Come l’organizzazione dovrebbe considerare la castità
1, 2. (a) Come si deve considerare il sesso umano, e perché? (b) In che modo Genesi 1:27, 28 spiega l’origine e lo scopo del sesso?
LA CASTITÀ tien conto del sesso. Alla luce della santa Parola di Dio il sesso è sacro. Il sesso non ebbe origine da una cieca, non intelligente, amorale e accidentale evoluzione operante per un egoistico fine. Il sesso umano, come pure il sesso degli animali, dei pesci, degli uccelli, degli insetti e delle piante è da Dio. È Dio immorale perché ha creato il sesso? No! Egli non si propose la grande ondata di pazzia sessuale che si è abbattuta sul mondo, provocando ogni sorta di terribili malattie sociali o cattiva salute. Egli si propose che il sesso servisse a uno scopo miracoloso, quello di propagare la vita nelle sue varie forme sulla terra, compresa la vita umana. Con linguaggio molto semplice il primo capitolo della Sacra Bibbia ci spiega l’origine e lo scopo del sesso nel genere umano. Il primo capitolo di Genesi (il primo libro della Bibbia), versetti ventisette e ventotto di Genesi uno, dice:
2 “Dio creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina. E Dio li benedisse; e Dio disse loro: ‘Crescete e moltiplicate e riempite la terra, e rendetevela soggetta, e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sopra ogni animale che si muove sulla terra’”.
3. In armonia con ciò, a quale scopo dovevano servire gli organi sessuali, e perché essi hanno un aspetto sacro?
3 Gli organi sessuali maschili e gli organi sessuali femminili dovevano cooperare nell’adempimento di questo comando dato da Dio. Perciò gli organi sessuali non sono balocchi con cui divertirsi, poiché tale divertimento non serve al proposito divino. Esso reca danno non solo agli organi sessuali ma a tutto l’individuo che cerca di divertirsi in questo modo. Gli organi sessuali, anziché essere balocchi, servono a uno scopo molto serio. Per questa ragione, gli organi sessuali, maschili e femminili, hanno un lato o aspetto sacro sotto il quale si devono considerare. Sono in relazione con la vita, specialmente con la vita di una futura generazione di creature umane.
4. Si deve considerare sacra la vita della futura generazione, e come si può violare il Sesto Comandamento riguardo a tale generazione con la propria condotta sessuale?
4 Non è la vita, tanto per cominciare, un dono di Dio, e non è quindi sacra? La vita di ogni creatura umana che ora respira l’aria si deve considerare sacra. Non si deve forse considerare sacra anche la vita della futura generazione? Sì. Ricordate il Sesto e il Settimo Comandamento, dati da Dio al suo profeta Mosè per la nazione d’Israele: “Non uccidere. Non commettere adulterio”. (Eso. 20:13, 14, VR) Volete uccidere o anche mutilare la futura generazione, un neonato, un bambino? Potete far questo abusando degli organi sessuali, usandoli in un modo contrario al proposito e alla legge di Dio inerenti ad essi, quindi in un modo immorale che causa odiose malattie le quali danneggiano in modo fatale la progenie umana.
5, 6. (a) Come si deve considerare il seme della vita posto nell’uomo e nella donna, e come si deve considerare la vita nel seno della donna? (b) Come fu rivelato questo nella legge di Dio in Esodo 21:22-25?
5 La vita, essendo un dono di Dio, è sacra. Perciò il seme della vita che Dio pose nell’uomo e nella donna è sacro ed è destinato a servire al nobile proposito divino. Per tale ragione, quando la vita di un individuo della futura generazione aveva inizio in seno ad una donna, tale vita era considerata sacra. Chi l’uccideva meritava d’essere punito venendo privato egli stesso della vita. Nella legge di Dio data mediante Mosè il bambino non ancora nato, il feto, in seno alla donna era considerato una vita, col diritto a vivere mediante la nascita da sua madre.
6 Nel capitolo successivo a quello che contiene i Dieci Comandamenti, la legge di Dio diceva: “Se alcuni vengono a rissa e percuotono una donna incinta sì ch’ella si sgravi, ma senza che ne segua altro danno, il percotitore sarà condannato all’ammenda che il marito della donna gl’imporrà; e la pagherà come determineranno i giudici; ma se ne segue danno, darai vita per vita, occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, piede per piede, scottatura per scottatura, ferita per ferita, contusione per contusione”. (Eso. 21:22-25, VR) Perciò in questo caso si doveva dare vita per vita.
