Proclamazione di buone notizie in tutto il mondo
“Come sono piacevoli sui monti i piedi di chi porta buone notizie, di chi proclama la pace, di chi porta buone notizie di qualche cosa di migliore di chi proclama la salvezza, di chi dice a Sion: ‘Il tuo Dio è divenuto re!’” — Isa. 52:7.
1, 2. Come appare la terra a chi è molto lontano nello spazio esteriore, e come reagirono gli angeli quando Dio la creò?
CON gli occhi della vostra mente vedete la terra come fu fotografata la prima volta dagli astronauti dell’Apollo 8. Vedetela sospesa nell’oscurità dello spazio mentre i raggi del sole la fanno sembrare simile a una gigantesca palla multicolore. Attraverso le strisce di lanose nuvole bianche si possono vedere le scintillanti acque azzurre degli oceani e il marrone e il verde delle zone d’asciutto. Quale bel pianeta Dio creò per il genere umano! Per tutti quelli che vi dimorano egli ha buone notizie! Sapete di che si tratta?
2 Quando si guarda la terra da un lontano punto esteriore nello spazio non è difficile immaginare perché la Bibbia dice che gli angelici figli di Dio “emettevano urla d’applauso” allorché Dio ebbe creato la terra. (Giob. 38:7) Essa è così notevolmente diversa da tutti gli altri pianeti del nostro sistema solare che gli angeli si sentirono spinti a gridare gioiosamente insieme alla lode del Creatore, Geova Dio. Quando poi popolò la terra di creature viventi e portò al colmo la sua opera terrestre creando l’uomo, essi ebbero ancor più ragione d’emettere urla d’applauso.
3, 4. Che cosa è accaduto alla terra come risultato degli sforzi degli uomini di governarsi senza Dio?
3 Ma che cosa è accaduto sulla terra dal tempo che Dio creò l’uomo? Siccome l’uomo si ribellò e voltò le spalle al suo Creatore le condizioni di vita sono state lungi dall’essere ideali. Gli uomini si sono appoggiati sulla loro propria sapienza e han cercato di governare la terra senza Dio. Questo ha dato luogo a una colossale rovina. Il genere umano si è diviso in gruppi nazionalistici che sono di continuo in lotta e si combattono fra loro. Grandi città son divenute giungle d’asfalto dove le persone si depredano a vicenda, agendo come irragionevoli bestie selvagge. Violenza, delitto, ingiustizia e ribellione sono in ogni luogo.
4 Nella sua follia l’uomo sta perfino rovinando il suo ambiente terrestre da cui dipende la sua vita. Egli contamina l’aria e inquina fiumi, laghi e oceani. Ha rovinato il terreno fertile con pratiche agricole non sagge e ha spietatamente fatto strage di un gran numero di creature selvagge, facendone estinguere molte. In realtà, lo sforzo dell’uomo di governarsi senza Dio è stato un enorme fallimento.
STA PER VENIRE QUALCHE COSA DI MIGLIORE
5, 6. Qual è la buona notizia che Dio ha per il genere umano, e come furono predette le sue azioni riguardo alla guerra?
5 Per tutti quelli che “sospirano e gemono per tutte le cose detestabili che si fanno” il Creatore di questa bella terra ha buone notizie. (Ezec. 9:4) Egli ha stabilito un regno che ha costituito per dominare l’intera terra con diritto e giustizia. Sotto il suo dominio il genere umano non sarà più diviso in gruppi nazionali in guerra ma vivrà nella pace permanente.
6 Parlandone come se fosse già avvenuto, la profezia biblica dice: “Venite, guardate le attività di Geova, come ha posto avvenimenti stupendi sulla terra. Fa cessare le guerre fino all’estremità della terra. Frantuma l’arco e taglia a pezzi la lancia; brucia i carri nel fuoco”. (Sal. 46:8, 9) Questi antichi strumenti da guerra impiegati al tempo in cui fu scritta questa profezia son qui usati per simboleggiare tutte le armi da guerra. Non ce ne sarà bisogno sotto il pacifico e giusto dominio del regno di Dio.
7. Identificate il fondamento del regno di Dio, e spiegate perché sotto il Regno le persone agiranno in modo retto e fedele.
