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La responsabilità del Cristiano verso gli altriLa Torre di Guardia 1957 | 1° ottobre
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21. Quale responsabilità grava su ogni dedicato servitore di Geova ora che la società del nuovo mondo sta crescendo rapidamente?
21 In sottomissione al Re Cristo Gesù ognuno di noi ha ricevuto una responsabilità. Abbiamo una stretta e intima relazione con Cristo e Dio quali amministratori dei beni di Geova. Si esige che aumentiamo ciò che ci è stato affidato. In tal caso, altri privilegi e responsabilità saranno aggiunti, e saremo lieti di accettarli. Facciamo parte di una vasta organizzazione mondiale di lodatori di Geova, la società del nuovo mondo. Questa società del nuovo mondo sta ora crescendo rapidamente. Da ogni Paese e ogni classe di persone provengono migliaia di nuovi lodatori ogni mese. Essi hanno bisogno di qualcuno più maturo di loro per aiutarli. Che cosa stiamo facendo noi al riguardo? Siamo preparati per dar loro consigli spirituali e conforto? Li serviamo, mettendo da parte i nostri propri desideri? Sosteniamo pienamente la società del nuovo mondo, stabilendo un buon esempio per i nostri fratelli e le nostre sorelle? Ora come mai prima nella storia dei servitori di Geova vi è bisogno di maturi fratelli e sorelle che prenderanno l’iniziativa nel ministero e assisteranno altri nella via della vera adorazione. Le “altre pecore” accorrono come stormi di colombe. Chi le aiuterà? Vi è una sola risposta: Noi, sotto la direttiva del Re. Vi è una grande opera da fare e il deposito è stato affidato a noi. Mostriamo di essere amministratori degni di esso. Le nostre azioni ne daranno la prova, manifestando ciò che stiamo facendo. “Così ci stimi ognuno come de’ ministri di Cristo e degli amministratori de’ misteri di Dio. . . . quel che si richiede dagli amministratori, è che ciascuno sia trovato fedele”. — Luca 19:13, 25, 26; 1 Cor. 4:1, 2; Col. 1:24-29.
22. Qual è il miglior modo di mostrare il nostro apprezzamento per il deposito affidatoci da Geova?
22 Noi non meritiamo ciò che Geova ci ha dato. Vi è molto di cui essergli umilmente grati. “Egli ci salvò . . . non a motivo delle nostre opere, ma a motivo del suo proposito e della sua immeritata benignità. Questo ci fu concesso in relazione con Cristo Gesù prima dei tempi eterni”. Come lo siamo oggi, siamo sempre grati della sua immeritata benignità verso noi e del bel deposito posto nelle nostre mani. Manifestiamo apprezzamento per la fiducia e l’onore che Geova ci ha mostrato, nel considerarci degni e affidarci il ministero. Non è tempo di compiacere soltanto a noi stessi ma di rimaner attivi nel ministero. Non per forza, ma volontariamente, con amore e considerazione, accettate con premura la responsabilità e rigettate tutte le cose che non vi edificano reciprocamente. “Tutte le cose sono lecite; ma non tutte le cose edificano. Ciascuno continui a cercare non il proprio vantaggio, ma l’altrui”. — 2 Tim. 1:9; 1 Piet. 5:2, 3; 1 Cor. 10:23, 24, NM.
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Un venditore di “Life” s’interessa della vera vitaLa Torre di Guardia 1957 | 1° ottobre
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Un venditore di “Life” s’interessa della vera vita
● Un venditore di giornali visitò una coppia di giovani sposi che da poco avevano preso la determinazione di diventare testimoni di Geova. Essi approfittarono dell’opportunità di parlargli della loro nuova religione. Sembrava che non avesse mai sentito parlare dei testimoni di Geova e fu meravigliato di sapere che essi andavano di casa in casa pronunciando sermoni biblici e offrendo letteratura senza ricavarne guadagno. Egli chiese se poteva ascoltare un sermone; e dopo averlo ascoltato fece molte domande e chiese che qualcuno visitasse lui e la sua famiglia. Così il venditore della rivista Life (Vita), scrivono gli sposi, cominciò ad interessarsi della vita eterna! — Annuario dei testimoni di Geova del 1957 (inglese).
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