7. (a) In armonia con ciò, come calcolano l’età alcuni Orientali? (b) Come si deve considerare l’embrione umano, e quale violazione comporta la distruzione d’esso?
7 Del tutto in armonia con ciò, alcuni Orientali come i Coreani calcolano gli anni della vita dal tempo in cui sono concepiti in seno alle loro madri, non dal giorno della loro nascita. Questo addita il fatto che l’embrione umano è una creatura vivente e non lo si dovrebbe distruggere in nessuno stadio. Il dott. J. B. Glenn, nel suo libro The Bible and Modern Medicine (La Bibbia e la medicina moderna) (pagina 176, paragrafo 2, edizione del 1963),a dice riguardo all’embrione che può vivere: “L’embrione vivente nell’utero è un individuo umano, perciò, distruggendolo, si viola il sesto comandamento”.
8. (a) Che dire dell’improprio uso del seme maschile della vita, e quale illustrazione biblica vi è in merito? (b) Come si mostra mancanza di rispetto per la vita umana nel caso di un bambino illegittimo?
8 In modo corrispondente, il seme che dà la vita nel maschio non dovrebbe essere deliberatamente usato in modo improprio. Rammentate il caso di Onan, figlio del patriarca Giuda. Egli rifiutò di compiere il proprio dovere di provvedere un erede maschio al fratello morto Er mediante relazioni sessuali con la vedova Tamar, ch’era senza figli. Dio uccise Onan, non solo per questa condotta non fraterna, ma perché il seme riproduttivo che avrebbe dovuto dare la vita a un erede per il suo fratello morto era deliberatamente versato sul suolo. Per questo Onan meritava una punizione maggiore che non quella che la vedova Tamar gli togliesse un sandalo dal piede, gli sputasse in faccia e gli dicesse davanti a testimoni anziani: “Così sarà fatto all’uomo che non vuol edificare la casa del suo fratello”. (Deut. 25:9, VR; Gen. 38:6-10) D’altra parte, nessun uomo dovrebbe commettere immoralità sessuale e dare inizio a un’altra vita umana che non vuole perché sarà una vita illegittima. Poiché è illegittimo, egli si propone di abbandonare il bambino e non riconoscerlo o non ammettere mai di essere il padre del bambino illegittimo. Tale condotta non mostra rispetto per la vita umana, per la vita di un bambino indifeso.
9. Quando le relazioni sessuali sono un peccato contro il corpo di colui che vi partecipa?
9 Chiunque commetta immoralità sessuale non solo viola la legge di Dio contro l’adulterio e la fornicazione, ma pecca contro il proprio corpo, com’è chiaramente dichiarato da Paolo in 1 Corinti 6:18. Quando avviene l’unione sessuale nel matrimonio legale e scritturale, non si viola la legge di Dio né si pecca contro il corpo della persona sposata. Ciò è in armonia col comando di Dio dato al primo uomo e alla prima donna nella loro perfezione e innocenza fisica.
10. A che cosa conduce tale peccato contro il proprio corpo?
10 La lettera cristiana agli Ebrei (13:4) dice: “Il matrimonio sia onorevole fra tutti, e il letto matrimoniale sia senza contaminazione, poiché Dio giudicherà i fornicatori e gli adulteri”. La condotta degli adulteri e dei fornicatori che peccano contro il proprio corpo reca orribili malattie sociali e perverte così il proposito divino, degradando gli organi sessuali che Dio creò per tali elevati propositi e ai quali dà tale importanza e dignità. Di conseguenza, non avete ragione d’essere felici che i vostri genitori siano vissuti moralmente puri sia prima che dopo il loro matrimonio?
11. (a) Secondo ciò che Dio pose davanti all’uomo e alla donna in Eden, a che cosa ha diritto ogni creatura umana, e che cosa non hanno dunque diritto di fare gli altri? (b) Per il corpo di chi dovremmo mostrare rispetto?
