“Non vi attardate nel vostro lavoro”
1. (a) Per che cosa si distingue Geova, e come si attende egli che i compiti da lui assegnati siano eseguiti? (b) Che cosa può esser detto intorno ai suoi propositi?
GEOVA Dio, la grande Causa Prima, il Creatore del cielo e della terra, è l’Artefice Supremo che non ritarda mai, non si stanca mai, non si ferma mai, riconosciuto per la sua esattezza e fidatezza. Quando nell’esecuzione del suo proposito Geova assegna alle creature certi compiti da eseguire, egli si attende ed esige che siano effettuati con meticolosa cura e precisione. Mancare a questo riguardo attira sul negligente conseguenze spaventose. Di nuovo, quando Geova dichiara quello che avverrà nel futuro egli s’impegna affinché la sua Parola venga adempiuta. Colui che è sempre vivo, non dorme mai, si occupa diligentemente per disporre che ogni cosa sia fatta secondo il suo beneplacito e la sua perfetta volontà. Nulla è lasciato al caso. — Num. 23:19; 1 Sam. 15:29; Isa. 55:10, 11; Mal. 3:6; Tito 1:2; Ebr. 6:18.
2. Quale duplice opera è stata fatta in adempimento di Matteo 24:45-47?
2 Questi punti sono vigorosamente messi in risalto in quella dichiarazione di avvenimenti predetti molto tempo fa, i quali avrebbero avuto luogo alla consumazione di questo sistema di cose. In quella profezia scritta nel 24º capitolo di Matteo, Geova per bocca di Cristo Gesù dichiarò ch’egli avrebbe avuto sulla terra la classe di uno “schiavo fedele e discreto” alla quale affiderebbe tutti gli interessi del suo Regno. (Matt. 24:45-47, NW) Non fu quindi un puro caso quando uomini e donne devoti cominciarono ad uscire dall’infedele Cristianità a partire dall’anno 1870 in poi. Iddio si proponeva d’impiegarli come un’organizzazione per fare un duplice lavoro. Prima, dovevano proclamare che i tempi dei Gentili cominciati nel 607 a.C. dovevano terminare nel 1914 d.C., allorché Geova avrebbe assunto il suo potere ufficiale e avrebbe cominciato a regnare nel cielo mediante il suo unto Re. Infatti, per circa trentasette anni prima del 1914 questa proclamazione fu fatta.a Invero quest’opera fu rappresentata da quello che fece Giovanni Battista, l’opera di ‘preparare la via davanti a Geova’. (Sal. 110:1-3; Isa. 40:3; Mal. 3:1-3; Matt. 11:10; 25:31-33; Giov. 3:28; 1 Piet. 4:17) Poi, quando il Signore ebbe ricevuto il potere regale questa stessa organizzazione fedele e approvata fu ed è tuttora usata per predicare la buona notizia del Regno stabilito, fino alle estremità della terra. (Matt. 24:14) Che Geova Dio abbia ancora una tale organizzazione di servizio sulla terra in questa seconda metà del secolo ventesimo, riconosciuta per quel che è, non ci può essere il minimo dubbio.
3. Quale lista contiene lo Yearbook of International Organizations, e sotto quale aspetto la descrizione della Società è singolare?
3 Lo Yearbook of International Organizations (1951-52) fu preparato in cooperazione con il Concilio economico e sociale delle Nazioni Unite, ed è pubblicato dal Centro di Servizio dell’Unione delle Associazioni Internazionali, Palais d’Egmont, Bruxelles, Belgio. Esso contiene un esauriente elenco di tutte le organizzazioni internazionali conosciute, insieme con una descrizione della loro struttura, i loro scopi, e le loro attività. Quando si sfoglia questo grosso volume di oltre 1200 pagine, si rimane fortemente impressionati nel riscontrare che soltanto una delle più di 1100 organizzazioni elencate è effettivamente dedicata all’opera assegnata dal Signore al suo “schiavo fedele e discreto”. Questa organizzazione, il corpo non costituito dei testimoni di Geova, è rappresentata dal suo strumento legale, la Watch Tower Bible and Tract Society. Nelle pagine 314-316, di questa autorevole pubblicazione, appare quanto segue.
