‘Siate desti, state saldi, divenite potenti’
“Siate desti, state saldi nella fede, comportatevi da uomini, divenite potenti. Tutte le vostre cose si facciano con amore”. — 1 Cor. 16:13, 14, NM.
1. (a) Quale potenza sostiene la predicazione della buona notizia? (b) Quale effetto ha il messaggio sulla mente degli uomini?
GEOVA con la sua potenza sostiene la predicazione della buona notizia del suo regno. Egli è zelante di far proclamare il suo regno stabilito in ogni parte della terra. (Isa. 9:5, 6; 55:11) Il suo messaggio è annunciato a tutto il mondo, con l’appoggio della Sua forza illimitata. Questo messaggio è vivo, vitale, perfino allarmante! Effettivamente sveglia gli uomini. “Svègliati, o tu che dormi, e risorgi dai morti, e il Cristo risplenderà su di te”. (Efes. 5:14, NM) Con la parola di Geova nella nostra mente diventiamo veramente vivi. (Col. 2:13) Siamo spronati a modificare il nostro modo di pensare e vivere. (Rom. 12:2; Efes. 4:22-24) Infatti, ricevere questa parola nella nostra mente e nel nostro cuore significa aver in noi una potente forza che desta.
2. Perché specialmente ora è tempo di svegliarsi dal sonno?
2 Una volta svegliati, i Cristiani non devono ricadere nel sonno. Non possono permettersi d’imitare gli uomini in genere, che sono profondamente addormentati rispetto alla realtà. Infatti, strano a dirsi, questa generazione, la più dinamica di tutte, dorme mentre si avvicina sempre più il punto culminante di Armaghedon. Ignaro di questo importantissimo avvenimento l’intero sistema di cose si trova dinanzi la minaccia del disastro. Un ispirato avvertimento del lontano passato è divenuto sempre più importante col passar di molti secoli di tempo: “È ora già che voi vi svegliate dal sonno”. (Rom. 13:11, Ricciotti) Specialmente per i Cristiani l’avvertimento risuona chiaro: “[Svegliatevi] dal sonno, poiché la nostra salvezza è più vicina ora che al tempo in cui divenimmo credenti”. (Rom. 13:11, NM) Voi tutti che dormite, svegliatevi!
3. Qual è il giusto stato mentale per i Cristiani in questo tempo di crisi?
3 Non siete forse d’accordo che la sonnolenza rispetto agli avvenimenti in questa generazione è la massima stoltezza? Specialmente ora è appropriato l’ammonimento di star svegli. Il tempo sta per scadere per questo vecchio, empio sistema di cose e coloro che non vogliono perire con esso devono uscirne. (Apoc. 18:4) Questo è il “giorno di Geova” lungamente atteso, il grande periodo di transizione dal vecchio sistema ai nuovi cieli e alla nuova terra. (2 Piet. 3:4, 13) Non è dunque pratico restar svegli in tale tempo di crisi ed essere sobri? “Non dormiamo dunque come fanno gli altri, ma restiamo svegli e siamo sobri. Perché quelli che dormono sono abituati a dormir di notte, e quelli che si ubriacano sono di solito ubriachi di notte. Ma in quanto a noi che apparteniamo al giorno, siamo sobri indossando la corazza della fede e dell’amore e per elmo la speranza della salvezza; poiché Iddio non ci ha assegnati all’ira, ma all’acquisto della salvezza per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo”. — 1 Tess. 5:6-9, NM.
4. Qual è la condizione spirituale della Cristianità, e chi ne è responsabile?
4 Oggi la Cristianità ha urgente bisogno di essere svegliata. Malgrado la prosperità religiosa, l’apatia spirituale nelle organizzazioni religiose della Cristianità è ben nota. Allarmati, gli ecclesiastici a volte si esprimono con risentimento. L’uno dopo l’altro si alzano dai loro pulpiti per deplorare l’immoralità, la sonnolenza, la tepidezza e l’indifferenza spirituale dei loro parrocchiani verso la religione. Veramente la religione della Cristianità sembra aver perduto la sua forza vitale; le sue congregazioni sono sprofondate nell’inerzia, nel materialismo e nel torpore spirituale. Ma perché il clero dovrebbe lamentarsi così clamorosamente della sonnolenza spirituale e dell’indifferenza religiosa di cui è circondato? Ciò che il clero vede non è altro che il riflesso di se stesso! Ecco come Isaia lo descrisse molto tempo fa: “Son tutti ciechi, senza intelligenza; son tutti de’ cani muti, incapaci d’abbaiare; sognano, stanno sdraiati, amano sonnecchiare”. — Isa. 56:10.
