Apprezziamo la liberazione di Geova
1. (a) Quale liberazione ha Geova recato oggi ai suoi servitori? (b) Quale fu lo scopo della liberazione che Geova recò a Israele nel 537 a.E.V.? Perché sono stati liberati i suoi servitori moderni?
LIBERAZIONE! Libertà! Questi sono pensieri meravigliosi per quelli che si trovano in prigionia o schiavitù. I veri cristiani oggi si rallegrano d’aver ottenuto la liberazione, la liberazione dalla schiavitù a Babilonia la Grande e al resto di questo vecchio sistema di Satana il Diavolo. (2 Cor. 4:4) Tali cristiani godono la vera libertà spirituale, poiché la verità della Parola di Dio li rende liberi. (Giov. 8:32) È un’esperienza meravigliosa prender parte alla libertà dalla schiavitù spirituale che oggi godono i servitori di Geova. Ma in qualità di leali servitori, come possiamo mostrare che realmente apprezziamo la liberazione di Geova? Come possiamo attenerci a questa libertà che oggi abbiamo? Ecco, è bene ricordare lo scopo per cui fu liberato l’antico Israele. Quale fu questo scopo? Fu quello di riedificare il tempio di Geova e restaurare la vera adorazione in Gerusalemme. In modo simile oggi, Geova ci libera da Babilonia la Grande così che possiamo intraprendere la vera adorazione, per esaltare il nome di Geova e farlo conoscere con la partecipazione al ministero che egli ci affida. (Rom. 10:13-15) In relazione con la vera adorazione di Geova e con il ministero cristiano, ci sono dunque alcune cose che ci aiuteranno a mostrare apprezzamento di cuore per la liberazione di Geova. Supponete di prendere del tempo per rivederle.
CORRETTA ATTITUDINE MENTALE
2. Quale fu l’attitudine di Paolo verso il ministero cristiano?
2 Rispetto al ministero cristiano, l’apostolo Paolo ebbe la corretta attitudine mentale. Provava gioia nel ministero e cercava sempre di dare in esso un buon esempio: “In nessun modo noi diamo alcuna causa d’inciampo, affinché non si trovi da ridire sul nostro ministero; ma in ogni modo ci raccomandiamo quali ministri di Dio”. (2 Cor. 6:3, 4) Paolo menzionò quindi molte cose che sopportò, come tribolazioni, casi di bisogno, difficoltà, battiture, prigioni, disordini, fatiche, notti insonni, mancanza di cibo. Ma in tutte queste condizioni Paolo mantenne una buona attitudine mentale. È importante che abbiamo una buona attitudine mentale se vogliamo mostrare vero apprezzamento per la liberazione che Geova ci ha recata facendoci uscire da Babilonia la Grande.
3. (a) Come si può definire la parola “attitudine”? (b) In quali modi la nostra attitudine dovrebbe essere positiva, e in quali modi dovrebbe essere negativa?
3 Un dizionario della lingua italiana definisce l’attitudine dicendo che “può essere rafforzata e resa proficua, ovvero corretta o isterilita dall’influenza di fattori ambientali, dall’educazione e dalla volontà”. Questo significa che la vostra attitudine mentale riflette quindi realmente i vostri sentimenti e le vostre convinzioni. Ora, parlando di convinzioni: Siete veramente convinto di avere la verità? Siete convinto che Babilonia la Grande è caduta? Siete convinto che il vecchio sistema è condannato da Geova, che non vale la pena legarvi a esso? Se avete tale convinzione, la vostra disposizione verso il nuovo sistema di cose e verso l’organizzazione di Geova dovrebbe essere positiva. Essa dovrebbe essere positiva verso il regno di Geova. Questa disposizione è manifesta nelle vostre azioni, compresa la vostra attitudine verso il ministero cristiano. Adempiremo quindi il nostro ministero come fece Paolo. Riguardo a ciò egli scrisse: “La buona notizia che predichiamo non vi fu annunciata solo a parole ma anche con potenza e con spirito santo e forte convinzione, come sapete qual sorta di uomini divenimmo presso di voi per amore vostro”. (1 Tess. 1:5) Se la nostra disposizione è positiva verso il regno di Dio e verso il Suo nuovo sistema, sarà dunque negativa verso questo mondo e le sue attrazioni materialistiche.
