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Il lavoro di pastore, difficile ma soddisfacenteLa Torre di Guardia 1973 | 1° luglio
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biblico: “Dovresti positivamente conoscere l’aspetto del tuo gregge. Poni il cuore ai tuoi branchi”. — Prov. 27:23.
Il bravo pastore deve avere perseveranza e coraggio e deve prestare molta attenzione al gregge. D’estate può essere esposto al sole cocente; e d’inverno, alla fredda pioggia o alla neve. Può esserci il pericolo delle bestie selvagge e anche dei predoni che potrebbero cercare di rubare le pecore. Un pastore del “gregge di Dio” deve similmente avere perseveranza e coraggio. Deve stare in guardia contro gli uomini simili a lupi che vorrebbero allontanare il gregge dai sentieri di giustizia. — Atti 20:28-30.
Mentre il lavoro di pastore è difficile, dà anche soddisfazioni. Il pastore spirituale, in particolare, ha la soddisfazione di servire gli interessi di Dio, Colui che egli considera fiduciosamente il rimuneratore del suo popolo.
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Quanto può essere importante una promessa?La Torre di Guardia 1973 | 1° luglio
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Quanto può essere importante una promessa?
NON passa giorno senza che milioni di persone siano deluse, ferite e anche irritate a motivo di promesse infrante. Patti, contratti di locazione e altri accordi non sono rispettati. Gli appuntamenti non sono mantenuti. Promesse ricompense, doni e servizi sono dimenticati. I fidanzamenti sono rotti. I voti matrimoniali son messi da parte quando le persone ottengono la separazione legale e il divorzio per motivi inconsistenti. Le promesse degli uomini politici si rivelano più volte parole vane. Inoltre, molte promesse sono deliberatamente ingannevoli.
Le azioni di molti dimostrano che una promessa non significa molto. Si preoccupano ben poco del danno che può recare una promessa mancata. Ciò nondimeno, che lo riconoscano o no, devono certamente rendere conto a Colui che non ha mai mancato di adempiere una promessa. Questi è il Creatore dell’uomo, Geova Dio. Egli non considera di poco conto il fare e non mantenere le promesse, particolarmente quando l’azione è deliberata e decisamente nociva. E se poi il suo nome è associato a una promessa, non permetterà che il suo nome sia diffamato dal mancato adempimento di quella promessa. Prendete come esempio il caso del re giudeo Sedechia.
SEDECHIA INFRANGE IL PATTO
Nell’anno 617 a.E.V., il nipote di Sedechia, il re Ioiachin, insieme ad altri principali uomini e componenti della famiglia reale, fu portato prigioniero a Babilonia. A quel tempo il re di Babilonia, Nabucodonosor, mise Sedechia sul trono di Gerusalemme e gli fece promettere, giurando nel nome di Geova, che sarebbe stato un leale re vassallo. Anche i principi e altri uomini preminenti si impegnarono ad essere leali vassalli. (Ezec. 17:13, 14; 21:23) Considerò Geova Dio di poca importanza queste promesse confermate da giuramento?
Alcuni Giudei pensarono che non contasse presso Geova se violavano le loro promesse confermate da giuramento. Erano propensi a ribellarsi contro il re di Babilonia e a confidare nell’appoggio del Faraone d’Egitto. Incoraggiarono Sedechia a far questo. Parlando profeticamente
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