Troviamo la verità che ci rende liberi
1. Che cosa ha dato Dio all’uomo per renderlo libero, e con quale risultato per uomini di ogni razza?
GLI uomini e le donne che amano la giustizia non vogliono essere schiavi di uomini egoisti e malvagi; vogliono essere liberi per fare tutto il bene possibile. Colui che creò l’uomo con giustizia ha voluto che l’uomo fosse libero di fare il bene e di glorificare il suo Creatore. Per migliaia d’anni, dalla comparsa dell’uomo sulla terra, ignoranza e menzogne religiose sono servite per rendere gli uomini schiavi di organizzazioni e di uomini avidi e prepotenti. Ma è giunto il tempo stabilito dal Creatore per rendere all’uomo la libertà. Egli sta diffondendo la sua verità per risollevare l’uomo dall’ignoranza e per liberarlo dalle menzogne che lo rendono schiavo. È dunque disponibile la verità che rende liberi tutti coloro che amano la giustizia. Nulla sulla terra può impedirne il trionfo poiché la verità liberatrice è universale. La verità, come i risultati della vera scienza, appartengono a tutta l’umanità. La verità non appartiene in esclusiva agli Americani, ai Russi o a popoli di qualunque altro gruppo nazionale. La verità è progressiva, illumina e reca benedizioni a tutti. La verità unifica, unisce coloro che l’amano. Al contrario, nascondendo la verità o rifiutando di impararla si impedisce il vero progresso, sorgono malintesi e si provocano le guerre. Tutti i popoli che vivono sulla terra hanno il diritto morale di ascoltare la verità. A coloro che la cercano viene promesso: “Conoscerete la verità, e la verità vi renderà liberi”. — Giov. 8:32.
2. Qual è la volontà di Dio per l’uomo, e che è avvenuto della verità?
2 Secondo la volontà del suo Creatore la terra e tutte le cose buone che sono in essa sono destinate ad essere la felice eredità di tutti gli abitanti della terra. Gli abitanti della terra vivranno insieme in pace in un’unica comunità mondiale, aiutandosi a vicenda. Gli uomini aspirano a godere il frutto del loro lavoro. Dinanzi a loro s’apre un’epoca di prosperità tale che non si può neanche immaginare. La popolazione della terra non sarà più colpita e impoverita da guerre, malattie e morte. Né sarà più dominata e sfruttata da gruppi razziali o blocchi di nazioni predominanti. La verità spirituale e scientifica non sarà più monopolio di pochi a danno dei molti. A questo fine sono aperte le cateratte della verità e le acque di verità fluiscono in ogni angolo della terra. Ovunque si può quindi chiedere: Dove possiamo trovare questa verità universale? È comprensibile? Sono degne di fiducia le sue fonti? Che significherà per me e per la mia famiglia il trovare questa verità? Questa verità indica che ci sarà un felice avvenire per l’uomo qui sulla terra, o vi sarà una migrazione dalla terra a qualche altro posto nello spazio? Per aver risposta a queste domande dobbiamo considerare certi fatti chiari e innegabili.
3, 4. Qual è una delle grandi fonti di verità universale, e che cosa dimostrano le sue rivelazioni?
3 La verità si basa sui fatti. La verità è in armonia con la realtà delle cose. Due grandi fonti di verità universale sono oggi alla portata dell’uomo, e sono in armonia l’una con l’altra. La prima fonte è ciò che si chiama natura, e qui si può trovare una grande riserva di evidenze. Molte verità naturali sono note all’uomo da secoli. Ma in questi ultimi cinquant’anni si sono scoperti più segreti della natura che in tutta la precedente storia dell’uomo. Queste scoperte costituiscono la vera scienza e questa verace conoscenza appartiene a tutta l’umanità e dovrebbe essere a disposizione di tutti. Questo globo terrestre con i suoi tesori della natura è in se stesso insegnante di verità. Similmente gli astri che circondano la terra hanno molte cose reali, molte verità, da insegnare all’uomo. Tutte le verità rivelate dalla natura sono consistenti; tutte dimostrano l’esistenza di ordine e armonia.
4 In ogni parte del globo la natura insegna le stesse verità. Tutte le cose rientrano insieme in un tutto. Tutto ciò che vi è sulla terra forma un unico pianeta che ruota sul suo asse, compiendo un’intera rotazione ogni giorno. Per questa ragione vi è un periodo di luce in cui svolgere grande attività, seguito da un periodo di oscurità per riposare e ricuperare le forze. L’inanimata luce solare fornisce alla terra una potente fonte continua di calore ed energia. Parti inanimate di terra e acqua formano la superficie del globo. In se stessi questi, essendo inanimati, non vivono. La mano che ha fatto tutte queste meraviglie inanimate dev’essere veramente grande. Come l’uomo che fa una sedia o un tavolo è maggiore di ciò che fa, così la natura insegna la verità che il Creatore della terra e di tutte le sue parti materiali deve essere maggiore di ciò che ha fatto.
5. Che cosa ci insegna la natura in quanto alla materia vivente e al suo Creatore?
5 La natura insegna inoltre che la materia vivente fu prodotta dall’inanimata polvere della terra sotto forma di vegetazione. La vegetazione vivente, in molte delle sue forme distinte, si trova in ogni parte della superficie del pianeta. Seguendo un sistema uniforme i semi sono piantati, il suolo viene bagnato e la luce del sole li fa germogliare e crescere fino a maturità. La superficie della terra si è riempita di vegetazione e di fiori multicolori per la gioia degli occhi dell’uomo. Ogni specie di fiore, arbusto o albero ha il suo tempo, produce il suo seme per il prossimo ciclo di vita, quindi appassisce e muore, avendo dato il suo contributo al benessere della terra. Producendo questa vegetazione vivente la terra è diventata effettivamente una grande fabbrica che produce regolarmente una varietà di ciò che serve per cibo, vestiario e riparo. Ora, per esperienza umana sappiamo che le fabbriche create dall’uomo per la produzione di macchinario non sono venute all’esistenza per caso. Tutt’altro, queste rombanti fabbriche sono il risultato di molto ingegno umano; richiedono una mente superiore per progettarne tutto il funzionamento. La natura insegna la stessa verità: solo una Intelligenza Superiore poteva ideare e attuare la fabbrica terrestre di vegetazione vivente. Questo non fu disposto dal caso; richiede un Creatore, un Fattore.