4. (a) Quale attitudine mentale ebbe Gesù e che cosa facciamo bene a imitare? (b) Quale appropriato consiglio viene dato a quelli che possiedono molto in senso materiale?
4 Paolo ci raccomandò di imitare l’attitudine mentale che ebbe Cristo: “Ora l’Iddio che fornisce perseveranza e conforto vi conceda d’avere fra voi stessi la medesima attitudine mentale che ebbe Cristo Gesù”. (Rom. 15:5) Gesù fu così positivo nei suoi sentimenti circa il regno di Geova e l’opera di Geova da dire che fare la volontà del Padre suo era per lui come cibo. (Giov. 4:34) Gesù ebbe anche un’attitudine mentale di umiltà, di modestia di mente. Paolo ci raccomandò di imitare anche questa buona attitudine, operando la nostra salvezza “con timore e tremore”. (Filip. 2:5, 12) Tale giusta attitudine mentale aiuterebbe quelli che possono avere un’abbondanza di cose materiali a non dipendere da queste cose, o a non pensare che siccome sono materialmente ricchi possano influire sui servitori nell’organizzazione di Geova. Piuttosto tali fratelli saranno umili e useranno le cose materiali che possono avere per promuovere gli interessi del Regno. In I Timoteo 6:17-19 Paolo dà buoni consigli a quelli che possono avere un’abbondanza di cose materiali: “A quelli che sono ricchi nel presente sistema di cose dà ordine di non essere di mente altera, e di riporre la loro speranza non nelle ricchezze incerte, ma in Dio, che ci fornisce riccamente ogni cosa per il nostro godimento; di fare il bene, d’esser ricchi di opere eccellenti, d’esser disposti a dare, pronti a condividere, tesoreggiando sicuramente per se stessi un eccellente fondamento per il futuro, onde afferrino fermamente la vera vita”. Una corretta attitudine mentale aiuterà quindi tutti noi a vedere l’importanza del ministero cristiano, la necessità di attenerci strettamente a Geova Dio e di sostenere il suo nuovo sistema di cose e il suo regno anziché il vecchio sistema di cose.
AMORE
5. Spiegate perché dovremmo mostrare amore verso il nostro Padre Geova.
5 L’amore verso il nostro Dio Geova è anche essenziale per mostrare vero apprezzamento per la liberazione di Geova. Geova ha preso l’iniziativa mostrandoci amore. Ha provveduto il suo Figlio come riscattatore, e questo è in realtà la base per la nostra liberazione da Babilonia la Grande e dal resto di questo vecchio sistema di cose. Perciò, Giovanni scrisse: “In quanto a noi, amiamo, perché egli per primo amò noi”. (1 Giov. 4:19) Avendoci dunque Geova amati per primo, noi dovremmo in cambio mostrargli amore. Avete mai notato che un ragazzino che davvero ama suo padre parla di suo padre? Egli parla delle molte cose buone che suo padre ha fatte per lui. Sì, vuole che tutti sappiano quale buon padre egli ha. Non è come un ragazzo che non prova amore, privo di apprezzamento che non ringrazia mai suo padre, ma prende ogni cosa come se gli fosse dovuta e pretende sempre dell’altro.