WATCH TOWER BIBLE AND TRACT SOCIETY
4, 5. Che cosa dice quell’Yearbook Intorno all’origine e allo scopo della Società?
4 “STORIA Fondata nel 1872 negli U.S.A. Costituita nel 1884 come Zion’s Watch Tower Tract Society, l’attuale nome fu adottato nel 1896. È ed è sempre stata un ente apolitico, non lucrativo, non commerciale, caritatevole, religioso, dedicato esclusivamente all’istruzione biblica.
5 “SCOPI Per: fungere come servitore e come strumento legale e dirigente per tutto il mondo di quel corpo di persone cristiane conosciute come testimoni di Geova; predicare il vangelo del regno di Dio sotto Cristo Gesù in tutte le nazioni come una testimonianza al nome, alla parola e alla supremazia dell’Onnipotente Dio Geova; stampare e distribuire Bibbie e diffondere verità bibliche in varie lingue mediante la composizione e pubblicazione di letteratura contenente informazioni e commenti che spiegano le verità bibliche e le profezie concernenti l’istituzione del regno di Geova sotto Cristo Gesù; autorizzare e nominare agenti, servitori, impiegati, insegnanti, istruttori, evangelisti, missionari e ministri di andare in tutto il inondo pubblicamente e di casa in casa a predicare e insegnare le verità bibliche alle persone desiderose di ascoltare rimettendo a tali persone detta letteratura e tenendovi studi biblici migliorare uomini, donne e fanciulli mentalmente e moralmente col lavoro missionario e cristiano e con caritatevole e benevola istruzione del popolo sulla Bibbia e su relativi soggetti scientifici, storici e letterari; istituire e sostenere scuole e classi per l’istruzione gratuita di uomini e donne nella Bibbia, nella letteratura biblica e nella storia biblica; insegnare, ammaestrare, preparare ed equipaggiare uomini e donne come ministri, missionari, evangelisti, predicatori, insegnanti, e oratori . . . usare o operare stazioni radio trasmittenti per predicare questo vangelo del regno. . . . (Statuto della Società).
6-9. Come descrive quell’Yearbook l’organizzazione e l’attività dei testimoni di Geova?
6 “ATTIVITÀ I testimoni di Geova sono organizzati in modo primitivo, come lo era la prima chiesa apostolica, senza le classi clericale e laica, essendo tutti fratelli, ciascuno individualmente dedicato, consacrato e ordinato, senza un capo umano, seguendo unicamente Cristo Gesù, ed essendo responsabile verso Geova Dio del proprio ministero verso di Lui. Essi hanno delle congregazioni, percorrono la terra metodicamente di casa in casa, raggiungendo tutte le persone, tenendo studi biblici nelle congregazioni e nelle case, predicando dal podio sia in luogo chiuso che all’aperto, servendosi della radio, della stampa e di altri mezzi moderni per l’istruzione biblica, tutto volontariamente.
7 “Il programma della Società è quello di assistere i testimoni di Geova nell’indirizzare tutte le persone alla Bibbia, la verace Parola di Dio, di sostenere l’adorazione di Geova Dio, di promuovere il suo regno di giustizia sotto Cristo Gesù come l’unica speranza del genere umano, e di insegnare al popolo i giusti princìpi biblici di onestà, integrità, unità, moralità, costumatezza, rettitudine, reverenza e timore di Dio.
8 “Provvedendo Bibbie in ogni versione e lingua, riviste, opuscoli, libri e trattati ausiliari per lo studio della Bibbia, addestrando ministri per il lavoro missionario e sostenendoli nel campo missionario, essa promuove effettivamente l’unità fra persone di ogni nazione.
