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Uso biblico della parola leggeLa Torre di Guardia 1959 | 1° aprile
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o maledizione contro il popolo d’Israele poiché mancava incessantemente di osservare la legge. (2 Cor. 3:9) Ma il nuovo sistema, iniziato da Gesù Cristo, ha la potenza dello spirito di Dio come forza che lo guida. (2 Cor. 3:6) Lo spirito di Dio guida dunque le nostre menti sui sentieri della giustizia e compie ciò che il vecchio patto della legge con i suoi Dieci Comandamenti, e altre leggi, non avevano potuto fare. “Inoltre, se siete guidati dallo spirito, non siete sotto la legge”. — Gal. 5:18.
Il provvedimento di Geova dà ai Cristiani la possibilità di combattere contro la cattiva tendenza della carne naturale schiava del peccato. “Io trovo dunque questa legge nel caso mio: che quando desidero fare ciò ch’è giusto, ciò che è male è presente in me. Io realmente prendo diletto nella legge di Dio [rivelata mediante il nuovo patto] secondo l’uomo che sono internamente, ma vedo nelle mie membra un’altra legge [quella della carne soggetta al peccato] che guerreggia contro la legge della mia mente e mi conduce in prigionia della legge del peccato che è nelle mie membra”. (Rom. 7:21-23) Tutti i Cristiani hanno questo aspro combattimento fra le “cose della carne” e le “cose dello spirito”. — Rom. 8:4-8.
Ma nella sua bontà Geova ha introdotto sulla scena cristiana la disposizione dell’immeritata benignità, affinché “regnasse mediante la giustizia” ed esercitasse una forte influenza sui nostri cuori quando traiamo beneficio dall’amorevole provvedimento di Dio mediante Cristo. (Rom. 5:21) Diveniamo “schiavi [inferiori] della giustizia”, che ci rende possibile di intraprendere la dura lotta per mantenere la pura vita cristiana e l’integrità, per quanto forte sia la cattiva tendenza della carne. Con l’aiuto di Geova mediante Cristo Gesù e con la nostra forte fede, possiamo riuscir vittoriosi in questa lotta contro la nostra carne. Con questa nuova disposizione siamo in grado di produrre abbondantemente il frutto dello spirito alla lode di Geova. — Rom. 6:17-20; Gal. 5:22-24.
Speriamo che questo breve studio dell’uso biblico della parola “legge” vi abbia dato maggior intendimento della vostra posizione di dedicati Cristiani, schiavi di Geova Dio.
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La soluzione di un IndùLa Torre di Guardia 1959 | 1° aprile
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La soluzione di un Indù
● In una citazione che appare nel Treasury of the Christian Faith, S. J. Corey dice del capo nazionalista indù Mahatma Gandhi: “Era a Ceylon nell’autunno del 1927 e disse all’Associazione dei Giovani cristiani a Colombo queste parole: ‘Se dovessi considerare soltanto il Sermone sul Monte e la mia interpretazione d’esso, non esiterei a dire “Oh, sì, sono Cristiano”’. Quindi aggiunse: ‘Voi dell’Occidente a questo punto prendete Gesù apologeticamente, mentre io lo prendo seriamente e letteralmente’”. Riferendosi ancora a Gandhi, lo stesso volume, in una dichiarazione di Frank E. Eden, dice: “Gandhi e Lord Irwin, ex Vicerè d’India, erano amici. Al loro ritorno dalla Conferenza della Tavola Rotonda tenuta a Londra, Lord Irwin fece una visita a Mahatma nel suo ashram. Durante la conversazione Lord Irwin rivolse questa domanda al suo ospite: ‘Mahatma, da uomo a uomo, dimmi quale ritieni sia la soluzione dei problemi del tuo e del mio paese’. Gandhi prese un libretto dal vicino reggilume, lo aprì al quinto capitolo di Matteo e rispose: ‘Quando il tuo ed il mio paese si metteranno d’accordo sugli insegnamenti esposti da Cristo in questo Sermone sul Monte, avremo risolto i problemi non solo dei nostri paesi ma di quelli del mondo intero’. Questo da un Indù!”
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