5. Quale attività suscita il vero Cristianesimo in quelli che ascoltano il messaggio?
5 Continui pure la Cristianità ad addormentare le sue vittime, tenerle nell’ignoranza, drogarle con superstizioni e paura. Il vero Cristianesimo è diverso; esso stimola ad essere attivi. (Isa. 61:1-3) Per chi ascolta il messaggio, è urgente predicare. (2 Tim. 4:2) Chi dunque può uguagliare l’esemplare zelo ed entusiasmo missionario dei testimoni di Geova per la predicazione? Questa notevole qualità appartiene esclusivamente a loro in questo mondo sonnolento. Gli estranei frequentemente esprimono meraviglia per la loro cospicua, impareggiabile attività.
6. A quali privilegi e responsabilità i testimoni di Geova devono ora essere desti?
6 Come Noè e la sua famiglia, i testimoni di Geova devono essere molto desti rispetto al tempo in cui vivono. Noè non solo costruì una grande nave ma anche proclamò l’avvertimento ad altri perché si svegliassero prima che fosse troppo tardi. (2 Piet. 2:5) Geova, che fece risuonare l’avvertimento nei giorni di Noè, ispirò Suo Figlio a prevedere e additare una consimile condizione di sonnolenza oggi: “Poiché come furono i giorni di Noè, così sarà la presenza del Figlio dell’uomo. Poiché come le persone . . . non si avvidero di niente finché venne il diluvio e li spazzò via tutti, così sarà la presenza del Figlio dell’uomo”. (Matt. 24:37-39, NM) Nell’adempimento, la preoccupazione per egoistici interessi di ogni specie agisce oggi come oppio sul popolo. Usando immeritata benignità fino a questa tarda data, Geova fa proclamare un potente messaggio per svegliare quelli che dormono. È il messaggio del Regno, la speranza della vita eterna nel nuovo mondo di Geova da avverarsi in questa generazione. (Isa. 55:2; Efes. 2:4, 5) Se apprezzano questi fatti pienamente, i testimoni di Geova, come Noè, devono essere veramente desti ai loro privilegi e responsabilità.
NESSUN TEMPO PER L’INDOLENZA
7. Perché i Cristiani non possono permettersi di essere pigri?
7 I veri Cristiani non possono ora permettersi di essere indolenti o pigri, riscaldandosi al sole o sdraiandosi svogliatamente. Devono essere intensamente occupati! Con dovuta umiltà essi possono prendere la formica come splendido esempio di operosità. “Va’, pigro, alla formica; considera il suo fare, e diventa savio!” (Prov. 6:6) Essi evitano il ristretto e distorto modo di pensare, che può condurre soltanto al sonno perpetuo senza alcun disturbo, con l’idea che l’adorazione di Geova sia troppo esigente, troppo faticosa oppure che non meriti lo sforzo. (Ger. 51:39, 57) Essi si rendono conto che in questo tempo della fine dormire spiritualmente è condannato da Geova come fatale. “Fino a quando, o pigro, giacerai? quando ti desterai dal tuo sonno? Dormire un po’, sonnecchiare un po’, incrociare un po’ le mani per riposare, e la tua povertà verrà come un ladro, e la tua indigenza, come un uomo armato”. (Prov. 6:9-11) “La pigrizia fa cadere in profondo sonno”. — Prov. 19:15, Di.
8. (a) È Dio consapevole degli avvenimenti sulla terra? (b) Che cosa si deve fare per adorare Geova, dopo esser entrati nella sua organizzazione?
