Accostarsi a Geova o ai demoni?
“Accostiamoci perciò con libertà di parola al trono d’immeritata benignità, affinché otteniamo misericordia e troviamo immeritata benignità per aiuto al tempo opportuno”. — Ebr. 4:16.
1, 2. Descrivete il modo in cui ci si deve accostare a Dio.
GEOVA Dio nella sua dimora celeste ha provveduto il modo per accostarsi a lui. Egli ha UN modo. Ci si deve accostare per mezzo del giusto canale, la fede in Gesù Cristo e l’accettazione del suo sacrificio di riscatto.
2 Gesù stesso disse: “Io sono la via e la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”. (Giov. 14:6) Non ci sono scorciatoie. Non si tratta di vivere in qualsiasi modo si voglia, pur appartenendo a qualche religione. Né si può seguire un qualsiasi metodo, come yoga, astrologia, ascetismo o droghe, ed essere qualificati per accostarsi a Dio. Bisogna avere l’ardente desiderio d’accostarsi a Dio nel modo giusto, e pregare di cuore per ottenere accurata conoscenza della Parola di Dio. E nessuno è costretto ad accostarsi a Geova o a servirlo contro la propria volontà. Dio accetta solo la devozione volenterosa, resa con tutto il cuore.
3-5. (a) Essendoci accostati a Dio, come possiamo mantenerci vicini a lui? (b) Di quali cosiddetti “ausili” non abbiamo bisogno per accostarci a Dio?
3 Quindi, avendo conosciuto la volontà di Dio, si deve seguire la guida della Parola di Dio. Per stare dinanzi a Dio ci vogliono mani pulite e cuore puro. Il salmista dice: “Chi può ascendere al monte di Geova, e chi può stare nel suo luogo santo? Chiunque è innocente di mani e mondo di cuore”. — Sal. 24:3, 4.
4 C’è “un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo”, e del sommo sacerdote mediante cui ci accostiamo a Dio leggiamo: “Visto, perciò, che abbiamo un grande sommo sacerdote che ha attraversato i cieli, Gesù il Figlio di Dio, riteniamo la nostra confessione di lui. . . . Accostiamoci perciò con libertà di parola al trono d’immeritata benignità, affinché otteniamo misericordia e troviamo immeritata benignità per aiuto al tempo opportuno”. — Efes. 4:5; Ebr. 4:14-16.
5 Dio ci ama; perciò non è difficile accostarsi a lui. L’apostolo Paolo disse: “Non [è] lontano da ciascuno di noi”. Non abbiamo bisogno di ausili né di sostegni come immagini o sacerdoti terreni o riti formalistici o preghiere stampate, né di ipnotismo né di alcuna forma di droga. Adamo non si accostò a Dio per mezzo di immagini o droghe, né lo fece l’“ultimo Adamo”, Gesù Cristo. — Atti 17:27; 1 Cor. 15:45.
6, 7. In che modo uno del popolo di Dio può venire a trovarsi sotto il controllo demonico?
6 Satana e i demoni associati a lui, d’altra parte, cercano di controllare il genere umano. Satana è un falso dio. Anch’egli ha modi mediante i quali ci si può accostare a lui, certe cose che ci espongono al controllo dei demoni.
7 Ora, Geova protegge il suo popolo dal controllo dei demoni a meno che esso non impieghi un canale per accostarsi ai demoni. Quando si cede a un desiderio errato o stolto, comunque, si è facilmente volti a qualche canale che i demoni dispongono. Quindi ci si viene a trovare sotto il loro controllo. Si può non essere necessariamente posseduti dai demoni, ma si faranno cose che i demoni vogliono far fare, cose che sono contro Dio. Giacomo, fratellastro di Gesù, disse: “Ciascuno è provato essendo attirato e adescato dal proprio desiderio. Quindi il desiderio, quando è divenuto fertile, partorisce il peccato; a sua volta, il peccato, quando è stato compiuto, produce la morte”. — Giac. 1:14, 15.
8, 9. Perché è molto pericoloso frequentare persone del mondo?
8 È molto pericoloso cercare di imitare o frequentare persone del mondo, o persone che seguono il pensiero del mondo. Quello di seguire le loro vie o di cercar di piacere loro è un modo che può infine porre sotto il controllo dei demoni. Per quanto tali persone appaiano brave, non sono guidate dallo spirito di Dio, ma “secondo il sistema di cose di questo mondo, secondo il governante dell’autorità dell’aria, lo spirito che ora opera nei figli di disubbidienza”. Per tale ragione dovremmo prendere sul serio l’avvertimento scritturale: “Le cattive compagnie corrompono le utili abitudini”. — Efes. 2:2; 1 Cor. 15:33.
