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Fate risplendere la vostra luce con i compagni di lavoroLa Torre di Guardia 1962 | 1° agosto
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studiarlo, ciò che io feci. In seguito fu iniziato con me uno studio biblico a domicilio; e oggi, a questa assemblea, sono stata battezzata”.
Anche all’assemblea di Parigi i congressisti appresero i buoni risultati che derivano dal far risplendere la propria luce con i compagni di lavoro:
“Nel 1959 facevo il cameriere in un bar. Un giorno fu chiesto a un mio amico di sostituire un collega nel luogo dove io lavoravo. Quest’uomo che conoscevo molto bene cominciò a parlarmi di Dio e dei suoi propositi di stabilire un nuovo mondo. Questo mi stupì, perché non avevo mai saputo che il mio amico parlasse di tali cose. Qualche tempo dopo questo mio amico e sua moglie vennero a casa mia, dove parlammo delle dottrine religiose della cristianità. Accettai un libro, una pubblicazione per lo studio biblico. In seguito il mio amico ritornò nuovamente, portando con sé un altro cameriere che era pure Testimone. Facemmo una conversazione sull’importanza di considerare la Bibbia in modo sistematico.
“Poi, dopo una serie di impreviste circostanze, il mio amico cominciò a lavorare regolarmente con me, come cameriere. Parlavamo spesso della verità di Dio, e ciò che mi sorprese particolarmente fu il modo in cui si affrettava a finire il suo lavoro per poter partecipare alle adunanze o andare nell’opera di predicazione. Ciò mi colpì profondamente, dato che in passato egli si interessava in principal modo dei piaceri. Quindi una setta religiosa annunciò che il 14 luglio 1960 sarebbe venuta la fine del mondo. Rimasi perplesso, perciò interrogai il mio amico Testimone. Le spiegazioni bibliche che mi diede mi soddisfecero, e provai il vivo desiderio di apprendere di più. Fui presente a un discorso biblico e accettai di fare lo studio biblico a domicilio. Il mio interesse crebbe rapidamente, e insieme alla mia famiglia partecipai alle adunanze. Approfittando di questa meravigliosa assemblea nazionale, io e mia moglie abbiamo simboleggiato la nostra dedicazione a Dio con il battesimo in acqua”.
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Domande dai lettori (1)La Torre di Guardia 1962 | 1° agosto
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Domande dai lettori
● Come possiamo mettere in armonia il consiglio scritturale che dice: “Mangiate di tutto quello che si vende al mercato, senza stare a investigare a motivo della coscienza” (1 Cor. 10:25, Na), con il suggerimento dato da La Torre di Guardia, di fare domande ragionevoli nei luoghi dove si compra la carne per esser certi che sia stata dovutamente dissanguata? (La Torre di Guardia del 1º marzo 1962, pagina 141) — N. Q., Stati Uniti.
Queste ammonitrici dichiarazioni devono essere considerate entrambe nel loro contesto. Il decimo capitolo di 1 Corinzi contiene una considerazione sui cibi che sono stati offerti agli idoli. Esso indica che i cristiani non possono essere “in comunione coi demoni” partecipando a cerimonie religiose in cui l’adoratore condivide un pasto con qualche dio demonico. (1 Cor. 10:18-21, Na) Infatti, sarebbe stato un male che il cristiano mangiasse in qualunque luogo la carne se l’avesse mangiata ‘come sacrificata all’idolo’, cioè con sentimenti di riverenza verso l’idolo. (1 Cor. 8:7, Na) Per proteggere i cristiani dall’idolatria fu dato il comando di “astenervi cioè dalle carni immolate agli idoli”. (Atti 15:29, Na) Tuttavia, l’offrire del cibo a un idolo non produce alcun cambiamento nella carne stessa che la renderebbe inadatta per essere mangiata. Perciò se parte di un animale offerto in sacrificio a un idolo fosse venduta in un mercato, essa sarebbe stata buona quanto qualsiasi altra carne. Certamente il cristiano non avrebbe mai chiesto questa carne anziché altra, ritenendola “carne sacra”, ma, d’altra parte, non aveva l’obbligo di fare domande per sapere se proveniva da un tempio religioso o da un normale macello. Quindi l’argomento considerato in 1 Corinzi 10:25 era l’acquisto di carne in un mercato che otteneva parte della sua merce da un tempio religioso.
Ai cristiani è anche comandato di astenersi “dal sangue degli animali soffocati”. (Atti 21:25, Na) Le Scritture indicano che si può mangiare carne, ma non si deve farlo come atto di idolatria; tuttavia, la Bibbia non dice in alcun punto che i credenti possano mangiare sangue in qualche circostanza. Inoltre, la proibizione inerente all’uso del sangue è rivolta non solo a coloro che uccidono essi stessi gli animali, ma a tutti “i credenti”. Perciò quei credenti che non uccidono essi stessi gli animali, volendo
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