6. Che cosa richiede l’amore verso Geova, e che cosa significa avere “libertà di parola”?
6 Giovanni mostra che, quali cristiani che amiamo il nostro Padre, dovremmo osservare i comandamenti di Geova. Se in realtà amiamo dunque il nostro Padre, Geova, osserveremo i suoi comandi di predicare e insegnare in tutta la terra. (Matt. 24:14; 28:19, 20) Così, da figli amorevoli, parleremo delle buone cose che Geova farà per quelli che ripongono fede in lui e nel suo Figlio. “Poiché questo è ciò che significa l’amore di Dio, che osserviamo i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi”. (1 Giov. 5:3) Sì, è vero! È un piacere, non un peso, mostrare amore verso Geova parlando della sua buona notizia e ubbidendo ai suoi comandi. I cristiani dovrebbero avere libertà di parola intorno al loro Padre celeste, Geova. Paolo ci avvertì di badare ad attenerci a questa libertà di parola. Egli scrisse: “Perciò, non gettate via la vostra libertà di parola, che ha una grande ricompensa”. (Ebr. 10:35) Possiamo così sicuramente mostrare apprezzamento per la liberazione di Geova, parlando con franchezza di lui e delle benedizioni che ha promesse a quelli del genere umano che lo amano e ripongono fede in lui e nel suo Figlio.
ABBANDONIAMO LE CATTIVE COMPAGNIE
7. Perché le persone mondane sono per i cristiani cattive compagnie?
7 Un altro modo di mostrare apprezzamento per la liberazione di Geova è quello di abbandonare le cattive compagnie. Le persone di questo vecchio sistema di cose sono cattivi compagni. Essi non amano Geova, altrimenti lo servirebbero anche loro. Riscontriamo che la maggioranza delle persone del vecchio sistema amano il denaro, le cose materiali, tutto ciò che questo sistema può dar loro. E ci sono molti che si dilettano nell’immoralità, nelle cose malvage. Non s’interessano affatto di Geova e dei princìpi del suo nuovo sistema. Forse alcuni dei servitori di Geova hanno amici di questo genere. Essi possono mantenere l’amicizia con tali persone mondane per ragioni di lavoro, ma questa è in realtà una condotta molto pericolosa.
8. Spiegate che cosa potrebbe accadere a un cristiano che non ascolta il consiglio di I Corinti 15:33?
8 Perché dovrebbe un cristiano testimone di Geova accompagnarsi con individui che non amano Geova? Presto comincerà a pensare come loro, mettendo le cose materiali al di sopra degli interessi spirituali. Non possiamo negare la veracità delle parole di Paolo che sono in I Corinti 15:33, dove scrisse: “Non siate sviati. Le cattive compagnie corrompono le utili abitudini”. Se manteniamo compagnie mondane per ragioni di lavoro, per certo queste cattive compagnie mondane alla fine corromperanno le nostre utili abitudini nel ministero cristiano. Le buone abitudini di studio personale e frequenza alle adunanze saranno dimenticate. Il consiglio che Paolo dà in II Corinti 6:14 è pure appropriato: “Non siate inegualmente aggiogati con gli increduli. Poiché quale partecipazione hanno la giustizia e l’illegalità? O quale associazione ha la luce con le tenebre?” Se in realtà apprezziamo la liberazione che Geova ci ha provveduta, non vorremo aggiogarci con gli increduli in nessun modo, né per mezzo di un coniuge nel matrimonio né per mezzo di cosiddetti “amici” nel lavoro. Abbandonare le cattive compagnie è ora urgente, prima che sia troppo tardi! Se facciamo questo, potremo trarre pieno vantaggio dalla liberazione di Geova e dalla libertà spirituale che essa provvede.
RIPONIAMO FEDE IN GEOVA
9. Perché non è saggio riporre fede nei possedimenti materiali?
9 Possiamo inoltre mostrare apprezzamento per la nostra liberazione, riponendo fede in Geova e confidando in lui. Il vecchio sistema non crede in Geova, pertanto quelli che lo sostengono ripongono fede nei propri possedimenti materiali. Riponete voi fede nei vostri possedimenti materiali? Vi preoccupate di continuo di ottenerli? E una volta che li avete ottenuti, vi preoccupate di mantenerli? In tal caso, che cosa vi attendete che questi possedimenti materiali facciano per voi? È sempre saggio ricordare le parole di Salmo 49:6, 7: “Quelli che confidano nei loro mezzi di sostentamento, e che continuano a vantarsi dell’abbondanza delle loro ricchezze, nemmeno uno d’essi può con alcun mezzo redimere sia pure un fratello, né dare a Dio un riscatto per lui”. E il versetto 10 aggiunge: “E devono lasciare ad altri i loro mezzi di sostentamento”.
