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“La luce della vita”La Torre di Guardia 1961 | 15 gennaio
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possa splendere oggi come la luce più grande, come “la luce del mondo”.
La luce che conduce alla vita eterna ha origine da Geova, la divina Sorgente di ogni luce e vita. Gesù Cristo ricevette luce dal Padre suo e la rifletté ad altri, affinché potessero camminare nella luce ed essere essi stessi portatori di luce. Come organizzazione i veri seguaci di Gesù Cristo sono “la luce del mondo”, che risplende con grande fulgore alla gloria di Geova Dio e per la salvezza di tutti coloro che giungeranno a ‘possedere la luce della vita’.
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Domande dai lettori (1)La Torre di Guardia 1961 | 15 gennaio
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Domande dai lettori
● Ha mai alcuno sulla terra udito la voce di Geova? — N. P., U.S.A.
L’ispirato apostolo Giovanni dice, in Giovanni 1:1-3, che Gesù Cristo nella sua esistenza preumana era conosciuto come il Logos o Parola, l’ufficiale portavoce di Geova Dio. S’intende dunque che nella grande maggioranza dei casi in cui nella Bibbia si fa menzione di Geova che parla al suo popolo, egli lo fece rappresentativamente e non direttamente. Dio parlò principalmente mediante il suo principale portavoce, la Parola.
Così quando Geova apparve a Mosè nel cespuglio ardente e gli parlò, lo fece per mezzo di un messaggero angelico, come è dichiarato in Esodo 3:2 e confermato in Atti 7:30, 35. Inoltre Mosè rammentò agli Israeliti la loro esperienza presso il monte Sinai: “E l’Eterno [Geova] vi parlò di mezzo al fuoco; voi udiste il suono delle parole, ma non vedeste alcuna figura; non udiste che una voce. Ed egli vi promulgò il suo patto, che vi comandò di osservare, cioè le dieci parole; e le scrisse su due tavole di pietra”. (Deut. 4:12, 13, VR) Sia Stefano che Paolo dissero chiaramente che ciò avvenne per mezzo di rappresentanti, dicendo che la Legge fu “trasmessa da angeli”. In Ebrei 2:2 è specificato che fu “pronunciata mediante gli angeli”. — Atti 7:53; Gal. 3:19.
Vi sono tuttavia tre occasioni menzionate nella parola di Dio in cui l’unigenito Figlio o principale portavoce di Geova era qui sulla terra e in cui Geova gli parlò. In questi tre casi sia il contesto che le circostanze indicano che la voce udita fu quella di Geova stesso. Per esempio, al tempo del battesimo di Gesù il racconto ci dice: “Ed ecco ci fu una voce dai cieli che disse: ‘Questo è il mio Figlio diletto che io ho approvato’”. (Matt. 3:17) Quando Pietro, Giacomo e Giovanni accompagnarono Gesù Cristo sul monte e furono presenti alla scena della trasfigurazione, si udì la voce di Geova dire: “Questo è il mio Figlio, il Diletto, che io ho approvato; ascoltatelo”. (Matt. 17:5) In un’altra occasione Gesù invocò: “Padre, glorifica il tuo nome”. Il racconto poi dice: “Quindi una voce venne dal cielo: ‘Io l’ho glorificato e lo glorificherò di nuovo’”. — Giov. 12:28.
A coloro che non amavano Geova e non volevano riconoscere in Gesù il Messia, una volta Cristo disse: “E il Padre che mi ha mandato, ha Egli stesso rese testimonianza di me. La sua voce, voi non l’avete mai udita; il suo sembiante, non l’avete mai veduto; e la sua parola non l’avete dimorante in voi, perché non credete in colui ch’Egli ha mandato”. (Giov. 5:37, 38, VR) Geova Dio è spirito e quindi invisibile agli occhi umani. Quindi carne e sangue umani non hanno mai potuto vedere gli organi vocali di Geova in azione, ma alcuni uomini hanno udito la sua voce. Quelli che non credevano, tuttavia, ai quali Gesù si rivolse, non avevano mai udito essi stessi la voce di Geova. — Eso. 33:20.
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Domande dai lettori (2)La Torre di Guardia 1961 | 15 gennaio
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Domande dai lettori
● Che cosa sono le “cose elementari” da cui l’apostolo Paolo dice di guardarsi in Colossesi 2:8? — B. F., U.S.A.
In Colossesi 2:8 leggiamo: “Badate: forse ci può essere qualcuno che vi porterà via come sua preda con la filosofia e un vano inganno secondo la tradizione degli uomini, secondo le cose elementari del mondo e non secondo Cristo”. Il più comune significato di “elementare” è primario, rudimentale, come per esempio una scuola “elementare”. Il termine tuttavia significa anche ciò che si riferisce agli elementi di qualsiasi cosa. L’elemento, a sua volta, è definito “una delle parti costituenti, dei princìpi o tratti di qualsiasi cosa”.
In armonia con questa definizione è la parola greca usata qui dall’apostolo Paolo, stoikheìon, che significa ‘ciò che è la basilare, fondamentale
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