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Sperate nella scienza per un mondo migliore?La Torre di Guardia 1973 | 15 marzo
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cantò il salmista molto tempo fa: “Geova Dio è un sole e uno scudo; favore e gloria sono ciò che egli dà. Geova stesso non tratterrà alcuna cosa buona da quelli che camminano in maniera irreprensibile”. — Giac. 5:11; Sal. 84:11.
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Affrontiamo i problemi di coscienzaLa Torre di Guardia 1973 | 15 marzo
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Affrontiamo i problemi di coscienza
“Non mi rendo conto di nulla contro me stesso. Ma non per questo sono provato giusto, bensì chi mi esamina è Geova”. — 1 Cor. 4:4.
1. Che cosa può ancora dirsi del senso morale delle persone in genere?
NONOSTANTE l’odierna ondata di immoralità, disonestà e delinquenza, non tutti nel mondo del genere umano han “superato ogni senso morale”. (Efes. 4:19) Come nel giorno di Paolo, oggi alcuni, benché non abbiano accurata conoscenza della Parola di Dio, conservano ancora un certo senso di decenza, una traccia di quell’intimo senso morale che chiamiamo coscienza.
2, 3. Come le parole di Paolo in Romani 2:12-16 fanno luce sull’argomento e che cosa ci aiutano a capire delle leggi umane e della decente condotta da parte di molti?
2 Delle nazioni non Israelite, quelle che non erano mai state sotto il patto della Legge, Paolo disse: “Poiché tutte le volte che persone delle nazioni che non hanno legge fanno per natura le cose della legge, queste persone, benché non abbiano la legge [cioè un codice legale da Dio], sono legge a se stesse”. In che modo? In quanto “esse sono le medesime che dimostrano come le cose della legge siano scritte nei loro cuori, mentre la loro coscienza rende testimonianza con loro e, nei loro propri pensieri, sono accusati o scusati”. (Rom. 2:12-16) Quindi, questa “legge” che sono “a se stesse” non è una legge che esse stesse si fanno indipendentemente da quello che pensano gli altri.
3 Questa natura morale, ereditata dal primo figlio umano di Dio, opera come “legge” o regola di condotta in persone di ogni razza e nazionalità, ora come in passato. Questo spiega perché le leggi nazionali o tribali praticamente di tutti i popoli hanno rispecchiato come minimo alcune delle giuste norme di Dio, anche se questi popoli non avevano la Bibbia come guida. Spiega perché singoli individui, benché non siano veri servitori di Geova Dio o neppure professanti cristiani, conducano in genere una vita “decente”, mostrando spesso di attenersi a certi buoni princìpi. Nello stesso tempo spiega perché Dio poteva considerare non solo il popolo del suo patto, Israele, ma l’intero mondo del genere umano ‘soggetto per la punizione’ e perché, nella futura espressione del suo giudizio, egli potrà giustamente rendere “a ciascuno secondo le sue opere”. — Rom. 2:6; 3:9, 19.
4, 5. (a) Come può il cristiano svergognare quelli che parlano sprezzantemente della sua condotta? (b) Fate esempi.
4 Essendo separato dal mondo del genere umano estraniato da Dio, il cristiano avrà opposizione. (Giov. 15:18-20) Ma questo non lo esonera dall’agire in maniera da fare appello a qualunque senso di decenza, giustizia o moralità che ancora rimane nelle persone del mondo. La gente può fraintendere il motivo della nostra separazione, dicendo che ‘odiamo tutti’, che
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