6. Quale illustrazione dimostra l’esistenza di un’intelligenza divina dietro la creazione?
6 Adesso consideriamo per un momento le creature animali che sono intorno a noi. La natura insegna che anch’esse sono fatte degli elementi della terra. Di nuovo, per esperienza, facciamo un’illustrazione. Benché orologi e sveglie che indicano l’ora siano fatti di metallo inanimato, nessun oggetto del genere si trova bell’e fatto nella terra; ma ci vuole un orologiaio che ne faccia le parti servendosi di metalli presi dalla terra. Quindi l’uomo, l’orologiaio, mette insieme le parti secondo certe leggi meccaniche per azionare tutte le rotelle, che muovono le lancette per indicare il tempo. Quando altri usano l’orologio, l’orologiaio non è visibile, ma il suo lavoro lo è. Lo stesso avviene per colui che ha fatto le meravigliose creature del mare, dell’aria e della terra che vivono con l’uomo su questo globo. Queste sono la visibile prova che c’è un invisibile Creatore. Ognuna è stata creata per uno scopo e dà il suo contributo alla crescente economia della terra. Ogni creatura vivente è fornita di istinto e di una certa intelligenza. Tutte agiscono secondo leggi stabilite.
7. In che modo il grande Legislatore dispose per la continua esistenza di queste creature, nelle forme da lui create?
7 Poiché nessuna legge si fa da sé, ogni legge richiede un intelligente legislatore. Quindi ci vuole un legislatore ben più grande di un orologiaio umano per produrre dalla polvere della terra questa moltitudine di creature viventi diverse e quindi stabilire che vivano secondo le meravigliose leggi della natura. Secondo altre leggi questo invisibile Legislatore ha disposto che si riproducessero, ognuna con le proprie caratteristiche. Due specie non possono incrociarsi per produrre una nuova specie, benché vi siano molte varietà entro una stessa specie. No, neanche una specie è venuta all’esistenza per caso. Un invisibile Legislatore, un potente Creatore era all’opera.
8. (a) Quali quattro qualità basilari hanno gli uomini ovunque essi vivano? (b) Che cosa indicano queste qualità basilari?
8 La natura umana è fondamentalmente la stessa sia che l’uomo viva in Asia, in Africa, in Europa o nelle Americhe. La superiorità dell’uomo sugli animali è ovunque dimostrata dalle basilari qualità dell’uomo. Per natura l’uomo ama non solo se stesso, ma anche la sua compagna e i suoi figli. Per questa ragione nutre, protegge ed educa la famiglia. Per natura l’uomo ha un profondo senso di giustizia, di ciò che è bene o male. Per natura l’uomo non solo ha forza fisica, ma anche la forza della mente e della ragione per acquistare conoscenza. Per natura l’uomo cerca di usare la conoscenza acquisita in modo pratico per favorire i propri interessi. Questa è la via della sapienza. Ebbene, che cosa ci insegnano queste realtà fondamentali? Insegnano chiaramente che la natura dell’uomo rivela le stesse qualità inerenti al Creatore dell’uomo. Quindi oltre all’insegnamento della natura circa l’esistenza di un Potente Fattore, di un’Intelligenza Superiore e di un invisibile Legislatore, la natura dell’uomo indica che tale Fattore è una personalità dotata di amore, giustizia, forza e sapienza. Certo la Causa Prima dei cieli e della terra, e di ciò che è in essa, deve esserne il Creatore. Uomini saggi chiamano tale Creatore il Vero Dio. “Infatti le sue invisibili qualità, perfino la sua eterna potenza e Divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo, perché sono comprese dalle cose fatte”. (Rom. 1:20) Così osservò un legale nel primo secolo dell’Èra Volgare.
9. Come considerò Einstein la testimonianza della natura nei riguardi di un invisibile Creatore intelligente?
9 Einstein, scienziato di fama mondiale, la cui teoria della relatività ha avuto una parte importante nell’invenzione della bomba atomica, disse quanto segue a proposito della testimonianza della natura riguardo ad un invisibile Creatore intelligente: “Mi basta contemplare il mistero della vita cosciente che si perpetua attraverso tutta l’eternità; riflettere sulla meravigliosa struttura dell’universo, che possiamo vagamente scorgere, e cercare umilmente di comprendere anche un’infinitesima parte dell’INTELLIGENZA MANIFESTA NELLA NATURA”. — Che cosa ha fatto la religione per il genere umano? (inglese), pag. 23.
10. A quali importanti domande la natura non può rispondere, e dove possiamo trovar risposta a tali domande?
10 Benché la natura attesti con eloquenza l’esistenza di tale potente Creatore intelligente e ne abbia dato prove materiali in abbondanza, pure tace di fronte a domande vitali. Da dove veniamo? Perché siamo qui? Dove andiamo? Qual è il mistero della vita, come ebbe inizio e in che modo continua? Come venne all’esistenza questo meraviglioso mondo naturale con tutta la sua varietà in terra, in cielo e in mare? Da dove vengono cose come il cosiddetto “peccato”, insieme a imperfezione ed errore? Perché l’organismo umano muore, pur indicando ogni possibilità di continuare a vivere per l’eternità? Perché vi è nel mondo tanta confusione e lotta? Qual è il destino della terra? La natura non può rispondere a queste domande. Né l’uomo può rispondervi per esperienza umana. Come dunque può trovare la vera risposta a questi vitali problemi? L’unico modo è di trovare la verità in una fonte sicura superiore all’uomo stesso.
11. Come un padre terreno provvede ai propri figli, in che modo ha provveduto il Vero Dio per l’umanità?
11 Non è forse ragionevole aspettarsi che la Suprema Intelligenza dell’universo in persona comunichi tale direttiva superiore alle sue creature intelligenti? Certamente! Un padre terreno non dedica tempo e non s’interessa forse di dare ai suoi figli tutte le informazioni necessarie, che essi non potrebbero altrimenti ottenere a causa della propria immaturità? Senz’altro! Il sorprendente fatto è che il Vero Dio dell’universo, nel suo amore e nella sua sapienza, ha acconsentito a mettere a disposizione dell’uomo una vasta fonte di verità dandogli una guida sovrumana.
LA FONTE DELLA VERITÀ
12. Quali nomi diversi sono stati dati alla fonte della verità?
12 Dove si trova la fonte della verità? Questa fonte scritta viene chiamata da molti in vari modi: Libro della Libertà, Libro della Verità, Biblioteca Divina, Libro della Vita, Sacre Scritture, Scritti Sacri, o Il Libro per eccellenza. Poiché consiste di una collezione di sessantasei libri ispirati, i Greci gli diedero il nome Biblia, che significa “piccoli libri”, da cui deriva il termine comune Bibbia.
13. La Bibbia è forse un prodotto dei tempi moderni, e quale grande diffusione ha avuto in confronto ad altri libri cosiddetti sacri?
