Ordinazione dei ministri qualificati
1. Come fu prefigurata l’ordinazione dei qualificati ministri di Geova nel caso di Geremia?
PAOLO disse: “La nostra bastante capacità viene da Dio, che ci ha resi adeguatamente qualificati per essere ministri di un nuovo patto”. (2 Cor. 3:5, 6, NM) Questo vuol dire che dev’essere Dio a ordinare o nominare una persona perché sia un suo ministro. Ciò fu simbolizzato dal caso di Geremia, un ministro del vecchio patto della legge d’Israele. Appartenendo alla famiglia sacerdotale di Aaronne, Geremia aveva automaticamente la prospettiva di essere sacerdote al tempio di Gerusalemme. Ma per essere più che un sacerdote, cioè, un profeta che avrebbe dovuto profetizzare rispetto a tutte le nazioni della terra, non bastava che Geremia fosse figlio del sacerdote Hilkia. Nessun uomo avrebbe potuto renderlo un tal profeta. Dio, che ispira le profezie, fu perciò l’Unico a ordinarlo o nominarlo come profeta, qualificandolo adeguatamente. Geremia indica la propria ordinazione o nomina da Dio, allorché dice: “La parola di Geova mi fu rivolta, dicendo: ‘Prima ch’io ti avessi formato nel seno di tua madre, io t’ho conosciuto; e prima che tu uscissi dal suo seno, io t’ho consacrato e t’ho costituito [ordinato] profeta delle nazioni. . . . tu andrai da tutti quelli ai quali ti manderò, e dirai tutto quello che io ti comanderò’. . . . Poi Geova stese la mano e mi toccò la bocca; e Geova disse: ‘Ecco, io ho messo le mie parole nella tua bocca. Vedi, io ti costituisco oggi sulle nazioni’”. — Ger. 1:4-10, VR e SA.
2. Perché anche Gesù aveva bisogno della stessa specie di ordinazione?
2 Perfino Gesù, il falegname di Nazaret, dovette avere questa ordinazione da Geova Dio. Come uomo Gesù non apparteneva ad una famiglia sacerdotale d’Israele. Come membro della tribù reale di Giuda egli era un erede al trono terrestre di Davide ma non al trono celeste e reale. Per essere un sommo sacerdote simile al real sacerdote re Melchisedec, Gesù doveva essere ordinato da Geova, e Geova aveva giurato profeticamente che Gesù sarebbe stato tale real sacerdote. Per essere un re celeste assiso alla destra del trono di Geova, Gesù doveva essere unto con qualche cosa di più che l’olio di unzione per mezzo di un profeta o sacerdote. Egli dovette essere unto e quindi ordinato o nominato per mezzo dello spirito santo di Geova Dio. Paolo dice: “Il Cristo non glorificò se stesso divenendo sommo sacerdote, ma fu glorificato da colui che disse riguardo a lui: ‘Tu sei mio Figlio; oggi io son divenuto tuo Padre.’ Come dice anche in un altro luogo: ‘Tu sei sacerdote per sempre a somiglianza di Melchisedec’”. — Ebr. 5:5, 6, NM.
3. Come dimostrò Gesù che la sua ordinazione veniva da Geova e non da Giovanni Battista?
3 Gesù ricevette da Dio la necessaria ordinazione. Quando Giovanni, figlio del sacerdote Zaccaria, battezzò Gesù nel fiume Giordano, non ordinò Gesù perché fosse sacerdote né re; egli non avrebbe potuto farlo. Giovanni non sapeva perché battezzava Gesù. Egli non capiva allora che battezzava Gesù semplicemente per simbolizzare che Gesù si era dedicato a fare la volontà di Dio per cui era venuto nel mondo. Il battesimo in acqua simbolizzava la dedicazione di Gesù, per un mutamento di condotta nella vita. Fu dopo che Gesù era stato battezzato ed era uscito fuori dall’acqua che il suo celeste Padre, Geova Dio, per la prima volta lo ordinò o nominò, riconoscendo chiaramente il dedicato Gesù come suo Figlio spirituale e ungendolo col suo santo spirito. (Matt. 3:13-17) Poco dopo, per dimostrare che lo aveva ordinato Geova e non il sacerdote Giovanni Battista, Gesù andò alla sinagoga di Nazaret e lesse alla gente la profezia d’Isaia: “Lo spirito di Geova è sopra me, perché egli mi ha unto per dichiarare la buona notizia ai poveri, mi ha mandato a predicare”. Poi Gesù disse alla congregazione: “Oggi questa scrittura che avete appena udita è adempiuta”. — Luca 4:16-21, NM; Luca 3:21-23.