9 “La Società ripristinò il primitivo ministero apostolico di casa in casa; organizzò conferenze, assemblee regionali, nazionali e internazionali. Addestra i missionari presso la Scuola Biblica Watchtower di Galaad. Trasmette continuamente dalla stazione radio non lucrativa WBBR sin dal 24 febbraio 1924”.
SOCIETÀ APPROVATA PER ZELANTE SERVIZIO
10. Perché non esiste nessun altro gruppo od organizzazione di persone che oggi esegue l’opera di Geova?
10 Fra tutti i sistemi religiosi della Cristianità non si può trovare oggi un altro gruppo di persone o un’organizzazione impegnate nell’opera di Geova. Non è perché non ne abbiano mai avuto l’opportunità. Anzi, come illustra la parabola dei talenti, quando il Signore Gesù invitò i pigri e infingardi capi della Cristianità a rendere i conti e trovò che avevano nascosto quei privilegi del Regno loro affidati egli li condannò tutti come uno “schiavo malvagio e pigro”. Ogni ulteriore privilegio di servizio in relazione con l’opera di Dio fu loro tolto e affidato alla Società teocratica di Geova degli unti testimoni, lo “schiavo buono e fedele”. Inoltre, il Padrone della parabola dichiarò: “Gettate lo schiavo buono a nulla nelle tenebre di fuori. È qui che sarà il suo pianto e lo stridor dei suoi denti”. (Matt. 25:14-30, NW) Non è una sorpresa, pertanto, trovare che le settarie denominazioni della Cristianità brancolano ciecamente nelle tenebre, che i loro capi urlano con forte rabbia e odio contro i fedeli e approvati testimoni di Geova. D’altra parte, per la loro operosità e abilità di curare gli interessi del Regno i testimoni di Geova sono stati tratti fuori dall’oscurità ed ora stanno in una onorata posizione di servizio davanti alle Autorità Superiori, Geova Dio e Cristo Gesù. “Hai tu veduto un uomo spedito nelle sue faccende? Egli starà al servizio dei re; non starà al servizio della gente oscura”. — Prov. 22:29.
11. In tempi pericolosi com’è paragonabile l’attività dei testimoni di Geova con quella dei pigri della Cristianità?
11 Se di fuori c’è il pericolo il pigro preferisce dormirci su; se un leone è in agguato il pigro cerca di nascondersi mentre gli altri gli danno la caccia. (Prov. 22:13; 26:13) Così è stato sin dalla prima guerra mondiale. Mentre dei feroci e crudeli dittatori scorazzavano per la terra divorando intere nazioni, gli indolenti della Cristianità seguivano la condotta del pigro, la condotta di compromesso e quella meno faticosa, ma gli zelanti testimoni di Geova non esitano ad affrontare apertamente queste rapaci bestie totalitarie costi quel che costi, e fanno questo per il loro ardente amore verso quello che è giusto e vero e per la loro intensa devozione all’Altissimo Dio. Un’altra ragione, dunque, perché il sorriso di approvazione di Geova fu rivolto al suo popolo fedele.
12. Quale divino comando ha osservato il popolo di Geova, e malgrado che cosa?
12 La schiacciante evidenza riscontrata negli avvenimenti dei recenti anni denota che l’organizzazione di Geova, raffigurata dall’antica città di Gerusalemme, ha ascoltato il comando divino di non lasciar che le sue mani “s’infiacchiscano”, “caschino” (Ti), siano “rimesse” (Di). “In quel giorno, si dirà a Gerusalemme: ‘Non temere, o Sion, le tue mani non s’infiacchiscano! L’Eterno, il tuo Dio, è in mezzo a te, come un Potente che salva.’” (Sof. 3:16, 17) Pertanto le mani del popolo di Geova sono molto attive nel compiere quello ch’egli assegna loro, facendolo con tutta la loro forza, con sincera diligenza e con dinamica energia, grazie all’Onnipotente, a Geova, che continuamente li appoggia e li sostiene col suo santo spirito! Sia che godano di una certa pace e tranquillità o che subiscano la diabolica opposizione nemica, sia che si trovino dentro o fuori dei campi di concentramento, davanti o dietro le totalitarie cortine di ferro o di bambù, i testimoni di Geova avanzano tenacemente nella loro assegnazione di predicare fino alle estremità della terra la buona notizia del Regno stabilito.