7 Il re di quel regno è già stato scelto e insediato nell’incarico. Egli non è che Gesù Cristo, il provato e fedele Figlio di Geova Dio. Nella profezia biblica si parlò di lui come di “una pietra provata, il prezioso angolo di un sicuro fondamento”. (Isa. 28:16) L’intera struttura del regno di Dio è edificata su di lui come suo Re. Questa profezia in Isaia prosegue, preannunciando che il dominio del regno di Dio sotto Gesù Cristo sarà un dominio di diritto e giustizia. “E di sicuro farò del diritto la corda per misurare e della giustizia la livella”. (Isa. 28:17) Come un filo a piombo rivela l’esattezza di una colonna di sostegno in un edificio o di un muro così la qualità della giustizia che predominerà nel regno di Dio indurrà le persone ad agire in maniera retta e fedele. Com’è diverso oggi sotto l’ingiusto dominio di uomini imperfetti! Persone malvage han fatto della “menzogna il [loro] rifugio e [si sono] nascosti nella falsità”. — Isa. 28:15.
8. Perché sotto il dominio del regno di Dio nessuno dovrà provar timore o insicurezza?
8 Poiché i giusti governanti del regno di Dio governeranno la terra con diritto, giustizia e pace, non ci sarà ragione perché alcuno provi timore e insicurezza. Non ci saranno più i malvagi per minacciarlo di violenza e morte o per cercar di rubargli i possedimenti. Il nostro Creatore ci ha assicurato che “il malvagio non sarà più”. (Sal. 37:10) Invece d’esser la terra dominata da persone violente per infrangere in maniera ribelle le leggi di Dio, la possederanno uomini d’indole mite e ubbidienti a quelle leggi. Gesù Cristo stesso lo predisse quando dichiarò: “Felici quelli che sono d’indole mite, poiché erediteranno la terra”. Questa è per certo una buona notizia! — Matt. 5:5; Sal. 37:11.
9. Spiegate perché il regno di Dio, specialmente la sua istituzione, è una buona notizia per il genere umano.
9 In vista del meraviglioso proposito che Dio ha per la terra, il suo regno è per il genere umano una buona notizia. Ci assicura che i malvagi non domineranno la terra indefinitamente, e ci dà la speranza di condizioni di vita avvenire assai migliori. Il fatto che il regno di Dio è stato stabilito nei cieli e che ora viviamo negli ultimi giorni dell’attuale sistema di cose malvagio è specialmente una buona notizia. A quelli che in questo tempo ripongono la propria fiducia in tale regno, Gesù Cristo disse: “Ma quando queste cose cominceranno ad avvenire, alzatevi e levate la testa, perché la vostra liberazione s’avvicina”. — Luca 21:28.
COMINCIÒ NEL PRIMO SECOLO
10. (a) Quando e come cominciò la proclamazione della buona notizia? (b) Perché si poté dire che in quel tempo il Regno era vicino?
10 La proclamazione della buona notizia del regno cominciò nel primo secolo della nostra èra volgare. Fu intrapresa da Gesù Cristo, e i suoi seguaci ebbero istruzione di dedicarvisi. “Mentre andate, predicate, dicendo: ‘Il regno dei cieli si è avvicinato’”. (Matt. 10:7; 4:12-17) Benché il regno di Dio non fosse in quel tempo ancora stabilito, il messaggio fu appropriato e si poté dire che il Regno era vicino perché il suo unto Re, Gesù Cristo, era presente. Egli lo rappresentava.
11. Come Gesù diede un esempio in quanto al modo in cui la buona notizia dovrebbe essere predicata?
11 Gesù portò la buona notizia del Regno direttamente alle persone, andando a predicare loro. “Egli andò quindi per tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, e predicando la buona notizia del regno”. (Matt. 4:23) Predicò anche alle persone che erano nelle loro case private. Andò nella casa di Zaccheo a Gerico, nella casa di Matteo e nella casa di un governante la cui figlia era morta, solo per menzionarne alcune. (Luca 19:5; Matt. 9:9, 10, 18, 23) Predicò anche sui monti, nella spiaggia del mare e nei luoghi di mercato. Predicò a ogni tipo di persone, governanti, sacerdoti, mercanti, pescatori, esattori di tasse, meretrici, soldati, ecc. Gesù diede così un esempio di come i suoi seguaci avrebbero dovuto predicare la buona notizia del Regno.
