-
Domande dai lettori (1)La Torre di Guardia 1965 | 1° novembre
-
-
Domande dai lettori
● È appropriato che il cristiano abbia il passatempo dei giochi di magia che pratica per proprio divertimento?
Può darsi che qualcuno abbia il passatempo di fare giochi che non hanno nulla a che fare con la magia o il demonismo vero e proprio. Può darsi che faccia semplicemente giochi di prestigio o di illusionismo. Perciò, se si trattasse solo di mostrare quanta destrezza si ha nelle mani, senza alcuna pretesa di magia, non vi sarebbe niente da dire contro tale divertimento. Tuttavia, il fatto che il cristiano si immischi o no in cose di questo genere è da considerare attentamente. Si potrebbe cominciare con giochi semplici, ma questo potrebbe condurre a pratiche che, consapevolmente o inconsapevolmente, imitano le arti magiche. Si potrebbero imitare coi giochi veri e propri atti magici compiuti da demoni, come levitazione, misterioso movimento di oggetti, materializzazioni ectoplasmiche, ecc. Ciò potrebbe coinvolgere con le malvage forze spirituali perché si scherza con ciò che fanno effettivamente i demoni.
Il pericolo di giocare con qualcosa che rassomiglia all’attività demonica è illustrato dall’esperienza di una donna di Londra. La sua esperienza è descritta da Nandor Fodor nel libro The Haunted Mind. Questa donna era affascinata dalla magia e dall’ipnotismo, e aveva una vasta biblioteca sulle arti magiche. Il racconto dice:
“Facevo stare con me un ragazzo che era un buon soggetto ipnotico. Disegnai un cerchio magico, ve lo misi in mezzo e lo feci cadere in un sonno ipnotico. Quindi gli comandai di far salire il Diavolo! Il ragazzo si contorceva e gridava. Aveva paura. . . . Nelle prime cinque sedute ipnotiche non accadde nulla. Ma la sesta volta accadde qualcosa, che mi spaventò fino a farmi perdere i sensi. Nel cerchio magico apparve una luce. Da una nebbia luminosa due occhi — grossi come uova — mi guardavano con uno sguardo terribile, penetrante, un’espressione orribile. Chiesi con la voce rauca chi fosse. Il ragazzo rispose — con una voce totalmente diversa — ‘Il Maligno che tu hai evocato ti parla’. . . . Ero così terrorizzata che urlai: ‘Torna indietro, non venire mai più! Non te lo permetterò, non ti voglio!’ La luce scomparve con suono sibilante, e le cose tornarono normali. Ma ero bianca come il gesso e per parecchi giorni successivi mi sentii come se tutta la forza mi avesse abbandonato. Il ragazzo si sentiva alla stessa maniera. Quattro o cinque volte aveva sentito che una potenza aveva cercato di impossessarsi di lui”.
Giocare con le pratiche magiche, anche se si simulano, è molto pericoloso, e significa invitare i demoni ad apparire effettivamente, come nel caso di un uomo che aveva simulato delle sedute spiritiche solo per scoprire che a volte aveva effettivamente compiuto fenomeni da medium. — Clock Without Hands.
Talvolta quelli che fanno giochi cercano di far credere ad altri che essi compiono qualcosa di soprannaturale, magico. In tal modo rischiano realmente di mettersi in difficoltà coi demoni. Certamente nessun cristiano vorrebbe asserire di possedere poteri soprannaturali né dare l’impressione di praticare la magia babilonese, che è condannata da Dio. (Deut. 18:10, 14) Il cristiano dovrebbe anche tenere presente che quelli che lo conoscono e che sanno che è ministro di Dio potrebbero considerare in modo sfavorevole i giochi di magia; alcuni potrebbero inciampare. Così il cristiano riscontrerà che non è profittevole dedicarsi al passatempo dei cosiddetti giochi di magia. — Filip. 1:10; 1 Cor. 6:12.
-
-
Domande dai lettori (2)La Torre di Guardia 1965 | 1° novembre
-
-
Domande dai lettori
● Che cos’è l’efod di cui si parla frequentemente in relazione ai sacerdoti d’Israele, e in che modo era usato nel fare richieste a Geova, come narra 1 Samuele 23:9-12?
Il racconto di 1 Samuele 23:9-12 (VR) dice: “Ma Davide, avuta conoscenza che Saul gli macchinava del male, disse al sacerdote Abiathar: ‘Porta qua l’efod’. Poi disse: ‘O Eterno, Dio d’Israele, il tuo servo ha sentito come cosa certa che Saul cerca di venire a Keila per distruggere la città per causa mia. Quei di Keila mi daranno essi nelle sue mani? Saul scenderà egli come il tuo servo ha sentito dire? O Eterno, Dio d’Israele, deh! fallo sapere al tuo servo!’ L’Eterno rispose: ‘Scenderà’. Davide chiese ancora: ‘Quei di Keila daranno essi me e la mia gente nelle mani di Saul?’ L’Eterno rispose: ‘Vi daranno nelle sue mani’”.
L’efod era uno speciale indumento indossato dal sommo sacerdote, sul davanti del quale era posto il pettorale del giudizio ornato di dodici pietre preziose e contenente l’Urim e il Tummim o sacre sorti. (Eso. 28:6-30) Dal fatto che in ciascun caso del racconto qui citato la risposta ripete le parole della domanda deduciamo che l’indicazione di Geova all’interrogante
-