13 Che cosa si può dire di questo libro? La Bibbia è di gran lunga il libro più antico della terra. Inoltre è il libro più universale. Come mai? Ebbene, è stato distribuito a centinaia di migliaia di copie in ogni parte della terra. Delle 2.796 lingue parlate sulla terra la Bibbia, o parti di essa, è stata tradotta in 1.125 delle maggiori lingue vive. Questo significa che la Bibbia è oggi disponibile nelle lingue parlate dal 95,6 per cento degli abitanti della terra. (Confrontate The World Almanac, del 1958, pagine 265 e 727 e The Book of a Thousand Tongues, della Società Biblica Americana, pagine da 23 a 35). La Bibbia non è stata lasciata nascosta nelle lingue morte del passato come altri cosiddetti libri sacri che hanno una diffusione limitata. Anche il libro sacro dei Maomettani, il Corano, tradotto solo in alcune lingue, sostiene la Bibbia, infatti dice che il Corano “conferma ciò che è stato rivelato prima; poiché [Dio] ha precedentemente mandato la legge e il vangelo [la Bibbia] . . . Dio insegnerà [loro] la scrittura, e la sapienza, e la legge, e il vangelo”. (Il Corano, dalla traduzione inglese di G. Sale, pagine 86, 89) Nessun libro raggiunge neanche lontanamente la grandezza della Bibbia per la sua capacità di essere comprensibile a uomini di ogni epoca ed età. È davvero un libro vivo, grazie al suo vasto campo di profezie che progressivamente si sono adempiute fino ad oggi.
14. (a) Perché non si dovrebbe pensare che la Bibbia sia la causa dei guai e dell’ipocrisia della cristianità? (b) Perché non si dovrebbe respingere l’insegnamento biblico per colpa degli ipocriti religiosi che dicono di crederla e seguirla?
14 La Bibbia ha dovuto combattere per vivere. I suoi nemici che hanno cercato di distruggerla e di impedirne la diffusione sono quegli stessi uomini della cristianità che pretendono di insegnarla. Nessuno dovrebbe lasciarsi ingannare e pensare che la Bibbia sia la causa dei guai e dell’ipocrisia che vi sono oggi nella cristianità. La Bibbia parla troppo chiaro ed è troppo veridica perché i capi della cristianità la insegnino, per non dire la seguano. La sua schiettezza nei confronti della verità e della giustizia denuncia i falsi insegnanti. I popoli cosiddetti pagani non dovrebbero respingere la Bibbia per colpa di quei religiosi ipocriti che professano solo a parole di credere nelle Sacre Scritture. Chi incolperebbe gli editori di un dizionario o di un giornale per un delitto commesso da un uomo che si fosse trovato in possesso di una copia al momento del delitto? Nessuno. Quindi perché incolpare il Dio della Bibbia stessa per le colpe o gli errori della cristianità? Effettivamente la Bibbia è il dono di Dio per rendere liberi uomini di tutta la terra. Dovrebbe essere letta ed esaminata senza pregiudizi. La conoscenza che contiene significa vita, rende liberi. Dice con sicurezza ciò che avverrà a questo mondo confuso. La Bibbia soltanto infonde speranza nella felicità e in un avvenire di prosperità.
15. Quali antichi documenti vennero usati per compilare la Bibbia?
15 Sapete che potete sentir parlare il vostro progenitore, il primo uomo, Adamo, nella vostra stessa lingua? Forse direte che questo è impossibile; ma non è così. Quando venne creata la nostra progenitrice, Eva, e fu presentata ad Adamo, egli provò una gioia profonda, che espresse in poesia con queste parole: “Questa è finalmente ossa delle mie ossa e carne della mia carne. Essa si chiamerà Donna, perché è stata tratta dall’uomo”. (Gen. 2:23) Quale altro libro può farci risalire tanto addietro nel tempo offrendoci tale semplice racconto di un testimone oculare? Nessuno. Ma come ci sono state tramandate queste parole di Adamo? In questo modo: La Bibbia effettivamente è così antica che contiene tre documenti scritti prima del diluvio dei giorni di Noè, quattromila anni fa. Il primo documento contiene i dettami di Dio ad Adamo sui principali fatti riguardanti la creazione della terra. Il secondo documento, detto il “libro della storia di Adamo” (Gen. 5:1), fu scritto da Adamo stesso e fu preservato nell’Arca durante il diluvio dal fedele Noè ed infine giunse a Mosè, che incorporò il documento nel libro biblico di Genesi. Il terzo documento fu scritto da Noè, nostro comune progenitore, che sopravvisse al diluvio. I tre figli di Noè scrissero il quarto documento, l’importante “giornale di bordo” o relazione del viaggio dell’Arca durante l’anno lunare e dieci giorni dell’inondazione mondiale. (Gen. 10:1) Tutto ciò è incredibile, direte. Forse lo pensate, perché non avete mai esaminato la Bibbia per quello che è, una meravigliosa collezione di documenti autentici. Nondimeno, informazioni preziose si celano nella Bibbia perché voi le scopriate.
16. (a) Come sappiamo se la Bibbia è stata tramandata con accuratezza? (b) Quale qualità particolare della Bibbia attesta la grandezza del suo Autore?
16 Ma probabilmente voi direte: Come si sa che quegli antichi documenti sono stati tramandati fedelmente nella Bibbia? Forse durante i secoli sono stati fatti molti errori che hanno grandemente alterato il racconto. La cosa sorprendente è che la Bibbia ha subìto relativamente poche alterazioni del testo, nonostante l’imperfezione dei copisti. Inoltre, lo stile in cui è scritta la Bibbia, usando linguaggio chiaro, illustrazioni e simboli profetici comuni alla vita di ogni giorno, ha resi possibili traduzioni in molte lingue senza alterare la forza dinamica dei messaggi originali. Questo non è avvenuto per nessun altro libro, sia filosofico che religioso, perché tali libri perdono gran parte del vigore originale nelle prime traduzioni. Questa facoltà della Bibbia di ritenere gran parte della forza dei suoi messaggi originali attesta ulteriormente l’intelligenza della mente superiore che l’ha ispirata, del suo Autore, il vero Dio. Notate la conclusione dell’eminente studioso biblico, Sir Frederic Kenyon, sull’autenticità del testo biblico: “L’intervallo fra le date della composizione originale e delle prime evidenze esistenti è dunque così piccolo da essere infatti trascurabile, e l’ultimo fondamento per qualche dubbio che le Scritture non ci siano state tramandate sostanzialmente come furono scritte è stato ora rimosso. Sia l’autenticità che l’integrità generale . . . possono dirsi definitivamente stabilite”. — La Bibbia e l’archeologia, di F. Kenyon, edizione inglese del 1940, pagine 288, 289.