13. Dal 1919 quale aumento ha avuto luogo, e alla lode di chi?
13 Naturalmente, questa non è una vana millanteria di ciò che delle semplici creature hanno fatto o stanno facendo. Ogni lode e onore e rendimento di grazie per quello che questa organizzazione compie spettano a Geova, e non a qualche uomo o gruppo d’uomini, e ciò giustamente. Pensate un momento! Nello spazio di relativamente pochi anni dalla loro liberazione dalla cattività babilonica nel 1919, il rimanente dello “schiavo fedele e discreto”, insieme con i suoi compagni di buona volontà, è prodigiosamente aumentato da un semplice pugno a un nuovo massimo raggiunto nel 1952 di 456.265 ministri e proclamatori nel campo! È esattamente come Geova disse che doveva essere: “Il più piccolo diventerà un migliaio; il minimo, una nazione potente. Io, l’Eterno [Geova], affretterò le cose a suo tempo”. — Isa. 60:22.
14. Fino a qual punto è stata eseguita questa opera per quanto riguarda il numero dei paesi, il tempo impiegato e la letteratura collocata?
14 Di fra tutte le nazioni, da oltre 127 differenti paesi regioni, territori ed isole del mare Geova ha raccolto i suoi testimoni. La loro attività nel glorioso servizio del Regno nel corso degli anni calcolata in tempo consumato nella predicazione, assomma a parecchie centinaia di milioni di ore. Infatti, soltanto nello scorso anno oltre 68.700.000 ore furono registrate da questi ministri di Dio! Il numero di Bibbie, libri, opuscoli e riviste pubblicate e distribuite da questi ministri in più di cento diverse lingue ammonta a molto più di tre quarti di miliardo di copie. Veramente, mentre il clero religioso e i laici della Cristianità hanno sonnecchiato e dormito e sprecato il loro tempo in intraprese mondane, la società dei testimoni di Geova è stata molto occupata nell’accudire al suo lavoro. “L’agiatezza d’un uomo pigro è la sua rovina, poiché le sue mani non vogliono lavorare; per tutto il giorno egli riposa comodamente, mentre l’uomo buono lavora incessantemente”. — Prov. 21:25, 26, No.
SERVITORI DELL’ORGANIZZAZIONE
15. Come viene questa opera suddivisa e sostenuta dal vari servitori?
15 Nella prima società cristiana leggiamo che Cristo “ha dato alcuni come apostoli, alcuni come profeti, alcuni come missionari, alcuni come pastori e maestri, in vista dell’ammaestramento dei santi per l’opera di ministero, per l’edificazione del corpo del Cristo”. (Efes. 4:11, 12, NW) Quindi, in quest’ultimo periodo di tempo il peso del lavoro è suddiviso e sostenuto dai diversi servitori dell’organizzazione. Il campo mondiale è diviso in filiali, le filiali sono suddivise in distretti, i distretti sono composti di circoscrizioni, e le circoscrizioni sono costituite da gruppi o congregazioni aventi ciascuna uno o più centri di servizio. Nell’insieme, ci sono quasi 14.000 gruppi o congregazioni organizzate in tutta la terra.