4. Quali scritture dimostrano che Paolo fu ordinato da Geova?
4 Aveva anche Paolo ricevuta questa ordinazione o nomina da Dio? Egli disse: “A causa di questa testimonianza io fui costituito [ordinato] predicatore e apostolo . . . maestro delle nazioni in quanto alla fede e alla verità”. (1 Tim. 2:7, NM) “Costituito” o “ordinato” da chi? Ai Galati Paolo risponde con queste parole: “Paolo, apostolo (non dagli uomini né per mezzo d’alcun uomo, ma per mezzo di Gesù Cristo e di Dio Padre), . . . quando Iddio, che m’aveva appartato fin dal seno di mia madre e m’ha chiamato mediante la sua grazia, si compiacque di rivelare in me il suo Figliuolo perch’io lo annunziassi fra i Gentili, io non mi consigliai con carne e sangue, e non salii a Gerusalemme da quelli che erano stati apostoli prima di me”. (Gal. 1:1, 15-17) Paolo fu probabilmente battezzato da Anania che gli disse di battezzarsi. In seguito Paolo ‘fu ripieno di spirito santo’ come prova che era stato ordinato o nominato da Geova mediante Cristo, che lo aveva scelto come strumento per portare il suo nome. — Atti 9:15-18.
5, 6. Quale parte, se mai, adempì Pietro ordinando Cornelio, i suoi familiari e i suoi intimi amici?
5 Anche i primi proseliti Gentili incirconcisi ebbero questa ordinazione o nomina da Dio per essere ministri del suo nuovo patto. Se la loro ordinazione non fosse stata da Dio, i Cristiani giudaici sarebbero stati impreparati e quindi avversi a riconoscerli allora come ordinati ministri cristiani. Prima che l’apostolo Pietro finisse di predicare all’italiano Cornelio e a molti suoi parenti e intimi amici, questi incirconcisi non Giudei credettero e accettarono la misericordia di Geova mediante Cristo e Dio li ordinò o nominò come suoi testimoni del ministero. La storia biblica dice: “Mentre Pietro parlava così, lo spirito santo cadde su tutti coloro che udivano la Parola. E tutti i credenti circoncisi che erano venuti con Pietro, rimasero stupiti che il dono dello spirito santo fosse sparso anche sui Gentili; poiché li udivano parlare in altre lingue, e magnificare Iddio. Allora Pietro prese a dire: “Può alcuno vietar l’acqua perché non siano battezzati questi che hanno ricevuto lo spirito santo come noi stessi? E comandò che fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo”. Più tardi, a Gerusalemme, ad altri Cristiani giudaici Pietro spiegò: “Come avevo cominciato a parlare, lo spirito santo scese su loro, com’era sceso su noi da principio. . . . Se dunque Iddio ha dato a loro lo stesso dono che ha dato anche a noi che abbiam creduto nel Signor Gesù Cristo, chi ero io da potermi opporre a Dio?” — Atti 10:44-48; 11:15-17.
6 Quindi Pietro li fece battezzare, non per ordinarli (questo Dio lo aveva già fatto), ma perché simbolizzassero la loro fede e dedicazione che Dio aveva già accettata con miracolosa evidenza.
7, 8. In quanto al rimanente degli unti testimoni d’oggi, quale prova abbiamo che siano stati nominati da Dio?
7 Che dire oggi dei dedicati testimoni di Geova? Essi pure ricevono questa ordinazione o nomina da Lui per essere qualificati come suoi ministri per questo necessarissimo riguardo. Oggi sulla terra vi è soltanto un rimanente di quelli che Geova Dio ha scelti durante i passati diciannove secoli nominandoli e ordinandoli per essere suoi unti ministri del nuovo patto. Essi costituiscono il “rimanente” della progenie della donna di Dio, la sua organizzazione. (Apoc. 12:17) A loro egli dice: “I miei testimoni siete voi, dice l’Eterno [Geova], voi, e il mio servo ch’io ho scelto”. (Isa. 43:10) Come gruppo questo rimanente costituisce ora il corpo del servitore o schiavo. Essi compongono ciò che Gesù nella sua profezia chiamò “lo schiavo fedele e discreto”, che è stato “costituito sopra i suoi domestici per dar loro il cibo a suo tempo”. Da chi i membri del rimanente hanno ricevuto la loro nomina o ordinazione come tali? Non dagli uomini, ma dal loro Signore, il regnante Re Gesù Cristo. Da quando nel 1914 ha cominciato a regnare e da quando nel 1918 è venuto al tempio per il giudizio in primo luogo della “casa di Dio”, egli ha trovato questo rimanente di unti e dedicati Cristiani impegnato in ciò che gli era stato ordinato di fare. Quindi egli ha fatto per loro ciò che aveva promesso: “Veramente io vi dico: Lo costituirà sopra tutti i suoi beni”. — Matt. 24:45-47, NM.