12. Come Gesù adempì la profezia di Isaia 61:1, 2?
12 Mentre Gesù andava in giro proclamando la buona notizia adempiva la profezia di Isaia 61:1, 2: “Lo spirito del Signore Geova è su di me, per la ragione che Geova mi ha unto per annunciare la buona notizia ai mansueti. Mi ha mandato . . . a proclamare l’anno di buona volontà da parte di Geova . . . a confortare tutti quelli che fanno lutto”. Per tutti i mansueti e gli afflitti di quel tempo la sua venuta fra loro con la buona notizia del Regno fu davvero una vista piacevole. I suoi piedi erano belli o piacevoli a vedersi. Le persone erano grate che egli venisse fra loro a causa del bene che faceva loro. Egli portò agli afflitti conforto, e agli scoraggiati speranza. Appresero da lui che Dio si è proposto di fare qualche cosa di migliore per mezzo del suo regno.
13. Descrivete come i discepoli di Gesù seguirono il suo esempio di predicazione dopo la Pentecoste.
13 Seguendo l’esempio dato da Gesù, i suoi discepoli dopo la Pentecoste del 33 E.V. predicarono la buona notizia del Regno dovunque andassero, anche quando furono dispersi dalla persecuzione. “Comunque, quelli che erano stati dispersi andarono per il paese dichiarando la buona notizia della parola”. (Atti 8:4) Essi furono impiegati per adempiere Isaia 52:7: “Come sono piacevoli sui monti i piedi di chi porta buone notizie, di chi proclama la pace, di chi porta buone notizie di qualche cosa di migliore, di chi proclama la salvezza, di chi dice a Sion: ‘Il tuo Dio è divenuto re!’” Quelli che andarono in altri paesi pure predicarono la buona notizia. La Bibbia dà particolari informazioni sul modo in cui l’apostolo Paolo e quelli che viaggiavano con lui fecero questo in parecchi paesi per un periodo di molti anni. Come Gesù andarono direttamente dalle persone, visitandole nelle loro case e parlando loro nei luoghi di mercato e in altri luoghi dove si radunava il pubblico.
14. Come Paolo descrisse i suoi sforzi d’aiutare le persone a imparare i propositi di Dio?
14 A un gruppo di persone dell’Asia Minore che avevano abbracciato la speranza del regno di Dio a causa dei suoi sforzi, l’apostolo Paolo disse: “Voi sapete bene come dal primo giorno che misi piede nel distretto dell’Asia sono stato per tutto il tempo con voi, facendo lo schiavo per il Signore con la più grande modestia di mente e lagrime e prove che si abbatterono su di me per i complotti dei Giudei; mentre non mi sono trattenuto dal dirvi alcuna delle cose che erano profittevoli né dall’insegnarvi pubblicamente e di casa in casa”. (Atti 20:18-20) Vedete come egli si prodigò perché le persone imparassero le buone cose che Dio si è proposte per il genere umano. Non furono anche i suoi piedi “belli” o d’aspetto piacevole per molti che confortò con la buona notizia?
15. Perché possiamo esser certi che la profezia d’Isaia 52:7 si applica agli unti seguaci di Gesù?
15 Gli unti seguaci di Gesù che hanno la prospettiva di regnare infine con lui adempiono la profezia di Isaia 52:7. Questo è indicato dallo stesso Paolo. Essi pure proclamano la pace, portano “buone notizie di qualche cosa di migliore” e proclamano la salvezza. Indicando la necessità di predicare la buona notizia ad altri, Paolo scrisse: “Comunque, come invocheranno colui nel quale non hanno riposto fede? Come, a loro volta, riporranno fede in colui del quale non hanno udito parlare? Come, a loro volta, udranno senza qualcuno che predichi? Come, a loro volta, predicheranno se non sono stati mandati? Come è scritto: ‘Come sono piacevoli i piedi di quelli che dichiarano la buona notizia di cose buone!’” (Rom. 10:14, 15) Vedete come Paolo citò la profezia di Isaia 52:7, applicandola a quelli che seguono l’esempio di Gesù e proclamano la buona notizia.