16. Invece di una distinzione fra clero e laici, quale condizione prevale entro l’organizzazione di Geova?
16 È un fatto notevole: nell’organizzazione teocratica di Dio non esistono le classi cosiddette del “clero” e del “laici”. Non esistono basi scritturali per tali distinzioni ecclesiastiche. Infatti, Cristo dichiarò esplicitamente: “Non siate chiamati ‘Rabbi’, perché uno è il vostro maestro, mentre voi siete tutti fratelli. Inoltre, non chiamate nessuno vostro padre sulla terra, poiché Uno è il Padre vostro, il Celeste. Né siate chiamati ‘capi’, poiché uno è il vostro Capo, il Cristo. Ma il più grande fra voi dev’essere vostro ministro [servitore, margine]. Chiunque si esalta sarà umiliato, e chiunque si umilia sarà esaltato”. (Matt. 23:8-12, NW) A differenza del clero della Cristianità, i servitori nell’organizzazione di Geova non sono vestiti con speciali abiti di onore e distinzione. Essi non ricevono lauti stipendi per i loro servizi. Non portano una verga di autorità che li autorizzi a dominare, tiranneggiare, minacciare od opprimere la congregazione. Grazie a Geova, tali pratiche anticristiane non esistono fra i testimoni di Geova! Invece, come schiavi di Geova e come servitori dei loro fratelli questi sorveglianti del gregge di Dio debitamente nominati sono avviati a servire secondo i puri motivi di amore e altruismo. Sono nominati per assistere altri a diventare dei migliori ministri di Dio, dei migliori predicatori della verità, dei migliori cantanti delle lodi di Geova. Essi sono, come dice l’apostolo, nominati “in vista dell’ammaestramento dei santi per l’opera di ministero, per l’edificazione del corpo di Cristo”.
17. Come fu mostrato nell’ordinamento teocratico tipico l’importanza che sorveglianti diano un giusto esempio?
17 L’attività e i risultati dell’organizzazione di Dio sono unicamente la somma totale di quello che i singoli membri fanno, e in gran parte ciò dipende dall’esempio dato dai loro sorveglianti e servitori. Questo fu illustrato nel tipico ordinamento teocratico stabilito fra il popolo d’Israele, in cui i Leviti erano messi a parte e adibiti a sorvegliare i veri compiti. Alcuni erano sacerdoti, mentre altri servivano come funzionari, giudici, portieri o musicisti. Nuovamente leggiamo come “uomini valorosi, in numero di millesettecento furono preposti alla sorveglianza d’Israele, di qua dal Giordano, a occidente, per tutti gli affari che concernevano l’Eterno [Geova], e per il servizio del re”. (1 Cron. 23:15; 26:29, 30) Ciascuno ebbe il suo rispettivo incarico di servizio, e finché essi compivano bene individualmente questi doveri, la nazione prosperò. Al contrario, quando questi servitori d’Israele divennero indolenti, pigri e indifferenti verso i loro privilegi di servizio la nazione nell’insieme soffrì gravi rovesci.
18. Come trova applicazione oggi 1 Corinzi 12:18-20?
18 Così anche è oggi nell’antitipica organizzazione teocratica. “Iddio ha collocato i membri nel corpo, ciascuno di loro, come gli è piaciuto. Se essi tutti fossero un solo membro, dove sarebbe il corpo? Ma ora essi sono molti membri, tuttavia un solo corpo. Ora voi siete il corpo di Cristo, e individualmente membri”. (1 Cor. 12:18-20, 27, NW) Un certo servitore è incaricato di curare l’attività di pubblicità di una congregazione locale. Un altro servitore è designato per aver cura del territorio. Ad un altro ancora è affidata la responsabilità di essere assistente servitore di gruppo. In modo analogo altri servitori hanno altri doveri da compiere. Se dunque ognuno svolge bene il proprio lavoro, si dedica ad esso con zelo ed efficienza cercando di piacere soltanto a Geova, e non a qualche creatura, la congregazione prospera e si espande sotto la benedizione e la direzione di Dio. (Efes. 6:6-8) Se, d’altra parte, i servitori in un gruppo sono fiacchi o pigri, o sono presi dagli affari di questo mondo tanto che hanno poco tempo o non ne hanno affatto per l’opera di Geova, allora il gruppo nell’insieme langue in uno stato di inattività.