8 Quale prova abbiamo che siano stati nominati da Dio per mezzo del suo invisibile, glorificato Cristo e che siano stati adeguatamente qualificati? La prova si trova nella loro provvista spirituale di “cibo a suo tempo”. Non era contro di loro che Geova profetizzò: “Ecco, vengono i giorni, dice il Signore, [Geova], ch’io manderò la fame nel paese, non fame di pane o sete d’acqua, ma la fame e la sete d’udire le parole dell’Eterno”. (Amos 8:11) Era contro il clero della Cristianità e le sue congregazioni. Essi rigettano il cibo servito dalle mani e dalle bocche della classe dello “schiavo” e soffrono quindi la fame spirituale. Tutto ciò perché non riconoscono la non ortodossa ordinazione o nomina della classe dello “schiavo fedele e discreto”. Ma vi sono centinaia di migliaia d’altri che sono consapevoli della propria necessità spirituale, che sanno dove trovare il cibo spirituale, e che lo accettano dalle mani dell’unto rimanente dei testimoni di Geova. Queste sono le persone umili, oneste, mansuete che il Giusto Pastore di Geova, Gesù Cristo, raccoglie nel suo ovile perché siano le sue “altre pecore”, facendone “un solo gregge” con l’unto rimanente. — Giov. 10:16.
MINISTERO SOTTO IL NUOVO PATTO
9, 10. Sebbene le “altre pecore” non possano essere “ministri sotto il nuovo patto”, perché esse pure sono fra gli attuali ministri adeguatamente ordinati?
9 Dato che le “altre pecore” devono seguire il Giusto Pastore di Geova, devono pure essere ‘testimoni fedeli e veraci’ come lo fu egli stesso; devono anche essere ministri di Geova adeguatamente qualificati. Certamente, essi non possono essere “ministri del nuovo patto” nel senso in cui lo era l’apostolo Paolo, che era nel nuovo patto come membro della “nazione santa” dell’Israele spirituale e perciò ministro sacerdotale, membro del “real sacerdozio” con una chiamata celeste. Ma dobbiamo ricordare che l’Israele spirituale fu simbolizzato o prefigurato dall’Israele naturale dei tempi antichi. Come membri di quella nazione scelta gli Israeliti naturali erano vincolati dal vecchio patto della legge con il loro Dio Geova. Ma fra gli Israeliti naturali v’erano molti non Israeliti, residenti temporanei, ossia ospiti forestieri che servivano in Israele in vari modi, alcuni perfino come schiavi nel tempio. Anche questi adoravano Geova come loro Dio e la sua legge li proteggeva e provvedeva loro molte benedizioni e privilegi. Essi erano “il forestiero ch’è dentro alle tue porte”, e non dovevano lavorare nel giorno di sabato in Israele. (Eso. 20:8-10) Essi non dovevano arrecare biasimo sul nome di Geova ma dovevano lodarlo insieme agli Israeliti naturali. Dovevano dimostrare com’erano benedetti da Lui per mezzo della sua naturale progenie di Abrahamo.
10 Similmente avviene con le “altre pecore”, il moderno “forestiero ch’è dentro alle . . . porte” degli Israeliti spirituali. Essi non sono Israeliti spirituali nel nuovo patto, ma vivono sotto le benedizioni e provvisioni di quel nuovo patto e devono conformare ad esso la loro vita. Insieme al rimanente dell’Israele spirituale, devono costituire la società del nuovo mondo. Essi sono soggetti alla sola legge generale d’essere testimoni di Geova e di predicare la buona notizia del Regno a scopo di testimonianza a tutte le nazioni, prima che questo mondano sistema di cose finisca completamente. (Matt. 24:14) Per far questo, devono anche essere adeguatamente qualificati, e ciò richiede prima di tutto che ne abbiano l’ordinazione da Dio. Come requisito necessario a tale scopo essi si sono volontariamente e amorevolmente dedicati a Dio per mezzo del suo Figlio Gesù Cristo, ed hanno simbolizzato questa loro completa sottomissione a Lui come fece Gesù, col battesimo in acqua. A causa della loro appropriata dedicazione Dio li accetta nel “solo gregge” del suo Giusto Pastore Cristo Gesù, non come membri dell’Israele spirituale o del sacerdozio reale con un’eredità celeste né quali ministri sacerdotali del nuovo patto, ma perché siano testimoni di Geova e ministri adeguatamente qualificati sotto il nuovo patto. Egli li ordina o li nomina quali suoi ministri terrestri, per servire con l’unto rimanente dell’Israele spirituale. Tutti ricevono tale ordinazione o nomina avendo Geova accettata la loro dedicazione per mezzo di Gesù Cristo, il Mediatore del nuovo patto. Quindi sono tutti suoi ministri ordinati, siano essi maschi o femmine secondo la carne.
11. Dal punto di vista scritturale, quale effetto hanno le leggi delle nazioni mondane sui ministri ordinati da Geova?
11 Su questa sola base sarebbe appropriato che tutte le nazioni che asseriscono di aver riguardo per i ministri cristiani li riconoscessero come ministri scritturalmente ordinati. Le nazioni sono caparbie e dittatoriali allorché istituiscono le proprie regole ed esigenze, ed è mediante queste che dichiarano un individuo vero ministro ordinato e riconosciuto da Dio. Quando le nazioni richiedono un’autorizzazione scritta da qualche uomo, gruppo d’uomini o organizzazione religiosa, oppure qualche cerimonia umana prima di riconoscere questi uomini e donne dedicate come ministri di Dio, agiscono in modo scritturalmente illegale. I non ispirati legislatori di questo mondo non scrissero le Scritture, ma fu Dio che fece scrivere queste Scritture mediante la forza movente del suo spirito, e i suoi veri ministri, avendo dedicato se stessi a Lui, riguardo alla propria ordinazione hanno la testimonianza delle sue Scritture ispirate. La prova di ciò che dovrebbero essere i suoi ministri ordinati dovrebbe essere presa dalla scritta Parola di Dio che compie l’ordinazione, non da leggi umane né dalla interpretazione legale di esse per mezzo di giudici.