17. Dimostrate come la Bibbia sia storicamente vera e scientificamente esatta.
17 Oltre a contenere le dottrine dell’unica religione vera e ad essere un libro profetico, la Bibbia è anche il grande libro della legge e dei giusti princìpi di Dio. Inoltre è il più attendibile libro di storia antica che esista sulla terra. L’archeologia conferma molti dei suoi dati legali e storici. Per esempio, la Bibbia contiene il primo resoconto del fiasco della Torre di Babele, in Mesopotamia, nel Medio Oriente. L’archeologia ha trovato quelle che potrebbero essere le rovine di quella Torre. La geologia, studio scientifico della terra e della vita in essa, similmente conferma l’ordine biblico della creazione e il racconto del diluvio del tempo di Noè. Nessuna inaccuratezza dei dati biblici ha potuto esser dimostrata nel campo storico o scientifico. Per esempio, più di tremila anni fa la Bibbia menzionò che la terra è sospesa nello spazio. Sentite quanto dice in merito: “Egli [Dio] distende il settentrione sul vuoto, e sospende la terra sul nulla”. (Giob. 26:7, Ti) Più di duemila anni prima che Colombo facesse vela verso l’America dalla Spagna, dimostrando che la terra è rotonda, la Bibbia aveva già dichiarato che la terra è rotonda. Quest’antico Libro della Libertà dice: “Egli è colui che sta assiso sul globo della terra, e gli abitanti d’essa sono per lui come locuste”. (Isa. 40:22, VR) Viene menzionato il prodotto chimico del vetro, già in uso più di tremilacinquecento anni fa, infatti la Bibbia dice ai giorni di Giobbe: “A lei [la sapienza] non sarà paragonato l’oro e il vetro”. (Giob. 28:17, Ti) Al tempo del re Salomone, tremila anni fa, si avevano già vere nozioni di chimica. Il Libro della Verità dice: “È come togliersi l’abito in giorno di freddo, e mettere aceto sul nitro”. (Prov. 25:20, VR) Quindi ascoltiamo senza pregiudizio quanto dice la Bibbia su molte altre questioni fondamentali di verità e libertà. Apriamo la mente per accogliere tesori di verità.
METTIAMO ALLA PROVA IL LIBRO DELLA VERITÀ
18, 19. Come e per quali condizioni mondiali il grande libro è ora messo alla prova?
18 È sempre più chiaro che, ovunque vivano sulla terra, gli uomini vivono in un tempo in cui si subiscono le conseguenze. Tutte le nazioni hanno oggi una storia di delitti, guerre, ipocrisia e falsa religione. Non esiste una sola nazione giusta sulla terra. Benché molti individui abbiano onestamente cercato di fare bene e sia effettivamente stato compiuto molto bene, pure la malvagità e la crescente illegalità superano la bontà. I fatti dimostrano che l’umanità si trova in un tempo di giudizio mondiale, poiché su di noi come società pesa la condanna per il sangue versato per generazioni. È quindi tempo di esaminare i fatti iniziali e l’attendibile storia delle passate generazioni per capire perché la malvagità sia divenuta oggi così grande. La Bibbia è l’unico documento esistente per ottenere simili informazioni sul lontano passato. Questi Sacri Scritti non solo ci rendono nota la ragione di tanta empietà ma ci rivelano anche la legale via di scampo offerta oggi alla minoranza delle persone di cuore onesto.
19 Mettiamo dunque alla prova questo antico Libro della Libertà. Vediamo se si affianca alla natura come altra grande fonte di verità e realtà. Poniamo alla Bibbia domande al cui riguardo la natura tace, per vedere se ci offre una superiore guida verso la verità.
20, 21. Chi ha fatto i cieli? Qual è il suo nome esclusivo, e quali scritture lo sostengono?
20 Chi ha fatto i cieli e la terra? Le prime parole della Bibbia rispondono chiaramente: “Nel principio Iddio creò i cieli e la terra”. — Gen. 1:1.
21 Chi è questo Dio creatore? Ha un nome personale che lo distingue? Le parole conclusive del primo documento che si trova nella Bibbia rivelano il suo nome collegandolo alla sua opera creativa: “Questa è la storia dei cieli e della terra quando furono creati, nel giorno che Geova Dio fece la terra e il cielo”. (Gen. 2:4) Più avanti nella Bibbia il profeta Mosè si rivolge a Dio dicendo: “‘Supponiamo che io vada dai figli d’Israele e dica loro: “L’Iddio dei vostri padri mi ha mandato a voi”, ed essi mi dicano: “Qual è il suo nome?” Che risponderò loro?’ Allora Dio disse ancora a Mosè: ‘Questo devi dire ai figli d’Israele: “Geova, il Dio dei vostri padri, il Dio di Abrahamo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe, mi ha mandato a voi”. Questo è il mio nome per l’eternità’”. (Eso. 3:13, 15) GEOVA dunque è il nome unico che lo distingue come Vero Dio da tutti gli altri cosiddetti dèi menzionati nella Bibbia.
22. Perché Geova creò la terra?
22 Qual era il proposito di Geova Dio nel creare la terra? In risposta ascoltiamo l’evidenza dataci dallo stesso Dio Vivente che ci parla dalle pagine della Bibbia. “Questo è ciò che ha detto Geova, il Santo d’Israele e Colui che l’ha formato: ‘Chiedetemi anche delle cose che avverranno riguardo ai miei figli; e riguardo all’attività delle mie mani datemi pure ordini. Io stesso ho fatto la terra ed ho creato l’uomo su di essa. Io, le mie stesse mani hanno disteso i cieli, e tutto l’esercito loro ho comandato’. Poiché questo è ciò che ha detto Geova, il Creatore dei cieli, il vero Dio, Colui che ha formato la terra e l’ha fatta, Colui che l’ha fermamente stabilita, che non l’ha creata semplicemente per nulla, che l’ha formata perché fosse abitata: ‘Io sono Geova, e non ve n’è alcun altro. Non ho parlato in un luogo nascosto’”. (Isa 45:11, 12, 18, 19) Questo definisce la cosa; Dio ha fatto questa terra perché fosse abitata per sempre, nonostante i deboli tentativi dell’uomo per distruggerla con le sue bombe atomiche e altri ordigni nucleari.
23. Secondo le Scritture, che cos’è l’uomo, ed è d’accordo la scienza?
23 Come fu creato l’uomo da Dio, suo Creatore? La Bibbia chiaramente dice: “E Geova Dio formò l’uomo dalla polvere della terra e gli soffiò nelle narici l’alito della vita, e l’uomo divenne un’anima vivente”. (Gen. 2:7) Di nuovo in un altro posto dice: “‘Il primo uomo Adamo divenne un’anima vivente’. . . . Il primo uomo è tratto dalla terra e fatto di polvere”. (1 Cor. 15:45, 47) È evidente dunque che l’uomo è un’anima. Non possiede un’anima separata che si suppone immortale e che trasmigra, come asserisce falsamente il clero. Gli scienziati hanno confermato il racconto biblico dimostrando che gli oltre novanta elementi della terra si trovano nel corpo carnale dell’uomo. Quindi l’uomo fu veramente tratto dalla polvere. Appropriatamente, quando Dio condannò a morte il disubbidiente Adamo, gli disse: “Col sudore del tuo volto mangerai il pane finché ritorni alla terra, perché da essa sei stato tratto. Poiché tu sei polvere e in polvere ritornerai”. — Gen. 3:19.