10. (a) Qual è la promessa di Geova per quelli che mettono al primo posto gli interessi del Regno? (b) Mostrate come Geova mantenne questa promessa nei tempi passati.
10 I cristiani devono aver fede non solo che Dio esiste, ma anche che egli provvederà le cose necessarie a quelli che saggiamente mettono gli interessi del Regno al primo posto nella loro vita. Sappiamo che Geova farà questo perché Gesù disse che l’avrebbe fatto. In Matteo al capitolo 6, Gesù parlò di come Dio ha buona cura della vegetazione e degli uccelli, e quindi disse: “Non rivestirà molto di più voi, uomini di poca fede?” Quindi Gesù consigliò: “Non siate ansiosi, dicendo: ‘Che mangeremo?’ o: ‘Che berremo?’ o: ‘Che indosseremo?’ Poiché tutte queste son le cose che le nazioni cercano ansiosamente. Infatti il vostro Padre celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose. Continuate dunque a cercare prima il regno e la sua giustizia, e tutte queste altre cose vi saranno aggiunte”. (Matt. 6:30-33) Non dimenticate questa promessa di Geova. Mostrate la vostra fede; confidate in Geova. Egli non viene mai meno al suo popolo. Provvede le cose necessarie che ci occorrono mentre mettiamo gli interessi del Regno al primo posto. Geova benedisse i suoi fedeli servitori dell’antichità con le cose di cui avevano bisogno. (Mal. 3:10) Gli Israeliti che furono liberati da Babilonia e tornarono a Gerusalemme nel 537 a.E.V. non soffrirono, ma Geova fece in modo che avessero a sufficienza di che mangiare, di che vestire e di che coprirsi. Esdra ci narra: “In quanto a tutti quelli intorno a loro, rafforzarono le loro mani con utensili d’argento, con oro, con beni e con animali domestici e con cose scelte, oltre a tutto ciò che fu offerto volontariamente”. (Esd. 1:6) Geova promise di provvedere ai suoi servitori d’oggi le cose necessarie SE mettiamo la vera adorazione e gli interessi del Regno al primo posto nella nostra vita. Mostrate dunque apprezzamento per la liberazione di Geova, riponendo fede in lui, confidando che provvederà ai vostri bisogni materiali mentre metterete al primo posto gli interessi del Regno.
APPREZZIAMO LE COSE SPIRITUALI
11. Come sappiamo che Gesù apprezzò le cose spirituali?
11 È anche consigliabile acquistare apprezzamento delle cose spirituali. Questo è possibile se la nostra attitudine mentale è corretta e se riponiamo fede in Geova. Ricordiamo che Gesù apprezzò le cose spirituali. Egli disse che l’uomo non vive solo di pane ma “di ogni espressione che esce dalla bocca di Geova”. (Matt. 4:4) Quindi le parole di Geova espresse nella sua Parola sono importanti e noi le dobbiamo apprezzare.
12. Spiegate il punto di vista delle persone mondane e il punto di vista dei veri cristiani riguardo alle cose spirituali, e quale consiglio è qui appropriato?
12 Le persone di questo vecchio sistema hanno poco amore per i valori spirituali. Paolo si riferì a questo quando scrisse: “Ma l’uomo fisico non riceve le cose dello spirito di Dio, poiché per lui sono stoltezza; ed egli non le può conoscere, perché sono esaminate spiritualmente”. (1 Cor. 2:14) Comunque, nel versetto seguente (versetto 15), Paolo mostra che i cristiani dovrebbero essere uomini spirituali, che amino le cose spirituali, poiché Paolo dice che “l’uomo spirituale esamina in realtà tutte le cose”. Ponendo l’enfasi sui valori spirituali nella vita, non ci faremo intrappolare dall’amore dei possedimenti materiali o dei piaceri. Qui sono molto appropriate le parole del salmista: “Piega il mio cuore ai tuoi rammemoratori, e non ai profitti”. — Sal. 119:36.