12, 13. Come si risponde dovutamente agli intromettenti mondani contrari alla formazione ed attività di una società di ministri come quella dei testimoni di Geova, e perché?
12 Dio, il Sovrano Universale, ha il diritto di determinare come l’organizzazione visibile del suo popolo debba essere costituita ed operante, quali debbano essere i suoi ministri e in base a quali condizioni. Perfino le sette religiose della Cristianità riconoscono questo diritto della loro organizzazione settaria. Nel 1954 il capo amministrativo della Chiesa Presbiteriana degli Stati Uniti d’America, parlando a 400 delegati dell’Alleanza Mondiale Presbiteriana a Princeton, New Jersey, fra le fondamentali libertà religiose incluse la ‘libertà di determinare il governo e le condizioni interne di un corpo ecclesiastico’. Egli quindi disse: “Quando nel ponderato e sincero giudizio di una chiesa la libertà di adempiere queste responsabilità viene essenzialmente limitata dallo Stato o dalla società, è dovere della chiesa di dire ‘no’ allo Stato e ‘no’ alla società”. (Times di New York, 29 luglio 1954) Quanto al modo in cui l’organizzazione del Nuovo Patto debba essere edificata ed operante, i testimoni di Geova si attengono teocraticamente alle Sue regole e nomine. Agli intromettenti mondani essi dicono: no.
13 Perché siano ordinati non hanno bisogno che uomini religiosi pongano le mani su loro; la loro ordinazione proviene da Dio e deriva dalla dedicazione della loro esistenza eterna a lui per mezzo di Cristo. Essi non sono ordinati dall’imposizione delle mani della persona che li battezza in acqua in simbolo della loro dedicazione. Ma, poiché il loro battesimo in acqua ha relazione con la loro ordinazione da Dio, per motivi di documentazione essi possono far registrare la data del loro battesimo come tempo approssimativo della loro ordinazione, per soddisfare la legge del Paese che richieda una data dell’ordinazione. Ciò che i testimoni di Geova desiderano per essere qualificati è la mano di Dio su di loro, la mano di Colui che toccò la bocca di Geremia e disse: “Ecco, io ho messo le mie parole nella tua bocca”. (Ger. 1:9) Essi desiderano la mano di Colui che portò sano e salvo a Gerusalemme il sacerdote Esdra, “la mano dell’Eterno, del suo Dio, era su lui”; la stessa mano della quale Nehemia, l’edificatore delle mura di Gerusalemme, dice: “E il re mi diede le lettere, perché la benefica mano del mio Dio era su me”. (Esdra 7:6, 9, 28; Neh. 2:8, 18) Il salmista dice: “Sia la tua mano sull’uomo della tua destra, sul figliuol dell’uomo che hai reso forte per te”. (Sal. 80:17) La mano di Geova è quella che per prima dovrebbe essere su noi per ordinarci o nominarci ministri qualificati. Se prima non mette la mano su noi Geova, l’imposizione fatta in seguito non ha alcun valore, ma è semplicemente formale.
14. In quali essenziali rispetti gli Israeliti spirituali e i loro dedicati conservi sono diversi dal clero della Cristianità?
14 È la mano di Geova che apparta o separa il suo unto rimanente dell’Israele spirituale e i loro dedicati conservi. Come il re Salomone all’inaugurazione del tempio a Gerusalemme disse profeticamente a Dio: “Tu li hai appartati da tutti i popoli della terra per farne la tua eredità; come dichiarasti per mezzo del tuo servo Mosè, quando traesti dall’Egitto i padri nostri, o Signore, o Eterno [Geova]!” (1 Re 8:53) Che essi tutti siano separati da questo mondo per predicare la buona notizia del regno di Dio, l’apostolo Paolo lo dimostra nell’introduzione della sua lettera: “Paolo, schiavo di Gesù Cristo e chiamato ad essere apostolo, appartato per la buona notizia di Dio, che egli promise anticamente per mezzo dei suoi profeti nelle sacre Scritture, circa il Suo Figlio”. (Rom. 1:1, 2, NM) Poiché sono quindi appartati, separati, essi devono praticare la pura, incontaminata forma di adorazione, la pura religione, che include, fra le altre cose, “mantenersi senza macchia dal mondo”. (Giac. 1:27, NM) Perciò essi sono diversi dai “ministri regolari” del clero della Cristianità che sostengono d’essere appartati e ai quali la legge concede un riconoscimento particolare e che tuttavia s’immischiano nella politica e nelle contese delle nazioni macchiandosi completamente con questo mondo.