9 Una volta che i demoni si sono impossessati di una persona essa può rapidamente andare nella completa degradazione e subire una morte prematura. Questo è quanto ai demoni piace vedere, provando essi speciale diletto nella rovina di chi un tempo serviva Dio. — Si paragoni Matteo 8:28-32.
CHE DIRE DELLE DROGHE?
10-12. Perché non possiamo evitare la domanda: Le droghe aprono l’accesso ai demoni?
10 Che dire, allora, dell’uso di droghe? Influiscono esse su di noi sotto questo aspetto, in un modo o nell’altro? Quello delle droghe è davvero divenuto un grande problema. L’uso delle droghe è esteso nelle università e nelle scuole superiori e si sta rapidamente propagando nelle scuole elementari. Giovani uomini d’affari fanno addirittura riunioni per fumare marihuana (marijuana).
11 È, com’essi affermano, semplicemente ‘un innocuo diversivo, un modo per rilassarsi, un modo per trarre sollievo dalle pressioni del mondo moderno’? Alcuni diranno: ‘È tutto qui; non ha niente a che fare con i demoni; si fa solo per rilassarsi’.
12 Sì, qualcuno dirà così, ma nessuno di noi può fare a meno di affrontare la contesa: Le droghe a chi aprono l’accesso? Perché? Perché gli stessi sostenitori delle droghe dicono che le droghe siano ‘un modo per avvicinarsi maggiormente a Dio’. Le droghe, dicono, ‘danno un senso di consapevolezza’, ‘sono il paradiso istantaneo’ o ‘danno un’autoanalisi istantanea’. Ebbene, le droghe allargano effettivamente la mente? Ci possono aiutare ad analizzare il nostro cuore per il bene? Quali cose dobbiamo considerare a questo riguardo, e che cosa mostrano i fatti?
UNA MENTE SANA È ESSENZIALE
13-15. Perché è necessario che il cristiano badi alla salute della sua mente?
13 In merito al soggetto di accostarsi a Geova e ottenere la ricompensa della vita eterna, Gesù rivolse l’attenzione alla mente quando disse: “Devi amare Geova il tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima e [vogliate notare] con tutta la tua mente”. — Matt. 22:37.
14 È ovvio, perciò, che per accostarci a Geova dobbiamo fare pieno uso di una mente sana, mantenendo chiara e acuta la nostra facoltà di percezione e la nostra facoltà di ragionare. Pertanto una mente sana è necessaria. Inoltre, Paolo mette in risalto che i cristiani, tutti i cristiani, devono essere di mente sana. Esorta gli anziani a essere di mente sana, le donne anziane ad aiutare le giovani a essere di mente sana, e Tito stesso a continuare a esortare i giovani perché siano di mente sana. — Tito 2:2-6.
15 Perciò, come cristiani, non possiamo fare nulla che metta in pericolo la salute della nostra mente cristiana. Ci è detto: “[Presentate] i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, accettevole a Dio, sacro servizio con la vostra facoltà di ragionare”. (Rom. 12:1) Agire diversamente vorrebbe dire perdere la possibilità d’accostarci a Geova e ci porrebbe in grande pericolo d’immischiarci coi demoni.
16. Perché il cristiano deve preoccuparsi degli effetti della marijuana sulla mente?
16 Dato che gli effetti della marijuana non sono così violenti come quelli delle droghe “forti”, il suo impiego è più esteso fra le persone del mondo. Anche il popolo di Geova, particolarmente quelli che vanno a scuola, può essere tentato di farne uso. Sorge così la domanda: Il cristiano darebbe forse prova di una mente sana facendo uso di marijuana, o anche pensando di farne uso? Questa è una domanda molto seria, poiché c’è un fenomenale aumento nella frequenza dell’uso di marijuana.
GLI EFFETTI DELLA MARIJUANA SULLA MENTE
17, 18. Fu l’uso della marijuana un ‘innocuo diversivo’ per una certa sedicenne?
17 Per avere la prova degli effetti deleteri della marijuana sulla mente, sulla morale, sulla vita e sul corpo, il lettore consideri con noi alcuni fatti concreti presentati da medici i cui risultati sono riferiti in JAMA, giornale dell’Ordine dei Medici Americani, del 19 aprile 1971.