11 In origine, il matrimonio legale era la prospettiva naturale posta da Dio davanti agli uomini e alle donne. Ogni creatura umana ha il diritto di condurre una vita pura in previsione di un onorevole matrimonio. Nessuno ha il diritto di contaminare il suo prossimo che ha questa prerogativa datagli da Dio costringendolo a commettere immoralità sessuale o tentandolo perché la commetta. Nessun egoista ha il diritto di rovinare il privilegio e le prospettive del proprio simile di contrarre un onorevole, felice e sano matrimonio. Nessuno ha il diritto di impedire a un altro di contrarre tale desiderabile matrimonio usando in modo errato gli organi sessuali o processi di quest’ultimo. Dovremmo rispettare il corpo degli altri come il nostro proprio corpo. Quindi nessuna ragazza cristiana deve divenire come un pubblico asciugamano in cui ogni uomo può asciugarsi le mani per mezzo dell’immoralità. Quale uomo che si rispetta e che crede nella salute e nell’igiene vorrebbe asciugarsi le mani in uno sporco asciugamano pubblico sposando una ragazza che fa la meretrice, la prostituta? Ragazze, non divenite sporchi asciugamani per uso pubblico, a disposizione delle sudicie mani di qualsiasi libertino, qualsiasi simbolico “cane”.
12. Qual è l’argomento di Paolo in 1 Corinti 12:23-25, e quali parti del corpo sono quindi incluse?
12 Dovremmo onorare le nostre parti sessuali. Paolo disse ai cristiani di Corinto: “Le parti del corpo che pensiamo siano meno onorevoli, le circondiamo di più abbondante onore, e le nostre parti indecorose hanno così più abbondante decoro, mentre le nostre parti decorose non hanno bisogno di niente. Tuttavia, Dio compose il corpo, dando più abbondante onore alla parte che ne mancava, onde nel corpo non vi fosse divisione, ma le sue membra avessero la stessa cura le une per le altre”. — 1 Cor. 12:23-25.
13. Su quale disonore del corpo umano richiama l’attenzione Romani 1:24, e fino a quando permetterà Dio che ciò continui?
13 Coloro che si abbandonano a impurità o immoralità sessuale disonorano i propri corpi. “Perciò”, dice Paolo ai cristiani di Roma, “Dio, secondo i desideri dei loro cuori, li ha abbandonati ad impurità, affinché i loro corpi siano disonorati fra loro”. (Rom. 1:24) Fino al tempo dell’imminente battaglia di Armaghedon e fino a quando Satana e i suoi demoni saranno legati e inabissati, Dio lascerà prevalere e aumentare sulla terra l’immoralità, secondo i desideri degradati dei peccatori del mondo. Ma fornicatori, adulteri, sodomiti e lesbiche non sopravvivranno per entrare nel giusto nuovo ordine di Dio.
14. A quale proposito doveva servire il matrimonio umano, e con quale volontà di Dio circa tutti i nostri processi vitali è questo in armonia?
14 Il matrimonio dei sessi umani fu stabilito da Dio, il Creatore, e istituito da lui per servire a un felice proposito, quello di riempire una terra paradisiaca con una sana, giusta razza di uomini e donne perfetti. Fu il nostro Creatore a ideare e disporre tutti i nostri processi vitali. Secondo la sua volontà, tutti i nostri normali processi vitali furono stabiliti perché fossimo felici e sani. Questo comprende l’importante unione sessuale per concepire figli al fine di espandere la famiglia umana e riempire tutta la terra di creature umane a immagine e somiglianza di Dio. — Gen. 1:26-28.
15. Che esperienza doveva essere per l’uomo e per la donna l’ubbidienza al comando di Dio di riempire la terra, ma fuori di quale relazione non si può avere questa esperienza?
15 In base al modo in cui Dio fece il maschio e la femmina, la loro ubbidienza al suo comando di riempire la terra della loro specie non doveva essere una sofferenza, un peso per loro. Doveva essere una cosa piacevole, gradevole, che aggiungesse indicibile felicità al vivere e al servire Dio. Ma chi doveva godere di ciò? Le persone sposate, coloro che Dio aveva unito insieme, coloro che mediante un onorevole e legale matrimonio dovevano divenire una sola carne e rimanere tale. Quelli che cercano di provare l’estasi dell’unione sessuale fuori del matrimonio disonorano Dio, gli disubbidiscono.
16. (a) Che cosa ci aiuta a vincere le passioni animalesche? (b) Perché non si devono adorare gli organi sessuali?
16 Il giusto punto di vista su tali questioni importanti secondo la Sacra Bibbia ispirata ci aiuta a vincere le passioni animalesche e a proteggerci dal fare bramosamente piani premeditati per soddisfare in modo immorale la carne sessualmente eccitata. (2 Sam. 13:1-14) Teniamo sempre presente lo scopo per cui Dio ci ha dotato degli organi sessuali. Consideriamoli secondo il loro sacro aspetto. Questo non significa in nessun modo che dobbiamo adorare gli organi sessuali e abbandonarci all’adorazione fallica, commettendo immoralità come privilegio e obbligo religioso. Non si devono adorare gli organi sessuali, nemmeno nella propria mente pensando di continuo o principalmente alle parti e attività sessuali. Gli organi sessuali non diedero la vita alla famiglia umana. Essi sono soltanto il meraviglioso mezzo con cui si deve trasmettere la vita ai figli secondo la volontà di Dio.