13. Che cosa rivela di noi la conversazione che facciamo, e che cosa dunque si raccomanda?
13 La nostra sola conversazione rivela spesso ciò che in realtà noi amiamo, si tratti di possedimenti materiali o di valori spirituali. Avete notato che i cristiani nel ministero continuo come pionieri, e anche molti altri che hanno vero spirito di pioniere amano parlare delle cose nuove apprese dalla Parola di Geova nelle settimanali adunanze della congregazione. O si odono sovente narrare esperienze che hanno avute nel ministero di campo o del progresso spirituale dei nuovi nella congregazione. La loro vita è piena fino a traboccare del servizio di Geova. Amano il suo servizio e amano le cose spirituali, e di rado li udite parlare di possedimenti materiali o di piaceri. Tali fratelli e sorelle cristiani sono eccellenti esempi di apprezzamento delle cose giuste. È bene acquistare perciò maggiore apprezzamento delle cose spirituali e parlare delle gioie del servizio e delle buone cose apprese dalla Parola di Dio, poiché questo ci aiuterà per certo a mostrare che apprezziamo la liberazione di Geova e la libertà che egli ci dona. — Sal. 34:1.
CERCATE I PRIVILEGI DI SERVIZIO
14. (a) Come possiamo mostrare nella nostra vita di credere alle parole che Giovanni scrisse in I Giovanni 2:16, 17? (b) Per progredire spiritualmente, che dovrebbero fare i cristiani?
14 Infine, è raccomandabile cercare i privilegi di servizio nell’organizzazione di Geova, anziché le promozioni nell’organizzazione di Satana. Crediamo realmente alle parole che Giovanni scrisse in I Giovanni 2:16, 17: “Inoltre, il mondo passa e pure il suo desiderio”? Se in effetti crediamo a ciò che Giovanni scrisse, perché cercare altre promozioni in un mondo morente? Se le cerchiamo, indica che forse amiamo il vecchio sistema più del nuovo sistema di cose di Geova. Comunque, Giovanni pure scrisse: “Ma chi fa la volontà di Dio rimane per sempre”. Quanto è meglio, dunque, fare la volontà di Geova, cercare i privilegi di servizio nella sua organizzazione, promuovendo il nuovo sistema di cose ed espandendo il nostro ministero. È bene che tutti facciano progresso come cristiani, stabilendo ragionevoli mete ogni anno e operando strenuamente per raggiungere tali mete. Paolo ci dice: “In ogni modo, fin dove abbiamo fatto progresso, continuiamo a camminare ordinatamente in questa stessa condotta”. (Filip. 3:16) Quindi non dovremmo mai rallentare o smettere nel nostro progresso spirituale come cristiani.
15. Quali privilegi sono alla portata di quelli che li cercano, e qual è l’opera migliore che oggi possiamo compiere?
15 L’opera di Geova si espande oggi rapidamente. Migliaia di persone si dedicano a Geova e vengono nella sua organizzazione. Infatti, l’anno scorso si battezzarono 149.808 persone! Quale enorme folla in un solo anno. Sono ancora inviati missionari, e c’è bisogno di altri servitori, di altri pionieri speciali, di altri pionieri regolari. Sì, ci sono molti meravigliosi privilegi e benedizioni alla portata di quelli che cercano questi privilegi di servizio prima di Armaghedon e indicibili benedizioni dopo Armaghedon nel nuovo sistema di cose di Geova. Paolo disse che chi cercava di essere sorvegliante desiderava un’opera eccellente. (1 Tim. 3:1) Oltre a tale opera di sorvegliante, ci sono molti altri compiti importanti da svolgere. C’è tanto lavoro da fare nel servizio di Geova, lavoro gioioso. Come Paolo affermò: “Quindi, miei diletti fratelli, divenite saldi, incrollabili, avendo sempre molto da fare nell’opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana riguardo al Signore”. (1 Cor. 15:58) Sì, l’opera di questo vecchio sistema di cose è vana. È un sistema morente; perché operare per perpetuarlo? Potremmo esser raggiunti e distrutti con esso. Quanto è meglio compiere l’opera che non è vana in relazione con il Signore. Lavorando con diligenza per il Signore e cercando i privilegi di servizio nell’organizzazione di Geova, esprimiamo in modo eccellente il nostro apprezzamento verso Geova per la sua liberazione. — 1 Tim. 3:13.