SVEGLIAMOCI! NON INDUGIAMO!
19. Perché è ora tempo d’essere vivi, svegli e attivi?
19 Morti o vivi, addormentati o svegli, oziosi o attivi, qual è il vostro stato? Effettivamente è ormai tempo d’essere vivi, svegli e attivi. “Voi conoscete la stagione, che è già l’ora che vi svegliate dal sonno, poiché la nostra salvezza è più vicina ora che al tempo quando divenimmo credenti”. (Rom. 13:11, NW) Ma se preferite uno stato di inattività, avrete quello che desiderate, “poiché nel soggiorno de’ morti dove vai, non v’è più . . . lavoro”. (Eccl. 9:10) In ozioso letargo, la morte vi raggiungerà quando nel prossimo futuro essa inghiottirà questo vecchio mondo ad Harmaghedon. “Il gran giorno dell’Eterno [Geova] è vicino; è vicino e viene in gran fretta”. Quindi è dato il comando: “Uscite da essa, o popolo mio”; non perdete tempo, uscite in fretta, fuggite, mentre v’è ancora un’opportunità! Come quando Geova scatenò la sua terribile potenza contro l’antico Egitto e liberò il suo popolo in modo straordinario e possente, così è oggi. Se sperate di raggiungere le sponde del promesso regno di Dio dovete attenervi all’organizzazione di Dio sotto la guida del Mosè più grande, Cristo Gesù, mentre essa abbandona questo vecchio sistema di cose e attraversa le distruttive acque di Harmaghedon per entrare nella libertà del nuovo mondo. Attardarsi o rimanere indietro significa rischiare di essere raggiunti dal Diavolo e dalle orde egiziane inseguitrici. — Sof. 1:14; Apoc. 18:4, NW.
20. Perché i fannulloni dovrebbero fare attenzione?
20 Badate, fannulloni! Ce ne sono ancora alcuni associati con l’organizzazione che pretendono di essere nella verità, ma non hanno opere per provarlo. Se mai ebbero fede ora questa è morta. (Giac. 2:14-26) Nei loro voti di dedicazione a Geova dissero che sarebbero andati a lavorare nella sua vigna, ma non lo fecero mai. Ora Geova benedice quelli che vanno, non i pigri che dicono che andranno a lavorare ma non vanno. “Come l’aceto ai denti e il fumo agli occhi, così è il pigro per chi lo manda”. Che costoro badino all’avvertimento: Nessun indugio ammesso nell’organizzazione teocratica! Se non volete lavorare non mangerete. — Prov. 10:26; Matt. 21:28-31; 2 Tess. 3:7-12.
21. Quale disposizione mentale hanno i disertori, perché non dovremmo imitarli?
21 Poi ci sono i disertori, quelli che cominciano a lavorare ma si stancano nel fare il bene, rallentano e infine tralasciano completamente. Prima di smettere, alcuni di questi avranno lavorato per molto tempo e subito l’ardore di molte dure prove, come quei brontoloni menzionati nella parabola dei talenti. “Anche colui ch’è infingardo nel suo lavoro è fratello del dissipatore”; e Dio odia i dissipatori. (Prov. 18:9; Matt. 20:1-16) Essi hanno la stessa disposizione mentale spiegata da Adamo, Esaù, Saul e Salomone, per citarne alcuni, i quali per una ragione o per l’altra abbandonarono i loro privilegi di servizio e tralasciarono di adorare Geova con abiti santi. “Ricordatevi della moglie di Lot,” poiché essa pure era di questa specie. (Luca 17:32) No, i disertori non sono mai vincitori. Pertanto, l’apostolo scrive a nostro incoraggiamento: “Non cessiamo di fare ciò ch’è giusto, perché a suo tempo mieteremo se non ci stanchiamo”. “Cura queste cose, e datti ad esse interamente . . . persevera in queste cose”. In nessuna circostanza dovreste lasciare che Satana con qualche furbo o astuto pretesto allontani la vostra mente dal prezioso servizio di Geova, poiché “nessun uomo che abbia messo mano all’aratro o guarda indietro è adatto per il regno di Dio”. — Luca 9:62; Gal. 6:9, NW; 1 Tim. 4:15, 16.