17. A questo riguardo, a chi si deve rivolgere l’adorazione, e che cos’è dunque l’adorazione del sesso?
17 Dio, il Creatore, è la sacra “Fonte della vita”. Egli solo è da adorare come Colui che diede la vita all’umanità e che diede gli organi della riproduzione per l’espansione della famiglia umana. (Sal. 36:9) L’adorazione del sesso è dunque idolatria. Naturalmente, conduce all’impurità morale. Evitatela ad ogni costo.
COME MANTENERSI PURI, CASTI
18. (a) Perché specialmente nel caso dei dedicati Testimoni della Società del Nuovo Mondo si deve considerare sacra la vita? (b) Che cosa può derivare da una condotta immorale, ma che cosa avverrà certamente a chi la pratica?
18 Noi che siamo associati alla Società del Nuovo Mondo dei testimoni di Geova dovremmo sempre tenere presente che la vita in sé è sacra essendo un dono della sacra “Fonte della vita” celeste. Ma la vita è sacra specialmente nel nostro caso perché l’abbiamo dedicata a Geova Dio mediante il suo più grande Servitore Pubblico, il suo Sommo Sacerdote, Gesù Cristo. Abbiamo l’obbligo e il comando di invitare e aiutare altri a venire all’“acqua della vita”, cioè ai provvedimenti di Dio per ottenere la vita eterna nel suo nuovo ordine di giustizia. (Riv. 22:17) Non è dunque appropriato abusare dei poteri fisici, dati da Dio per trasmettere la vita alla progenie, con una condotta immorale tra i sessi. Tale condotta può causare una progenie illegittima, non autorizzata, come vivente testimonianza della vergognosa condotta segreta dei genitori oppure causare una disgustosa malattia sociale. Ma avrà sicuramente come risultato la condanna da parte del Creatore dalla mente pura, il quale fece il maschio e la femmina per un proposito onorevole e felice. Incorrere nella sua condanna significa essere privati della vita eterna per aver abusato della vita e del potere di trasmettere la vita.
19, 20. (a) Secondo 1 Giovanni 3:2, 3, chi dobbiamo avere come modello di castità? (b) Perché specialmente il rimanente spirituale deve far questo, in armonia con la sua speranza?
19 Per allontanarci dall’impurità e rimanerne lontani dobbiamo avere Dio come modello o norma di purezza o castità. L’anziano apostolo Giovanni disse ai cristiani che avevano la chiamata celeste: “Diletti, ora siamo figli di Dio, ma non è stato ancora reso manifesto che cosa saremo. Sappiamo che quando egli sarà reso manifesto, saremo simili a lui, perché lo vedremo come egli è. E chiunque ha questa speranza posta sopra di lui si purifica come egli è puro”. — 1 Giov. 3:2, 3.
20 Quelli del rimanente spirituale che attendono di divenire membri del celeste regno di Dio sotto Gesù Cristo e di vedere Dio a faccia a faccia devono vivere ad ogni costo in armonia con la loro speranza di vedere questo puro, casto Dio proprio com’egli è. Come potrebbero perfino sperare di essere come lui nel cielo se non avessero prima purificato la loro vita sulla terra? Come potrebbero desiderare di essere come lui in cielo, se fino alla loro morte sulla terra continuassero ad amare l’impurità, l’impudicizia e la contaminazione morale e non imparassero a godere delle pure qualità che rendono Dio ciò che egli è? Non potrebbero.
21. Perché anche le persone mansuete con prospettive terrestri devono mantenersi pure?
21 È la stessa cosa per tutte le persone mansuete che si sono separate da quelli simili a capri delle nazioni. (Matt. 25:31-46) Esse hanno riposto la loro speranza nello stesso Dio. In armonia con la loro speranza di vivere in una terra paradisiaca perfettamente pura e giusta dopo Armaghedon, ora devono purificare la loro vita. Devono mantenersi pure.
22, 23. (a) Con che cosa è in armonia la nostra speranza che ci aiuterà a mantenerci puri, e perché? (b) Che cosa disse Pietro ai figli spirituali di Dio di allontanare, dato che avevano ricevuto una nuova nascita?