18 “Una sedicenne che non aveva in precedenza avuto nessuna difficoltà psichiatrica fumò derivati di cannabis (marijuana e hascisc) . . . per un periodo di due anni. Cominciò a perdere l’interesse per il lavoro accademico . . . Da ragazza tranquilla e socialmente popolare, divenne ostile e molto impulsiva nei suoi scorretti attacchi verbali a insegnanti e compagni. . . . Dopo aver smesso di usare la droga, . . . Nei dieci mesi che seguirono diede segno di continuo indebolimento della memoria e disordine mentale . . . ella . . . non riusciva a trasformare i suoi pensieri in parole né per iscritto né verbalmente come sapeva fare un tempo con molta facilità”.
La marijuana è un innocuo diversivo? Piuttosto, rovina la salute mentale.
19. Quale esperienza rivela che la marijuana può far manifestare uno spirito malvagio a chi ne fa uso?
19 “Un uomo di 20 anni ebbe illusioni di onnipotenza e grandezza sei mesi dopo aver cominciato a fumare marijuana. Credeva d’essere il capo della mafia e d’essere un potentato orientale del Ku Klux Klan. Cominciò a raccogliere fucili e coltelli nonché ad addestrare il suo cane pastore tedesco ad attaccare altri”.
La mente di quest’uomo fu grandemente danneggiata. Divenne insana, malata. Ubbidiva egli al comando di Dio di ‘fare delle spade vomeri’ e amare il suo prossimo? A chi si accostava, a Geova o ai demoni?
20. Quali opere degradate fu portato a compiere un quattordicenne che usava marijuana?
20 “Poco dopo aver cominciato a fumare marijuana, un ragazzo di 14 anni cominciò a dimostrare indolenza, apatia e depressione. . . . la sua condizione peggiorò finché cominciò ad avere allucinazioni e idee paranoiche. Simultaneamente, divenne un attivo omosessuale. . . . tentò il suicidio gettandosi da un’auto in moto che aveva rubata”.
Chiediamo: È la marijuana ‘un accostarsi al paradiso’? Sono l’omosessualità e il suicidio il paradiso istantaneo?
21, 22. Quali legami religiosi e spiritici osserviamo nelle esperienze di due giovani che fecero uso di marijuana?
21 Spesso solo un breve periodo di uso di marijuana ha effetti deleteri, secondo l’esperienza di un altro giovane:
“Un ragazzo di 19 anni fumò marijuana per quattro mesi, . . . Credendo d’avere facoltà mentali sovrumane, pensò di poter comunicare con la mente di animali, specialmente cani e gatti, e di poterne controllare la mente e le azioni. . . . [credeva] d’essere il Messia”.
Le comunicazioni con cani e gatti e il pensare presuntuosamente d’essere il Messia rendono impossibile accostarsi a Geova.
22 “Un ragazzo di 18 anni che fumò regolarmente marijuana e hascisc per un periodo di tre anni divenne progressivamente introverso, confuso e depresso. Il suo interesse per l’astrologia e per le religioni orientali crebbe. Divenne vegetariano e praticava lo yoga. Aveva l’illusione d’essere un guru e credette infine d’essere il figlio di Dio. . . . si trasferì sulla costa occidentale e continuò la sua vita improduttiva e senza scopo, sostenuto finanziariamente dai genitori”.
Di nuovo ci si presenta la domanda: Accostarsi a Geova o ai demoni? Questi due casi citati per ultimi mostrano in maniera definitiva che vi era implicata una forma di spiritismo.
23. (a) Perché non si può fare affidamento sui consulenti del mondo? (b) Citate un esempio come prova.
23 In relazione all’uso delle droghe come in altre cose che influiscono spiritualmente su di noi dovremmo allontanare gli orecchi dai consiglieri di questo mondo, la cui mente è malata. Dovremmo riconoscere questi consigli per quello che sono: la sapienza di questo mondo di cui Satana il Diavolo è dio. Soppesate il valore di tali consigli dati a uno studente di college.
“Un ragazzo di 19 anni entrò nel college con la media ‘A’. Cominciò a fumare marijuana al principio del primo anno, e due mesi dopo aver cominciato a fumare cannabis divenne apatico, disorientato e depresso. Alla fine del semestre era stato bocciato in tutti i corsi e mancava di giudizio nella maggioranza delle altre cose. . . . Come tanti nostri pazienti, questo giovane disse al suo psichiatra di aver osservato dei cambiamenti mentre fumava marijuana; era anche andato da un consulente del college e gli aveva detto che pensava di avere problemi mentali per aver fumato marijuana. Il consulente lo rassicurò che la droga era innocua e che non c’era nessuna prova medica di difficoltà come conseguenza del fumo”.
Comunque, questo giovane smise di fumare marijuana, e gradualmente la sua apatia scomparve, provò di nuovo interesse e il suo aspetto personale migliorò. Trovò lavoro e in seguito si iscrisse a un’altra università.
