Che cosa può fare una moglie?
LE MOGLI rivolgono spesso questa domanda con un tono di disperazione. I loro problemi coniugali appaiono a queste mogli senza soluzione.
Queste mogli, purtroppo, non sono eccezioni. Oggi pare siano la maggioranza, il risultato di ciò che lo psicologo Israel Charny chiama “la condizione quasi disastrosa della maggior parte dei matrimoni”.
Perciò, dovrebbe essere una felice notizia per molti sentire che, malgrado la serietà dei problemi familiari, c’è un modo di risolverli con successo. Considerando l’origine del matrimonio si fa molta luce sia sui problemi che sulla soluzione.
Dove ebbe origine il matrimonio
Molti credono che il matrimonio sia di origine umana, che in qualche modo gli uomini del remoto passato lo ideassero. Questa idea è alla base stessa dell’odierno disastroso declino della famiglia. Perché diciamo così?
Perché essa scarta come privi d’importanza i migliori consigli che ci siano sui problemi coniugali. Il matrimonio ha in realtà un’origine superiore. L’Onnipotente Dio stesso creò il primo uomo e la prima donna, diede loro le facoltà di riproduzione e li unì insieme in matrimonio. Dio fornì anche istruzioni scritte nella Bibbia su come fare del matrimonio un successo. Se si seguono strettamente queste istruzioni, si ha successo nel matrimonio.
Può la Bibbia essere realmente d’aiuto?
Alcuni obiettano dicendo che le persone hanno la Bibbia da molto tempo eppure il loro matrimonio è fallito. L’accresciuta percentuale dei divorzi, dicono, è dovuta al fatto che meno coppie si rassegnano a un matrimonio infelice.
Questo argomento contiene molta verità. Milioni di coppie infelici possiedono la Bibbia. Ma l’hanno letta? Soprattutto, ne hanno applicato i princìpi nella loro vita? Il semplice fatto è che i consigli della Bibbia hanno già aiutato molte coppie a risolvere felicemente i loro problemi familiari.
Se volete un matrimonio felice, è sensato esaminare almeno i problemi familiari alla luce di ciò che dice questo libro, la Bibbia.
QUANDO C’È IL PROBLEMA DEI RAPPORTI SESSUALI
I rapporti sessuali sono comunemente citati come uno dei maggiori problemi nel matrimonio. Questo è spesso dovuto a vedute irrealistiche diffuse dai mezzi di comunicazione delle notizie. Libri, riviste e pellicole in voga presentano coppie che ‘s’innamorano’ e vivono ‘sempre felici’. La letteratura dà pure risalto ai piaceri sessuali, suscitando spesso aspettative irrealizzabili.
Per illustrare, una giovane moglie spiegò: “Penso volessi che il sesso fosse una specie di vincita psichedelica che faceva illuminare il mondo come un flipper. Voglio dire che era tutto a posto ma pensavo: ‘È tutto qui? È realmente tutto qui?’”
La maggiore preoccupazione della moglie era il suo godimento sessuale. Non era soddisfatta. Questo è ciò di cui si lamentano molte donne, che i loro mariti non le soddisfano sessualmente. In tal caso, che cosa può fare una moglie? Le è possibile ottenere maggiore soddisfazione? Dice la Bibbia qualche cosa di utile?
Notate lo schietto incoraggiamento che essa dà: “Il marito renda alla moglie il suo debito; ma la moglie pure faccia similmente verso il marito. Non ve ne private l’un l’altro, se non di mutuo consenso”. — 1 Cor. 7:3, 5.
Secondo questo consiglio biblico, del piacere di chi dovrebbe primariamente interessarsi un coniuge? Del proprio piacere, come se ne interessava primariamente la summenzionata moglie? No, ma, piuttosto, di quello del coniuge. Qui nella Bibbia il principio fondamentale è quello di rendere, di dare. Il benessere e il piacere del coniuge, non di se stesso, è giustamente di suprema importanza. Questo è in armonia con gli ulteriori princìpi biblici: “Ciascuno continui a cercare non il proprio vantaggio, ma quello altrui”. “L’amore . . . non cerca i propri interessi”. — 1 Cor. 10:24; 13:4, 5.
Ma come può una moglie cercando di piacere a suo marito accrescere la propria soddisfazione? Ebbene, il piacere della relazione sessuale dipende soprattutto dalla mente e dal cuore. Pertanto, quando le mogli considerano le relazioni sessuali come un’opportunità di manifestare il loro profondo amore al marito, come risultato collaterale, riscontrano che più di frequente esse stesse traggono maggior piacere dalla relazione. Quando la moglie non pensa principalmente alle proprie sensazioni, spesso si lascia andare. Qualsiasi risentimento che poteva nutrire svanisce, e come conseguenza naturale ella prova il piacere personale che realmente desidera nell’atto coniugale.