22 La nostra speranza, se non vogliamo che sia delusa, dev’essere in armonia con la verità di Dio. Come l’acqua con cui ci laviamo e in cui facciamo il bagno per essere puliti, la verità della scritta Parola di Dio ci aiuta a purificarci e a rimanere puri, individualmente e come Società del Nuovo Mondo. Dopo aver purificato la nostra vita o anima vivendo in armonia con la verità, dobbiamo fare qualcos’altro in modo puro e casto. L’apostolo Pietro lo indica quando scrive ai cristiani che erano usciti da Babilonia la Grande ai suoi giorni:
23 “Ora che avete purificato le vostre anime mediante la vostra ubbidienza alla verità col risultato di un amore fraterno senza ipocrisia, amatevi di cuore gli uni gli altri intensamente. Poiché avete ricevuto una nuova nascita non da riproduttivo seme corruttibile, ma incorruttibile, per mezzo della parola del Dio vivente e permanente. Poiché ‘ogni carne è come l’erba, e tutta la sua gloria è come il fiore dell’erba; l’erba si secca e il fiore cade, ma la parola di Geova dura per sempre’. E questa è la ‘parola’, questa che vi è stata dichiarata come buona notizia. Quindi, allontanate ogni malizia morale e ogni inganno e ipocrisia e invidie e ogni sorta di maldicenza, e, come bambini appena nati [che sono innocenti in quanto ai desideri del sesso], nutrite grande desiderio del latte non adulterato che appartiene alla parola, affinché per mezzo d’esso cresciate verso la salvezza, se avete gustato che il Signore è benigno”. — 1 Piet. 1:22 fino a 2:3.
24. (a) In armonia con le parole di Pietro, sotto quale aspetto dovremmo divenire come “bambini appena nati”? (b) Conformemente, sotto quale aspetto dovremmo essere uomini e donne fatti?
24 I bambini e le bambine appena nati non sanno che cos’è il sesso. Non hanno impuri desideri sessuali. Quindi l’apostolo Pietro dice che i cristiani dovrebbero ‘allontanare ogni malizia morale’. Dovremmo divenire come “bambini appena nati” circa l’innocenza a questo riguardo. Dovremmo essere uomini e donne fatti in quanto all’intendimento di ciò che è il sesso e alla morale padronanza di sé. L’apostolo Paolo aveva questo in mente quando scrisse alla congregazione di Corinto queste parole: “Fratelli, non divenite fanciullini nelle facoltà d’intendimento, ma siate bambini in quanto a malizia; e divenite uomini fatti nelle facoltà d’intendimento”. — 1 Cor. 14:20.
25. (a) Quale igiene è necessaria oltre all’igiene fisica? (b) Quale circoncisione dovrebbe avere il cristiano, e come?
25 Di conseguenza abbiamo bisogno sia di igiene mentale che di igiene fisica. Fra gli antichi Giudei che erano sotto la legge di Geova data mediante Mosè, la circoncisione della carne nei maschi era molto igienica e contribuiva a proteggere la salute dei Giudei, sia maschi che femmine. I cristiani che sono stati liberati da questa legge della circoncisione, tuttavia, devono praticare la ‘circoncisione del cuore’. Nessun cristiano potrebbe essere un Giudeo spirituale se non avesse la circoncisione “del cuore mediante lo spirito”. (Rom. 2:28, 29) Lo spirito di Dio è certamente necessario per avere tale circoncisione.
26. Per avere igiene mentale, che cosa ci dice Paolo di fare in Filippesi 4:8, 9?
26 Per avere igiene mentale, che conduce pure all’igiene fisica, la nostra mente dev’essere rivolta di continuo a cose edificanti. Consigliandoci a questo riguardo, l’apostolo Paolo scrive: “Infine, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose di seria considerazione, tutte le cose giuste, tutte le cose caste, tutte le cose amabili, tutte le cose delle quali si parla bene, se vi è qualche virtù e qualche cosa degna di lode, continuate a considerare queste cose. Le cose che avete imparate e accettate e udite e viste riguardo a me, praticatele; e l’Iddio della pace sarà con voi”. — Filip. 4:8, 9.
27. Con quale motivo dovremmo predicare il Cristo, e l’esempio di chi ci aiuta a far questo?
27 L’apostolo Paolo disse che a Roma dov’egli era imprigionato i suoi nemici annunciavano Cristo con uno spirito malvagio e impuro, ma, d’altra parte, “alcuni predicano il Cristo . . . per buona volontà. Questi annunciano il Cristo per amore, poiché sanno che io sono stabilito a difesa della buona notizia”. Per tale ragione Paolo si rallegrò. (Filip. 1:15-18) Quindi pensando a Paolo e praticando ciò che egli fece siamo aiutati a mantenerci puri.