NOMINE SPECIALI
15. Come era esercitato il potere di nomina nelle congregazioni cristiane primitive?
15 Tutta la nazione dell’Israele spirituale e i loro conservi dedicati sono separati e hanno una qualifica di separazione da questo mondo. Essi tutti costituiscono una società del nuovo mondo di ministri qualificati. Tuttavia hanno fra loro certi membri appartati specialmente per varie responsabilità di servizio, per le quali sono ordinati o nominati. Per esempio, nel primo secolo vi erano profeti ed insegnanti cristiani nella congregazione di Antiochia (Siria) e tutti costoro servivano in queste posizioni di responsabilità. Quindi il racconto dice: “Mentre servivano pubblicamente Geova e digiunavano, lo spirito santo disse: ‘Appartatemi fra tutti Barnaba e Saulo per l’opera alla quale li ho chiamati’. Allora essi digiunarono, pregarono, imposero loro le mani e li lasciarono andare”. (Atti 13:1-3, NM) Questa imposizione delle mani della congregazione per mezzo degli uomini rappresentativi era una forma di ordinazione o nomina a un servizio speciale. In seguito durante la loro attività in questo servizio speciale Paolo e Barnaba nominarono degli anziani a posizioni responsabili di servizio nelle nuove congregazioni costituite: “nominarono per essi degli anziani nella congregazione e, facendo preghiera con digiuni, li raccomandarono a Geova del quale eran divenuti credenti”. (Atti 14:23, NM) L’apostolo Paolo, concedendo il potere di nomina al giovane Timoteo, disse: “Nessuno sprezzi la tua giovinezza; . . . Non imporre con precipitazione le mani ad alcuno, e non partecipare ai peccati altrui; conservati puro”. — 1 Tim. 4:12; 5:22.
16. Perché gli speciali servitori nominati teocraticamente nella società del nuovo mondo non sono oggi una classe clericale?
16 Perciò le nomine di servitori speciali nella società del nuovo mondo devono esser fatte, non democraticamente, ma teocraticamente, dal corpo governante o dagli effettivi rappresentanti del corpo governante negli altri Paesi. Però, la nomina di questi speciali servitori di ministero o sorveglianti nella congregazione non significa che venga creata una separata classe ecclesiastica e che tutti gli altri membri della congregazione non siano ministri adeguatamente qualificati da Dio. Tutti conserviamo la nostra adeguata qualifica da Dio studiando e servendo Geova fedelmente come suoi testimoni.
17. Nei giorni antichi che cosa risultava effettivamente “mediante l’imposizione delle mani degli apostoli”, e perché tale pratica non è oggi appropriata?
17 L’antica imposizione delle mani per mezzo di servitori responsabili della congregazione aveva il valore di ordinazione o nomina. Questa cerimonia aveva un effetto reale in quei giorni primitivi in cui “mediante l’imposizione delle mani degli apostoli veniva dato lo spirito”. Quelli che imposero le mani su Paolo e Barnaba non impartirono lo spirito ma fu loro detto dallo spirito di appartarli per un’opera speciale. Oggi noi non abbiamo lo spirito che ci parla udibilmente né gli apostoli sono fisicamente presenti per imporre le mani su di noi e impartirci i miracolosi doni dello spirito, e non c’è oggi sulla terra nessun cosiddetto Cristiano che possa dimostrare scritturalmente di essere anche un successore degli apostoli con tale potere. I miracolosi doni dello spirito cessarono come anche i canali apostolici. Ecco perché Paolo classificò “l’imposizione delle mani” come parte della “dottrina elementare intorno al Cristo”. (Ebr. 6:1, 2; Atti 8:18 e 1 Cor. 13:8-11, NM) La formalità di imporre letteralmente le mani su una persona alla sua nomina non ha oggi alcun potere speciale.
18. Come può una valida nomina essere dovutamente notificata all’individuo incaricato?
18 Ciò che è importante è la nomina specifica fatta dall’autorizzato corpo governante. La nomina potrebbe essere comunicata verbalmente o mediante lettera, anche da una lettera di nomina circolare. Quello che conta è che la nomina venga dal riconosciuto corpo governante, e quindi la firma della lettera di nomina o lettera circolare deve dimostrare che proviene da tale corpo autorevole. Che la firma sia scritta a mano o stampata non altera il fatto né indebolisce o annulla la nomina. Se il timbro è quello del corpo governante ed è stato impresso da chi ha l’autorità di usarlo, la nomina è autorevole e vincolante.
19, 20. Quali antichi esempi di tale pratica sono descritti nella Bibbia?
19 Questo è vero anche se il timbro su una lettera di nomina o lettera circolare può non essere così cerimoniale o formale come la letterale formalistica imposizione di mani umane sul capo d’una persona nominata. Timbrare una lettera ufficiale è buona pratica biblica.
