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Libro biblico numero 34: Naum“Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”
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si struggono e la terra si solleva. Chi può stare in piedi di fronte all’ardore della sua ira? Ciò nonostante, Geova è una fortezza per quelli che cercano rifugio in lui. Ma Ninive è condannata. Sarà sterminata mediante un’inondazione, e “l’angustia non sorgerà una seconda volta”. (1:9) Geova ne cancellerà il nome e gli dèi. La seppellirà. Come piacevole contrasto, ci sono invece buone notizie per Giuda! Di che si tratta? Uno che proclama la pace invita Giuda a celebrare le sue feste e a pagare i suoi voti, poiché il nemico, la “persona buona a nulla”, è condannato. “Sarà per certo stroncata interamente”. — 1:15.
9. Quale visione profetica abbiamo della sconfitta di Ninive?
9 Visione anticipata della distruzione di Ninive (2:1–3:19). Naum schernisce Ninive sfidandola a rinforzarsi contro uno che disperde, il quale si avvicina. Geova raccoglierà nuovamente i suoi, ‘l’orgoglio di Giacobbe e di Israele’. Guardate lo scudo e gli abiti cremisi dei suoi uomini di vitale energia e gli infuocati accessori di ferro del suo “carro da guerra nel giorno in cui egli si prepara”! I carri da guerra “continuano a correre all’impazzata” nelle vie, saettando come lampi. (2:2-4) Ora abbiamo una visione profetica della battaglia. I niniviti inciampano e si affrettano a difendere le mura, ma inutilmente. Le porte del fiume si aprono, il palazzo si dissolve, e le schiave gemono e si battono sul cuore. Agli uomini che fuggono viene ordinato di fermarsi, ma nessuno si volta. La città viene saccheggiata e devastata. I cuori si struggono. Dov’è ora questo covo di leoni? Il leone ha riempito la sua tana di preda per i propri leoncelli, ma Geova dichiara: “Ecco, sono contro di te”. (2:13) Sì, Geova brucerà la macchina da guerra di Ninive, manderà la spada a divorare i suoi giovani leoni e stroncherà la sua preda dalla terra.
10. Come che cosa viene esposta Ninive, e come ne è descritta ulteriormente la fine?
10 “Guai alla città di spargimento di sangue . . . piena d’inganno e rapina”. Udite il suono della frusta e lo strepito della ruota. Guardate il cavallo che si precipita, il carro che salta, il cavaliere a cavallo, la fiamma della spada e il lampeggiare della lancia, e poi la gran massa di cadaveri. “Non c’è fine dei corpi morti”. (3:1, 3) E perché? Perché essa ha preso al laccio le nazioni con le sue prostituzioni e le famiglie con le sue stregonerie. Una seconda volta Geova dichiara: “Ecco, sono contro di te”. (3:5) Ninive sarà esposta come un’adultera e sarà spogliata, e la sua sorte non sarà migliore di quella di No-Amon (Tebe), che l’Assiria portò in cattività. Le sue fortezze sono come fichi maturi, “che, se si scuotono, certamente cadono in bocca a chi li mangia”. (3:12) I suoi guerrieri sono come donne. Nulla può salvare Ninive dal fuoco e dalla spada. Le sue guardie fuggiranno come uno sciame di locuste in un giorno di sole e il suo popolo sarà disperso. Il re d’Assiria saprà che non c’è né sollievo né guarigione da questa catastrofe. Tutti quelli che udranno la notizia batteranno le mani, poiché tutti hanno sofferto per la malizia dell’Assiria.
PERCHÉ È UTILE
11. Quali princìpi biblici fondamentali sono illustrati in Naum?
11 La profezia di Naum illustra alcuni princìpi biblici fondamentali. Le prime parole della visione ripetono la ragione per cui Dio diede il secondo dei Dieci Comandamenti: “Geova è un Dio che esige esclusiva devozione”. Subito dopo egli fa sapere che di sicuro ‘farà vendetta contro i suoi avversari’. Il crudele orgoglio dell’Assiria e i suoi dèi pagani non la poterono salvare dall’esecuzione del giudizio di Geova. Possiamo aver fiducia che a suo tempo Geova farà similmente giustizia agendo contro tutti i malvagi. “Geova è lento all’ira e grande in potenza, e in nessun modo Geova si tratterrà dal punire”. Così la giustizia e la supremazia di Geova risaltano sullo sfondo dello sterminio che egli farà della potente Assiria. Ninive divenne davvero “vuoto e vacuità, e una città devastata!” — 1:2, 3; 2:10.
12. Quale restaurazione annuncia Naum, e in che modo si può ricollegare la sua profezia alla speranza del Regno?
12 In contrasto con il completo ‘stroncamento’ di Ninive, Naum annuncia la restaurazione dell’‘orgoglio di Giacobbe e d’Israele’. Geova invia pure notizie felici al suo popolo: “Ecco, sui monti i piedi di chi porta buone notizie, di chi proclama la pace”. Queste notizie di pace hanno relazione con il Regno di Dio. Come lo sappiamo? È evidente dal fatto che Isaia usa la stessa espressione, ma aggiunge le parole: “di chi porta buone notizie di qualcosa di migliore, di chi proclama la salvezza, di chi dice a Sion: ‘Il tuo Dio è divenuto re!’” (Naum 1:15; 2:2; Isa. 52:7) A sua volta, l’apostolo Paolo in Romani 10:15 applica l’espressione a quelli che Geova manda come predicatori cristiani della buona notizia. Questi proclamano la “buona notizia del regno”. (Matt. 24:14) Conforme al significato del suo nome, Naum provvede molto conforto a tutti quelli che cercano la pace e la salvezza che il Regno di Dio porterà. Tutti questi di sicuro comprenderanno che ‘Geova è buono, una fortezza nel giorno dell’angustia per quelli che cercano rifugio in lui’. — Naum 1:7.