8 Non dovrebbero i testimoni di Geova imitare il Dio che adorano, il vivente Dio nei cieli? (Sal. 11:4) Come Onnipotente Dio dell’universo egli è pienamente consapevole degli avvenimenti sulla terra, che egli scruta continuamente e dirige verso una conclusione trionfante. Come è assurdo pensare che egli dorma e debba essere svegliato, come il dio dei profeti di Baal di cui Elia una volta si fece beffe! (1 Re 18:27) Essendo entrati nell’organizzazione di Geova dovremmo adorarlo stando all’erta, vigilanti, non divenendo indifferenti al nostro ministero. Non dobbiamo trascurare la nostra difesa lasciandoci cullare da un falso senso di sicurezza e negligenza solo perché abbiamo udito la predicazione della buona notizia e ci siamo associati all’organizzazione di Geova. Ci manteniamo sobri praticando la nostra adorazione diligentemente, con una mente acuta, stando all’erta per seguire la volontà di Geova come è precisata nella sua Parola ed espressa dal suo spirito mediante la sua organizzazione.
9. Come Gesù mise in risalto l’importanza di vegliare in questo tempo della fine?
9 Leggendo attentamente Marco, capitolo 13, noterete che Gesù ripetutamente mise in risalto d’essere vigilanti in questo tempo della fine. “State in guardia, vegliate, . . . quel che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate”. (Mar. 13:33, 37) Egli ci diede illustrazioni inerenti ai nostri giorni per informarci su chi è stato premiato per essere stato diligente e vigilante riguardo al regno di Dio, alla sua presenza e ai suoi interessi. La prosperità e felicità spirituale dimostrata durante questi anni dalla classe dello “schiavo fedele e discreto” dei testimoni di Geova è stata pubblicamente osservata da tutti. Quanto siamo lieti dell’adempimento della scrittura: “Felice quello schiavo se il signore arrivando lo troverà così occupato”! — Matt. 24:45-47, NM.
10. Che cosa significa per un Cristiano star sveglio spiritualmente?
10 In considerazione di tutti i significativi avvenimenti verificatisi dopo ‘l’arrivo del Signore’ chi è colui che oggi sta veramente sveglio? È effettivamente sveglio chi partecipa occasionalmente all’adunanza, soltanto facendo atto di presenza e trascorrendo sonnacchiosamente l’intera ora senza fare alcun commento? Questo ci fa pensare a Proverbi 19:24: “Il pigro tuffa la mano nel piatto, e non fa neppure tanto da portarla alla bocca”. Chi non apre mai la bocca nelle adunanze della congregazione non si attiene saldamente alla pubblica dichiarazione della sua speranza e non incita i suoi fratelli all’amore e alle opere giuste, sebbene non abbia abbandonato del tutto la riunione. (Ebr. 10:23-25) Per essere desti spiritualmente si deve trarre pieno profitto dallo studio settimanale de La Torre di Guardia e partecipare regolarmente alle altre adunanze. Oltre a ciò, un testimone ben desto è laborioso, sempre presente al centro di servizio e fra i primi nel ministero.
11. Che cosa devono fare i Cristiani, oltre ad aspettare pazientemente finché Geova agisce ad Armaghedon?
11 Le facoltà mentali dei Cristiani in questo tempo della fine devono essere tenute continuamente deste. Pietro fu ispirato a scrivere importanti informazioni riguardo alla nostra conoscenza e al nostro servizio nel ministero di campo che non dovrebbero mai sfuggire alla nostra attenzione. Dopo aver ribadito alcuni principi considerati sopra egli dà questo ammonimento: “Avendo in anticipo questa conoscenza, state in guardia affinché non siate trascinati con loro dall’errore degli illegali e cadiate dalla vostra fermezza. No, ma continuate a crescere nell’immeritata benignità e nella conoscenza del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo”. (2 Piet. 3:17, 18, NM) Mentre trascorrete pazientemente il breve tempo rimasto prima che Geova abbatta Satana ad Armaghedon ‘tenete a mente la presenza del giorno di Geova’. — 2 Piet. 3:12, NM.