20 Quando la regina Izebel volle emanare istruzioni agli uomini anziani di Izreel, che cosa fece? Fece firmare dal re Achab le lettere d’istruzioni? Ascoltate: “Scrisse delle lettere a nome di Achab, le sigillò col sigillo di lui, e le mandò agli anziani ed ai notabili della città di Naboth che abitavano insieme con lui”. Gli anziani e i notabili riconobbero il sigillo impresso e osservarono le istruzioni che apparentemente provenivano dal Re. (1 Re 21:8-11) Il re Assuero mostrò il valore e il potere del timbro o sigillo allorché disse alla regina Ester e al suo primo ministro Mardocheo: “Scrivete dunque, a pro de’ Giudei, come vi parrà meglio, nel nome del re, e suggellate [lo] coll’anello reale; perché ciò ch’è scritto in nome del re e sigillato con l’anello reale, è irrevocabile”. Il primo ministro Mardocheo agì conformemente: “Fu dunque scritto in nome del re Assuero, si sigillaron le lettere con l’anello reale, e le si mandarono per mezzo di corrieri”. Mediante questo uniforme sigillo i governatori di tutte le province della Persia e anche i Giudei riconobbero la forza vincolante di quei documenti scritti ed agirono secondo le istruzioni in essi contenute. — Ester 8:8, 10.
21. Perché il metodo della Società Torre di Guardia nel nominare i servitori nelle congregazioni dei testimoni di Geova non è privo di validità?
21 Quindi non si deve sottovalutare il potere di una lettera appropriatamente timbrata; il timbro le dà peso ed autorità. Dunque una lettera circolare con tale vero timbro ufficiale può nominare più di un servitore della congregazione, ma i doveri assegnati ad una persona nominata determinano il grado di responsabilità di quella persona nominata, indicando se ha più responsabilità degli altri servitori. Così la Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati e le sue filiali usano lettere di nomina timbrate (in molti casi lettere circolari) come mezzo conveniente per nominare servitori in più di 14.000 congregazioni dei testimoni di Geova in tutta la terra. In tutte queste congregazioni i membri riconoscono il timbro e accettano la nomina. Chi dunque ha il diritto di mettere in dubbio il potere di ordinazione o di nomina? Voi potete esser certi che il corpo governante della Società impone le sue mani su tutti questi servitori speciali nominati mediante queste timbrate lettere di nomina, non letteralmente, ma aiutandoli, sostenendoli, appoggiandoli, o rimuovendoli nell’interesse generale dell’opera.
LETTERA DI RACCOMANDAZIONE
22-24. Come descrisse Paolo le lettere di raccomandazione che portava?
22 Lo stesso apostolo Paolo suscitò la questione della qualifica. Egli disse: “E chi è adeguatamente qualificato per queste cose? Noi lo siamo; poiché non siamo venditori ambulanti della parola di Dio come lo sono molti, ma parliamo mossi da sincerità, sì, come mandati da Dio [non dagli uomini]”. (2 Cor. 2:16, 17, NM) Ma aveva forse Paolo o portava con sé anche una lettera di nomina timbrata o sigillata oppure di raccomandazione dal corpo governante a Gerusalemme o da quelli che avevano imposto le mani su lui e Barnaba ad Antiochia? Poteva egli mostrare tale lettera alle sinagoghe che visitava per predicarvi o alle congregazioni che istituiva, al governatore Felice, al governatore Festo, al re Agrippa o all’imperatore Nerone quando infine comparve davanti a lui in giudizio a Roma? Nulla indica che egli avesse una tale lettera! Paolo non ne aveva bisogno. Egli aveva qualcosa di meglio che una lettera composta da uomini, firmata da uomini, su tavolette o su carta. Aveva testimoni a Damasco per testimoniare che era stato battezzato in acqua per simbolizzare la sua dedicazione e la sua fede in Geova per mezzo di Gesù Cristo. Egli era pure “ripieno di spirito santo” e aveva i miracolosi doni dello spirito. Ciò che vale di più, aveva il potere d’imporre le mani sui credenti battezzati e impartir loro i doni dello spirito. Da questo sapeva che l’essere adeguatamente qualificati derivava da Dio. Che bisogno aveva egli, quindi, di una lettera timbrata o sigillata da qualcuno sulla terra? La prova più efficace d’essere adeguatamente qualificati per il servizio o ministero consiste nei risultati dell’opera compiuta, in ciò che è stato fatto. Paolo aveva questa prova, e gli servì come la più efficace lettera di raccomandazione a sostegno della sua nomina.