22, 23. (a) Quali obblighi impongono le Scritture ai servitori nella congregazione? (b) Come dovrebbero procedere tali servitori nel compiere giustamente i loro obblighi?
22 Voi servitori nella congregazione di Dio, a cui è affidata la sorveglianza, i maggiori privilegi di servizio, siate giusti esempi procurando di essere desti, attivi, pronti a seguire le istruzioni dell’organizzazione e pronti a ubbidire. “Pascete il gregge di Dio fra voi, non per forza, ma volenterosamente, né per, amore di disonesto guadagno, ma con premura, né come signoreggiando sopra quelli che sono l’eredità di Dio, ma divenendo esempi per il gregge”. (1 Piet. 5:2, 3, NW) Non rimanete indietro e non credete di poter guidare il gregge stando di dietro. Sono pecore, le pecore del Signore, e le pecore devono essere guidate. Dunque prendete l’iniziativa nelle varie specie di attività ed esse seguiranno fino a tanto che voi seguite i Superiori Pastori del gregge. — 1 Cor. 4:16; 11:1.
23 Come servitori, oltre alla vostra attività personale di predicazione, dovete studiate le condizioni locali, cercare i modi e i mezzi di estendere gli interessi del Regno. Anche una stretta cooperazione fra servitori e proclamatori è una esigenza divina. Come sorveglianti, non dedicate tutto il vostro tempo e la vostra attenzione ai forti e attivi, ma occupatevi pure premurosamente dei proclamatori irregolari, dei malati e degli afflitti, dei tardi e dei deboli. “Però, noi, che siamo forti dovremmo sostenere le debolezze di quelli che non sono forti, e non compiacere a noi stessi”. (Rom. 15:1, NW) Veramente, tutto ciò richiede molto lavoro, duro lavoro, ma esso è necessario per l’avanzamento della pura adorazione sulla terra. Ricordate, i valenti operai nel Signore ottengono la Sua approvazione, poiché agli occhi di Geova “un uomo diligente è un raro tesoro”. (Prov. 12:27, Mo; Rom. 16:12) Pertanto non indugiate, voi servitori nominati e futuri principi del nuovo mondo! Lavorate strenuamente, non battendo l’aria. Siate fidati ed efficienti nel vostro lavoro, nel lavoro di Geova. Così facendo anche voi potete unirvi all’operoso Paolo dicendo: “Infatti per questo scopo ci affatichiamo e lottiamo, perché abbiamo riposto la nostra speranza in un Dio vivente, che è il Salvatore di ogni specie di uomini, specialmente dei fedeli”. — 1 Tim. 4:10, NW; 1 Tess. 2:9.