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Libro biblico numero 35: Abacuc“Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”
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Libro biblico numero 35: Abacuc
Scrittore: Abacuc
Dove fu scritto: Giuda
Quando fu completato: ca. 628 a.E.V. (?)
1. Quali sublimi verità sono messe in risalto nella profezia di Abacuc?
ABACUC è un altro dei cosiddetti profeti minori delle Scritture Ebraiche. Comunque, la sua visione e la sua dichiarazione solenne, ispirate da Dio, non hanno affatto minore importanza per il popolo di Dio. La sua profezia sostiene i servitori di Dio in tempi difficili, incoraggiandoli e rafforzandoli. Il libro mette in risalto due sublimi verità: Geova Dio è il Sovrano universale, e i giusti vivono per fede. Lo scritto serve anche di monito agli oppositori dei servitori di Dio e a quelli che ipocritamente professano di essere il suo popolo. Fornisce un modello di forte fede in Geova, il quale è degno di ogni cantico di lode.
2. Cosa si sa dello scrittore, Abacuc?
2 Il libro di Abacuc comincia con le parole: “La dichiarazione solenne che Abacuc il profeta ebbe in visione”. (Abac. 1:1) Chi fu questo profeta Abacuc (ebraico: Chavaqqùq), il cui nome significa “fervido abbraccio”? Non abbiamo nessuna informazione sulla paternità di Abacuc, sulla sua tribù, sulle circostanze della sua vita o della sua morte. Non si può stabilire con certezza se era un musicista levita del tempio, benché ciò sia stato dedotto dalla notazione che si trova alla fine del libro: “Al direttore sui miei strumenti a corda”.
3. Quali circostanze relative a Giuda aiutano a stabilire il tempo in cui fu scritto Abacuc?
3 Quando fece Abacuc le sue solenni dichiarazioni profetiche? La summenzionata notazione e le parole “Geova è nel suo santo tempio” indicano che il tempio di Gerusalemme era ancora in piedi. (2:20) Questo, insieme al tenore della profezia, fa pensare che essa sia stata pronunciata non molto tempo prima della distruzione di Gerusalemme nel 607 a.E.V. Ma quanti anni prima? Dev’essere stato dopo il regno di Giosia, re timorato di Dio (659-629 a.E.V.). La profezia stessa fornisce un indizio quando predice un’attività a cui il popolo di Giuda non avrebbe creduto nemmeno se fosse stata narrata. Di che si tratta? Dio avrebbe suscitato i caldei (babilonesi) per punire l’infedele Giuda. (1:5, 6) Questo farebbe pensare alla prima parte del regno dell’idolatra re Ioiachim, quando in Giuda dilagavano miscredenza e ingiustizia. Ioiachim era stato posto sul trono dal faraone Neco e la nazione si trovava nella sfera d’influenza dell’Egitto. In tali circostanze il popolo poteva ritenere impossibile un’invasione da parte di Babilonia. Ma Nabucodonosor sconfisse il faraone Neco nella battaglia di Carchemis nel 625 a.E.V., infrangendo così la potenza dell’Egitto. La profezia sarebbe stata dunque pronunciata prima di quell’avvenimento. Le informazioni disponibili indicano quindi il principio del regno di Ioiachim (iniziato nel 628 a.E.V.), e ciò rende Abacuc contemporaneo di Geremia.
4. Cosa prova che il libro di Abacuc è ispirato da Dio?
4 Come possiamo sapere che il libro è ispirato da Dio? Antichi cataloghi delle Scritture Ebraiche confermano la canonicità di Abacuc. Pur non essendo menzionato per nome, il libro doveva essere incluso nei loro riferimenti ai ‘dodici Profeti Minori’, perché senza Abacuc non sarebbero stati 12. L’apostolo Paolo considera la profezia parte delle Scritture ispirate e fa una diretta citazione di Abacuc 1:5, parlandone come di qualcosa “che è detto nei Profeti”. (Atti 13:40, 41) Nelle sue lettere fece parecchie volte riferimento al libro. Certo l’adempimento delle espressioni di Abacuc contro Giuda e Babilonia mostra che egli fu un vero profeta di Geova, nel cui nome e per la cui gloria parlò.
5. Riassumete brevemente il contenuto di Abacuc.
5 Il libro di Abacuc è formato da tre capitoli. I primi due sono un dialogo fra lo scrittore e Geova. Descrivono la forza dei caldei e l’afflizione che attende la nazione babilonese, la quale moltiplica ciò che non è suo, fa guadagno iniquo per la sua casa, edifica una città con lo spargimento di sangue e adora le immagini scolpite. Il terzo capitolo tratta la magnificenza di Geova nel giorno della battaglia, ed è senza pari per lo stile vigoroso e drammatico. Questo capitolo è una preghiera in versi ed è stato definito “uno dei più splendidi e magnifici nell’ambito di tutta la poesia ebraica”.a
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