23 Alla congregazione cristiana da lui istituita a Corinto disse: “Cominciamo di nuovo a raccomandar noi stessi? O abbiamo forse bisogno, come alcuni, di lettere di raccomandazione presso di voi o da voi? Siete voi la nostra lettera, scritta nei nostri cuori, conosciuta e letta da tutto il genere umano. Poiché è manifesto che voi siete una lettera di Cristo scritta da noi mediante il nostro ministero, incisa non con inchiostro ma con lo spirito dell’Iddio vivente, non su tavolette di pietra, ma su tavolette carnali, su cuori”. (2 Cor. 3:1-3, NM) Più tardi il poco prima ammaestrato Apollo ricevette tale lettera di raccomandazione dai fratelli cristiani di Efeso per la congregazione di Corinto, ma Paolo non ebbe bisogno di tale lettera di raccomandazione. (Atti 18:24-28, 1-11) Gli stessi discepoli da lui istruiti durante un anno e mezzo d’intensa predicazione e attività d’insegnamento a Corinto costituivano una potente lettera.
24 Questi discepoli erano la lettera di Paolo scritta sul suo cuore perché li conduceva affettuosamente con sé e scriveva loro lettere volendo loro molto bene. Nello stesso tempo egli li aveva ammaestrati e addestrati per essere predicatori testimoni di Geova e Cristo, e quindi questi Cristiani di Corinto rappresentavano la lettera di Paolo chiaramente esibita “conosciuta e letta da tutto il genere umano”. Essi non erano una lettera proveniente da uomini, neanche dal corpo governante a Gerusalemme.
25, 26. Quale altra testimonianza biblica mostra come furono prodotte le lettere di raccomandazione di Paolo?
25 Fu ‘manifesto ch’essi erano una lettera di Cristo’, e Gesù Cristo, che aveva scelto Paolo per essere uno speciale strumento per annunciare il suo nome alle nazioni non giudaiche, impiegò Paolo come suo ministro per scrivere questa lettera. Paolo non poteva aver scritta questa lettera umana da se stesso, poiché, come Gesù disse ai suoi discepoli, “indipendentemente da me non potete fare proprio nulla”. (Giov. 15:5, NM) Egli si servì di Paolo in modo molto più difficile che facendolo semplicemente sedere con penna ed inchiostro letterale e facendogli scrivere una lettera raccomandando se stesso con parole scritte piuttosto che con laboriose opere. A parte i giorni in cui Paolo lavorò come costruttore di tende insieme ad Aquila e Priscilla, Gesù adoperò Paolo per scrivere questa lettera umana di raccomandazione facendolo parlare ogni sabato nella sinagoga giudaica, per guadagnare sia Giudei che Greci. Col tempo egli ‘si diede tutto quanto alla predicazione testimoniando ai Giudei che Gesù era il Cristo’, rimanendo quivi in tutto un anno e mezzo, “insegnando fra loro la parola di Dio”.
26 Quando infine Paolo se ne andò da Corinto lasciò il frutto del suo lavoro. Quale? Una congregazione cristiana, compreso Crispo, una volta dirigente ufficiale della sinagoga, e tutta la sua famiglia, che Paolo stesso aveva battezzato. Questa congregazione era una lettera di raccomandazione, “incisa non con inchiostro ma con lo spirito dell’Iddio vivente”, poiché essa fu costituita mediante lo spirito di Dio che aveva operato per mezzo di Paolo quando era andato da loro ‘con dimostrazione di spirito e potenza, affinché la loro fede fosse fondata non sulla sapienza degli uomini, ma sulla potenza di Dio’. Lo spirito di Dio su Paolo produsse o scrisse le parole leggibili della lettera di quella congregazione. La lettera non fu scritta su fredde tavolette di pietra, ma su calde, amorevoli “tavolette carnali, su cuori”. Questi cuori erano qualcosa da leggere, perché parlavano di amore anzitutto verso Dio, parlavano di credenza, di fede esercitata per la giustizia, e traboccavano tanto da muovere la bocche dei Corinzi a fare pubblica dichiarazione per la salvezza. (Atti 18:1-11; 1 Cor. 2:4, 5; 2 Cor. 3:1-3; Matt. 22:37, 38; Rom. 10:10, NM) Per produrre tale vivente, parlante lettera di raccomandazione era certamente necessario che lo scrittore fosse adeguatamente qualificato dall’Onnipotente Dio.
27. Quali fatti fisici d’oggi attestano la giustezza della posizione di ministri dei testimoni di Geova?
27 Che cosa si può dire oggi? Eccetto le lettere di nomina mandate alle congregazioni o portate dai servitori specialmente nominati dall’organizzazione visibile di Dio, i testimoni di Geova non portano lettere di nomina o di raccomandazione per dimostrare ch’essi, uomini e donne dedicati, sono ministri di Dio scritturalmente ordinati per servire sotto il suo nuovo patto per mezzo del Mediatore Gesù Cristo. La società del nuovo mondo dei testimoni di Geova che usa la Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati come suo servitore non ha bisogno di tali lettere di nomina o di ordinazione, né di tali lettere di raccomandazione, più di quanto ne avesse bisogno Paolo. La Cristianità non riconosce la Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati come strumento nelle mani di Dio. Ma la “Storia moderna dei testimoni di Geova” che viene ora pubblicata nelle colonne della rivista Torre di Guardia dà un’autentica storia documentata di come l’Altissimo Dio e il suo Figlio Gesù Cristo abbiano adoperato la Società, sì, ed abbiano usata la rivista ufficiale ch’essa pubblica, da quando entrambe hanno avuto inizio. Oggi questa rivista biblica ha una tiratura di almeno 2.300.000 copie di ogni edizione, in quarantadue lingue, e la Società editrice ha settantacinque filiali sparse sulla terra. Questo fatto è un’incancellabile lettera conosciuta e letta da tutti gli uomini e raccomanda a ogni buona coscienza questi due strumenti adoperati da Dio per adempiere il suo glorioso proposito in questo più che cruciale tempo di incertezza, dubbio e paura.
