentre egli seguiva Cristo. In verità, fu un autentico uomo fatto nella fede, e quando stava per finire la sua corsa poté giustamente dire con fiducia: “Poiché io son già versato come una libazione, e il tempo della mia liberazione è imminente. Ho combattuto l’eccellente combattimento, ho corso la corsa sino alla fine, ho osservato la fede. Da ora in poi mi è riservata la corona della giustizia, che il Signore, il giusto giudice, mi darà come ricompensa in quel giorno, ma non solo a me, bensì anche a tutti quelli che hanno amato la sua manifestazione”. — 2 Tim. 4:6-8; 1 Cor. 11:1.
35. Come dovremmo considerare il conseguimento della maturità nella società del Nuovo Mondo?
35 La maturità dev’essere la mèta cristiana di chiunque, e reca sublime soddisfazione e gioia nel ministero. Sforzatevi di conseguire la maturità cristiana, perché deriva la massima felicità dal riconoscere la propria stretta relazione con altri e con Geova. Avendo maturità saremo sempre consapevoli delle benedizioni di Geova. Non lasciate dunque che nulla metta in pericolo i vostri sforzi di divenire un “uomo fatto” nella società del Nuovo Mondo. Otteniamo la maturità con l’obiettivo di lodare Geova e il grande e supremo nome sia con le opere che con l’esempio, affinché anche altri vedano la buona condotta da seguire indicata dalle appropriate parole di Paolo ai Filippesi: “Noi, dunque, quanti siamo maturi, abbiam questa attitudine mentale; e se sotto qualche aspetto avete un’altra inclinazione mentale, Dio vi rivelerà la suddetta attitudine. In ogni modo, fin dove abbiamo fatto progresso, continuiamo a camminare ordinatamente in questa stessa condotta”. — Filip. 3:15, 16.