16. Quale fu il risultato della predicazione compiuta dalla primitiva organizzazione cristiana?
16 Come risultato degli zelanti e diligenti sforzi di predicazione della primitiva organizzazione cristiana, in molti paesi persone hanno udito la buona notizia e son divenuti credenti. Riferendo i risultati del primo giro missionario che Paolo e Barnaba fecero passando per Cipro e l’Asia Minore, la Bibbia dice: “Quando furono arrivati ed ebbero radunato la congregazione, narravano le molte cose che Dio aveva fatte per mezzo d’essi e che aveva aperto alle nazioni la porta della fede”. (Atti 14:27) Le persone che in questi altri paesi avevano ascoltato e seguìto con fede ciò che avevano udito furono molto grate che Paolo e Barnaba fossero venuti da loro. Per certo considerarono “belli” i piedi di questi proclamatori della buona notizia. Così la buona notizia si diffuse in tutto l’Impero Romano e un gran numero di persone divennero parte dell’organizzazione di Dio. Ma questo fu solo il principio.
“PREDICATA IN TUTTA LA TERRA ABITATA”
17, 18. Che cosa accadde all’organizzazione cristiana dopo la morte degli apostoli?
17 Dopo la morte degli apostoli l’organizzazione cristiana cominciò a deteriorarsi a causa di corruttrici credenze introdottevi da religioni false. Individui cominciarono inoltre a promuovere le loro proprie idee, causando divisioni nelle congregazioni. Queste persone che si davano importanza radunarono a sé membri della congregazione e si sviarono seguendo un loro proprio corso. Tutto questo era stato predetto dall’apostolo Paolo. “So che dopo la mia partenza entreranno fra voi oppressivi lupi e non tratteranno il gregge con tenerezza, e che fra voi stessi sorgeranno uomini che diranno cose storte per trarsi dietro i discepoli”. — Atti 20:29, 30.
18 Da questa corruzione dell’organizzazione cristiana venne una fusione religiosa che esteriormente appariva cristiana ma in effetti si fondeva con le falsità del paganesimo. Siccome era piena di credenze e pratiche pagane divenne meno ostacolata nell’Impero Romano, riuscendo infine a dominarlo. Come ci si poteva attendere, questa corrotta organizzazione non compiva la predicazione della buona notizia del Regno e non incoraggiava il popolo a compierla. Quelli che la componevano divennero spiritualmente morti.
19. Si può dare alla cristiana organizzazione di Dio la colpa di aver fatto conversioni mediante la spada?
19 In vista di ciò, possiamo vedere che non era la vera organizzazione cristiana ma un’organizzazione che si serviva perfino di eserciti militari per costringere le persone in tutta l’Europa a divenire cosiddette cristiane. Non era questo il modo in cui Gesù aveva comandato ai suoi seguaci di far discepoli. Tali conversioni forzate furono il risultato del contorto pensiero di uomini che avevano un’opinione più alta delle loro proprie idee che non della Parola di verità di Dio. Tali uomini erano divenuti una classe clericale che predicava le filosofie religiose di uomini ai membri della chiesa i quali formavano una inferiore e inattiva classe laica. Questo non era il modo di fare di Dio, e l’organizzazione religiosa che lo promosse non apparteneva a lui. Sebbene la predicazione della buona notizia fosse arrestata, non era volontà di Dio che cessasse permanentemente. Era sua volontà che fosse predicata in tutta la terra abitata.
20. Spiegate come fu ravvivata la predicazione della buona notizia.
20 Dopo un intervallo di molti secoli Dio ravvivò la predicazione della buona notizia nell’ultima parte del ventesimo secolo. Questo ravvivarsi ebbe inizio con un piccolo gruppo di studenti biblici ad Allegheny, in Pennsylvania, U.S.A. Era divenuto loro evidente che le chiese della cristianità non adempivano il mandato che Gesù Cristo aveva dato ai suoi seguaci. Invece, seguivano la politica, attività sociali, la filosofia umana, insegnamenti antiscritturali e tradizioni di uomini. Vista la necessità di proclamare la buona notizia, questi moderni seguaci di Gesù Cristo espressero la propria volontà di servire come Isaia. Quel profeta disse: “Udivo la voce di Geova dire: ‘Chi manderò, e chi andrà per noi?’ E dicevo: ‘Eccomi! Manda me’”. (Isa. 6:8) Questo gruppo di fedeli cristiani sotto la direttiva di Charles Taze Russell cominciò dunque a compiere l’opera a lungo trascurata di proclamare la buona notizia del Regno. Cominciò a riapparire l’organizzazione cristiana di Dio.