Il più grande insegnante che sia stato sulla terra, Gesù Cristo, indicò che dando di sé la persona prova a sua volta soddisfazione. Egli disse: “Vi è più felicità nel dare che nel ricevere”. Questo principio si è ripetutamente dimostrato corretto in relazione agli intimi rapporti coniugali. — Atti 20:35.
Per giunta, è probabile che seguendo il consiglio biblico la moglie contribuisca alla propria soddisfazione per l’effetto che questo ha sul marito. Servirà più di ogni altra cosa a spingerlo a cominciare ad agire altruisticamente verso di lei, ad avere più considerazione verso i bisogni e i desideri di lei. Questo è avvenuto in molti matrimoni. Colui che prende l’iniziativa di dare a sua volta riceve. — Luca 6:38.
Pertanto la Bibbia esorta a mostrare altruismo e amore nel rendere il debito coniugale. Provate a far questo. Vedete se alla fine non vi consente di provare maggiore soddisfazione coniugale.
QUANDO I MARITI SONO SENZA INIZIATIVA
La dott.ssa Rebecca Liswood, consulente matrimoniale con oltre vent’anni di esperienza, menzionò un altro notevole problema coniugale, spiegando: “Molte mie clienti si lamentano che i mariti sono deboli e irresoluti”.
Forse ve ne lamentate anche voi. Vostro marito può non assumersi le responsabilità familiari come pensate che dovrebbe. Che cosa potete fare in merito?
Di nuovo la Bibbia vi viene in aiuto. Essa mostra che l’uomo e la donna furono creati con qualità e responsabilità alquanto diverse, affinché la loro unione contribuisse alla reciproca felicità. Dopo aver creato l’uomo, il Creatore disse: “Gli farò un aiuto come suo complemento”. — Gen. 2:18.
I due furono pertanto creati per stare insieme; le loro qualità si equilibravano o si completavano a vicenda. Ciascuno fu creato con un bisogno che l’altro soddisfaceva. Pertanto la donna fu fatta come un aiuto per suo marito, e in armonia con questo ruolo la Bibbia esorta: “Le mogli siano sottoposte ai loro mariti . . . perché il marito è capo della moglie”. (Efes. 5:22, 23) Questo è pratico, poiché se nella famiglia non c’è un capo di solito vi sono discordie e confusione.
‘Ma il problema è proprio questo’, direte. ‘Mio marito non assume la direttiva; non prende l’iniziativa’. Tuttavia ne avete considerato il perché? Potrebbe il problema essere causato in parte dal vostro atteggiamento?
Oggi l’aggressività e la competizione delle donne con gli uomini è divenuta comune. Siete state un po’ influenzate da questo spirito, come lo sono state altre mogli? Per esempio, la dott.ssa Liswood disse che, anche se non se ne accorgono, le “tattiche aggressive” delle sue clienti sono spesso causa di problemi familiari.
Molti mariti si risentono quando le mogli si fanno avanti. Forse reagiscono così: ‘Se vuole dirigere la baracca, avanti, lo faccia’. Forse non avete intenzione di agire indipendentemente da vostro marito, ma egli può pensare che sia così.
Tuttavia potete ritenervi costrette a prendere l’iniziativa, dato che vostro marito proprio non la prende. Ma potete fare di più per incoraggiarlo a occupare il suo giusto posto nella famiglia? Gli chiedete suggerimenti e guida? Gli indicate di attendervi la sua direttiva? Evitate di sminuire in qualsiasi modo quello che fa? Quando mostra in piccoli modi di voler prendere decisioni o la direttiva nelle attività familiari, gli esprimete apprezzamento? O discutete le sue decisioni?
Se voi realmente vi impegnate per adempiere la funzione assegnatavi da Dio nel matrimonio, è probabile che vostro marito cominci ad adempiere la sua. E questo contribuirà a vera pace e felicità nella famiglia.
QUANDO SI SMETTE DI COMUNICARE
Un’altra lamentela, forse quella più comune espressa dalle mogli, assomiglia a qualche cosa del genere: ‘Durante il fidanzamento mio marito era premuroso, ma ora non lo è più. Non è quasi mai a casa e, quando c’è, non fa nessuno sforzo per parlare con me’.
Il problema di comunicare minaccia il benessere della vostra famiglia? Non deve succedere, poiché la Bibbia aiuta i coniugi a considerare le cose in modo realistico.
Per esempio, la Bibbia mette in risalto che siamo tutti imperfetti. “Poiché tutti inciampiamo molte volte”, dice. “Se uno non inciampa in parola, questi è un uomo perfetto”. (Giac. 3:2) Or dunque, è realistico aspettarsi perfetta armonia coniugale in parola e opera? Riflettete: Prima del matrimonio, avevate relazioni perfette con i vostri fratelli e sorelle, con i compagni di scuola o forse con i compagni di stanza senza che ci fosse mai fra voi una parola sgarbata? Se no, perché aspettarvi relazioni senza difetti con il vostro coniuge?