24. Quali furono alcuni generali effetti su coloro che fecero uso di marijuana?
24 Si potrebbero citare molti altri casi. Si potrebbe aggiungere che una spiccata caratteristica di coloro che facevano uso di marijuana, particolarmente le donne, era l’insolito grado di promiscuità sessuale, sia con persone del sesso opposto che dello stesso sesso. Ciò avvenne a coloro che prima di usare marijuana non avevano praticato la promiscuità sessuale. L’incidenza delle malattie veneree era alta.
DROGHE, SPIRITISMO E DEMONISMO
25. Con chi cooperano i drogati?
25 A Chi, dunque, le droghe ci aiutano ad accostarci? Chi è a favore della degradazione degli uomini, della contaminazione, sia fisica che morale, della pazzia e della morte precoce? È alle potenze delle tenebre che si avvicina chi fa uso di droga, cooperando con esse. Infatti, riguardo a una terribile droga che dà luogo ad assuefazione, l’eroina, uno che ne ha fatto uso dice: “Ha tutti i vantaggi della morte senza la sua permanenza”. Sì, l’abuso di droga espone al mortale pericolo dello spiritismo, delle pratiche demoniche, dell’adorazione demonica e può anche rendere ossessionati dai demoni. Anziché favorire la santa spiritualità e la vicinanza con Dio, avvicina ai demoni.
26, 27. Mostrate che l’uso di droghe porta realmente allo spiritismo.
26 O facciamo quello che i demoni desiderano da noi o ne siamo ossessionati e posseduti, se usiamo gli allucinogeni. Notate che, in molti casi, si è indotti a volgersi all’astrologia o a occulte religioni pagane che praticano una forma di spiritismo e di comunicazione con i demoni. C’è una relazione diretta. Un drogato disse che una cosa comunemente riconosciuta tra i drogati che egli frequentava era che (come essi dicevano) ‘sapevano che un tale era andato troppo in là quando aveva cominciato a pensare d’essere un dio’. I ragazzi che pensavano d’essere il Figlio di Dio non erano dunque casi isolati. Ora, a chi sarebbero divenuti simili, a Geova Dio e a suo Figlio Gesù il Messia o agli dèi demonici?
27 Essendosi accostati ai demoni con l’uso di droghe, questi giovani i cui casi abbiamo appena considerati non si fermarono lì. No. Andarono fino in fondo e manifestarono le opere dei demoni: ostilità, inclinazione alla violenza, perversione sessuale e tentato suicidio.
LO SPIRITISMO È UN’OPERA DELLA CARNE
28, 29. Perché lo spiritismo è classificato dalla Bibbia come opera della carne?
28 Ma non abbiamo bisogno di esempi per sapere queste cose sulle droghe. Abbiamo già la parola della più importante autorità che ci sia, Geova Dio. In Galati 5:19-21 leggiamo delle opere della carne: “Ora le opere della carne sono manifeste, e sono fornicazione, impurità, condotta dissoluta, idolatria, pratica di spiritismo, inimicizie, contesa, gelosia, eccessi d’ira, contenzioni, divisioni, sette, invidie, ubriachezze, gozzoviglie e simili”. A quale di queste cose non conduce l’uso di droghe?
29 Queste cose degradanti non sono frutti dello spirito. Non sono spirituali. Lo spiritismo stesso non è spirituale, ma è classificato dalla Bibbia come opera della carne. Per fare un’illustrazione: chi commette bestialità (avendo relazioni sessuali con una bestia) è una creatura umana che compie l’atto, ma questo non è un atto umano. È un atto bestiale, pervertito, degradato per una creatura umana. Similmente lo spiritismo, pur pretendendo d’essere spirituale, pur essendo promosso da creature spirituali, malvagi demoni, è pervertito, degradato, un’opera della carne, non dello spirito.
30, 31. (a) Come, prima del Diluvio, dimostrarono i demoni il loro desiderio di avere contatti carnali? (b) Mostrate che l’azione degli angeli che sposarono donne umane fu perversione.
30 I demoni, essendo pervertiti, desiderano i contatti carnali. Riflettete sul racconto di prima del Diluvio. La Bibbia narra: “Or avvenne che quando gli uomini cominciarono a crescere di numero sulla superficie della terra e nacquero loro delle figlie, i figli del vero Dio [gli angeli] notavano che le figlie degli uomini erano di bell’aspetto; e si presero delle mogli, cioè tutte quelle che scelsero”. — Gen. 6:1, 2.