21, 22. (a) Fino a che punto è cresciuto il numero dei proclamatori della buona notizia dal decennio che cominciò nel 1870? (b) Come hanno adempiuto la profezia di Gesù circa gli “ultimi giorni”, e come han seguito l’esempio di Gesù?
21 Da quel piccolo inizio nel lontano decennio a partire dal 1870 il corpo dei proclamatori della buona notizia è cresciuto fino a divenire oggi un’organizzazione di oltre un milione di attivi cristiani testimoni di Geova. Questa è l’attiva organizzazione di Dio che ha fatto ciò che Gesù predisse si sarebbe fatto negli ultimi giorni dell’attuale sistema di cose mondano: la predicazione della buona notizia del Regno “in tutta la terra abitata, in testimonianza a tutte le nazioni”. — Matt. 24:14.
22 Ogni persona dedicata e battezzata in questa organizzazione cristiana predica. Tutti sono spiritualmente attivi e sono di continuo incoraggiati dall’organizzazione di Geova a essere costantemente attivi nel ministero. Così era la sua organizzazione nel primo secolo mentre gli apostoli erano ancora in vita. Come Gesù sono andati alle case delle persone e in qualsiasi altro luogo dove possono trovare persone disposte ad ascoltare. Per quelli grati d’essere stati confortati con la buona notizia che essi hanno portata, son piacevoli a vedersi.
23. Mostrate come l’organizzazione di Dio in realtà predica oggi la buona notizia in tutta la terra abitata.
23 Nel primo secolo la predicazione della buona notizia fu indirizzata considerevolmente verso paesi che confinavano con il mare Mediterraneo, ma oggi vediamo che si compie in tutta la terra abitata come Gesù predisse. Nel 1970, i testimoni di Geova furono occupati nel predicarla in 206 paesi, impiegando più di 267 milioni di ore e distribuendo approssimativamente 232 milioni di pezzi di letteratura intorno alla Parola e ai propositi di Dio. Per certo queste proporzioni della predicazione della buona notizia son quelle che Gesù predisse più di 1900 anni fa si sarebbero raggiunte negli ultimi giorni del sistema di uomini malvagi che circonda la terra.
ORGANIZZAZIONE PER LA PREDICAZIONE
24, 25. Perché è necessaria un’organizzazione fra quelli che Dio impiega, e quale evidenza abbiamo della sua esistenza fra i primi cristiani?
24 Per compiere la predicazione mondiale della buona notizia che Dio si è proposto di fare è necessaria un’organizzazione. È necessario unificare gli sforzi delle centinaia di migliaia di cristiani che Dio impiega per fare quest’opera di predicazione. Il suo corpo direttivo dirige l’opera per i migliori risultati e risolve i contrasti. Tale organizzazione esisté dopo la Pentecoste del 33 E.V., e il suo corpo direttivo consisté dei dodici apostoli e di alcuni altri maturi cristiani in Gerusalemme. Questo gruppo prese decisioni, nominò persone per uno speciale servizio e risolse dispute. Le sue decisioni ebbero vigore per l’intera organizzazione dei cristiani in quel giorno come comprendiamo dal quindicesimo capitolo di Atti.
25 Quando leggiamo il quindicesimo capitolo di Atti, in particolar modo i versetti da ventitré a ventinove, vediamo il corpo direttivo dell’organizzazione di Dio in azione. Una disputa che era sorta fra i cristiani in Antiochia di Siria, e che non si poteva risolvere localmente, gli fu portata dinanzi. Dopo averla udita, il corpo direttivo prese una decisione che fu comunicata ad Antiochia.
26. Identificate il corpo direttivo dell’odierna organizzazione di Dio.
26 Oggi l’organizzazione che Dio ha suscitata per predicare la buona notizia del Regno ha pure un corpo direttivo. Essa rappresenta la classe degli unti cristiani dello “schiavo fedele e discreto” di cui Gesù parlò in un’illustrazione in Matteo 24:45 a 47. Questi adempiono la loro responsabilità di provvedere cibo spirituale “a suo tempo”, facendo ciò per mezzo del corpo direttivo. Questo corpo direttivo è strettamente associato al consiglio degli unti direttori della Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati di Pennsylvania.