24. Come Geova indicò il suo proposito nel creare l’uomo e la donna, e perché fu possibile la comunicazione con la prima coppia umana?
24 Qual era il proposito di Dio nel creare l’uomo e la donna, secondo quanto egli stesso disse loro? Le Scritture rispondono: “Dio li benedì e Dio disse loro: ‘Crescete e moltiplicatevi e riempite la terra e assoggettatevela, e tenete sottomessi i pesci del mare e le creature volatili dei cieli ed ogni creatura vivente che striscia sopra la terra’”. (Gen. 1:28) Poiché l’uomo era stato creato ad immagine e somiglianza di Dio, Egli poteva dire con esattezza all’uomo e alla donna quale fosse il suo proposito a loro riguardo. Nessuna comunicazione del genere, riguardo al proposito e al lavoro da compiere, poteva essere fatta agli animali inferiori, a causa della loro intelligenza limitata. Così il proposito di Dio sin dalla creazione della prima coppia umana era di popolare di uomini perfetti tutti i 509.950.715 chilometri quadrati di questa terra, e allora non vi sarebbe più stato bisogno di moltiplicarsi.
25, 26. (a) Fino a che punto l’uomo doveva ‘assoggettare la terra’, e indica forse la Bibbia che dovesse assoggettare altri pianeti? (b) L’uomo fu forse creato per andare in cielo?
25 Che cosa intendeva Dio con l’ordine dato ad Adamo ed Eva di ‘assoggettare la terra’? La Bibbia logicamente indica che cosa intendeva: “Geova Dio piantò un giardino in Eden, verso l’oriente, e ivi pose l’uomo che aveva formato. E Geova Dio prese l’uomo e lo stabilì nel giardino d’Eden perché lo coltivasse e lo custodisse”. (Gen. 2:8, 15) Con l’espansione della famiglia umana da Adamo ed Eva il limitato paradiso di Eden sarebbe stato esteso fino a comprendere tutta la terra, che sarebbe stata così assoggettata a condizioni e bellezza paradisiache. Fra l’altro, non vi è alcuna menzione che Dio avesse indicato all’uomo di ‘assoggettare’ la luna o qualche altro corpo nello spazio. Gli uomini sono terreni, fatti per vivere sulla terra in tranquillità e sicurezza. Non fu proposta all’uomo una vita artificiale in tenuta spaziale, per conquistare e popolare altri pianeti.
26 Era forse volontà di Dio che gli uomini venissero trasferiti mediante la morte in qualche cielo o nell’aldilà e così fosse spopolato il paradiso terrestre? La Bibbia risponde con queste parole rivolte al popolo eletto: “L’Eterno vi moltiplichi le sue grazie, a voi ed ai vostri figliuoli. Siate benedetti dall’Eterno, che ha fatto il cielo e la terra. I cieli sono i cieli dell’Eterno, ma la terra l’ha data ai figliuoli degli uomini”. (Sal. 115:14-16, VR) Senza dubbio dunque i cieli sono per Dio e per gli angeli, ma la terra è il luogo destinato all’umanità dal Creatore. Ecco l’evidenza conclusiva che l’uomo non ha ricevuto alcun ordine di emigrare su altri pianeti in avvenire.
PERCHÉ ESISTE LA MORTE?
27, 28. Perché Adamo morì? Perché tutti gli uomini muoiono ancor oggi?
27 Qual è la biografia biblica di Adamo? Perché Adamo morì? Le Sacre Scritture indicano chiaramente che Dio con sapienza pose un limite alla libertà goduta dall’uomo in Eden mediante una legge. Questa limitazione legale doveva ricordare ad Adamo che come figlio di Dio era una creatura dipendente con uno scopo da adempiere, la volontà divina, la volontà del suo Padre celeste. Questa direttiva nella vita dell’uomo avrebbe recato all’uomo la più grande felicità. Dio aveva detto a suo figlio Adamo: “Di ogni albero del giardino puoi mangiare a volontà. Ma in quanto all’albero della conoscenza del bene e del male non ne devi mangiare, perché nel giorno in cui ne mangerai sicuramente morrai”. (Gen. 2:16, 17) Eva e Adamo in tono di sfida si ribellarono contro il Sovrano Potere del cielo e quindi disubbidirono e peccarono, e così attirarono su loro la pena di morte, contro la quale erano stati messi in guardia. La Bibbia continua dicendo: “Quindi il Signore Dio lo mandò via dal paradiso di delizie, affinché coltivasse la terra da cui era stato tratto. E, cacciato . . . Adamo poi conobbe sua moglie Eva, la quale concepì e partorì Caino, dicendo: ‘Ho ottenuto un uomo coll’aiuto di Dio’. Dipoi partorì il fratello di lui, Abele. . . . E Adamo, giunto a centotrent’anni, generò un figlio a sua immagine e somiglianza, a cui pose nome Set. E Adamo dopo aver generato Set visse ottocento anni, e generò figlioli e figliole. E tutto il tempo che visse Adamo, fu di novecentotrent’anni, poi morì”. — Gen. 3:23, 24; 4:1, 2; 5:3-5, Ti.
28 Pochi uomini e donne oggi vivono oltre i cent’anni d’età. Perché fino ad oggi gli uomini muoiono? Per la legge divina dell’eredità naturale il peccato di Adamo e la sua condanna sono passati ai suoi discendenti e, a loro volta, ai loro discendenti per tutte le generazioni. La Bibbia dice: “Ecco perché, come per mezzo di un sol uomo il peccato entrò nel mondo e per mezzo del peccato la morte, e così la morte si estese a tutti gli uomini perché essi ebbero tutti peccato”. — Rom. 5:12.