Non sorprendetevi se divergenze di opinioni o espressioni fanno sorgere problemi. Non supponete, come suppongono evidentemente alcune mogli, che una disputa o un contrasto sia la prova che ‘lui non mi ama più’. Cercate di affrontare il problema in modo obiettivo. È vero che forse vi sentite profondamente ferite nei sentimenti, ma cercate di non pensare principalmente ai vostri sentimenti feriti o a come rifarvi. Questo aggraverà solo il problema. Piuttosto, considerate che cosa si può fare per appianare la difficoltà. Fatelo subito. Rammentate il consiglio biblico: “L’amore . . . non si irrita. Non tiene conto dell’ingiuria”. — 1 Cor. 13:4, 5.
Esaminate la vostra propria condotta. Potreste avere parte della colpa? Potreste, ad esempio, aver mancato in qualche modo di dare ascolto a questa esortazione scritturale: “La moglie abbia profondo rispetto per il marito”? (Efes. 5:33) Il “profondo rispetto” indurrà una moglie a evitare qualsiasi cosa che sia disapprovata dal marito. Il non mostrare tale rispetto è di frequente la causa dell’indifferenza di un marito.
Molti mariti sono allontanati dal brontolare di una moglie rissosa. (Prov. 25:24; 27:15) In un caso un uomo divorziato disse: “Sapete che cosa ha infine causato la rottura fra me ed Estelle? Il suo bisogno di aver ragione ad ogni costo. . . . ogni volta che qualcosa andava male, il suo ritornello era: ‘Te l’avevo detto!’” State attente a evitare espressioni simili che sarebbero indice di mancanza di rispetto verso vostro marito?
La moglie può mostrare “profondo rispetto” anche con il suo aspetto. Cercate d’essere attraenti per vostro marito? Avrebbe continuato a venire a trovarvi prima che vi sposaste se non aveste prestato al vostro aspetto e alla vostra igiene personale più attenzione di quanto non facciate ora? Che dire della casa? È linda e pulita? I pasti sono preparati con gusto? Quando torna a casa, lo accogliete con vero affetto? Il rispetto per vostro marito include che prestiate attenzione a tutte queste cose.
In quanto alla lamentela che si sente spesso: ‘Non mi parla più’, una donna disse: “La principale ragione per cui gli uomini non parlano alle loro mogli è solo che siamo pessime ascoltatrici”. Può dirsi questo di voi? Quando parla vostro marito, lo interrompete, sfogliate una rivista o ascoltate qualche altra cosa? La mancanza di interesse verso le sue opinioni e i suoi sentimenti non è certo una dimostrazione di “profondo rispetto” verso di lui.
Esaminando la vostra condotta alla luce dei consigli biblici, vedrete che potete fare alcune cose per una migliore soluzione dei problemi familiari. L’applicazione dei comandi di Dio ha recato contentezza e felicità a migliaia di case in difficoltà.
Quando i mariti non fanno la loro parte
Tuttavia che dire se, nonostante gli sforzi di una moglie, il marito continua a rendere difficile la vita? La moglie cristiana può ancora avere considerevole soddisfazione poiché, come osserva la Bibbia: “Se, quando fate il bene e soffrite, lo sopportate, questa è cosa grata presso Dio”. — 1 Piet. 2:20.
In tale sofferenza Gesù Cristo stesso diede l’esempio, come mostra ancora il racconto biblico: “Quando era oltraggiato, non rese oltraggio. Quando soffriva, non minacciò, ma continuò ad affidarsi a colui che giudica giustamente. . . . In maniera simile, voi mogli, siate sottoposte ai vostri mariti”. — 1 Piet. 2:23–3:1.
Si ammette che può non esser facile far questo, come non fu facile per Gesù sopportare in modo sottomesso la persecuzione. Tuttavia, l’avere un “marito incredulo” non è un motivo per divorziare. (1 Cor. 7:13) Ma, come nel caso di Cristo, la moglie può essere sostenuta nella sua giusta condotta dalla contentezza e dalla soddisfazione che prova sapendo di fare ciò che piace all’Onnipotente Dio. E può avere la certezza che la sua fedeltà sarà ricordata e ricompensata da Dio nel suo giusto nuovo sistema. — 2 Piet. 3:13; Riv. 21:3, 4.
Per cui la moglie può contribuire solo fino a un certo punto alla felice soluzione dei problemi familiari. Per una più completa soluzione dei problemi ha bisogno della cooperazione di suo marito.