-
Il progetto evidente nella natura cosa dimostra?Svegliatevi! 1983 | 22 aprile
-
-
cosa pensereste se chiedeste: ‘Chi ha fatto tutte queste cose?’, e vi rispondessero: ‘Nessuno, perché sono venute all’esistenza da sole’?
Eppure tutte queste cose hanno un disegno e una funzione relativamente semplici rispetto ad atomi, cellule viventi, piante, animali, uomini e l’universo. Se ciò che è relativamente semplice deve aver avuto un ideatore e un fabbricante, è ragionevole pensare che ciò che è di gran lunga più complesso non l’abbia avuto?
A qualsiasi livello di osservazione molti sono spinti a condividere il pensiero dell’apostolo Paolo che disse di Dio: “Le sue invisibili qualità, perfino la sua sempiterna potenza e Divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo, perché si comprendono dalle cose fatte, così che sono inescusabili”. — Romani 1:20.
Alcuni però chiedono: Se questo ragionamento è così logico, perché le persone convinte dell’esistenza di un Progettista, di Dio, non sono più numerose?
-
-
Perché molti non sono convinti?Svegliatevi! 1983 | 22 aprile
-
-
Perché molti non sono convinti?
MOLTI notano che tutto nella natura è ben congegnato, eppure non credono nell’esistenza di un Progettista, di un Creatore. Perché no?
Se non credono è forse perché qualcuno ha confutato l’argomento che se c’è un progetto dev’esserci anche un Progettista? Le prove disponibili sono tali che il progetto evidente nella natura non convince più la mente informata e razionale?
O è forse vero il contrario, che l’argomento è ancora valido, più valido che mai? E che, come disse l’apostolo Paolo, coloro che rifiutano di accettare ciò che è ovvio sono “inescusabili”?
Un po’ di storia
Un breve sguardo retrospettivo alla storia può essere utile. Tanto per cominciare, nel corso degli anni ci sono stati molti atei. Ma fin verso un secolo fa essi non erano riusciti a influenzare seriamente il pensiero religioso e scientifico.
Grandi scienziati del passato, come Isaac Newton (definito dallo scrittore scientifico Isaac Asimov “la più grande mente scientifica che il mondo abbia mai visto”), credevano in Dio. Non consideravano la miscredenza una cosa necessaria per affermare la loro competenza scientifica.
Al contrario, Newton e molti altri scienziati, nonché grandi pensatori in altri campi, additarono il progetto evidente nella natura come prova dell’esistenza di un magistrale Progettista, Dio. Quella fu l’idea prevalente per secoli.
La violenza nella natura
Poi il concetto che l’universo è opera di un amorevole Progettista subì dei cambiamenti.
Verso la metà del diciannovesimo secolo, scrittori come Darwin, Malthus e Spencer richiamarono l’attenzione sulla violenza esistente nella natura. Non era forse vero, dicevano, che l’animale grosso mangiava quello piccolo? Non era forse vero che nella giungla si combatteva
-