29. Vi è speranza di una futura vita eterna, e come ne parla la Parola di Geova in relazione ad Abrahamo?
29 Dalla Bibbia è ora comprensibile perché i popoli di tutte le nazioni soffrono per la condanna del peccato e della morte. Ma Dio dà forse loro qualche speranza di vita futura? Sì, certamente. Perciò molti chiamano la Bibbia anche Libro della Vita. La Bibbia è l’unico documento che espone le condizioni poste da Dio perché persone di tutte le nazioni, Giudei e non Giudei, abbiano vita eterna. Circa trecento anni dopo il diluvio viveva un uomo che aveva grande fede nella vera religione della Bibbia; si chiamava Abrahamo. A lui Geova Dio promise con giuramento la venuta di un giusto regno dei cieli il cui edificatore è Dio, e che è raffigurato come una gloriosa città, dove regnano felicità e purezza. Sotto questo regno simile ad una città, Abrahamo e i suoi discendenti e i giusti di tutte le nazioni vivranno su questa terra per sempre. Ecco come la Bibbia riferisce brevemente la storia con queste parole: “Per fede Abrahamo, quando fu chiamato, ubbidì andando [dalla città di Ur dei Caldei] in un luogo che doveva ricevere come eredità, e partì senza sapere dove era diretto. Poiché egli aspettava la città che ha vere fondamenta e il cui edificatore e creatore è Dio. Nella fede morirono tutti questi [Abrahamo, Isacco e Giacobbe], benché non ottenessero l’adempimento delle promesse, ma le videro di lontano e le salutarono dichiarando pubblicamente d’essere stranieri . . . Ma ora aspirano a un luogo migliore, cioè a un luogo che appartiene al cielo. Quindi Dio non si vergogna di loro, d’essere invocato come loro Dio, poiché egli ha preparato per loro una città”. — Ebr. 11:8, 10, 13, 16.
PROMESSA DI BENEDIZIONE PER TUTTE LE NAZIONI
30. Quali tre importanti condizioni sono indicate dal giuramento di Geova di benedire tutte le nazioni mediante Abrahamo?
30 Che cos’era esattamente la promessa che Dio fece ad Abrahamo ed era forse limitata ai soli antichi Giudei? Questa è una domanda interessante. Effettivamente Abrahamo non fu solo il fondatore della nazione d’Israele ma fu anche il progenitore di molte nazioni di Gentili, come gli Ismaeliti e i Madianiti, ed ancor oggi Abrahamo è riconosciuto come padre di molte nazioni arabe del Medio Oriente. La Bibbia riferisce le esatte parole di Geova quando fece con giuramento la promessa di futura benedizione per persone di tutte le nazioni: “Io giuro per me stesso, dichiara Geova, che siccome hai fatto questo e non hai trattenuto tuo figlio, il tuo unico, io certo ti benedirò e certo moltiplicherò la tua progenie come le stelle dei cieli e come i granelli di sabbia che sono sulla riva del mare, e la tua progenie prenderà possesso della porta dei tuoi nemici. E per mezzo della tua progenie tutte le nazioni della terra si benediranno certamente poiché tu hai ascoltato la mia voce”. (Gen. 22:16-18) Notate le tre importanti condizioni di questa promessa. Primo, la progenie di numero indefinito sarebbe venuta da Abrahamo. Secondo, quelli che fanno parte di questa progenie sotto il suo capo distruggeranno i grandi nemici di Dio e dell’uomo. Terzo, popoli di tutte le nazioni si benediranno mediante questa progenie eletta; quindi la speranza di vita su questa terra è estesa a tutta l’umanità.
31. (a) Chi è la principale progenie di Abrahamo, che deve regnare secondo la promessa? (b) In che modo l’angelo di Geova, parlando alla madre terrena di Gesù, indicò l’adempimento di Genesi 49:10?
31 Rivela forse la Bibbia chi è principalmente questa regale progenie d’Abrahamo? Certamente! Poco prima di morire, Giacobbe, nipote di Abrahamo, ispirato da Dio pronunciò la seguente profezia su suo figlio Giuda: “Lo scettro non sarà tolto da Giuda, né il bastone di comandante di fra i suoi piedi, finché venga Sciloh, e a lui ubbidirà il popolo”. (Gen. 49:10) Millesettecento anni dopo, questa e altre trecento profezie cominciarono ad adempiersi riguardo a Sciloh, cioè Gesù Cristo, e alla sua attività in Palestina. Predicendo la sua nascita che sarebbe avvenuta a Betlemme in Giudea, un angelo di Geova Dio disse alla sua futura madre: “Gli metterai nome Gesù. Questi sarà grande e sarà chiamato Figlio dell’Altissimo, e Geova Dio gli darà il trono di Davide suo padre [della tribù di Giuda], ed egli sarà re sopra la casa di Giacobbe per sempre, e del suo regno non ci sarà fine”. (Luca 1:31-33) Dopo la sua nascita a Betlemme i pastori sentirono gli angeli cantare: “Gloria a Dio nelle altezze di sopra, e pace sulla terra fra gli uomini di buona volontà”. (Luca 2:14) Dopo il ministero di Gesù Cristo sulla terra, ricco di avvenimenti, che annunciava il suo futuro regno dei cieli, dopo la sua morte e risurrezione, e il suo ritorno al cielo, la Bibbia dice di lui: “Ecco, il Leone che è della tribù di Giuda, la radice di Davide, ha vinto”. (Apoc. 5:5) Quindi Gesù Cristo è venuto sulla terra per essere il comandante che avrebbe guidato, non solo Giudei credenti, ma anche persone giuste di tutte le nazioni, alla vita sulla terra sotto la regale città promessa ad Abrahamo, in accordo con la vera religione. Egli deve ancora completare le sue vittorie vincendo la grande nemica dell’uomo, la morte, ed anche Satana il Diavolo.
32. Chi sono e quanti sono coloro che, insieme a Gesù, faranno parte della progenie?
32 Chi, oltre a Gesù Cristo, compone questa progenie menzionata ad Abrahamo, e qual è il numero dei suoi componenti? La benevola volontà di Dio per Sciloh, il Re e Comandante Gesù Cristo, era che avesse degli associati che con lui avrebbero formato il Regno, simile ad una città, in cui Abrahamo aveva sperato. Durante il suo ministero sulla terra, diciannove secoli fa, Gesù cominciò ad estendere ai suoi discepoli dedicati l’invito di unirsi a lui nel regno dei cieli. Egli parlò di loro come di un “piccolo gregge”, dicendo loro: “Non temere, piccolo gregge, perché il Padre vostro ha approvato di darvi il regno”. (Luca 12:32) In seguito la Bibbia dice ai discepoli che fanno parte di questo piccolo gregge: “Inoltre, se appartenete a Cristo, siete realmente progenie d’Abrahamo, eredi riguardo a una promessa”. (Gal. 3:29) Questo conferma il fatto che il piccolo gregge divenne, insieme a Cristo Gesù, l’“Agnello di Dio”, la parte secondaria della “progenie di Abrahamo”. Ma qual è il loro numero? Dal tempo di Abrahamo in poi questo fu sconosciuto per secoli, finché non fu scritto l’ultimo libro della Bibbia. Qui finalmente è rivelato il numero di coloro che sono con Gesù nella Sion celeste. Lo scrittore di quest’ultimo libro dice: “E io vidi, ed ecco, l’Agnello [Gesù Cristo] in piedi sul monte Sion, e con lui centoquarantaquattromila persone che avevano il suo nome e il nome di suo Padre scritto sulle loro fronti. . . . Questi son quelli che continuano a seguire l’Agnello ovunque egli vada. Questi furono acquistati di mezzo al genere umano come primizie a Dio e all’Agnello”. — Apoc. 14:1, 4.