28. Se desideriamo esser saggi di sapienza celeste, che cosa dobbiamo essere “prima di tutto”?
28 Desideriamo essere saggi di sapienza celeste, non è vero? In tal caso saremo casti, puri. Gli impuri non sono saggi, ma animaleschi. Il discepolo Giacomo, prima di rimproverare gli adulteri spirituali, dice: “Ma la sapienza dall’alto è prima di tutto casta, quindi pacifica, ragionevole, pronta a ubbidire, piena di misericordia e di buoni frutti, senza parziali distinzioni, senza ipocrisia”. (Giac. 3:15 fino a 4:4) Perciò ricordate che la sapienza celeste è “prima di tutto casta”.
29. In armonia con il caso dell’antico Israele quando osservava la legge di Dio, quale dovrebbe essere il risultato dei nostri sforzi di mantenere pura e casta l’organizzazione?
29 Fa parte della sapienza celeste sforzarci di mantenere pura e casta la Società del Nuovo Mondo dei testimoni di Geova. I risultati di questo continuo sforzo in tale direzione divengono manifesti in ogni momento, con la benedizione di Dio. Per quanto riguarda l’antico Israele, l’osservanza delle leggi e dei comandamenti di Geova lo rese la nazione più sana della terra, libero dalle molte malattie sociali che affliggevano le nazioni pagane o Gentili. (Deut. 28:1-10, 15, 27-37) In modo corrispondente, i nostri sforzi per mantenere pura, incontaminata e casta l’organizzazione dei pubblici servitori di Dio dovrebbero avere come risultato non solo di mantenerci puri dottrinalmente, ma anche di renderci la società più sana della terra, specialmente per quanto riguarda le malattie sociali.
30. (a) Mentre ci sforziamo di mantenere pura l’organizzazione, a chi dobbiamo sempre guardare, e a motivo di quale incarico di servizio? (b) Chi si assume la principale responsabilità per mantenere pura l’organizzazione, e quindi in quale giudizio ci troviamo ora?
30 Comunque, ogni volta che facciamo sforzi sia personali che come organizzazione, dobbiamo continuare a guardare a Dio, Colui che ha formato la sua organizzazione di pubblici servitori sotto Gesù Cristo, Re dei re. Questa organizzazione sta ora conducendo a termine il suo incarico di servizio di predicare in tutta la terra abitata la buona notizia dell’istituito regno di Dio in testimonianza a tutte le nazioni. Geova Dio si è riservato la principale responsabilità di mantenere pura la sua organizzazione terrena impegnata in questo pubblico servizio. Accompagnato da Gesù Cristo, il suo Messaggero o più grande Servitore Pubblico, Geova è venuto nel suo tempio spirituale per l’opera di giudizio. Perciò, dando un avvertimento, egli dice a quello che professa di essere il suo popolo: “Io m’accosterò a voi per il giudizio, e, senza indugio, io sarò testimonio contro gl’incantatori, contro gli adulteri, contro quelli che giurano il falso, contro quelli che frodano l’operaio del suo salario, che opprimono la vedova e l’orfano, che fanno torto allo straniero, e non temono me”. (Mal. 3:1-5, VR) Così la sua organizzazione di pubblici servitori sulla terra è ora in giudizio.
31. (a) Perché non dovremmo volere che Dio testimoni contro di noi come se fossimo “adulteri”? (b) Per rimanere nella Società, che cosa farà ciascuno di noi?
31 Desideriamo forse che il grande Giudice Geova Dio testimoni contro di noi individualmente come se fossimo “adulteri”, cioè moralmente impuri, impudichi? Se egli ne ha la prova contro di noi, a suo tempo renderà immancabilmente nota la sua testimonianza o dichiarazione contro di noi, e questo ci farà escludere dalla sua Società del Nuovo Mondo di Suoi testimoni, affinché la nostra presenza non la contamini. Tuttavia, desideriamo noi con tutto il cuore rimanere in questa Società del Nuovo Mondo per il pubblico servizio di Dio? Poiché la nostra ovvia risposta è un fervente sì, ciascuno farà la sua parte per mantenerla pura e casta, alla Sua lode e nell’interesse del prezioso servizio pubblico che Gli rendiamo.
[Nota in calce]
a Pubblicato dalla Bloch Publishing Company di New York, U. S. A.