16, 17. (a) Quale eccellente esempio fu posto dal fedele rimanente giudaico che lasciò Babilonia nel 537 a.E.V.? (b) Perché è urgente che i cristiani imitino questo esempio?
16 Riflettete al buon esempio posto dal fedele rimanente giudaico che anticamente lasciò Babilonia e tornò a Gerusalemme per riedificarne il tempio. Essi apprezzarono la loro liberazione da Babilonia. Ebbero una buona attitudine mentale. Amarono Geova e la sua adorazione e vollero vedere il tempio ricostruito e la vera adorazione ripristinata. Non erano legati così strettamente alle loro case e alle loro occupazioni in Babilonia da non potervi rinunciare. Eran pronti e disposti a lasciare quelle cose e ad andare a Gerusalemme, con la piena fede che Geova li avrebbe benedetti e protetti. Furono felici di lasciare Babilonia e il suo materialismo per partecipare al prezioso privilegio di restaurare la vera adorazione. — Esd. 3:11, 12.
17 Siamo pertanto incoraggiati a seguire questo buon esempio di amore verso Geova e verso la vera adorazione anziché esser troppo legati alle case e al lavoro e ai possedimenti materiali, essendo troppo soddisfatti di ciò che questo vecchio sistema di cose offre ancora per pochi anni. Questo è veramente urgente! Sta per scadere il tempo per quelli che si lasciano intrappolare dalla ricerca dei piaceri materiali. A quelli che continuano a confidare in Babilonia la Grande e nel resto di questo vecchio sistema rimane poco tempo per ascoltare l’avvertimento: “Uscite da essa, o popolo mio, se non volete partecipare con lei ai suoi peccati, e se non volete ricever parte delle sue piaghe”. (Riv. 18:4) Sì, le parole di Paolo sono oggi ancor più urgenti di quanto non lo fossero nel suo giorno: “Ecco, ora è il tempo specialmente accettevole. Ecco, ora è il giorno della salvezza”. — 2 Cor. 6:2.
18. Riassumete come possiamo mostrare apprezzamento verso Geova per la sua liberazione e per la sua immeritata benignità.
18 Mostrate di non esser venuto meno allo scopo della liberazione di Geova. Manifestate sempre la giusta attitudine mentale verso il nuovo sistema di cose di Geova. (Matt. 6:33) Siate positivo verso il regno di Geova e il Suo nuovo sistema di giustizia. Quindi esprimete di cuore amore verso Geova Dio e verso le sue benedizioni per mezzo dell’azione, specialmente con la regolare partecipazione al ministero cristiano. (1 Piet. 1:13) Abbandonate qualsiasi cattiva compagnia con quelli che amano le cose materiali e questo vecchio sistema più che Geova. (2 Tim. 3:5) Riponete fede in Geova Dio; confidate in lui per avere le cose necessarie mentre mettete gli interessi del Regno al primo posto nella vostra vita. (1 Tim. 6:6-8) Rafforzate la vostra fede con le opere. (Giac. 2:26) Quindi acquistate maggiore apprezzamento per le cose spirituali e fate in modo che nella vostra vita queste cose spirituali abbiano la precedenza sui valori materiali. (2 Piet. 1:5-8) Cercate maggiori privilegi nell’organizzazione di Geova anziché le promozioni nell’organizzazione di Satana. In realtà viviamo in un tempo assai meraviglioso della storia umana per conoscere e servire il nostro Dio Geova, promuovendone la vera adorazione. Sia consentito a noi tutti di apprezzare e mettere in pratica il consiglio di Paolo: “Vi supplichiamo anche di non accettare l’immeritata benignità di Dio venendo meno al suo scopo”. — 2 Cor. 6:1.