33, 34. (a) Quale scrittura indica che più di 144.000 ricevono i benefici del provvedimento di riscatto di Cristo? (b) Quanti altri avranno la benedizione della vita? Dove? E quante nazioni riceveranno questa benedizione?
33 Se soltanto 144.000 cristiani dedicati e battezzati sono stati acquistati di mezzo al genere umano per andare in cielo con Cristo, qual è la speranza degli altri? Come abbiamo notato, la scrittura appena citata dice che le primizie dell’umanità vanno in cielo. Tuttavia le Scritture indicano che altri frutti vengono raccolti fra il genere umano, per aver vita eterna sulla terra. Gesù parlò di questi altri frutti come di “altre pecore”, dicendo: “E ho altre pecore, che non sono di questo ovile [del piccolo gregge]; quelle pure io devo condurre, ed esse ascolteranno la mia voce, e diventeranno un solo gregge, un solo pastore”. (Giov. 10:16) Quindi Gesù Cristo, come Re e Comandante, deve raccogliere queste altre pecore in un gregge, non in cielo ma sulla terra.
LE BENEDIZIONI PER I SUDDITI TERRENI DEL REGNO
34 È stabilito il numero di queste altre pecore, e di dove provengono? La Bibbia risponde con la visione profetica dell’apostolo Giovanni: “Vidi, ed ecco, una gran folla, che nessun uomo poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua, che stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, vestiti di abiti bianchi, e con palme in mano. Ed essi gridano a gran voce, dicendo: ‘Noi dobbiamo la salvezza al nostro Dio, che siede sul trono, e all’Agnello’. . . . ‘Questi che sono vestiti di vesti bianche, chi sono e da dove vengono?’ . . . Ed egli mi disse: ‘Questi son quelli che vengono dalla grande tribolazione, ed essi hanno lavato le loro vesti e le hanno imbiancate nel sangue dell’Agnello’”. (Apoc. 7:9, 10, 13, 14) Vediamo qui che il numero di questi superstiti della tribolazione è grande, imprecisato, e che essi devono indossare le vesti che li identificano come difensori del Vero Dio Geova e devono farsi guidare dall’Agnello Gesù Cristo. Inoltre questa innumerevole grande folla di credenti si pone dalla parte di Dio durante la grande tribolazione degli ultimi giorni sul mondo di Satana. E notate che provengono da tutti i paesi della terra. Quindi si vede che l’unica vera religione della Bibbia è effettivamente la sola religione universale sulla terra.
35. Che cos’è il “sangue dell’Agnello”, e secondo quali condizioni ci viene offerta la vita?
35 Che cos’è il “sangue dell’Agnello” che è stato menzionato? Geova Dio mandò suo Figlio dal cielo perché diventasse il redentore dell’uomo, perché desse la sua vita umana per riscattare dal peccato e dalla morte tutte le moltitudini che ripongono fede nel sacrificio d’espiazione compiuto da Gesù diciannove secoli fa. A quel tempo il profeta Giovanni Battista introdusse Gesù dicendo: “Ecco, l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo!” (Giov. 1:29) La Bibbia dice inoltre: “Poiché Dio ha tanto amato il mondo [dell’umanità] che ha dato il suo unigenito figlio, affinché chiunque esercita fede in lui non sia distrutto ma abbia vita eterna”. (Giov. 3:16) Quindi vediamo che, se qualcuno vuol far parte con la sua famiglia di questa gran folla che sopravvivrà sulla terra, deve studiare il divino Libro della Libertà, la Bibbia. Tutti devono conoscere la verità circa il provvedimento legale preso da Dio per loro protezione, che dipende dalla fede nel sangue sparso di Gesù Cristo. Queste sono le condizioni poste da Dio per aver la vita. Noi, essendo uomini decaduti e morituri, non possiamo porre condizioni. Possiamo scegliere fra accettare e respingere quest’amorevole e ragionevole provvedimento. Mostriamo dunque la nostra riconoscenza accettandolo, affinché possiamo vivere per sempre nella felicità.
36, 37. Vi è speranza per i morti, e quando si realizzerà tale speranza?
36 Ma che sarà dei nostri cari morti? Vi è qualche speranza che possano vivere sulla terra come parte delle “altre pecore” sotto la guida di Gesù Cristo? Sì, la risurrezione è la grande speranza dei morti redimibili che sono nella memoria di Dio, ed anche questo è stato reso possibile da Gesù Cristo. Le Scritture parlano chiaro al riguardo: “Ora Cristo è stato destato dai morti, primizia di quelli che si sono addormentati nella morte. Poiché come per mezzo di un uomo è la morte, per mezzo di un uomo è anche la risurrezione dai morti. Poiché come in Adamo tutti muoiono, così pure nel Cristo tutti saranno resi viventi”. (1 Cor. 15:20-22) “Non vi meravigliate di questo, perché l’ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe commemorative udranno la sua voce e ne verranno fuori, quelli che hanno fatto il bene alla risurrezione di vita, quelli che hanno fatto il male alla risurrezione di giudizio”. — Giov. 5:28, 29.
37 Quando ci si può attendere che abbia inizio la risurrezione di coloro che vivranno sulla terra? L’apostolo Giovanni dice nella sua visione del nuovo mondo: “E io vidi un gran trono bianco e colui che vi sedeva sopra. Dinanzi a lui fuggirono la terra e il cielo, e non si trovò nessun luogo per loro. E vidi i morti, grandi e piccoli, ritti dinanzi al trono”. (Apoc. 20:11, 12) Ecco la risposta: Non prima che i sistemi dei vecchi cieli e della vecchia terra siano ‘fuggiti’ o siano stati distrutti fra i nemici vinti dal Comandante Cristo Gesù, non prima di allora avrà luogo sulla terra la risurrezione dei morti.
“NUOVI CIELI E NUOVA TERRA”
38. Quali cieli e terra saranno distrutti, ed è prossima tale distruzione?
38 Che cosa sono questi cieli e terra che devono essere distrutti? L’apostolo Pietro spiega che sono cieli e terra simbolici. I cieli simbolici sono costituiti dall’invisibile organizzazione demonica di Satana; la terra simbolica è la sua visibile disposizione terrena di uomini e governanti che tengono l’umanità nelle tenebre e nella confusione. Pietro dice, parlando degli increduli schernitori dei nostri tempi: “Sfugge alla loro attenzione questo fatto, che nei tempi antichi ci furono dei cieli e una terra che stava saldamente fuori dell’acqua e in mezzo all’acqua mediante la parola di Dio, e con questi mezzi il mondo di quel tempo subì la distruzione quando fu inondato dall’acqua. Ma per mezzo della medesima parola i cieli e la terra che sono ora sono custoditi per il fuoco e sono riservati al giorno del giudizio e della distruzione degli uomini empi”. (2 Piet. 2:5-7) Oggi l’adempimento di altre profezie bibliche indica che il tempo della distruzione dei vecchi cieli e terra è ora imminente nella grande battaglia di Dio ad Armaghedon. — Apoc. 16:14, 16.