31 Questo atto degli angeli era perversione perché essi non erano stati creati a questo scopo. Lo scrittore cristiano Giuda paragona la loro azione alla perversione sessuale di Sodoma e Gomorra, scrivendo: “Gli angeli che non mantennero la loro posizione originale ma abbandonarono il proprio luogo di dimora egli li ha riservati al giudizio del gran giorno con legami sempiterni, sotto dense tenebre. E anche Sodoma e Gomorra e le città vicine, dopo avere nella stessa maniera dei suddetti commesso fornicazione in eccesso ed essere andati dietro alla carne per uso non naturale, ci son poste davanti come esempio ammonitore, subendo la punizione giudiziaria del fuoco eterno”. — Giuda 6, 7.
32. Come i demoni cercano ancora di soddisfare il loro desiderio di contatti carnali?
32 Questi angeli che peccarono non si possono ora materializzare come fecero prima del Diluvio, a causa della restrizione di Dio. Ciò nondimeno, controllando la mente e il corpo delle persone pensano di avere, fino a un certo punto, contatti carnali.
33. Come la parola greca per “spiritismo” o “stregoneria” indica che c’è una relazione fra le droghe e lo spiritismo?
33 È interessante per noi che la parola greca usata nella Bibbia per “pratica di spiritismo”, “stregoneria” o “magia” è phar·ma·kiʹa, che è molto strettamente affine alla nostra parola “farmacia”. Phar·ma·kiʹa significa letteralmente “magia”. Perché è usata questa parola per spiritismo o stregoneria? Un’autorità dice:
“PHARMAKIA . . . (it., farmacia, ecc.) significava principalmente l’impiego della medicina, delle droghe, degli incantesimi; quindi, avvelenamento; quindi, stregoneria, . . . Si veda anche Riv. 9:21; 18:23. . . . Nella stregoneria l’uso delle droghe, sia semplici che potenti, fu in genere accompagnato da incantesimi e ricorso ai poteri occulti, provvedendo varie malie, amuleti, ecc., dichiaratamente allo scopo di tenere lontano il richiedente o paziente dall’attenzione e dal potere dei demoni, ma in effetti per fare impressione al richiedente con le risorse e i poteri misteriosi dello stregone”. — Expository Dictionary of New Testament Words di Vine.
34. Come s’ingannano i drogati, e quali risultati avranno infine quelli che fanno uso di droga?
34 La situazione odierna non è forse parallela? Molti che usano droghe asseriscono di ‘accostarsi a Dio’, di ‘allargare la loro mente’. Ma in effetti si tratta di fare impressione a chi le usa con allucinazioni e sentimenti misteriosi, che li conducono ai demoni, con l’idea che la droga liberi la loro mente per avere pensieri più alti, più ampi. Chi è indotto a praticare lo spiritismo si espone a ogni sorta di pratiche errate, influenza demonica, pazzia e morte eterna. Lo spiritismo, un’opera della carne, impedirà di entrare nel regno di Dio, dicono le Scritture in Galati 5:21.
35. Quale avvertimento dà l’apostolo Paolo in quanto a fare qualsiasi cosa che ci induca a volgerci dalla devozione al vero Dio, Geova?
35 L’apostolo Paolo descrive ciò che fanno le persone quando compiono qualche atto religioso o pratica che fa accostare a qualcuno che non è il vero Dio, Geova. “Le cose che le nazioni sacrificano le sacrificano ai demoni, e non a Dio; e io non voglio che diveniate partecipi con i demoni. Voi non potete bere il calice di Geova e il calice dei demoni; non potete partecipare alla ‘tavola di Geova’ e alla tavola dei demoni”. Se facciamo uso di droghe, dovremmo considerare molto seriamente le successive parole di Paolo: “O ‘incitiamo Geova a gelosia’?” egli chiede, quindi avverte: “Noi non siamo più forti di lui, non vi pare?” — 1 Cor. 10:20-22.
36. Che cosa provvede Dio a chi gli si accosta con cuore sincero?
36 A quelli che si accostano a lui sinceramente Geova provvede tutto ciò di cui hanno bisogno per essere felici. Riguardo ad accostarsi e a rendere servizio a Dio, l’apostolo dice: “Davvero, è un mezzo di grande guadagno, questa santa devozione con autosufficienza”. Cercate la devozione ubbidendo al Solo che può provvederla, e siate felici “insieme a quelli che invocano il Signore con cuore puro”. — 1 Tim. 6:6; 2 Tim. 2:22.
[Immagine a pagina 529]
Fumando marijuana si possono rovinare la salute mentale e la buona condizione della mente. È questo che volete?