STATE ALL’ERTA CONTRO IL DIAVOLO
12. Perché è difficile mantenere un desto stato mentale e spirituale?
12 Sebbene il Cristiano sinceramente desideri mantenere un desto stato mentale e spirituale, la pressione di tutto questo sistema di cose è contro ciò. Non pensate neanche a dormire! Disciplinate voi stessi a star svegli. Avete dinanzi un avversario adirato e maligno che è scatenato al massimo. Voi non andreste tranquillamente in giro per le vie né prendereste sonno al sole se una bestia selvaggia percorresse le vie furiosamente, cercando di assalire, sbranare e divorare chiunque possibile. “Il vostro avversario, il Diavolo”, dice l’apostolo, sta facendo proprio questo. Quindi “mantenetevi sobri, siate vigilanti”. (1 Piet. 5:8, 9, NM) Gog del paese di Magog è raffigurato pronto a sferrare un attacco con un grande esercito misto (che rappresenta le forze invisibili e visibili di Satana) contro il popolo di Geova, il fedele rimanente e molte altre pecore che sperano di sopravvivere ad Armaghedon. Non sono forse questi specialmente che devono star svegli e in guardia, mantenendosi saldi finché Geova agisce? — Ezechiele, capitoli 38, 39; Apoc. 16:15.
13. (a) Che cosa non dovremmo dimenticare per star svegli? (b) Come aiuta la preghiera ad essere vigilanti?
13 L’ammonimento di Paolo è di star svegli. (1 Tess. 5:6, NM) Tutti i Cristiani si trovano in uno stato d’emergenza, mentre Satana tende un agguato per quelli che diventano trascurati o negligenti. Ma alcuni fra noi sembrano proprio così sonnolenti spiritualmente. È tempo d’essere svegli e dediti alla preghiera, sì, di non essere come Pietro, Giacomo e Giovanni nell’ultima ora di Gesù nel Getsemani. (Matt. 26:36-45) Pensate voi a questi favoriti apostoli come se fossero uomini ottusi che Gesù dovette richiamare con parole indignate: “Così non siete stati capaci di vegliare un’ora sola con me? . . . In un tempo come questo voi dormite e prendete riposo!” (Matt. 26:40, 45, NM) Ma non mancate di afferrare il punto che si applica anche a voi: “Vegliate e pregate, affinché non entriate in tentazione”. (Matt. 26:41, NM) Solo poche ore più tardi Pietro negò vigorosamente il suo Signore, e poi pianse con amarezza. Gesù previde le conseguenze della mancanza di vigilanza mentale e spirituale da parte di Pietro. (Matt. 26:74, 75) Anche qui nella sua prova cruciale Gesù ci mostra l’importanza della preghiera nell’essere vigilanti e svegli. Quando un uomo prega sinceramente Geova, desta la propria mente, si esamina e chiede correzione e protezione mediante Geova e la sua organizzazione. Perciò, come Paolo incitò i Colossesi, “perseverate nella preghiera, vegliando in essa con rendimento di grazie”. — Col. 4:2.
14. Perché Israele perdette il favore di Geova, e con quali conseguenze disastrose?
14 Una volta tutto Israele aveva ricevuto protezione entro la congregazione di Geova. La pigrizia e l’indifferenza verso le istruzioni e i comandamenti di Geova provocarono il disastro. Paolo fa rilevare che gli Israeliti “sono stati indurati” e “le loro menti furon rese ottuse”. (Rom. 11:7, 25; 2 Cor. 3:14) Che prezzo esorbitante dovettero pagare per la loro mancanza di prestare attenzione! Tali uomini trascurati furono completamente sopraffatti dal Diavolo per commettere ogni sorta di ripugnante malvagità: “Vaneggiarono nei loro ragionamenti e i loro cuori senza intelligenza si ottenebrarono. E siccome non acconsentirono di ritenere Dio nell’accurata conoscenza, Dio li ha abbandonati a un disapprovato stato mentale, perché facciano le cose sconvenienti, essendo essi ricolmi d’ogni ingiustizia”. — Rom. 1:21, 28-31, NM.
