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Il papa non è infallibileLa Torre di Guardia 1969 | 1° gennaio
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avere peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi”. — 1 Giov. 1:8, Ga.
Quando si esaminano i fatti, è chiaro che la pretesa di infallibilità del papa è un’assoluta falsità destinata a sviare le persone fiduciose. Riguardo ai capi religiosi che ingannano, la Bibbia dichiara: “Questi tali infatti sono falsi apostoli, operai fraudolenti, che si mascherano da apostoli di Cristo”. (2 Cor. 11:13) Come Gesù preavvertì, c’è grave pericolo per quelli che ciecamente seguono la guida di tali uomini. — Matt. 15:14.
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Domande dai lettoriLa Torre di Guardia 1969 | 1° gennaio
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Domande dai lettori
● Si sposò mai l’apostolo Paolo? — L. B., U.S.A.
La Bibbia non lo commenta direttamente; in ogni modo, dalle cose che Paolo scrisse, sembra possibile che nei suoi anni da cristiano fosse vedovo.
Una base per questa conclusione è il modo in cui si espresse in difesa del suo apostolato quando scrisse ai Corinti. Indicò che aveva certi diritti dei quali non si era valso. Per prima, non accettò da loro alcun aiuto finanziario personale, nonostante che avesse diritto di mangiare a loro spese. (1 Cor. 9:4, 11-15) Similmente, scrisse: “Abbiamo l’autorità di condurre una sorella come moglie, come il resto degli apostoli”. (1 Cor. 9:5) Che egli menzionasse questo mentre si riferiva alle cose che aveva il diritto di fare ma non le faceva, indica che non aveva evidentemente in quel tempo una moglie.
In quanto alla conclusione che fosse vedovo, notate la sua espressione in 1 Corinti 7:8: “Ora dico alle persone non sposate e alle vedove: È bene per loro che rimangano come sono io”. Egli aveva appena dato consiglio alle persone sposate. Quindi, prima di proseguire per interessarsi di cose che riguardavano i cristiani sposati, rivolse il commento alle “persone non sposate e alle vedove”. La parola greca qui tradotta “persone non sposate” si applica a tutte le persone non sposate e può significare celibi e persone precedentemente sposate che fossero allora senza coniuge vivente. La parola greca tradotta “vedove” in modo definito significa donne precedentemente sposate. Poiché Paolo raccomandò la sua propria situazione a tali persone, è perfettamente possibile che fosse egli stesso vedovo.
Sono stati espressi anche altri argomenti per sostenere che egli fosse una volta sposato. Per esempio, alcuni hanno ragionato che la sua perspicacia delle questioni coniugali fa pensare che avesse egli stesso avuto esperienza del matrimonio. Questo è possibile, ma, poiché scrisse sotto ispirazione, non è una prova conclusiva. — 2 Piet. 3:15, 16.
Alcuni han ragionato che Paolo fu in precedenza membro del Sinedrio, e che siccome per essere membro di quell’alta corte dei Giudei bisognava essere sposati, questo proverebbe che egli si era sposato. I sostenitori di questo modo di pensare indicano Atti 26:10 per stabilire che Paolo era stato membro del Sinedrio. Questo versetto dice: “Quando [alcuni cristiani] erano giustiziati, davo il mio voto contro di loro”. Ma se in effetti desse un voto come membro del Sinedrio o semplicemente esprimesse il suo personale appoggio all’esecuzione, non lo possiamo accertare. Anche se fu un membro, le esigenze per divenirlo non erano apparentemente sempre le stesse. Un tempo erano accettati solo gli uomini con moglie e figli, e non c’è nulla per stabilire che Paolo avesse figli. La mancanza di completi particolari delle esigenze per divenire membro del Sinedrio indebolisce dunque gli argomenti circa lo stato coniugale di Paolo che si basano su tale possibile appartenenza.
Per cui, se ci atteniamo a ciò che si può apprendere dalle stesse Scritture, il più che possiamo dire è che Paolo poteva essere stato sposato una volta, ma al tempo dei suoi viaggi missionari non era sposato.
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