39. Che cosa sostituirà i vecchi cieli e terra, secondo quello che dissero il profeta Isaia e l’apostolo Pietro?
39 Se i sistemi dei vecchi cieli e terra saranno eliminati nella battaglia universale di Armaghedon, che cosa prenderà il loro posto? Di nuovo Pietro risponde nella Bibbia: “Ma ci sono nuovi cieli e nuova terra che noi aspettiamo secondo la sua promessa, e in questi dimorerà la giustizia”. (2 Piet. 3:13) Il profeta Isaia riferisce la solenne assicurazione di Geova riguardo alla creazione di nuovi cieli e nuova terra, dicendo: “Questo ha detto il Signore Geova: . . . ‘Poiché, ecco, io creo nuovi cieli e nuova terra, e le cose di prima non saranno richiamate alla mente, né esse torneranno al cuore. Ma voi esultate, rallegratevi per sempre di quello che sto per creare’”. (Isa. 65:13, 17, 18) Questo reca grande gioia a tutti. Come ha promesso l’Iddio dell’universo, questo nuovo mondo sussisterà per sempre.
40. Chi saranno i cittadini della nuova terra, e come lo sappiamo?
40 Chi farà parte della nuova terra che sussisterà per sempre? Tutte le persone di buona volontà, tutti i mansueti che si lasciano ammaestrare, di tutte le nazioni, che ora imparano la verità e prendono posizione per la santa libertà. Voi mansueti dovreste ora cercare di fare la pace col grande Dio imparziale che offre una via di salvezza ai popoli di qualsiasi nazionalità. Ascoltate le parole della Bibbia circa questo tempo di liberazione e la possibilità di vivere per sempre sulla terra superando l’imminente furia di Armaghedon: “Cercate l’Eterno, voi tutti, umili della terra, che avete praticato le sue prescrizioni! Cercate la giustizia, cercate l’umiltà! Forse, sarete messi al coperto nel giorno dell’ira dell’Eterno”. (Sof. 2:3, VR) La Bibbia ci rassicura ancora dicendo: “Ancora un poco e l’empio non sarà più; tu osserverai il suo luogo, ed egli non vi sarà più. Ma i mansueti erederanno la terra e godranno abbondanza di pace. I giusti erederanno la terra e l’abiteranno in perpetuo”. (Sal. 37:10, 11, 29, VR) Allora il grande Giubileo, èra di liberazione e di libertà, darà a questa terra pace eterna. La Bibbia dice di questo Giubileo prefigurato tanto tempo fa: “Proclamerete la libertà nel paese per tutti i suoi abitanti”. — Lev. 25:10, Na.
41. Chi fa parte dei nuovi cieli? Perché questa nuova città è chiamata Nuova Gerusalemme, e quali meraviglie Dio compirà per mezzo di essa?
41 Dobbiamo ancora considerare i nuovi cieli. Che cosa sono? Sono la nuova classe celeste governante dei 144.000 insieme a Cristo Gesù, il Re, che è stato intronizzato in cielo dal 1914, come è indicato da molte profezie e dalle evidenze fisiche del nostro tempo che adempiono le profezie. Essi compongono la città, il regno dei cieli atteso dall’antico Abrahamo. Nella Bibbia questa nuova città viene chiamata col nome di Nuova Gerusalemme, dal nome dell’antica Gerusalemme, che molto tempo fa fu la capitale dell’antico re Davide, il quale prefigurò il più grande re davidico, Cristo Gesù. In visione profetica la Bibbia descrive il dominio della Nuova Gerusalemme sopra la terra, che ridarà alla terra salute e bellezza paradisiaca. L’apostolo Giovanni dice: “E io vidi un nuovo cielo e una nuova terra, poiché il precedente cielo e la precedente terra erano passati . . . Vidi pure la città santa, la Nuova Gerusalemme, scendere dal cielo da presso a Dio e preparata come una sposa adorna per il suo sposo. E udii una gran voce dal trono che diceva: ‘Ecco, la tenda di Dio è col genere umano, ed egli abiterà con loro, ed essi saranno suoi popoli. E Dio stesso sarà con loro. Ed egli asciugherà ogni lagrima dai loro occhi, e la morte non sarà più, né ci sarà più lutto, né grido, né dolore. Le cose di prima sono passate’. E colui che siede sul trono disse: ‘Ecco, io faccio tutte le cose nuove’”. — Apoc. 21:1-5.
42, 43. Che cosa dovrebbe fare ora chiunque ama la vita, e con quali benefici ora e in futuro?
42 Che meravigliosa visione del paradiso riconquistato! Questa visione fa parte del tema finale del Libro della Libertà, la Bibbia. Questa è la completa risposta alla grande preghiera insegnataci da Gesù: “Venga il tuo regno. Si compia la tua volontà, come in cielo, anche sulla terra”. (Matt. 6:10) Tuttavia qui abbiamo appena cominciato a dare un’occhiata al vasto campo di verità contenute nella Bibbia, che è veramente grandioso! È impossibile ottenere tutte queste informazioni dalla natura. È dunque tempo che chiunque ama la vita e la libertà si procuri una copia della Bibbia e cominci a studiare il suo messaggio vivificante. La Bibbia indica in modo chiaro: “Questo significa vita eterna, che acquistino conoscenza di te, il solo vero Dio, e di colui che tu hai mandato, Gesù Cristo”. — Giov. 17:3.
43 Avete già la Bibbia? La leggete regolarmente? Se non lo fate, prendetela dal luogo dove l’avete riposta, spolveratela e cominciate a ricorrere ad essa ogni giorno perché guidi la vostra vita. Aiuterà la vostra famiglia a vivere ora per il nuovo mondo. Osservate la felicità e l’unità della società del Nuovo Mondo dei testimoni di Geova in tutta la terra. Anche voi potete avere la stessa gioia, soddisfazione e salute spirituale. Nessun altro libro o tesoro che possediate vi darà tale durevole gioia del cuore né tale libertà. Perché negarvi questo aiuto e vantaggio? Sostenete la vera religione della Bibbia. Imparate la verità, seguitela e sarete liberi. Assicuratevi un avvenire felice, vita eterna su questa bella terra paradisiaca sotto il regno di Dio.