15. Per quali potenti ragioni l’indifferenza verso l’istruzione e la predicazione è stoltezza, specialmente oggi?
15 Questo è il grande tempo della mietitura del nostro Padre celeste. Non è affatto tempo di divenire indifferenti verso l’istruzione e i vostri privilegi di servizio. “Chi raccoglie nella estate è un figliuolo prudente, ma chi dorme durante la raccolta è un figliuolo che fa vergogna”. (Prov. 10:5) Ha Geova un posto nel suo nuovo mondo per quelli che gli recano vergogna con la loro pigrizia? Oppure per quelli che pensano di potersi ora sistemare, prendere le cose soltanto alla leggera e occuparsi principalmente delle proprie comodità? L’energico Figlio di Geova, il Testimone fedele e verace, Cristo Gesù, dice: “Perché sei tiepido e non sei né caldo né freddo, io ti vomiterò dalla mia bocca”. — Apoc. 3:16, NM.
16. Perché i testimoni di Geova non devono rilassare la loro vigilanza con l’andar del tempo?
16 Con vero piacere, l’incremento nella società del nuovo mondo dimostra che i testimoni di Geova stanno lavorando. Stanno compiendo una grande opera di predicazione e non se ne stanno seduti solo per ascoltare e leggere, ‘attardandosi nel loro lavoro’. (Rom. 12:11, NM) Né dovranno rilassare la loro vigilanza e divenire pigri solo perché è trascorso quasi mezzo secolo dalla nascita del Regno. No, essi persevereranno vivi e attivi nel servizio, come l’uomo saggio che costruì la sua casa sulla roccia solida. (Luca 6:47, 48) “In seguito, quando venne una piena, il fiume urtò contro quella casa, ma non fu forte abbastanza da scuoterla, perché era stata ben costruita”. — Luca 6:48, NM.
SALDI NELLA FEDE
17, 18. (a) Su quale fondamento è posta la fede? (b) A quale condotta nella vita ci guida la fede?
17 “State saldi nella fede”, afferma quindi l’apostolo con vigore. (1 Cor. 16:13, NM) La nostra fede, per piacere a Dio, è fondata sulla conoscenza. (Ebr. 11:6) Le nostre speranze in base ad essa sono mantenute con certezza, senza dubbi o titubanza. Noi seguiamo dunque una condotta stabile e responsabile nella vita, che è basata fiduciosamente sulle verità della Parola di Dio, come roccia di fondamento, non in modo infantile, cominciando un lavoro che non possiamo terminare o passando da un compito all’altro nel ministero secondo come siamo mossi da qualche capriccio o fantasia senza portare l’opera ad una felice conclusione. (Giac. 1:6-8; 4:7, 8; Efes. 4:13; 1 Cor. 13:11) Quindi dobbiamo aver fede ed essere consistenti e stabili per mostrare la fermezza della nostra fede con le opere. — Giac. 2:14-26.
18 Il Cristiano prende una salda determinazione assumendo la responsabilità dei doveri impostigli mediante un patto. Egli ha fatto un passo avanti, dedicandosi a Dio. Deve proseguire con azione positiva. Egli impara ad assumere la responsabilità nel ministero, ad essere degno di fiducia e progressivo. Nella società del nuovo mondo vi sono servitori competenti e soccorrevoli, ansiosi di aiutarlo a tal fine. Viene preso ogni provvedimento per aiutare tutti a star saldi e a ricevere le benedizioni e l’approvazione di Geova.
