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La sofferenza che può giovarviLa Torre di Guardia 1979 | 15 aprile
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cose meravigliose che Geova Dio può fare per l’umanità. E, in vista della ricompensa della vita eterna, la sofferenza umana in questo sistema di cose non significherà più nulla. Sarà come se l’afflizione non fosse mai esistita.
21. (a) Quando la sofferenza ci recherà beneficio? (b) Cosa dobbiamo avere per trarre profitto dall’avversità?
21 Se la sofferenza che possiamo ancora subire ci renderà più benigni, più comprensivi e più compassionevoli verso i nostri simili e ci farà conformare più strettamente alle giuste esigenze esposte nella Bibbia, questa forma di disciplina servirà davvero a uno scopo utile. A tal fine, dobbiamo riporre nel nostro Padre celeste la stessa assoluta fiducia che un bambino ha nel padre terreno. Dobbiamo avere l’incrollabile fede che qualsiasi cosa Geova Dio lasci venire su di noi opererà infine per il nostro eterno benessere e felicità. Perciò, vorremo sempre ricordare le parole di Romani 8:28: ‘Dio fa cooperare tutte le sue opere per il bene di quelli che lo amano’.
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Un proverbio saggioLa Torre di Guardia 1979 | 15 aprile
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Un proverbio saggio
“Non lasciare il tuo proprio compagno né il compagno di tuo padre, e non entrare nella casa del tuo proprio fratello nel giorno del tuo disastro. È meglio un vicino accanto che un fratello lontano”. — Prov. 27:10.
Questo proverbio biblico sottolinea l’importanza d’avere un vero amico e d’esserlo, specie in tempo di bisogno. Prima, parla d’essere un vero amico. In un giorno di calamità o disastro, non si devono “lasciare” o abbandonare coloro che sono stati i propri amici o gli amici di famiglia. Non dovete essere amici solo quando tutto va bene, sparendo quando c’è veramente bisogno di voi. Considerate quindi il contrario. In tempo di bisogno, anziché dover fare un lungo viaggio fino alla casa di un fratello carnale per vedere se può essere d’aiuto, è meglio avere un amico vicino che è pronto, sì, disposto ad aiutare. Infatti, un altro proverbio dichiara: “Esiste un amico che si tiene più stretto di un fratello”. — Prov. 18:24.
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