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‘La restaurazione di tutte le cose di cui Dio parlò’La Torre di Guardia 1971 | 1° ottobre
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Com’è possibile, quando, al giorno dell’apostolo Pietro, tale messianico regno di Geova doveva ancora venire? Giacché tale regno del Messia non era stato stabilito e non era stato perduto, come poteva essere restaurato?
26. Prima che Gesù ascendesse, Pietro e gli altri apostoli lo avevano interrogato intorno alla restaurazione di che cosa, a quale fu la sua risposta?
26 L’apostolo Pietro, comunque, sapeva di che cosa parlava. Sapeva come poteva essere restaurato tale regno. Era uno degli apostoli che avevano chiesto al risuscitato Messia Gesù proprio prima che ascendesse al cielo: “Signore, ristabilirai in questo tempo il regno d’Israele?” A questa domanda il risuscitato Messia Gesù aveva risposto: “Non appartiene a voi d’acquistar conoscenza dei tempi o delle stagioni che il Padre ha posti nella propria autorità; ma riceverete potenza quando lo spirito santo sarà arrivato su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme e in tutta la Giudea e la Samaria e fino alla più distante parte della terra”. Dopo aver detto ciò, e mentre li benediceva, fu tratto di fra i suoi discepoli sul monte degli Ulivi per essere portato in cielo. — Atti 1:6-11; Luca 24:5-53.
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Come avviene la “restaurazione di tutte le cose”La Torre di Guardia 1971 | 1° ottobre
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Come avviene la “restaurazione di tutte le cose”
1. Data la situazione politica dei Giudei ai giorni di Gesù quale domanda fu appropriato che i suoi apostoli facessero, e l’odierna posizione d’Israele che cosa mostra circa la sua azione?
TUTTI quelli che conoscono la storia sanno che al tempo dell’ascensione di Gesù la nazione d’Israele non aveva un regno. Per alcuni anni avevano avuto un regno dei Maccabei, ma era stato un regno di sacerdoti giudei della tribù di Levi ed era stato rovesciato dall’Impero Romano nell’anno 63 avanti la nostra Èra Volgare. Inoltre, il successivo regno di Erode il Grande non era stato un regno giudaico ma un regno edomita ed era stato imposto ai Giudei dal Senato romano. Ma quando Gesù ascese al cielo, Gerusalemme era sotto il governatore romano Ponzio Pilato che lo aveva consegnato per farlo mettere a morte; e la provincia di Galilea era dominata da Erode Antipa, figlio di Erode il Grande. (Luca 3:1, 2; 23:6-15) I discepoli poterono dunque chiedere appropriatamente a Gesù Cristo prima che ascendesse: “Signore, ristabilirai in questo tempo il regno d’Israele?” (Atti 1:6) Egli non lo ristabilì allora e fino a questo giorno Israele non ha nessun regno. Il governo d’Israele nel Medio Oriente è una repubblica ed è membro dell’organizzazione per la pace e la sicurezza mondiale, le Nazioni Unite.
2. Qual è l’atteggiamento delle N.U. verso il messianico regno di Geova, ma chi vuole che sia ristabilito?
2 Le Nazioni Unite non vogliono che venga il regno messianico per mezzo della repubblica d’Israele. Anzi, le Nazioni Unite non desiderano affatto il messianico regno di Geova né pregano per esso. Non la cristianità, ma i cristiani testimoni di Geova desiderano effettivamente tale regno messianico e vi hanno prestato fedeltà.
3. Con la loro domanda come mostrarono gli apostoli che l’istituzione del regno messianico a quel tempo sarebbe stata una restaurazione, e come si aspettavano che lo ristabilisse?
3 L’istituzione di tale messianico regno non sulla terra, ma in cielo, significa la “restaurazione”, secondo le Sacre Scritture. In che modo? Ricordiamo che gli apostoli di Gesù Cristo sapevano e riconoscevano che egli era il Messia o Cristo costituito da Geova per il Suo popolo. In un’occasione l’apostolo Natanaele disse a Gesù: “Rabbi, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il Re d’Israele”. E in una successiva occasione l’apostolo Pietro gli disse: “Tu sei il Cristo, il Figlio dell’Iddio vivente”. (Giov. 1:49; Matt. 16:16) Il titolo Cristo è la parola greca per la parola ebraica Messia. Quindi, allorché gli apostoli chiesero al risuscitato Gesù: “Signore, ristabilirai in questo tempo il regno d’Israele?” essi chiedevano se il vero Messia avrebbe ristabilito il regno. Poiché era veramente il Messia o Cristo, essi si aspettavano che ‘ristabilisse’ il regno. Come? Divenendo egli stesso Re sopra Israele a quel tempo.
4. Che specie di regno doveva dunque essere stato il regno giudaico fino all’anno 607 a.E.V., e perché il Figlio di Dio che venne dal cielo nacque nella discendenza di Davide?
4 Ah, afferriamo ora il punto? L’antico regno d’Israele fino al suo rovesciamento ad opera dell’Impero Babilonese nell’anno 607 a.E.V. era stato un regno messianico. Quel regno era il governo della famiglia reale di Davide in Betleem. Quando Dio mandò il suo unigenito Figlio dal cielo, egli nacque nella famiglia del re Davide e ricevette il nome Gesù, nome che significa “Geova è salvezza”. Perciò Gesù era erede al trono del re Davide. (Matteo 1:1 a 2:6; Luca 3:23-31) Anche un angelo dal cielo aveva dichiarato che Gesù era il Cristo o Messia. La notte della sua nascita a Betleem, quest’angelo di Geova aveva detto ai pastori timorati di Dio: “Non abbiate timore, poiché, ecco, vi dichiaro la buona notizia di una grande gioia che tutto il popolo avrà, perché vi è nato oggi un Salvatore, che è Cristo il Signore, nella città di Davide”. — Luca 2:8-11.
5. In che specie di discendenza nacque dunque Gesù, e qual è la prova che i re d’Israele erano chiamati Messia?
5 Questo Gesù, che doveva essere il “Signore” del re Davide, nacque in una discendenza messianica. Come mai? Perché l’aggettivo messianico significa “avente a che fare con il Messia”. Ebbene, i re della discendenza di Davide nell’antico Israele erano dunque chiamati “Messia”? Oppure, i Giudei di lingua greca li chiamavano “Cristi”? Sì, perché il titolo Messia significa Unto, e Cristo significa Unto. Questo titolo si applicava a questi re della discendenza reale di Davide per il fatto che erano stati unti dal sommo sacerdote di Geova in Israele con sacro olio d’unzione per essere re sopra l’eletto popolo di Geova. (1 Re 1:34-39) Ripetutamente Davide parlò del re Saul, primo re delle dodici tribù
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