19. Quali amicizie il Cristiano dovrebbe coltivare per poter star saldo?
19 Geova sa che cosa dobbiamo fare per star saldi. Onde possiamo star saldi nella fede egli ci comanda di tenerci separati dal mondo. L’associazione con le persone del mondo è consentita solo fino al punto necessario per svolgere la predicazione del vangelo e per il lecito lavoro secolare. (Giac. 1:27; 4:4; Giov. 17:15; Efes. 4:17, 18) Siamo ammoniti, tuttavia, di evitare rigorosamente le cattive, dannose pratiche di questo vecchio sistema e di edificare il nostro intendimento delle cose spirituali. “Fratelli, non divenite piccoli fanciulli nelle facoltà d’intendimento, ma siate bambini circa il male; comunque divenite maturi nelle facoltà d’intendimento”. (1 Cor. 14:20, NM) Egoisticamente e ostinatamente alcuni fanno un grave errore rispetto ai compagni che si scelgono. Fare amicizie, tener rapporti sociali con le persone del mondo e associarsi con loro non aiuta il Cristiano a star saldo. Ai negligenti dei suoi giorni, che preferirono tali amici mondani, Paolo scrisse: “Non v’ingannate. Le cattive compagnie corrompono le utili abitudini”. (1 Cor. 15:33, 34, NM) No, non v’ingannate giustificando il vostro attaccamento a tali amici perché sarebbero per voi personalmente più desiderabili, socialmente più accettevoli o economicamente più utili dei fratelli. Se la compagnia di costoro è per voi più desiderabile, è dunque tempo di esaminare voi stessi. Non pensate stoltamente d’essere personalmente così forti da poter rischiare di indebolire o compromettere la vostra salda posizione nella fede. È molto meglio coltivare amicizie nelle adunanze della congregazione e nella predicazione di campo insieme ai vostri umili fratelli.
20. Perché è difficile star saldi nella fede, ma quale incoraggiamento abbiamo a tal fine?
20 Star saldi nella fede significa una lotta perché il nostro avversario è Satana il Diavolo. Piace grandemente a Geova che resistiamo a Satana e manteniamo la nostra integrità insieme ai nostri fratelli fedeli in tutta la terra. (1 Piet. 5:9, 10) La fedeltà dei nostri fratelli dovrebbe spronarci a lavorare strenuamente come essi e a star saldi, attendendo in futuro ancora altre benedizioni da Geova. “Per questo scopo ci affatichiamo e lottiamo, perché abbiamo riposto la nostra speranza in un Dio vivente” (1 Tim. 4:10, NM) Pertanto, la nostra felicità deriva oggi dall’assumere la responsabilità che Geova si compiace ora di affidare a ciascuno di noi, dal godere i nostri privilegi e dal camminare ben svegli e degnamente in questo giorno della presenza di Geova. “Soltanto comportatevi in maniera degna della buona notizia relativa al Cristo, affinché, o che io venga o vi veda o che sia assente, oda parlare delle cose che vi riguardano, che restate fermi in uno stesso spirito, combattendo a fianco a fianco con un medesimo animo per la fede della buona notizia, e non essendo per nulla spaventati dai vostri avversari. Questo infatti è una prova di distruzione per loro, ma di salvezza per voi; e questa indicazione è da Dio”. — Filip. 1:27, 28, NM.
21. Come possiamo restare saldamente stabiliti nell’organizzazione di Geova?
21 Non siamo noi molto fortunati di essere saldamente stabiliti nell’organizzazione che Geova ha istituita? Essendo stati destati dal messaggio del Regno, stiamo dunque attenti, rimanendo entro i limiti dell’attività e della condotta fissata per noi dalle Scritture. “Badate dunque scrupolosamente che il modo in cui camminate non sia da stolti ma da persone sagge, riscattando per voi stessi il tempo opportuno, perché i giorni sono malvagi. Perciò cessate di essere irragionevoli, ma continuate a discernere qual è la volontà di Geova”. — Efes. 5:15-17, NM.
22. Qual è la volontà di Dio per noi in questo tempo decisivo?
22 Gesù ci dice qual è la volontà di Dio per noi in questo tempo decisivo: esser desti e star saldi: “Ma prestate attenzione a voi stessi . . . Siate desti, dunque, supplicando in ogni tempo affinché riusciate a scampare da tutte queste cose che devono accadere e a mantenere la vostra posizione dinanzi al Figlio dell’uomo”. (Luca 21:34-36, NM) Se siamo saggi non trascureremo questa gloriosa via di salvezza ma ‘presteremo attenzione più del solito alle cose che abbiamo udite, affinché non ci sviamo’. (Ebr. 2:1, 3, NM) Geova ha provveduto questi edificanti principi per guidarci nella via della salda fede e forza spirituale in questo tempo della fine. Con il suo aiuto e per sua immeritata benignità possa ognuno di noi infine concludere come l’apostolo: “Io ho combattuto il giusto combattimento, ho corso la corsa sino alla fine, ho osservato la fede”. — 2 Tim. 4:7, NM.