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I genitori senza coniuge possono superare i loro problemiLa Torre di Guardia 1981 | 1° marzo
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soddisfazione. Come dice l’apostolo Paolo, “rivolgiamo lo sguardo non alle cose viste [le tribolazioni che possono renderci perplessi e abbattuti], ma alle cose non viste [la speranza della vita eterna]. Poiché le cose viste sono temporanee, ma le cose non viste sono eterne”. Sì, le pressioni del frustrante sistema odierno alla fine cesseranno. Le benedizioni del nuovo ordine, ormai così vicino, non avranno mai fine. Se concentriamo lo sguardo su queste cose, ‘non verremo meno’. (II Cor. 4:8, 9, 16-18) Ma cosa possono fare gli altri per aiutare i genitori senza coniuge? L’argomento sarà trattato nell’articolo che segue.
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Cosa potete fare voi per aiutare le vedove e i ragazzi senza padre “nella . . .La Torre di Guardia 1981 | 1° marzo
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Cosa potete fare voi per aiutare le vedove e i ragazzi senza padre “nella loro tribolazione”?
1, 2. (a) Che differenza c’è fra il commiserare qualcuno in difficoltà e l’averne cura? (b) Secondo Giacomo 1:27, quale responsabilità include la vera adorazione?
FRA il commiserare chi si trova in difficoltà e l’averne cura c’è una grande differenza. La vera adorazione dovrebbe trasformare gli individui da osservatori disinteressati a persone premurose che vanno in aiuto dei conservi credenti, perché “la forma di adorazione che è pura e incontaminata dal punto di vista del nostro Dio e Padre è questa: aver cura degli orfani e delle vedove nella loro tribolazione, e mantenersi senza macchia dal mondo”. — Giac. 1:27.
2 In Giacomo 1:27 il termine originale greco tradotto “aver cura” è anche reso “visitare” e “soccorrere”. Contiene l’idea di far visita a qualcuno per dargli l’aiuto necessario. Questo aiuto è profondamente apprezzato.
I FIGLI POSSONO ESSERE DI GRANDE AIUTO
3, 4. (a) In base a I Timoteo 5:4, chi dovrebbe preoccuparsi di aiutare le vedove? (b) In quali modi i ragazzi con un solo genitore possono offrire il loro aiuto, e qual è il miglior sostegno che possono dare?
3 L’apostolo Paolo mostra chi dovrebbe preoccuparsi di aiutare le vedove, dicendo: “Se qualche vedova ha figli o nipoti, questi imparino prima a praticare la santa devozione nella loro propria casa e a rendere dovuto compenso ai loro genitori e nonni, poiché questo è accettevole dinanzi a Dio”. (I Tim. 5:4) Sebbene questa dichiarazione riguardi i figli adulti, anche quelli minorenni possono imparare a mostrare la loro devozione a Dio rendendo “dovuto compenso” ai genitori, che tanto hanno fatto per loro. Ma come? Alcuni giovani danno un aiuto economico, come fece quel ragazzo che offrì tutti i risparmi del suo lavoro a mezza giornata per pagare un conto imprevisto. “Questo tipo di generosità da parte di un ragazzo di 14 anni”, disse la madre raggiante, “mi incoraggia in una maniera che non saprei descrivere”.
4 Anche se non sono in grado di offrire denaro, i figli possono dare cose molto più importanti: gratitudine e ubbidienza. (Prov.
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