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Dove la noce di cocco predomina nel menuSvegliatevi! 1976 | 8 settembre
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gruppo di donne cristiane del luogo ha fatto questo lavoro per parecchi sabati e offerto il ricavato per la costruzione di una sala di studio biblico.
Vi piacerebbe assaggiare riso o pane preparato con la noce di cocco, con il suo gustoso sapore? Che dire del pesce cucinato in umido nel latte di cocco, o di vari dolci alla noce di cocco? Anche il liquido bevuto direttamente dalla noce di cocco verde è rinfrescante e salutare. Se qualche giorno verrete nel Belize, conoscerete persone cordiali, godrete del caldo sole e assaggerete gustose pietanze in cui la noce di cocco, coi suoi svariati impieghi, è l’elemento predominante.
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‘Astenetevi dal sangue’: Fino a quando?Svegliatevi! 1976 | 8 settembre
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Qual è la veduta della Bibbia?
‘Astenetevi dal sangue’: Fino a quando?
DICIANNOVE secoli sono un periodo molto lungo, non è vero? Sapete che un’adunanza religiosa tenuta così tanto tempo fa influisce sulla vostra vita e su quella dei vostri cari?
Tale adunanza, tenuta a Gerusalemme nel 49 E.V., fu un concilio degli apostoli e di anziani cristiani. La decisione a cui pervennero fu così importante che, pur di sostenerla, uomini, donne e fanciulli sono disposti ad affrontare la morte, se necessario.
Si tratta dei cristiani testimoni di Geova. Essi citano questa decisione, che si trova nella Bibbia in Atti capitolo 15, come una prova che oggi i cristiani non devono accettare sangue, neppure in una trasfusione. Questa decisione diceva in parte che i cristiani devono ‘astenersi dal sangue’. Credete che voi e la vostra famiglia siete obbligati a rispettare questa decisione, presa tanto tempo fa?
Alcuni della cristianità, sia medici che commentatori della Bibbia, hanno sostenuto che la dichiarazione secondo cui i cristiani devono ‘astenersi dal sangue’ fu una concessione temporanea e non una regola permanente che Dio ritenga i cristiani obbligati a osservare in questo tempo. È corretto?
Nel 49 E.V. fu presentata al consiglio direttivo cristiano in Gerusalemme una domanda in merito alla circoncisione. Alcuni cristiani giudei insistevano che i Gentili dovevano ‘essere circoncisi secondo l’usanza di Mosè’. Ma il problema di base era se i convertiti non Giudei dovessero osservare tutta “la legge di Mosè”. — Atti 15:1, 5.
All’adunanza del consiglio, Pietro, Paolo e Barnaba raccontarono le opere che Dio aveva fatte per mezzo di loro. I convertiti gentili erano stati accettati in base alla fede senza che dovessero prima conformarsi alle norme della legge mosaica. Pietro sostenne che non si doveva insistere che i Gentili osservassero un codice di leggi che neppure i Giudei erano in grado di osservare. Quindi il consiglio considerò Amos 9:11, 12, dove si trova un’indicazione ispirata che Dio avrebbe accettato persone delle nazioni. È evidente che i Gentili non si sarebbero dovuti circoncidere e conformare alla legge di Mosè prima di divenire cristiani. (Atti 15:6-18) Il discepolo Giacomo, che sembra essere stato il presidente, disse:
“La mia decisione non è di turbare quelli delle nazioni che si volgono a Dio, ma di scrivere loro di astenersi dalle cose contaminate per gli idoli e dalla fornicazione e da ciò che è stato strangolato e dal sangue. Poiché dai tempi antichi Mosè ha avuto di città in città quelli che lo predicano, perché è letto ad alta voce ogni sabato nelle sinagoghe”. (Atti 15:19-21) Il consiglio fu d’accordo e questa fu la decisione messa per iscritto: “Allo spirito santo e a noi è parso bene di non aggiungervi [ai Gentili] nessun altro peso, eccetto queste cose necessarie: che vi asteniate dalle cose sacrificate agli idoli e dal sangue e da ciò che è strangolato e dalla fornicazione”. — Atti 15:28, 29.
Per non causare inciampo?
Dio ritiene oggi valido quel decreto? Per quale ragione fu emanato e fino a quando doveva rimanere in vigore?
Alcuni sostengono che oggi i cristiani non siano obbligati a osservare questo decreto, che considerano nient’altro che una norma temporanea emanata per non offendere la sensibilità giudaica. A sostegno citano Atti 15:21, dove Giacomo, dopo aver elencato le cose proibite, dice che Mosè era letto ogni settimana nelle sinagoghe. Secondo loro, Giacomo suggeriva ai cristiani gentili di astenersi da queste cose per non offendere i Giudei che consideravano tali cose flagranti violazioni della legge mosaica. È questo che volle dire Giacomo in Atti 15:21?
Non c’è dubbio che i primi cristiani compresero l’importanza di evitare le cose che sarebbero state un’inutile causa d’inciampo o che avrebbero potuto ostacolare la divulgazione della buona notizia. Pertanto, anche se sapeva di non essere più sotto la legge mosaica, Paolo era disposto a conformarsi alle usanze di quelli che l’avevano in grande stima. (1 Cor. 9:20-23; Atti 21:20-28) Ciò che richiedeva la Legge non era cattivo o nocivo. Facendo le cose richieste, Paolo, Giudeo di nascita, avrebbe evitato ciò che poteva impedire ad altri Giudei di accettare il suo messaggio e la sua opera. Nello stesso modo, se i cristiani gentili, in conformità alla decisione del consiglio, evitavano l’idolatria, il sangue e la fornicazione, nei loro contatti con i Giudei potevano incontrare meno resistenza sul piano religioso. Ma Giacomo voleva dire solo questo?
Quel decreto non poteva essere solo un tentativo di dare l’impressione che i cristiani rispettassero la legge di Mosè. Come sarebbe stato possibile, dal momento che la decisione non richiedeva specificamente che i cristiani gentili si circoncidessero e dal momento che la circoncisione era una cosa essenziale per qualsiasi Giudeo o proselito? (Filip. 3:5) E che dire di tutte le altre leggi giudaiche? Evitando semplicemente le quattro cose elencate da Giacomo, i cristiani incirconcisi non sarebbero divenuti una specie di ‘fratellastri’ dei Giudei.
Che cos’altro avrebbe potuto voler dire Giacomo quando, dopo aver elencato le quattro cose da cui i cristiani dovevano astenersi, si riferì a Mosè dicendo che era letto ogni sabato nella sinagoga?
Che cosa si apprende da “Mosè”?
Notate che Giacomo non disse: ‘La legge di Mosè è letta ogni sabato’! Ma disse: “Mosè . . . è letto ad alta voce ogni sabato”. (Atti 15:21) Che differenza c’è? Mosè era famoso per aver scritto il Pentateuco o Torah, i primi cinque libri della Bibbia. Questi libri espongono senz’altro la Legge. Ma contengono molte altre cose. Gli scritti di Mosè contengono pure la narrazione delle opere che Dio fece e delle idee che espresse prima che venisse data la Legge. — Vedere Marco 12:26 ed Esodo 3:2, 6.
Questo era un punto importante da ricordare in relazione alla congregazione cristiana. Anche se Dio non richiedeva più l’osservanza del codice della legge mosaica, vi erano precedenti indicazioni della sua volontà che egli esigeva fossero rispettate da ogni uomo che lo serviva. Quindi se alcuni, Giudei o cristiani giudei, tenevano in gran conto gli scritti di Mosè, dovevano essere in grado di capire che dai veri adoratori era richiesta l’astensione da “queste cose necessarie”,
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