28. Sin dal 1919 come hanno dato prova della loro posizione di ministri qualificati i membri dell’unto rimanente?
28 La Cristianità e i suoi cosiddetti governi cristiani rifiutano di riconoscere l’ordinazione scritturale dei dedicati testimoni di Geova. Quindi essi non li riconoscono e non li considerano ordinati ministri di religione. Invece di essere rispettati come ministri adeguatamente qualificati, i testimoni di Geova si distinguono nell’adempimento della profezia di Gesù: “Sarete odiati da tutte le nazioni a motivo del mio nome”. (Matt. 24:9, NM) Nessuna lettera di carta mostrata da voi testimoni cambierebbe l’attitudine del mondo verso di voi. Ma voi avete una lettera, e voi stessi siete stati impiegati per scriverla, la quale parla più autorevolmente che qualsiasi lettera scritta a mano, a macchina o stampata, timbrata e sigillata, per mostrare la vostra ordinazione o nomina divina. È una lettera vivente il cui contenuto si sparge in tutta la terra in più di 160 Paesi e territori, per essere letta in più di 100 lingue. Sin dal 1919, nonostante l’odio del mondo, l’unto rimanente dei ministri adeguatamente qualificati del nuovo patto ha predicato la buona notizia del Regno a tutte le nazioni. In questo modo essi hanno scritto mediante lo spirito di Dio su tavolette carnali, su cuori, e oggi la “gran folla” di altre pecore radunate col “solo gregge” del giusto Pastore Gesù prova ch’essi sono stati ordinati da Dio. È una lettera umana di raccomandazione testimoniante che essi costituiscono la classe dello “schiavo fedele e discreto” di Dio.
29. Quali altri, particolarmente dal 1931, hanno innegabilmente dimostrato di essere ministri ordinati sotto il nuovo patto di Dio?
29 Particolarmente dal 1931 i membri della “gran folla” di altre pecore si sono associati all’unto rimanente per predicare con esso. Essi non possono contraddire la storia. Anch’essi hanno scritta la storia servendo fedelmente con gli unti come testimoni di Geova, soffrendo con loro, morendo con loro, serbando finora l’integrità cristiana con loro. La loro ordinazione come ministri adeguatamente qualificati di Dio è stata anche sempre messa in dubbio e rigettata dalla Cristianità. Ma che cosa attesta oggi la voce della storia trascorsa? Sono essi membri divinamente mandati, ministri adeguatamente ordinati sotto il nuovo patto di Dio? Hanno essi un’inconfutabile lettera di raccomandazione che tolga ogni dubbio come ingiustificato e ogni accusa come pregiudizio e falsità? Non una lettera scritta con inchiostro su carta, o incisa su tavolette di pietra, ma una lettera vivente scritta dallo spirito di Dio su persone mansuete. È una lettera di raccomandazione scritta su “tavolette carnali, su cuori” di altri uomini e donne credenti che dal 1931 sono aumentati ora da molto meno di centomila a più di 600.000 testimoni di Geova nella società del nuovo mondo.
30. Per compiere interamente il ministero assegnatoci da Dio, che cosa dobbiamo fare e faremo?
30 Cerchino pure, se possono, la terra e il cielo del Diavolo, di distruggere o cancellare questa lettera vivente, ripiena di spirito! Le distruttive e inondanti acque della guerra di Armaghedon spazzeranno dall’esistenza questi diabolici cieli e terra e le loro attività macchiate di sangue ma non spazzeranno mai via il contenuto di questa lettera vivente scritta da tutti i testimoni di Geova col suo spirito. Tutti i superstiti di Armaghedon saranno la nostra lettera di raccomandazione davanti a tutto l’universo! Tale lettera di raccomandazione sarà anche letta dai morti quando saranno risuscitati dopo Armaghedon. Il contenuto di questa lettera continuerà pure ad aumentare man mano che si scriverà su altri cuori umani fino ad Armaghedon. Quando i sistemi religiosi del mondo saranno distrutti in questa guerra, essa sopravvivrà e poi si spargerà sulla faccia della terra purificata come testimonianza vivente del potere e dello spirito di Geova operante ora nei suoi ministri adeguatamente qualificati. Continuate dunque a scrivere questa lettera della “società del nuovo mondo”, compiendo interamente il vostro ministero e predicando questa buona notizia del regno trionfante a scopo di testimonianza a tutte le nazioni fino alla fine di questo mondo!