24. Quale grande privilegio ha il singolo proclamatore nell’organizzazione, e perciò come dovrebbe operare?
24 E voi proclamatori nell’organizzazione, voi siete certamente un popolo favorito, poiché per i vostri sforzi l’opera assegnata allo “schiavo fedele e discreto” è compiuta, vale a dire, quella di predicare la buona notizia al popolo, confortare quelli che fanno cordoglio, fasciare i cuori rotti, aprire gli occhi ai ciechi, mostrare ai prigionieri la via della libertà, e dichiarare il giorno della vendetta del nostro Dio. Quale grande privilegio! Quale glorioso tesoro di servizio! (Isa. 61:1-3; Luca 4:18, 19; 2 Cor. 4:7) Perciò, sia che siate un proclamatore di gruppo che compie una o novantanove ore, o come pioniere dedichiate più di cento ore di predicazione al mese, dovreste sicuramente lavorare con seria cura e diligenza e con quell’energico zelo caratteristico di Geova e della sua organizzazione. Promuovete l’opera e, così facendo, ricordate che lo sforzo fatto non è tutto. I risultati sono quelli che contano alla fine, e i risultati si ottengono applicando lo sforzo in un modo efficiente. Perciò, predisponete il lavoro coerentemente. Siate assidui. Dimostrate costanza, persistenza. Mettete al primo posto gli interessi del Regno nelle vostre vite, non al secondo, né all’ultimo, ma al primo. Come l’apostolo dice: “Nessun uomo che serve come soldato s’immischia negli affari commerciali della vita, affinché possa incontrare l’approvazione di colui che lo ha arruolato come soldato. Fa il tuo meglio per presentar te stesso approvato a Dio, operaio che non abbia di che vergognarsi”. E di nuovo, la Parola di Dio ci istruisce di “ripudiare l’empietà e i desideri mondani e di vivere in sanità di mente e giustizia e pia devozione in questo presente sistema di cose, . . . popolo particolarmente suo, zelante per le buone opere”. — 2 Tim. 2:4, 15; Tito 2:11-14, NW.
25. Quali incentivi a un lavoro zelante ci danno le Scritture?
25 Oh sì, “siamo cooperatori di Dio,” “lavorando insieme con lui,” popolo che appartiene a Geova e devoto al suo servizio! “Conseguentemente, miei diletti fratelli, siate saldi, incrollabili, avendo sempre molto da fare nell’opera del Signore, sapendo che il vostro lavoro non è vano riguardo al Signore”. (1 Cor. 3:9; 15:58; 2 Cor. 6:1, NW) Non c’è nessun dubbio in questo, come fedeli testimoni di Geova avete certo molto da fare. Pertanto, “qualunque cosa fate, dedicatevi ad essa con tutto l’animo come per Geova, e non per gli uomini, poiché sapete che è da Geova che riceverete la dovuta ricompensa dell’eredità”. (Col. 3:23, 24, NW) Sì, Geova rende “a ciascuno secondo le sue opere”, poiché “Dio non è ingiusto da dimenticare l’opera vostra e l’amore che avete mostrato per il suo nome, in quanto avete servito i santi e continuate a servire”. Per questa ragione, per la giustizia e fedeltà di Geova, l’apostolo vi esorta “che ciascuno di voi mostri la medesima operosità in modo da ottenere la piena assicurazione della speranza sino alla fine, acciocché non diveniate pigri, ma siate imitatori di quelli che mediante la fede e la pazienza ereditano le promesse”. — Sal. 62:12; Ger. 17:10; Rom. 2:6; Ebr. 6:10-12, NW.
26. Perché non è questo il tempo di tirarsi indietro? e che cosa non dobbiamo fare se vogliamo ottenere la vita eterna in un paradiso di perfezione?
26 Se cercate di sfuggire la servitù del sistema di cose di Satana, se siete stanchi delle spine e dei triboli del peccato e della corruzione, se volete cammInare per una strada piana che conduce al regno di Dio, se bramate vivere per sempre in un paradiso di perfezione, evitate i sistemi dei pigri, indolenti e oziosi. “La [mano] pigra sarà tributaria,” “L’anima del pigro desidera, e non ha nulla,” “la via del pigro è come una siepe di spine”. (Prov. 12:24; 13:4; 15:19) Questo non è il tempo di tergiversare o di tirarsi indietro. Il Re è sul suo celeste trono. L“’opera strana” di Geova sta per giungere rapidamente alla sua felice conclusione. Il trionfale giorno della vittoria finale per il glorioso regno di Geova è vicino Svegliatevi! “Non vi attardate nel vostro lavoro. Siate ardenti nello spirito. Siate schiavi di Geova”. — Rom. 12:11, NW.
[Nota in calce]