27. Spiegate come l’organizzazione di Dio è esclusivamente dedita a servirne gli interessi.
27 A differenza delle chiese della cristianità che si sono immischiate nella politica, nelle riforme sociali, in imprese commerciali e in ditte commerciali, l’organizzazione dei fedeli testimoni di Dio si è concentrata in una sola cosa, nella predicazione della buona notizia del Regno. Non ha perduto di vista il mandato che Gesù diede ai suoi seguaci di fare “discepoli delle persone di tutte le nazioni” e di predicar loro di “osservare tutte le cose che vi ho comandate”. (Matt. 28:19, 20) Perciò adempie oggi la profezia di Gesù intorno alla predicazione mondiale della buona notizia del Regno. — Matt. 24:14.
28, 29. Chi ammaestrò Gesù perché fossero proclamatori della buona notizia, e come l’odierna organizzazione di Dio ne segue sotto questo aspetto l’esempio?
28 Quando Gesù predicava la buona notizia del Regno insegnava a persone comuni come i pescatori e gli esattori di tasse d’esser predicatori e insegnanti della Parola di verità di Dio. A differenza degli scribi e dei Farisei ch’erano stati ammaestrati nelle scuole d’istruzione superiore di quei giorni, queste persone comuni ebbero da Dio la benedizione e l’autorizzazione di predicare. In effetti fecero la sua volontà, mentre gli scribi e i Farisei non la fecero.
29 Così oggi, l’organizzazione di Dio insegna e impartisce ammaestramento a persone comuni d’ogni classe sociale perché siano predicatori e insegnanti della sua scritta Parola. Essi non devono andare in un seminario di superiore istruzione religiosa per avere da Dio l’autorizzazione di predicare. Essa ammaestra perfino fanciulli onde predichino la buona notizia. Come i pescatori del giorno di Gesù, a queste persone comuni si insegna a fare ciò che probabilmente non hanno mai sognato di poter fare.
30. Quale addestramento è impartito a quelli che sono mandati in altri paesi, e qual è stato il risultato dei loro sforzi?
30 Una scuola speciale stabilita dall’organizzazione pure provvede istruzione per quelli scelti per esser mandati in altri paesi come missionari. Un intenso corso di studio di cinque mesi è impartito loro sia sulla Bibbia che su una lingua estera. Quando arrivano nella loro assegnazione estera, predicano 150 ore al mese per proclamare la buona notizia del Regno e per insegnare le verità della Parola di Dio alle persone locali. I diplomati di questa speciale scuola di Galaad hanno aperto l’opera di predicazione della buona notizia in molti paesi, territori e isole del mondo. Hanno assistito migliaia di persone a schierarsi per il regno di Dio.
PER QUANTO TEMPO ANCORA?
31, 32. Che cosa indica la predicazione mondiale della buona notizia, e che cosa ha fatto l’organizzazione di Dio in adempimento di Isaia 52:7?
31 Il fatto stesso che la buona notizia è ora predicata in tutta la terra abitata e in proporzioni tali che non erano mai state raggiunte prima è in sé un’evidenza che siamo negli ultimi giorni di questo attuale malvagio sistema di governi istituiti dagli uomini. Gesù mostrò chiaramente che, quando si sarebbe visto questo insieme ad altri avvenimenti mondiali ch’egli preannunciò, sarebbe stato il “tempo della fine” e il culmine finale sarebbe stato vicino. — Luca 21:28.
32 Noi siamo stati nel “tempo della fine” dal 1914 E.V. Durante questo tempo l’organizzazione dei testimoni di Geova ha ‘proclamato la pace’, ‘ha portato buone notizie di qualche cosa di migliore’ e ha detto: “Il tuo Dio è divenuto re!” Questo è ciò che il profeta Isaia predisse. — Isa. 52:7; Riv. 11:17, 18.
33. Perché è importante che tutti quelli che vogliono le benedizioni che vengono dall’esser partecipi dell’organizzazione di Geova predichino la buona notizia?
33 Il tempo che rimane per proclamare la buona notizia è molto breve. C’è ancora molto da fare, poiché, come Gesù disse, “la messe è grande, ma gli operai sono pochi”. (Matt. 9:37) Se volete la benedizione che Dio ha in serbo per quelli della sua organizzazione, divenitene parte ora. Prendete parte all’opera di radunamento essendo un attivo proclamatore della buona notizia. Fate sapere alle persone ciò che Geova Dio si è proposto di fare per la nostra bella terra. Siate uno di quelli di cui Isaia profetizzò che avrebbero proclamato la pace e che avrebbero portato buone notizie di qualche cosa di migliore.